L'incubatore online più grande d'Italia

Business plan: cos’è, come farlo e a cosa serve [Guida 2024]

Cosa vedremo in questo articolo, in questo articolo.

Business plan copertina

Se hai in mente di aprire una startup o avviare un’attività , il Business Plan è un documento che non può mancare nella tua cassetta degli attrezzi.

In questo articolo, scopriremo cos’è un business plan, a cosa serve, quali componenti contiene e come farlo.

Indice dei contenuti

Cos’è un Business Plan?

Come fare un business plan

Il Business Plan è un documento che descrive un progetto imprenditoriale: i suoi obiettivi, la strategia di marketing e di business e il piano finanziario.

Si tratta di uno strumento essenziale per

  • avere ben chiara la strategia di business aziendale ;
  • ottenere finanziamenti per la tua startup.

Ma come si fa un Business Plan?

La prima cosa da sapere è che questo documento è composto da due parti:

  • Parte Descrittiva : qui fornisci una panoramica completa del tuo progetto, descrivendone il mercato, l’analisi dei competitor e le strategie di marketing;
  • Parte Numerica : in questa sezione, descrivi gli aspetti finanziari del tuo progetto, presentando il piano di investimento, il budget previsto e le previsioni di vendita.

Entrambe queste parti sono fondamentali per offrire una visione d’insieme agli investitori e a tutti gli stakeholder.

E questo per una serie di motivi, che affronteremo adesso.

Perché scrivere un Business Plan? 5 motivi

Esempi business plan

Perché dovresti dedicare tempo ed energie alla scrittura di un Business Plan?

Ecco 5 buoni motivi :

  • descrivere l’idea imprenditoriale : il Business Plan ti consente di presentare in modo chiaro e dettagliato la tua idea , dimostrando la sua fattibilità e il suo potenziale;
  • impostare la strategia di business : grazie al Business Plan, potrai definire le strategie, le azioni da compiere e le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi;
  • valutare l’andamento del progetto : il Business Plan ti permette di monitorare la tua attività nel tempo, confrontando i risultati con le previsioni fatte nel piano iniziale;
  • presentare l’azienda a potenziali investitori : il Business Plan è uno strumento fondamentale per convincere potenziali investitori della validità del tuo progetto;
  • ottenere fondi pubblici e prestiti bancari .

Ora che conosci i vantaggi di scrivere un Business Plan, è il momento di mettersi all’opera.

Vediamo innanzitutto da quante e quali parti è formato un Business Plan.

Quali sono i 10 componenti di un Business Plan?

Post-it per decidere cosa scrivere nel Business Plan

Un Business Plan comprende 10 elementi fondamentali :

  • la Cover Page ;
  • l’ Executive Summary ;
  • La descrizione dell’ azienda ;
  • i Prodotti e la Tecnologia ;
  • l’ Analisi del cliente e del problema ;
  • il Mercato e la Concorrenza ;
  • la Go-to-Market Strategy e il Marketing Plan ;
  • la Roadmap ;
  • il Piano Economico Finanziario .

E cosa bisogna scrivere in queste sezioni?

Scopriamolo subito.

Come fare un Business Plan? [Guida step-by-step]

È finalmente ora di scrivere il tuo Business Plan.

Segui questa guida passo dopo passo per assicurarti di coprire tutti gli aspetti essenziali.

1. Crea una Cover Page

La copertina del tuo Business Plan è il biglietto da visita della tua azienda.

La prima impressione che darai ai potenziali investitori o partner commerciali.

Assicurati, quindi, di creare una copertina accattivante , con elementi che riflettono la brand identity .

Dovrai includere queste informazioni:

  • il nome dell’azienda;
  • i contatti .

2. Scrivi un Executive Summary sintetico

L’ Executive Summary è un riassunto conciso e persuasivo del tuo Business Plan.

In questa sezione, devi catturare l’attenzione del lettore e comunicare in modo chiaro ed efficace i punti chiave del tuo progetto imprenditoriale.

Ecco gli aspetti da trattare assolutamente:

  • gli obiettivi principali dell’azienda;
  • le strategie chiave ;
  • le previsioni finanziarie ;
  • i prodotti/servizi offerti;
  • i punti di forza ;
  • i fattori differenzianti ;
  • spiega perché merita attenzione e supporto .

Un consiglio?

Non annoiare i lettori!

L’Executive Summary deve essere coinvolgente e convincente , per invogliare a leggere il resto del Business Plan.

3. Scrivi la descrizione dell’azienda

In questa sezione, presenta la tua azienda nel modo più chiaro e convincente possibile.

Di cosa puoi parlare?

Ecco un elenco di argomenti da affrontare:

  • la storia dell’azienda;
  • missione e visione ;
  • valori aziendali ;
  • la struttura organizzativa ;
  • il team dietro il progetto.

Ricorda che la descrizione dell’azienda deve trasmettere fiducia , professionalità e la tua capacità di realizzare il progetto imprenditoriale.

Concentrati sul team e fai emergere le competenze e le esperienze chiave dei membri del team per mostrare la loro capacità di realizzare il piano.

4. Descrivi i prodotti/servizi

Adesso è il momento di fornire una descrizione dettagliata dei tuoi prodotti/servizi .

In particolare, concentrati su questi punti:

  • le caratteristiche distintive rispetto ai competitor;
  • i vantaggi e il valore che offrono;
  • come soddisfa i bisogni dei clienti.

La descrizione deve trasmettere chiarezza , innovazione e il valore che apporta al mercato.

Un consiglio extra?

Utilizza esempi concreti per spiegare ogni punto.

5. Prepara l’analisi del cliente e del problema

In questa sezione, descrivi i tuoi potenziali clienti e quale problema risolvi per loro.

Per assicurarti di conoscere al meglio i tuoi clienti, crea 2-3 buyer personas , ossia delle rappresentazioni fittizie dei tuoi clienti ideali.

Invece, per approfondire quale problema risolvi devi aver validato la tua idea di business .

6. Analizza il mercato e la concorrenza

A questo punto, dovrai soffermarti sui dati emersi dall’ analisi di mercato .

Studia le dimensioni del mercato (con il TAM SAM SOM ), le ultime tendenze , le opportunità , le sfide e le dinamiche di crescita .

Inoltre, dovrai anche esporre i risultati della tua analisi dei competitor .

Quindi, analizza i seguenti punti:

  • le strategie dei competitor;
  • i loro punti di forza e di debolezza (con la SWOT Analysis ).

In questo modo, potrai spiegare in modo chiaro perché i tuoi prodotti/servizi sono migliori di quelli della concorrenza.

7. Illustra la strategia di lancio dei prodotti/servizi

La Go-To-Market Strategy è il piano d’azione che ti consentirà di lanciare i tuoi prodotti/servizi sul mercato in modo efficace.

  • i canali di distribuzione scelti;
  • metriche/KPI di valutazione ;
  • il budget, le tempistiche e le risorse necessarie;
  • il piano di marketing , con tutte le attività e le strategie da implementare.

Questa sezione è fondamentale per dimostrare agli investitori la concretezza dei tuoi piani per il futuro della startup.

8. Descrivi i prossimi passi (Roadmap)

Ora devi dimostrare che hai ben chiari i prossimi step operativi .

Con una roadmap .

La roadmap è un elemento essenziale per illustrare la direzione futura della tua startup.

In generale, approfondisci questi punti:

  • definisci gli obiettivi chiave nel medio e lungo termine , come l’espansione in nuovi territori o l’introduzione di nuovi prodotti o servizi;
  • individua risorse e tempistiche necessarie per raggiungerli ;
  • suddividi gli obiettivi chiave in tappe intermedie per monitorare i progressi e mantenere il focus sul raggiungimento dei risultati;
  • stabilisci chi sarà responsabile di ciascuna tappa e stabilisci un sistema per misurare l’avanzamento.

Questa sezione dimostra la tua capacità di pianificazione e ti aiuta a tenere traccia dei progressi .

9. Parla del tuo team

Il team è un elemento cruciale per la buona riuscita di un progetto.

Quindi, presenta il tuo team in modo convincente per trasmettere fiducia agli investitori e ai potenziali collaboratori.

Ecco alcuni elementi da evidenziare:

  • l’ esperienza e le competenze chiave dei membri del team;
  • le sinergie e le complementarità tra le competenze del team;
  • l’ entusiasmo nel perseguire l’obiettivo comune;
  • il piano prospettico delle risorse umane (quali dipendenti si aggiungeranno?).

Questa sezione dimostra che hai formato un team solido e competente , pronto ad affrontare le sfide e a realizzare il progetto imprenditoriale al meglio.

10. Presenta brevemente i dati finanziari

E per finire in bellezza il tuo Business Plan prepara un Financial plan .

Si tratta della parte numerica del Business Plan, dove inserire:

  • Strategie finanziarie;
  • Previsione delle vendite;
  • Prestiti e investimenti;
  • Conto economico;
  • Rendiconto finanziario;
  • Valutazione pre-money .

Cerca di essere sincero/a e, anche se si tratta pur sempre di stime , falle verosimili .

Un Business Plan disatteso in negativo è sempre peggio di un successo imprevisto.

Ok, ora è tutto chiaro.

Ma com’è un Business Plan nella pratica?

Per scoprirlo, vediamo subito un esempio di Business Plan .

Business Plan: esempio pratico (+ tanti altri)

Adesso sai tutto su come creare un business plan e cosa non deve assolutamente mancare.

Hai ancora dubbi?

Allora, ecco un esempio di Business Plan realizzato da Invitalia .

Clicca qui per scaricare un esempio di Business Plan.

E poi, un altro piccolo trucchetto…

Se vuoi vedere i Business Plan di startup reali , puoi seguire questo metodo :

  • vai sulle principali piattaforme di crowdfunding ;
  • fai login ;
  • apri le pagine delle startup in crowdfunding;
  • da qui, puoi accedere ai loro Business Plan e prendere spunto per la struttura.

Anche noi abbiamo usato questo metodo!

Quanto costa un Business Plan?

Se non vuoi realizzarlo in autonomia, probabilmente ti starai chiedendo: “Quanto costa un business plan?” .

Il prezzo può variare in base ai consulenti a cui ti rivolgi e alle specifiche caratteristiche della tua startup .

Le esigenze di una startup appena avviata, infatti, sono diverse da quelle di una startup già presente sul mercato da qualche anno.

In generale, il costo si aggira tra i 2000 e i 4000 euro .

E a chi puoi rivolgerti per far redigere il tuo Business Plan?

Noi ti consigliamo Ventive , una società di investimenti e consulenza per Startup e PMI innovative.

Grazie al loro collaudato processo di selezione, le startup hanno maggiori possibilità di accedere ai finanziamenti e gli investitori possono puntare sulle idee più promettenti.

Se vuoi entrare in contatto con Ventive per definire il tuo Business Plan e accedere alla convenzione dedicata ai lettori di Startup Geeks, clicca sul seguente bottone.

L’articolo è terminato.

cos e un business plan

Startup Geeks affianca la crescita di chi vuole innovare trasmettendogli le migliori conoscenze, competenze e network per farlo al meglio.

Lo facciamo attraverso attività di divulgazione , formazione, network e incubazione focalizzate sullo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali. Vogliamo superare le barriere territoriali erogando le nostre attività online per renderle accessibili ovunque ci si trovi.

Abbiamo creato lo Startup Builder per accompagnare chiunque abbia un’idea di business a trasformarla in una startup. Un programma di incubazione online con cui ad oggi abbiamo supportato già 1000 progetti e 2000 founder che hanno raccolto 9 milioni di € di capitale.

Il Club di Startup Geeks è invece la community per startupper che permette a oltre 1000 founder di fare network, ricevere mentorship, formarsi e accedere a migliaia di euro di sconti per supportarli nella crescita del proprio progetto imprenditoriale.

Lo Startup Booster è il percorso per accelerare la crescita di una startup, strutturarla per raccogliere capitale sul mercato e metterla in contatto con potenziali investitori.

Come possiamo aiutarti?

cos e un business plan

Startup Builder

Se hai un’idea, ma ti mancano i fondi per svilupparla, inizia con noi!

cos e un business plan

Il manuale dello startupper

Il libro è gratis, paghi solo la spedizione!

cos e un business plan

Digital PR di Startup Geeks

In 30 minuti ti dico come puoi migliorarle!

cos e un business plan

Startup Geeks

Con Startup Geeks affianchiamo la crescita di chi vuole innovare trasmettendogli le migliori conoscenze, competenze e network per farlo al meglio.

Iscriviti alla newsletter di Startup Geeks

Ultimi articoli.

cos e un business plan

Le 5 forze di Porter: cos’è e come funziona il modello di Porter

cos e un business plan

Marketing mix: la chiave per il successo della tua impresa nell’era digitale

cos e un business plan

Risorse per startup

Come diventare imprenditore: i passi da fare per avviare la tua azienda.

cos e un business plan

Incubatori e Acceleratori nelle Marche

cos e un business plan

Incubatori e Acceleratori in Valle d’Aosta

Incubatori e Acceleratori in Umbria

Incubatori e Acceleratori in Umbria

Incubatori e Acceleratori in Sicilia

Incubatori e Acceleratori in Sicilia

Incubatori e Acceleratori in Sardegna

Incubatori e Acceleratori in Sardegna

Incubatori e Acceleratori in Puglia

Incubatori e Acceleratori in Puglia

Incubatori e Acceleratori in Friuli-Venezia Giulia

Incubatori e Acceleratori in Friuli-Venezia Giulia

cos e un business plan

Incubatori e Acceleratori in Calabria

Incubatori e Acceleratori in Basilicata

Incubatori e Acceleratori in Basilicata

Con Startup Geeks affianchiamo la crescita di chi vuole innovare trasmettendogli le migliori conoscenze, competenze e network per farlo al meglio.

I nostri servizi

Le guide più lette.

Licenza Creative Commons

Quest'opera di Startup Geeks è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale .

Inizia a digitare e premi Enter per effettuare una ricerca

it_IT

You are using an outdated browser. Please upgrade your browser to improve your experience.

Corso digital analysis napoli 2018

Cos'è il Business Plan, come farlo e a cosa serve

  • Tempo lettura 4
  • Valutazione: (22)

Definizione di Business plan

Business plan

Business plan cos’è

Il documento che permette a un’idea imprenditoriale di prendere vita è il business plan, una guida che contiene i riferimenti utili per la pianificazione e la gestione aziendale e che presenta l’azienda a potenziali finanziatori e investitori. Attraverso il business plan è possibile esaminare i fattori di successo dell’ idea imprenditoriale nel lungo periodo e valutarla sulla base di una vera e propria analisi di fattibilità. Non va considerato uno strumento assoluto e statico, ma come un vademecum che si adatta ai cambiamenti che possono avvenire all’interno e all’esterno dell’azienda. In esso è possibile identificare:

  • una parte descrittiva (qualitativa) che contiene un’approfondita descrizione del progetto imprenditoriale con l’analisi di caratteristiche e prodotti, del mercato all’interno del quale si andrebbe a sviluppare e delle risorse necessarie per la sua realizzazione. In questa parte, inoltre, si effettua uno studio della fattibilità dell’idea imprenditoriale in relazione all’ambiente esterno e a quello interno per comprendere in che modo l’azienda riuscirà a ottenere dei vantaggi competitivi rispetto ad altre;
  • una parte numerica (quantitativa) a carattere previsionale e con al suo interno proiezioni economiche e finanziarie relative alla business idea. In questa parte si espone l’idea in numeri e si tiene conto del piano degli affari, degli investimenti, di quello economico, dei flussi finanziari, dei finanziamenti e della situazione patrimoniale.

La definizione e la struttura di un business plan, seppur simile nei suoi tratti fondamentali, differisce in base allo scopo per cui viene redatto. Fra i documenti presenti che compongono un modello di business plan si possono individuare:

  • la descrizione del progetto imprenditoriale;
  • la descrizione del prodotto/servizio;
  • la storia dell’azienda e della sua struttura organizzativa;
  • il prospetto degli aspetti amministrativi;
  • il piano di vendite e la struttura finanziaria;
  • il piano di degli investimenti;
  • l’analisi del know how e prospetto delle risorse umane necessarie;
  • l’analisi del ciclo produttivo;
  • le previsioni patrimoniali, economiche e finanziarie.

Le funzioni del business plan

Il business plan è un moderno strumento di simulazione a medio-lungo termine delle dinamiche aziendali che in generale assolve a due principali funzioni. La prima è quella di razionalizzare l’ idea imprenditoriale alla luce dei fattori di successo e delle lacune presenti. Una volta decretata la fattibilità dell’idea imprenditoriale, gli elementi che lo compongono finiscono per delineare la strategia da seguire nelle fasi successive. La seconda funzione cui assolve il business plan è la presentazione di questa idea a terzi, in modo da valutarne l’ iniziativa economica , le sue potenzialità e i rischi a essa connessi. In questo caso funziona da supporto informativo e fa parte della documentazione da allegare alle domande di finanziamento per banche e istituti finanziari.

Nello specifico dello status ( startup , azienda esistente o in espansione) che l’azienda riveste nel momento di redazione del business plan può inoltre rivestire il ruolo di:

  • strumento di pianificazione e gestione d’impresa;
  • strumento di verifica dello scostamento dei risultati delle business unit;
  • strumento per l’analisi di attrattività e criticità;
  • strumento di monitoraggio.

infografica business plan esempio

Il business plan nelle fasi di sviluppo aziendale. Fonte: Credit Data Research

Risorse utili

  • Aziende/Tool

Iscriviti gratuitamente per essere informato su notizie e offerte esclusive su corsi, eventi, libri e strumenti di marketing.

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy . Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

Facebook no script

Guida online al Business Plan

Cos'è il BUSINESS PLAN, come farlo, a cosa serve

  • Cos'è il Business Plan

modello Business Plan

Cosa è un Business Plan

Il Business Plan (o piano industriale) è un documento che descrive un progetto imprenditoriale. Comprende: obiettivi, strategie, vendite, marketing e previsioni finanziarie. Un business plan aiuta a chiarire la tua idea di business.

Cosa serve per fare un Busines Plan

Il Business Plan viene utilizzato sia all'interno dell'impresa come guida strategica, sia come documento da presentare a istituti finanziari o nuovi soci per la richiesta di finanziamenti in conto capitale o a debito. Spesso utilizzato anche per la richiesta di finanziamenti per le agevolazione all'imprenditoria giovanile.

Il Business Plan è un documento composto da 2 parti: - una Descrittiva nella quale viene spiegato il progetto, il mercato competitivo e le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi del piano. - una parte Numerica nella quale vengono presentate le proiezioni economico patrimoniali e finanziarie prese in esame nella parte descrittiva.

Come fare il Busines Plan

A. la parte descrittiva, 1) sintesi del progetto imprenditoriale - executive summary business plan.

- l'impresa e i suoi fondatori: quando é sorta, cosa fa o si appresta a fare. Descrizione accurata dell'imprenditore e dei suoi collaboratori chiave. Obiettivi economici e sociali - opportunità offerte dal mercato: descrizione della concorrenza, quote e tasso di crescita del mercato - prodotto e tecnologia: in cosa si distingue con riguardo al prodotto, alla tecnologia disponibile, al patrimonio intangibile dell'impresa - proiezioni finanziarie: relative ai 2-3 anni successivi all'ipotesi di finanziamento/equity - proposta di finanziamento: entità del finanziamento/equity, modalità di utilizzo, vantaggi per il venture capitalist (ipotesi di remunerazione del capitale, altri vantaggi a seconda che la matrice sia o meno industriale).

2) L'IMPRESA

- storia - forma e composizione societaria - presenza di legami con altre imprese

3) L'IMPRENDITORE O IL NUCLEO IMPRENDITORIALE

- caratteristiche generali - esperienze passate - affini al business - non affini al business - motivazioni - ruolo svolto all'interno della iniziativ

4) IL TEAM IMPRENDITORIALE

- i componenti del gruppo - esperienze dei componenti del gruppo - ruoli chiave nel progetto/impresa: - soggetti preposti per i ruoli chiave - prospettive future di assetto del team

5) IL MERCATO DI SBOCCO

- descrizione del mercato e dei suoi segmenti - dimensioni e prospettive di sviluppo della domanda - risultati delle ricerche di mercato, se si sono svolte - potere contrattuale dei clienti - dimensioni e prospettive di sviluppo del segmento di mercato in cui si opera (tasso di crescita, determinanti della crescita, stagionalità / ciclicità)

6) LA CONCORRENZA

- descrizione della struttura dell'offerta - situazione e grado di turbolenza tecnologica del settore - profilo dei principali concorrenti - grado di competitività del settore - perché i prodotti della concorrenza non soddisfano pienamente le esigenze del mercato - come si pensa di superare le barriere all'entrata del settore - definizione delle barriere all'uscita - barriere all'entrata nei confronti dei concorrenti potenziali - identificazione dei prodotti/servizi sostitutivi

7) I MERCATI DI APPROVVIGIONAMENTO

- identificazione delle principali fonti di approvvigionamento - descrizione delle principali caratteristiche delle fonti di approvvigionamento (costanza dell'offerta, affidabilità dei fornitori, ecc.) - fonti chiave di approvvigionamento - potere contrattuale dei fornitori

8) IL PRODOTTO/SERVIZIO

- descrizione del bisogno che si intende soddisfare - descrizione del prodotto/servizio - presenza di eventuali brevetti o licenze - modalità di utilizzo ed elementi di interesse - fase dello sviluppo in cui si trova (crescita, maturità, declino) - tempi, ità e costi per la messa a punto del prodotto/servizio nuovo (nel caso di avvio o di programmi di sviluppo)

9) LA COMMERCIALIZZAZIONE

- la filosofia di marketing adottata - le scelte di prezzo - il piano di comunicazione - i canali distributivi prescelti - la rete di vendita - eventuali accordi di commercializzazione - budget delle vendite - i costi di commercializzazione

10) IL PATRIMONIO TECNICO-INDUSTRIALE

- politiche di acquisizione dei brevetti, know-how - accordi a livello produttivo - le scelte di produzione interna o di acquisizione presso terzi - le ità di approvvigionamento - la struttura produttiva - i tempi, i modi e i costi per la predisposizione o per l'adeguamento della struttura produttiva - composizione e natura dei costi di produzione - la struttura di ricerca e sviluppo - accordi di ricerca e sviluppo - i tempi, i modi e i costi per la predisposizione o per l'adeguamento della struttura di ricerca e sviluppo - il controllo della qualità

11) NETWORK

- sintesi delle alleanze e degli accordi già raggiunti con altre aziende - identificazione di possibili alleanze future - le relazioni industriali poste in essere

12) LE PROIEZIONI ECONOMICO FINANZIARIE

- conti economici previsionali - stati patrimoniali previsionali - flussi finanziari previsionali - indici di sviluppo, di redditività, liquidità e solidità - analisi del punto di pareggio finanziario (Ricavi totali=Costi totali) - i rischi finanziari connessi

13) RAPPORTI CON L'INVESTITORE

- cosa si offre - cosa si chiede in cambio

14) ALLEGATI

- curricula del team imprenditoriale e del nucleo - descrizioni dettagliate/schede tecniche del prodotto o del processo produttivo - risultati dettagliati delle indagini di mercato poste in essere - tutto il supporto informativo contabile

B. La parte Numerica

Vendite

Piano di Vendite

Proiezioni vendite 5 anni.

costi produttivi

Costi di Produzione

Costi variabili.

Immobilizzazioni

Immobilizzazioni

Materiali e Immateriali.

personale

Costi del personale.

costi generali

Costi Generali

Costi di struttura.

finanziamenti e cash flow

Flussi finanziari.

conto economico

Conto Economico

e Riclassificazione.

stato patrimoniale

Stato Patrimoniale

indicidi bilancio

Indici di Bilancio

Pricipali indici.

Software Business Plan Excel

Business Plan Software Excel

Versione in Italiano. Semplice da utilizzare

Scarica la Versione FREE Gratuita

  • DOWNLOAD GRATIS

Business Plan PDF

  • Guida al Business Plan in PDF Download PDF

Software Excel DSCR calcolo indice crisi

  • Compra e scaricalo Subito Software Excel DSCR
  • - FAQ Business Plan - Business Plan per Start-Up - Business Plan per Finanziamenti Bancari - Business Plan per B&B e Affittacamere - Apertura Asilo Nido: Schema Business Plan - Business plan Azienda Vinicola - 10 Esempi di Business Plan per Aziende Agricole - Business Plan Ristorante

TI SERVE UN PROGRAMMA PER REALIZZARE IL BUSINESS PLAN ?

Il Software Business Plan Excel 2023 è in italiano. Guarda le caratteristiche e Scarica la Versione FREE Gratuita.

  • Gestione finanziaria

Business plan: a cosa serve, come farlo ed esempio pratico

Alessandra Di Mauro

Il business plan è un documento molto importante per la vita dell’impresa e per definire strategie, obiettivi e modalità per raggiungerli. Si tratta di uno strumento utile sia per prendere decisioni strategiche sia per mostrare a terzi l’operatività dell’azienda e le prospettive future. Infatti, può essere redatto per scopi interni oppure al fine di mostrarlo agli stakeholders.

In sostanza, il business plan è imprescindibile per un’azienda di medio-piccole dimensioni che è orientata alla crescita e che vuole stabilire i prossimi step da fare per riuscire a raggiungere determinati obiettivi. In particolare, il documento può essere verso un target specifico o può essere generico: nulla vieta di fare un BP generale e poi andare a integrare le informazioni utili nel momento in cui lo si deve presentare a una determinata platea: investitori, istituzioni, banche, fornitori, clienti o qualsiasi altro soggetto.

Come (e quando) si prepara e in che cosa consiste un business plan?

Un business plan è un documento che riassume un progetto imprenditoriale già esistente o in via di sviluppo definendo obiettivi, strategie, piano operativo, piano marketing e proiezioni future . Se per ogni cittadino c’è una carta d’identità, per ogni azienda dovrebbe esistere un Business Plan, anche se mantenendo il paragone dobbiamo specificare che un BP è un documento molto più complesso e completo, un vero e proprio piano d’azione.

Infatti, contiene una serie di informazioni rilevanti riguardo la storia dell’azienda, l’idea imprenditoriale ma anche il futuro, le prospettive di crescita e i dati economico-finanziari previsti. Insomma, non è solo un documento descrittivo, ma è piuttosto uno strumento strategico per il presente e il futuro dell’impresa a livello interno e a livello esterno.

Viene redatto in diverse parti, in genere quattro, ma molto dipende anche dalla natura dell’attività e dal suo stato di realizzazione: un BP di un’azienda neonata è inevitabilmente molto diverso dal BP di un’azienda esistente da anni.

Per quanto riguarda invece la frequenza con cui strutturare questo documento, possiamo dire che è piuttosto variabile: la sua copertura va dai 3 ai 5 anni , ma molto dipende dalle finalità con cui viene realizzato e dalle prospettive future. Non è infatti possibile utilizzare un Business Plan di tre anni fa (anche se esso considerava i cinque anni successivi) per presentare l’azienda ad un investitore se nel frattempo sono cambiati elementi significativi dal punto di vista gestionale e operativo.

Viceversa, per le piccole realtà può non essere necessaria la redazione del Business Plan o una sua troppo frequente revisione , molto dipende anche dalla tipologia di attività effettuata. Spesso si associa la redazione di un Business Plan alla nascita di una startup: non appena si ha l’idea e un prototipo di prodotto o servizio, si inizia a strutturare un BP in modo da poterlo presentare a investitori più o meno istituzionali . Effettivamente si tratta di un iter sensato, ma non è l’unico caso in cui un’azienda (o anche la startup) ha bisogno di questo strumento.

Anzi, nel corso della vita dell’azienda possono essere realizzati diversi business plan di diversa durata e con diversa finalità.

Quali sono i 4 componenti di un business plan? Ecco come farlo

Un buon business plan deve essere redatto seguendo dei principi di trasparenza, accuratezza e facilità di comprensione . Non deve quindi necessariamente contenere elementi troppo tecnici o specifici, ma deve fornire le informazioni principali per comprendere il business e avere un’idea delle prospettive future.

Si può dividere in diversi modi, ma la classica scaletta prevede quattro componenti principali: descrizione dell’impresa, analisi di mercato, organizzazione e gestione, piano finanziario . In alcuni casi si può considerare anche l’ipotesi di inserire un’ultima sezione conclusiva, redatta considerando il pubblico target a cui il business plan si rivolge e riassumendo le informazioni principali.

La prima sezione prevede fondamentalmente un contenuto descrittivo , il più possibile scorrevole e interessante. La presentazione dell’idea di business e una descrizione dell’impresa passano anche per la visualizzazione del prodotto (con contenuti multimediali accattivanti e semplici) e del team che ha contribuito a creare e far crescere l’azienda, che sia neonata o che abbia alle spalle anni e anni di storia. Si può valutare una descrizione dell’impresa asciutta ed essenziale o un testo più articolato che possa spiegare anche l’origine del prodotto, il modo in cui è stata concepita l’idea (soprattutto se si tratta di una startup), il tempismo con cui i fondatori si sono incontrati e hanno fatto nascere il business e così via.

Nella seconda sezione, invece, si parla di mercato: a chi si rivolge il prodotto e perché dovrebbe raccogliere un certo riscontro?

L’analisi di mercato risponde a queste domande passando per i seguenti step: analisi demografica e dimensione del mercato, target e suoi bisogni , analisi della concorrenza (se esiste) e delle barriere all’ingresso (sia in termini di mercato sia in termini di regolamentazione ). L’analisi di mercato fornisce quindi informazioni di contesto molto utili per comprendere in che situazione opera (o opererà) l’azienda ed è già possibile intuirne gli elementi di forza e di debolezza in termini di posizionamento.

Come ulteriore approfondimento su punti di forza e punti di debolezza c’è anche la possibilità di integrare la SWOT Analysis , uno strumento di pianificazione strategica che suddivide in quattro aree di valutazione il contesto in cui opera l’azienda: punti di forza e punti di debolezza, come anticipato, ma anche minacce e opportunità. Ovviamente punti di forza e di debolezza si riferiscono alla situazione interna all’azienda, cioè alle caratteristiche del business, dell’impresa e alle risorse presenti (o non presenti). Invece minacce e opportunità si riferiscono al contesto esterno e possono dipendere dalla collocazione geografica dell’azienda, da elementi legati all’attualità, alla regolamentazione, alla fiscalità e così via.

Nella sezione successiva si approfondiscono le modalità operative e di gestione pensate (o già in applicazione) per raggiungere gli obiettivi . Fa parte di questa sezione anche l’analisi delle Risorse Umane necessarie e già operative in azienda: è necessario inserire nuove figure ? Quali sono le prospettive in termini di crescita o mantenimento delle figure chiave ? Sono presenti in quest’area anche informazioni riguardo la gestione del personale , la motivazione, la possibilità di crescita , i principi che ispirano il lavoro e molto altro ancora.

Conseguenza dell’organizzazione delle risorse umane è anche la definizione dell’operatività dell’azienda nei suoi aspetti più pratici. Nel caso di produzione di beni fisici può, per esempio, essere approfondita la modalità di produzione , il luogo in cui avviene e le risorse necessarie, la gestione del magazzino e l’IT, oltre naturalmente alle eventuali certificazioni.

Infine, il piano finanziario riassume le informazioni finanziarie , appunto, legate allo storico dell’impresa, se c’è, e alla sua potenziale crescita nel tempo. Se è possibile si utilizzano i dati finanziari degli ultimi tre o cinque anni e, sulla base di essi, si possono formulare delle ipotesi per gli anni futuri, in genere altrettanti tre/cinque . Rientrano in quest’area i calcoli relativi non solo ai risultati economici come il fatturato , ma anche i margini lordi delle vendite, ai flussi di cassa , la gestione di debiti e crediti , la previsione di determinati investimenti e le motivazioni di quanto accaduto negli anni precedenti. Come già anticipato in precedenza, un BP deve considerare il contesto in cui si è operato: l’anno in cui è scoppiata la pandemia da Covid-19 è ad esempio da considerarsi come anomalo e un eventuale risultato economico negativo non può essere considerato rilevante quanto quello di qualsiasi altro anno.

Soprattutto per le aziende medio-piccole può essere necessario rivolgersi a un professionista per avere un parere più completo e per poter fare previsioni verosimili. Infatti, è importante non fare previsioni eccessivamente ottimistiche (potrebbero essere un “boomerang”), ma anche evitare scenari pessimistici che potrebbero allontanare eventuali investitori. All’interno di quest’ultima sezione sono rilevanti anche i dati relativi ai flussi di cassa passati e previsti in futuro, ma su questo aspetto ci si focalizza successivamente.

Infine, come anticipato in precedenza, si può aggiungere anche un’eventuale conclusione che riassume gli aspetti più importanti e tale chiusura può essere modificata sulla base del target a cui ci si rivolge. Proprio di questo aspetto forniamo un approfondimento nel seguente paragrafo.

Come scrivere un business plan efficace: analisi del target e del mercato

Come già specificato in precedenza, il business plan è da intendere come uno strumento che si modifica nel tempo e che cambia sulla base delle esigenze dell’azienda e, naturalmente, del soggetto a cui è rivolto.

Un classico soggetto a cui si rivolge il business plan è un finanziatore , con le dovute differenze se si tratta di un ente istituzionale, di una banca o di un soggetto privato. Soprattutto nel caso delle startup , ci si rivolge a questo genere di soggetti con la consapevolezza che è necessario fornire informazioni precise dal punto di vista finanziario, con previsioni che siano contemporaneamente allettanti ma verosimili.

Rivolgersi a un professionista per la redazione del business plan può essere una mossa molto saggia, in particolare se lo si vuole presentare a enti come le banche: esse infatti richiedono requisiti piuttosto stringenti da rispettare e non elargiscono facilmente i finanziamenti necessari per avviare (o ampliare) un business.

Diverso ragionamento per eventuali investitori privati, come i cosiddetti business angel : si tratta di investitori informali che possono apportare tanto capitali quanto conoscenza , know-how e competenze specifiche. Nel rivolgersi a questi soggetti è necessario fare leva sull’aspetto imprenditoriale, esaltando l’idea e l’innovazione a cui in genere sono particolarmente sensibili. Un buon Business Plan è equilibrato su tutti gli aspetti, ma nella presentazione a un Business Angel è centrale l’idea e l’evoluzione che può avere, mentre è accettabile che non vi siano ancora tutte le competenze necessarie per realizzare il progetto (anzi, esse potrebbero essere apportate proprio dal BA).

In alcuni casi il business plan può essere uno strumento anche per diffondere un’idea e per cominciare a farla conoscere. Definirlo una forma di pubblicità è eccessivo, ma si tratta comunque di uno strumento pubblico che può aiutare a far diffondere l’idea di business e attrarre così, ancora una volta, investitori o competenze… o più semplicemente potenziali clienti (per il presente o per il futuro).

In alcuni casi il business plan è uno strumento valido anche per dialogare con le istituzioni , mostrando ad esempio l’impatto positivo che un progetto può avere sulla collettività e ottenere così un sostegno, in genere soprattutto simbolico, da parte di tali istituzioni.

Esempio pratico per creare un Business Plan: non solo per startup, scarica i PDF!

Come già anticipato il business plan è uno strumento che non serve solo alle startup , ma ci sono situazioni in cui può essere particolarmente utile, ecco riassunti i tre scenari più frequenti:

  • Startup neonata o idea in corso di validazione;
  • Cambiamento di strategia all’interno di un business esistente;
  • Evoluzione ed espansione di un’azienda già esistente.

Nel primo scenario ci riferiamo a una neonata startup o a un’idea (cioè una potenziale startup) che sta formulando ora i primi step dal punto di vista operativo. I primi anni di vita sono senza dubbio i più complessi per le idee di business innovative e, anche per questa ragione, formulare un Business Plan affidabile e verosimile può fornire un’ottima linea guida da seguire e, anche a posteriori, può permettere di capire come intervenire su aree critiche o modificare determinate strategie. Inevitabilmente, essere precisi riguardo le previsioni, soprattutto finanziarie, può essere complicato.

Il secondo scenario ipotizza un’attività che ha scelto di modificare in maniera consistente il proprio core business , motivo per cui utilizza un Business Plan per comunicare a diversi soggetti questo cambio di rotta e per pianificarne l’effettiva realizzazione. Ad esempio, la riconversione di un processo produttivo può comportare rilevanti cambiamenti dal punto di vista operativo per l’azienda stessa e per numerosi stakeholders : fornitori, clienti, creditori, istituzioni e così via. Un trend in questo senso molto attuale è legato alla crescente attenzione alla sostenibilità da parte di imprese nei più disparati settori.

Infine, il terzo scenario ipotizza una consistente crescita prevista nel prossimo futuro dell’azienda, motivo per cui si può intensificare la ricerca di investitori o adattare tutte le aree aziendali alla nuova dimensione: il business plan può aiutare a determinare i confini di questa crescita, comprendere quali strategie mettere in atto e valutare la necessità di risorse per riuscirci.

In ogni caso, molte aziende e startup rendono il proprio business plan scaricabile in PDF direttamente dal sito: che tu sia un investitore o semplicemente un curioso, prova a dare un’occhiata per farti un'idea di come i progetti vengono concretizzati in un BP.

Modello di Business Plan e previsione di flussi: Excel non basta più!

Come visto, la previsione dei parametri economico-finanziari fa parte di un buon business plan e, anzi, in molti casi è uno dei fattori critici del documento. Infatti, ipotizzare i flussi di cassa futuri è un esercizio talvolta complesso e senza dubbio centrale nelle ipotesi di crescita. La liquidità aziendale è infatti decisiva nel comprendere se e come la crescita è possibile ed è sostenibile anche nel medio periodo.

In tal senso, Agicap si posiziona come un alleato fondamentale della gestione dei flussi passati , presenti e futuri . Un software che raccoglie tutte le informazioni utili e automatizza la gestione: collega tutti i conti bancari , categorizza entrate e uscite e ti permette di consultare dati sempre aggiornati e corretti.

Excel e i suoi fogli di calcolo sono un vecchio ricordo, così come errori di battitura e infiniti inserimenti manuali . Agicap consente anche di creare e adeguare gli obiettivi e avere sempre a portata di clic tutti gli scenari possibili del prossimo futuro : flussi di cassa, investimenti, assunzioni, fatturato…

Inoltre, Agicap centralizza fatture, debiti e crediti . Un modo efficace anche per ridurre i ritardi, accelerare gli incassi e migliorare così i dati effettivi e le previsioni in termini di cashflow.

Anticipare i potenziali problemi operativi , gestionali e finanziari è una capacità inestimabile dei business sostenibili nel tempo e Agicap è lo strumento con cui perseguire questo obiettivo.

Richiedi subito la prova gratuita per saperne di più!

New call-to-action

Iscriviti alla nostra newsletter

Potrebbe interessarti anche.

cos e un business plan

Via Dante, 7 20123, Milano

  • Gestione della tesoreria
  • Pianificazione della liquidità
  • Connettività bancaria & ERP
  • Gestione dei pagamenti
  • Gestione dei crediti

Funzionalità

  • Monitoraggio cash flow
  • Tesoreria previsionale
  • Consolidamento
  • Metodi di pagamento
  • Gestione del debito
  • Solleciti di pagamento
  • Carte aziendali
  • Ristoranzione
  • Immobiliare
  • Aziende di media dimensione
  • Aziende 10 - 50M€ di fatturato
  • Aziende 1 - 10M€ di fatturato
  • Centro risorse
  • Modelli excel
  • Gestione di tesoreria
  • Gestione di costi e ricavi
  • Iniziare un'attività
  • Gestione aziendale
  • Contabilità
  • Politica di riservatezza
  • Condizioni generali di utilizzo
  • Condizioni Generali del Servizio
  • Avviso legale
  • Integrazioni
  • Perché Agicap
  • Lavora con noi
  • Ufficio stampa
  • Mappa del sito
  • Pubblicità – Invia Comunicato
  • Sitemap News
  • Informativa Privacy
  • Nota Legale

Notizie.Business

cos e un business plan

Business Plan: A cosa serve? Come si fa? Esempi Pratici

Vincenzo Napolitano Maggio 31, 2021 Servizi Business Lascia un Commento 490 Visite

Se hai un’idea imprenditoriale vincente e sei alla ricerca di fondi per finanziarla, non potrai fare a meno di avere a che fare con un business plan.

Questo strumento serve per riassumere ed esporre la tua idea di business a potenziali finanziatori .

In questo articolo vedremo nel dettaglio a cosa ci riferiamo quando parliamo di business plan (detto anche “ piano aziendale “) e capiremo come compilarne uno. Ti mostreremo anche delle piattaforme che ti aiuteranno a trovare degli esperti che potranno creare un piano aziendale su misura per la tua idea imprenditoriale .

Mettiti comodo e leggi con attenzione questo articolo. Alla fine saprai come sfruttare al massimo questo strumento imprescindibile per trovare qualcuno che ti finanzi.

business plan

Indice dei Contenuti

Cos’è un business plan

Un business plan può essere definito come quel documento che descrive un’idea imprenditoriale , ne delinea i piani per il futuro e riporta tutto ciò che serve per trasformare un’opportunità in una vera e propria realtà commerciale .

Molte persone hanno grandi idee imprenditoriali, ma non hanno abbastanza fondi per poterle portare avanti.

Ci sono moltissime realtà famose che, senza un piano aziendale, non sarebbero mai riuscite a raccogliere dei finanziamenti e ora non esisterebbero. Un esempio famoso è Facebook, che poco tempo dopo la sua nascita fu finanziata da uno dei fondatori di PayPal , che ha creduto nel progetto di Zuckerberg.

Un errore che fanno molti è quello di confondere studio di fattibilità e business plan. Il primo serve solo per capire se un business o un progetto che si vogliono lanciare sono fattibili o meno. Il secondo, invece, è decisamente più esaustivo (include anche i piani a lungo termine per il futuro, ad esempio) e comprende tra tutti i documenti che lo compongono anche lo studio di fattibilità.

Generalmente, si usa dire che lo studio di fattibilità è per l’imprenditore, mentre il business plan anche per terzi (magari per chi vuole investire in una certa realtà).

Creare business plan 3

A cosa serve un business plan

Un business plan serve principalmente per poter illustrare la nostra idea imprenditoriale a potenziali finanziatori .

Esso, ovviamente, può essere utile anche per capire in che direzione vogliamo spingere il nostro business e se quella direzione che vogliamo seguire ci porterà al successo o meno.

Un piano aziendale ben fatto deve risultare accattivante dal punto di vista descrittivo. Esso, inoltre, deve fornire tutti i dati economico-finanziari necessari per capire se la nostra idea di business può trovare terreno fertile o meno.

Se riusciremo a creare un piano di business di qualità, avremo più possibilità di ricevere finanziamenti da parte di terzi e di dare così vita alla nostra idea imprenditoriale.

Una cosa di cui tenere conto è che chi ci finanzierà non lo farà di certo per beneficenza (almeno non sempre). Essi vorranno qualcosa in cambio .

Generalmente, in cambio di un finanziamento, gli investitori vogliono una quota di proprietà della nostra idea imprenditoriale.

Migliore sarà il business plan e più alte saranno le possibilità di ricevere finanziamenti maggiori per una quota di proprietà.

Come si fa un business plan

Redigere un piano aziendale non è per niente semplice . Ci vuole esperienza nel mondo dell’imprenditoria, della finanza e dell’economia.

Bisogna saper effettuare ricerche di mercato, studi di fattibilità e così via.

cos e un business plan

In questo paragrafo cercheremo di sintetizzare quello che dovrebbe essere il contenuto di un business plan ben fatto.

Partiamo dicendo che due elementi non possono mancare in nessun piano di business:

  • parte descrittiva
  • parte economico-finanziaria

La prima fornisce elementi qualitativi sulla nostra idea imprenditoriale, mentre la seconda dati oggettivi.

Passiamo ora a vedere nel dettaglio qual è il contenuto che dovrebbe esserci in un business plan.

Sintesi del progetto imprenditoriale

La sintesi del progetto imprenditoriale dovrebbe contenere una descrizione in breve del progetto imprenditoriale che vogliamo portare avanti.

In essa, inoltre, dovrebbero essere indicati anche:

  • eventuali contenuti innovativi della nostra idea di business
  • ciò che offriamo e ciò che chiediamo al destinatario del business plan

Informazioni sull’impresa

All’interno del piano di business dobbiamo inserire anche tutte le informazioni necessarie a far capire chi siamo noi .

Se siamo dei liberi professionisti , dobbiamo descrivere la nostra vita professionale e le nostre capacità in maniera da attrarre potenziali investitori.

Se siamo un’impresa , invece, dobbiamo indicare cose quali:

  • Forma e composizione societaria.
  • Componenti del gruppo imprenditoriale e dati circa la loro vita professionale.
  • Eventuali legami con altre imprese.
  • I ruoli chiave nell’impresa.
  • Organigramma societario.

Il mercato di sbocco

La nostra idea di business al fine di risultare attraente agli occhi di potenziali investitori deve avere un mercato di sbocco.

All’interno del piano aziendale, quindi, vanno inseriti anche i dati relativi al potenziale mercato di sbocco :

  • Identificazione del mercato di sbocco o del segmento di mercato.
  • Descrizione del mercato di sbocco e dei segmenti che lo compongono.
  • Dimensione del mercato di sbocco, dati storici e proiezioni sullo sviluppo futuro della domanda.
  • Dati relativi ad eventuali ricerche di mercato specifiche svolte da noi.

Creare business plan 4

La concorrenza

Un buon imprenditore sa che deve stare sempre attento alla concorrenza . Una strategia di business che non tiene conto della concorrenza, probabilmente, è destinata a fallire o comunque a non crescere mai abbastanza da attirare potenziali investitori.

Per quanto riguarda la concorrenza , dobbiamo inserire nel piano di business i seguenti dati:

  • Descrizione della struttura dell’offerta della concorrenza.
  • Situazione tecnologica del settore.
  • Turbolenza tecnologica del settore.
  • Descrizione/profilo dei principali produttori concorrenti.
  • Motivi di insoddisfazione da parte dei consumatori per quanto riguarda l’offerta della concorrenza.
  • Barriere di entrata nel settore.
  • Strategie per superare tali barriere di entrata.

I mercati di approvvigionamento

Soprattutto per quanto riguarda i prodotti fisici, particolare attenzione va prestata al mercato di approvvigionamento . Selezionare dei fornitori adeguati, infatti, può fare la differenza tra il successo e il fallimento.

A tal proposito, nel business plan va inserito:

  • Identificazione delle principali fonti di approvvigionamento.
  • Descrizione delle fonti di approvvigionamento identificate.
  • Potere contrattuale nostro e dei fornitori.

Il prodotto/servizio

La descrizione dell’idea di prodotto/servizio che vogliamo trasformare in una realtà commerciale, ovviamente, riveste un ruolo cruciale per quanto riguarda il convincere gli investitori a puntare su di noi.

Nel piano di business, quindi, è estremamente necessario che ci siano:

  • Descrizione del prodotto/servizio.
  • Descrizione del bisogno che abbiamo individuato e che vogliamo andare a soddisfare.
  • Eventualità indisponibilità di licenze o brevetti.
  • Tempistiche, costi e modalità per la messa a punto completa del prodotto/servizio.

Se il prodotto o il servizio già esiste e stiamo cercando fondi solo per poterci espandere sul mercato, gli ultimi due punti non sono necessari.

Essi possono essere comunque inseriti solo per mostrare ad eventuali investitori quanto abbiamo speso per dar vita alla nostra idea di business e come la tuteliamo con licenze e brevetti.

Piano di commercializzazione

Avere a disposizione un ottimo motore, non vuole dire necessariamente che riusciremo a vincere una gara. Un’importanza fondamentale, infatti, è rivestita dalla strategia che adotteremo a dal team che gira intorno al motore.

Abbiamo fatto questa metafora per farti capire che, oltre ad avere un’idea di business vincente, è necessario anche avere un ottimo piano di commercializzazione .

Un buon piano di commercializzazione dovrebbe contenere:

  • La strategia di marketing che vogliamo adottare.
  • Le scelte di prezzo.
  • Il piano di comunicazione.
  • I canali di distribuzione.
  • La rete di vendita.
  • Proiezioni sulla possibilità di esportare il prodotto.
  • Previsioni di vendita per le diverse classi di prodotto (o per la singola classe, se non ce ne sono di più).
  • Proiezioni sulla possibile evoluzione delle quote di mercato.
  • I costi di commercializzazione.

Fasi piano aziendale

Il patrimonio tecnico-industriale

Alcune idee di business hanno bisogno di una certa dote di conoscenze e di fattori produttivi per essere realizzate.

Il documento sul patrimonio tecnico-industriale dovrebbe contenere:

  • Brevetti, licenze, know-how posseduti ed eventuali programmi di acquisizione.
  • Accordi sul piano produttivo presi con altre realtà.
  • Descrizione della nostra struttura produttiva.
  • Tempistiche, modalità e costi per raggiungere l’assetto produttivo necessario.

Proiezioni economico-finanziarie

L’aspetto economico-finanziario, ovviamente, non può mancare all’interno di un business plan.

Le proiezioni economico-finanziarie servono per far capire ai potenziali investitori se vale la pena o meno investire nella nostra idea di business.

Tali proiezioni, ovviamente, vanno fatte con cura e non possono essere improvvisate.

Generalmente, il documento sulle proiezioni economico-finanziarie deve contenere i seguenti fascicoli:

  • Conti economici e stati patrimoniali previsionali.
  • Flussi finanziari previsionali.
  • Principali indici di sviluppo, redditività, liquidità e via dicendo.
  • Analisi del punto di pareggio (Break Even Point).

Allegati vari

Oltre a tutti i documenti che abbiamo elencato, potrebbero esserci altri allegati interessanti per i potenziali investitori e, quindi, utili all’interno di un business plan.

Tali allegati dipendono dagli specifici progetti e, quindi, va valutato caso per caso se conviene o meno inserirli all’interno del piano aziendale.

Quanto tempo ci vuole per fare un business plan

Il tempo per preparare un business plan varia in base all’idea di business e al tipo di investitore al quale ci vogliamo rivolgere.

Generalmente, i piani di business che hanno come protagonisti prodotti e servizi già venduti da altri , richiedono meno tempo per essere redatti.

I dati storici a nostra disposizione, infatti, ci permettono di redigere rapidamente il piano, permettendoci di risparmiare molto tempo per quanto riguarda l’individuazione di un mercato, dei fattori produttivi necessari, delle potenziali vendite e così via.

Se, invece, il nostro business plan si riferisce ad un prodotto innovativo , il tempo di redazione del piano è decisamente più lungo.

Dovremo, infatti, effettuare numerose ricerche per poter capire quale è il mercato al quale vogliamo rivolgerci, che numeri possiamo fare, quali saranno i fattori produttivi di cui avremo bisogno e via dicendo.

Volendo individuare dei tempi medi per la redazione di un business plan, possiamo indicare le seguenti tempistiche:

  • Piano rivolto a banche : circa 9 giorni lavorativi.
  • Piano rivolto ad investitori privati : circa 12 giorni lavorativi.

I piani relativi a prodotti e servizi con una forte componente innovativa, come detto, possono richiedere molto più tempo.

Esperti di business plan

Da quello che abbiamo scritto, avrai intuito che redigere da soli un business plan è tutto fuorché facile .

Le conoscenze che si devono avere appartengono ad un ampio ventaglio di settori e bisogna essere esperti in ognuno di essi, altrimenti il business plan potrebbe fallire e farci ottenere alcun finanziamento.

Fortunatamente, su Internet ci sono molte piattaforme e molti professionisti che possono aiutarci nella redazione di un business plan.

Abbiamo selezionato quelli che, secondo noi, sono i migliori. Di seguito te li descriviamo nel dettaglio!

Up2lab è una delle migliori realtà in assoluto quando si parla di business plan.

Essa nasce nel 2006 per mano di Vincenzo Benincaso e Mattia Esposito, molto conosciuti e stimati da chi si occupa di marketing. Non a caso, su LinkedIn i loro profili sono presi come punto di riferimento dagli operatori del settore .

Logo Up2lab

L’obiettivo di Up2lab è quello di supportare la crescita di startup e PMI italiane attraverso servizi di consulenza e strumenti digitali pensati e sviluppati in base alle esigenze di questo tipo di realtà.

Volendo spiegare in parole povere quello che fa Up2lab, essi vanno ad essere quel dipartimento marketing che spesso manca in startup e PMI italiane.

Oltre ad occuparsi di marketing, gli esperti di Up2lab possono aiutarti anche per quanto riguarda la strategia di impresa e la business innovation .

Up2lab è una realtà che opera a tutto tondo per quanto riguarda i settori dianzi indicati e, quindi, è una delle migliori soluzioni da scegliere se si ha bisogno di qualcuno che ci aiuti nella redazione di un business plan.

Perché scegliere Up2lab per il proprio business plan

Un business plan è un documento estremamente complesso e di non facile redazione.

Esso deve presentare la nostra idea di business, illustrare il piano strategico che abbiamo costruito intorno ad essa e contenere un piano finanziario valido.

Per preparare tutto ciò servono una serie di figure professionali differenti . Tra di esse ci sono di sicuro:

  • commercialisti
  • project manager
  • esperti di marketing
  • esperti legali
  • innovation manager
  • esperti di business model

Se volessimo rivolgersi singolarmente ad ognuna di queste figure , spenderemmo una cifra esorbitante e non riusciremmo a coordinarle durante la redazione del business plan.

Up2lab , invece, ci permette di godere della professionalità di queste figure senza dover impazzire tra mille chiamate e documenti.

Il metodo di redazione di un business plan adottato da Up2lab è tra i più efficienti sul mercato. Vediamo come si articola.

Briefing call

Up2lab, dopo che li avrai contattati , fisserà un appuntamento in videoconferenza durante il quale ci sarà una briefing call tra il tuo team e uno dei consulenti di Up2lab.

Durante questa chiamata dovrai raccontare un po’ qual è la tua idea di business e compilare un questionario che aiuterà Up2lab a capire come costruire un modello di business adatto a te e alla tua idea .

Studio del progetto

Dopo la prima chiamata, il consulente che ti è stato assegnato studierà in ogni minimo dettaglio il progetto che hai presentato.

Egli, inoltre, studierà il mercato al quale si riferisce il tuo progetto e raccoglierà i dati più importanti da inserire nel business plan.

Consegna dei documenti che riguardano il business plan

I business plan forniti da Up2lab si articolano in tre documenti consegnati uno dopo l’altro. Questi documenti sono:

  • Presentazione idea
  • Piano strategico
  • Piano finanziario

Il primo documento analizza il contesto in cui opererai e crea un modello di business apposito.

Il secondo documento contiene dati relativi allo studio di mercato e all’analisi della concorrenza. In esso, inoltre, è presente anche un piano marketing.

Il terzo ed ultimo documento consiste in un piano finanziario, fondamentale quando si vuole presentare il proprio business a degli investitori.

Creare business plan 1

Vantaggi offerti da Up2lab

Up2lab offre il fondamentale vantaggio di mettere a tua disposizione un team di esperti formato da tutte le figure necessarie a creare un business plan di successo.

Nel team di Up2lab ci sono avvocati, project manager, innovation manager, esperti di marketing, commercialisti, esperti di business model.

La comodità di potersi interfacciare direttamente con un singolo consulente fornitoci da Up2lab per la redazione del nostro business plan è davvero impagabile. Non dovremo più perdere la testa per chiamare ognuna di queste figure professionali singolarmente e non ottenere comunque nulla!

Up2lab , inoltre, si occupa anche della creazione di:

  • business model
  • piani marketing e piani di digital marketing
  • startup validation program

Il successo e la qualità di questa realtà è testimoniato dagli importanti clienti con i quali ha collaborato nel tempo. Tra di essi troviamo:

  • Rotary International
  • Università degli studi “Gabriele d’Annunzio”
  • Università degli studi di Foggia
  • Le camere di commercio di Napoli e Foggia
  • Confassociazioni

E questi sono solo alcune delle tantissime realtà che si sono rivolte ad Up2lab.

La fama di questa realtà è testimoniata anche dalle numerose testate che l’hanno citata :

  • Il Sole 24 Ore
  • Libero Quotidiano
  • La Gazzetta del Mezzogiorno

Infine, ma non per importanza, Up2lab, nonostante lavori soprattutto a distanza per rendere più rapido il processo di redazione di un business plan, ha anche quattro sedi fisiche : due a Roma, una a Lucera e una a Varsavia.

Creare business plan 2

Per maggiori informazioni puoi visitare direttamente questa pagina: Up2Lab Business Plan

Grownnectia

Grownnectia è anche essa una realtà ben conosciuta nel mondo delle startup.

A differenza di Up2lab, Grownnectia si concentra principalmente sulle startup e non anche sulle PMI. Essa le supporta dalla nascita sino alla fase di crescita.

Nonostante fornisca anche un servizio di redazione di business plan, Grownnectia lavora principalmente come incubatore e poi acceleratore di startup.

Logo Grownnectia

Questa soluzione, quindi, è più adatta a chi ha tra le mani un’idea dalla quale può nascere una startup innovativa ed ha bisogno di un supporto molto più invasivo e duraturo nel tempo rispetto a quello necessario per la redazione di un business plan.

Entrare in un incubatore con la nostra startup, sia chiaro, offre enormi vantaggi, ma un po’ di indipendenza la perderemo.

Startupgeeks

Startupgeek, come Grownnectia, si concentra principalmente sulle startup innovative e poco sulle PMI .

La piattaforma non offre un vero e proprio servizio dedicato esclusivamente alla creazione di business plan, ma si concentra di più sulla formazione di chi vuole fondare una startup e sull’incubazione e accelerazione di queste ultime.

Logo Startup Geeks

Si tratta di una realtà estremamente valida, ma forse non adatta a chi vuole semplicemente un business plan con il quale ricerca in maniera indipendente degli investitori.

Esempi di business plan

Immaginiamo di essere Amazon e di voler scrivere un business plan per convincere degli investitori a puntare su di noi.

Per comodità, immaginiamo di non aver alcun problema nella raccolta dei dati necessari. Inoltre, essendo che operiamo a titolo d’esempio, cercheremo di essere brevi.

Il nostro piano aziendale inizierebbe con una descrizione della nostra azienda :

“Amazon è una realtà nata nel 1994. Essa si occupa da sempre di commercio elettronico e si è estesa anche nel campo dei servizi di cloud computing e di intrattenimento digitale”.

Bisogna poi passare a descrivere il motivo per il quale stiamo cercando fondi :

“Il mercato dei servizi di cloud computing è in continua crescita e Amazon vuole potenziare le proprie infrastrutture per poter riuscire a conquistare i nuovi consumatori che si stanno affacciando a questo mercato. Per fare ciò deve migliorare il proprio parco server e ingrandire il team di tecnici ed informatici”.

A questo punto è opportuno inserire dei dati storici relativi al mercato al quale ci vogliamo rivolgere.

A questi dati vanno affiancate delle proiezioni economiche-finanziarie che permettono ai potenziali investitori di capire che investendo su di noi potranno generare un profitto.

Tra i possibili allegati potremmo inserire i curriculum delle figure di spicco dell’azienda e il suo statuto.

Il nostro, chiaramente, è un esempio estremamente semplificato e banale di quello che è un business plan.

Tale documento, in realtà, può comporsi anche di decine di pagine.

Conclusioni

Avere un’idea di business potenzialmente di successo è una cosa fantastica. Per portarla avanti, però, sono necessari fondi che possono essere raccolti da investitori che risultano attratti dalla nostra idea.

Per presentare la nostra idea di impresa a dei potenziali investitori un business plan ben fatto è fondamentale. Redigerne uno da solo, però, è estremamente difficile.

Fortunatamente esistono molte realtà , ad esempio Up2lab, che ci possono aiutare a redigerne uno e alle quali vi consigliamo caldamente di rivolgervi se volete risparmiare molto tempo e avere successo durante la vostra raccolta di fondi.

Tags business plan

About Vincenzo Napolitano

' data-src=

Articoli Correlati

il software di fatturazione

Aprire partita IVA, la giungla della fatturazione elettronica: il software Invoice Buddy semplifica la gestione

Ottobre 15, 2022

cos e un business plan

Tener traccia del tempo: una prassi indispensabile per il professionista

Ottobre 3, 2022

migliori corrieri ecommerce

Migliori Corrieri per e-Commerce (e loro Integrazioni)

Aprile 6, 2022

cos e un business plan

Migliori software ERP: elenco aggiornato 2022

Novembre 2, 2021

business plan per startup

Business plan per startup: cos’è, a che serve, come farlo

Luglio 8, 2021

software business plan

Software business plan: migliori nel 2021

Giugno 24, 2021

consulenza business plan

Consulenza business plan: a cosa serve? Come richiederla?

Giugno 15, 2021

registrazione marchio multimediale

Registrare Marchio multimediale

Giugno 3, 2021

registrazione marchio di movimento

Registrare Marchio di movimento

Maggio 14, 2021

Leggi Anche

registrazione marchio denominativo

Registrare Marchio denominativo

Quella di registrare marchio denominativo è l’operazione più comune, per un’impresa, al fine di tutelare …

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.

Privacy Overview

Vuoi rimanere aggiornato sul mondo delle startup? Visita il nostro blog

logo

Come redigere un business plan: la guida definitiva

Se stai pensando di avviare una startup hai due opzioni ben distinte davanti a te: puoi lanciarti a capofitto in questa nuova avventura, contando di imparare a capire come muoverti senza commettere passi falsi strada facendo, oppure puoi prenderti del tempo e redigere un business plan completo e dettagliato, dove definire i tuoi obiettivi e il modo preciso in cui raggiungerli.

La risposta non è affatto così scontata come può sembrarti a una prima lettura: diversi startupper, infatti, preferiscono lasciarsi guidare dal loro istinto e andare “all in” sulla loro intuizione iniziale, fiduciosi che la loro idea di business si rivelerà vincente in ogni caso e nonostante tutto. Non commettere il loro stesso errore.

L’entusiasmo è molto importante quando si tratta di iniziare una nuova attività imprenditoriale , ma per massimizzare le possibilità di successo è fondamentale anche mantenere la giusta razionalità. In altre parole, è fondamentale sapere come fare un business plan . Anche i sogni, del resto, vanno costruiti minuziosamente, passo dopo passo. E fai ben attenzione: come disse l’imprenditore indiano Dhirubhai Ambani , fondatore dell’azienda Reliance (tra le più importanti del paese asiatico e del mondo),

“se non costruisci il tuo sogno, qualcun altro ti assumerà per aiutarlo a costruire il suo”.

Prima di soffermarci sui migliori consigli per compilare un business plan efficace, è necessario conoscere meglio questo strumento: come già sottolineato, puoi immaginarti il business plan della tua startup come una sorta di mappa in grado di guidarti verso il successo. Questo documento strategico, però, è anche uno strumento prezioso per ottenere prestiti e trovare investitori , aspetto decisivo per la crescita e lo sviluppo della tua startup.

Riassumere in queste poche righe cos’è il business plan e a cosa serve, però, non basta e, per citare la metafora già utilizzata, rischia di portarti fuori strada; è necessaria, perciò, un’analisi più approfondita, utile a cogliere ogni minimo (ma fondamentale) dettaglio di questo articolato documento.

Cos’è il business plan e a cosa serve

Il business plan, anche noto in Italia come piano aziendale o piano di business , è un documento strategico che, al suo interno, include le informazioni di carattere generale sul progetto di business e gli obiettivi operativi e finanziari dell’impresa, oltre alle analisi di mercato e le previsioni e proiezioni economiche utili a definire in che modo è possibile raggiungerli e in quanto tempo.

Sono tanti i motivi per cui dovresti prestare particolare cura alla creazione del tuo Business Plan. Si tratta di uno strumento molto prezioso perché, innanzitutto, ti permette di dare corpo alla tua visione imprenditoriale . Non sottovalutare questo aspetto: mettendo nero su bianco le tue aspirazioni, ti risulterà più facile individuare i punti critici del tuo piano aziendale (non ti sorprenderà sapere che il piano perfetto non esiste).

Avere un documento dove sono spiegate nel dettaglio la tua visione imprenditoriale e la pianificazione per farla funzionare al meglio ti dà anche la possibilità di condividere il testo con altre persone, siano esse amici o professionisti del settore, e avere feedback preziosi su incongruenze, lacune e problemi in generale. Non solo: condividere il Business Plan con il team interno all’azienda è altrettanto importante, perché ti permette di motivare e stimolare la squadra a raggiungere gli obiettivi d’impresa in modo più efficace.

Essendo incentrato su dati numerici precisi e budget dettagliati, il business plan ti consente anche di conoscere meglio il tuo mercato di riferimento e valutare con più cognizione di causa i margini di fattibilità della tua impresa. Anche questo aspetto va tenuto bene in mente: molti startupper hanno una visione del settore in cui si accingono a fare il loro ingresso basata su idee preconcette e supposizioni, che solo un adeguato lavoro di ricerca può verificare, confermandole o, al contrario, smentendole.

Il business plan mette in fila le principali decisioni da adottare e tradurre in pratica con azioni concrete per raggiungere il successo. Tutto ciò, oltre a indicarti la strada da seguire per evitare errori e passi falsi (o meglio, per riuscire a rispondere eventualmente in modo tempestivo ed efficace qualora essi si presentino), ti permette anche di gestire al meglio tempo ed energie e di capire di quali risorse hai bisogno, oltre a come sfruttarle nel migliore dei modi.

In ultima analisi, come già evidenziato, grazie a un business plan stilato in maniera corretta e completa hai la possibilità di comunicare in modo più efficace la tua visione e attirare in questo modo investitori e finanziatori , che proprio consultando il tuo piano aziendale possono avere le idee più chiare sulle opportunità (e sui rischi) della tua idea di business. Ricorda: per quanto tu possa essere persuasivo, informazioni specifiche e dati precisi sono più efficaci di qualsiasi discorso.

I requisiti di un buon business plan

Affinché il business plan della tua startup si riveli davvero efficace, devi avere cura che il documento strategico sia quanto più chiaro e leggibile e quanto più completo e dettagliato possibile.

Fai attenzione: ciò non significa che deve essere necessariamente lunghissimo. Potremmo dirti che la lunghezza media di un Business Plan oscilla tra le 50 pagine e le 100 pagine (analisi di mercato inclusa), ma non devi dimenticare che si tratta di un riferimento puramente indicativo, sia perché la lunghezza di questo testo dipende inevitabilmente dal modello di business e dalla tipologia e dimensione dell’azienda sia perché, più della lunghezza, a fare davvero la differenza è in realtà il contenuto del tuo Business Plan.

Preoccupati, quindi, di dedicare il giusto tempo alle ricerche di mercato e all’analisi della tua impresa e arricchisci la tua proposta con statistiche rilevanti e proiezioni accurate, ma soprattutto sforzati di rendere ciò che vuoi comunicare il più interessante possibile (pur mantenendo uno stile di scrittura professionale ).

Un passaggio fondamentale, in tal senso, si rivela essere, oltre all’indice, la sezione denominata “Executive Summary” (altrimenti nota come “Sintesi esecutiva”). Avrai modo di conoscerla nel dettaglio tra poco: ora ti basti sapere che, spesso, è l’unica sezione del Business Plan che gli investitori leggono realmente e, quindi, devi concentrare al suo interno le informazioni più importanti e metterle nero su bianco nel modo più avvincente possibile. Come accennato, prima di capire nel dettaglio cos’è l’Executive Summary e quali dati e informazioni deve necessariamente contenere al suo interno, è utile analizzare un’altra sezione fondamentale del Business Plan: l’indice.

requisiti minimi di un business plan

requisiti minimi di un business plan

Qualsiasi libro che ti sarà capitato di leggere avrà avuto con ogni probabilità al suo interno un “ indice ”, strumento utile a offrire al lettore una panoramica generale di ciò che contiene il libro e a dargli la possibilità di esplorare, così, velocemente gli argomenti trattati. Anche nel caso di un Business Plan, l’indice ha la grande utilità di sintetizzare la struttura del testo, presentando in poche righe tutte le sezioni e indicando, per ciascuna, il numero della pagina in cui è possibile trovarla. La prima e più importante sezione, come detto, è quella denominata “Executive Summary”.

Executive Summary

Come l’indice, anche l’ Executive Summary , o Sintesi esecutiva, ha lo scopo di riassumere in breve i punti salienti del Business Plan. Un consiglio molto utile è quello di occuparti della compilazione di queste due sezioni alla fine, cioè una volta che avrai completato il resto del documento, così da poter avere le idee più chiare su ciò che è più importante comunicare a chi sarà chiamato a leggere il piano aziendale.

Pur ribadendo la validità di quanto detto in precedenza per quanto riguarda le indicazioni sulla lunghezza del Business Plan (cioè che ogni indicazione è puramente teorica e legata al tipo specifico di azienda e alle sue precise esigenze), può esserti utile sapere che l’Executive Summary può tradursi anche in poche pagine di testo, in cui devi riassumere il motivo per cui hai deciso di scrivere il tuo piano di business.

Per essere più chiari, la tua Sintesi esecutiva è la sublimazione del pitch deck della tua startup; infatti non possono e non devono mancare l’idea che ti ha spinto ad avviare una nuova attività (cioè il tuo progetto imprenditoriale), il problema che ti proponi di risolvere e il modo in cui prometti di farlo, la tua proposta di valore , il modello di business , il tuo elemento differenziante all’interno del settore di riferimento e il contesto operativo, la strategia e il piano di sviluppo, oltre ad alcune stime prudenziali in grado di chiarire gli obiettivi economici che la tua startup è in grado di raggiungere.

Descrizione del progetto

Detto che nella Sintesi esecutiva devi, come prima cosa, sintetizzare in poche righe il tuo progetto imprenditoriale, è opportuno sottolineare che a esso devi riservare anche una sezione specifica del piano. Al pari dell’Executive Summary, quella relativa alla “ Descrizione del progetto ” è un’altra parte fondamentale della struttura del Business Plan. Non solo: è anche la sezione del piano aziendale alla quale devi destinare più spazio. Sapere cosa scrivere e come scriverlo è, perciò, molto importante.

Il consiglio specifico per questa particolare sezione è quello di iniziare con una breve introduzione, che arrivi dritta al punto. Qual è il punto? La tua idea vincente! Sottolinea i benefici che i consumatori potranno ottenere dal tuo prodotto o servizio e spiega, nel dettaglio, il modo in cui potrai aiutarli a risolvere un loro problema (o a soddisfare un loro desiderio).

È importante, inoltre, che tu sia in grado di spiegare perché la soluzione che proponi sia migliore rispetto a quelle già presenti sul mercato, facendo leva su ciò che rende unico il tuo prodotto o servizio. In questa sezione del Business Plan devi elencare le caratteristiche tecniche di ciò che proponi, descrivere il suo funzionamento e indicarne il prezzo.

Tieni bene a mente che, per fare ciò, non hai a disposizione solo lo strumento testuale: per descrivere il tuo progetto, infatti, puoi servirti anche di grafici, schemi, immagini e risorse multimediali in grado di rendere ancora più chiara, incisiva e coinvolgente la tua narrazione.

Presentazione dell’azienda

Un progetto, per quanto esso sia potenzialmente vincente, non si rivelerà tale se non adeguatamente supportato da una solida struttura alle sue spalle. Per questo motivo, nel tuo Business Plan, non può mancare la sezione dedicata alla presentazione della startup .

Ma cosa significa, in concreto, presentare un’azienda? Una presentazione completa ed esauriente include il racconto della storia di come è nata e dei suoi protagonisti (chi sono e i loro ruoli ma anche, se particolarmente rilevanti, le loro esperienze professionali e le certificazioni ottenute), le indicazioni sulla sede e la strumentazione tecnologica a disposizione, la descrizione della sua mission, della sua vision e degli obiettivi aziendali a breve, medio e lungo termine, oltre a una previsione sulle tempistiche legate alle fasi di sviluppo dell’impresa.

Come già sottolineato all’inizio di questo nostro approfondimento dedicato a come fare un Business Plan, l’entusiasmo è importante quando si avvia una nuova impresa ma è fondamentale anche mantenere i piedi per terra. Ciò significa anche che devi essere il più possibile obiettivo quando fai e condividi le tue analisi e previsioni: promettere risultati strabilianti che, nella realtà, non avrai alcuna possibilità di raggiungere si traduce in un pericoloso boomerang, in grado di incrinare in maniera decisiva la tua credibilità e la fiducia degli investitori nel tuo progetto imprenditoriale.

Analisi di mercato

C’è un particolare strumento di analisi che, con ogni probabilità, già conoscerai (o, per meglio dire, che dovresti assolutamente già conoscere): è l’ analisi SWOT , cioè quella particolare analisi che permette di identificare i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le minacce di un piano aziendale. Quest’analisi è molto importante, ma è solo una delle tante che ti consentono di conoscere effettivamente il tuo mercato di riferimento (tra le altre analisi è opportuno citare, per esempio, l’ analisi delle Cinque Forze di Porter e l’ analisi Pestel ).

Conoscere adeguatamente il mercato (e le sue nicchie profittevoli) in cui si inserisce il tuo progetto significa situazione attuale in cui esso si trova ma anche su ciò che lo ha portato a trovarsi in quello stato e sulle sue prospettive future, sulle tendenze vecchie e nuove, sulle tecnologie che sono state sviluppate nel corso degli anni e sulle caratteristiche dei prodotti offerti dai competitor (prezzi inclusi), oltre che sulle principali sfide e sui potenziali rischi del settore.

Una particolare attenzione la devi dedicare alla definizione del cliente tipo (o meglio dei clienti tipo) della tua startup, sulla base di precise caratteristiche demografiche e psicografiche. Le domande a cui devi rispondere sono diverse. Tra queste spiccano: quanti anni hanno i tuoi clienti-tipo? Qual è il loro livello di istruzione? Che lavoro hanno e qual è il loro reddito? Quali sono i loro interessi? Cosa può spingerli a comprare i tuoi prodotti o servizi (ai prezzi da te indicati)? Non ti stupirà sapere che, per rispondere a tutte queste domande, è fondamentale che tu sappia costruire le tue Buyer Personas , cioè rappresentazioni immaginarie e generalizzate (ma con caratteristiche ben precise) dei clienti ideali della tua startup.

All’analisi del mercato, dei competitor e dei clienti target deve seguire la definizione della tua strategia di marketing e di comunicazione . Tra i punti da chiarire in tal senso spiccano il marketing mix , le modalità e i canali scelti per promuovere i tuoi prodotti o servizi e, più in generale, il modo in cui hai intenzione di intercettare i tuoi clienti target.

Piano operativo

Alla luce delle analisi precedenti, cosa farà la tua azienda e quando lo farà? A queste domande devi rispondere nella sezione del Business Plan dedicata al tuo piano operativo : se in precedenza ti sei limitato a presentare il team, in questa sezione devi descrivere in maniera più dettagliata la struttura organizzativa societaria e definire, nello specifico, ruoli, competenze e responsabilità. Non solo: devi descrivere in maniera approfondita i processi produttivi e i macchinari e le risorse necessari per portarli a termine con successo, ma anche i tuoi canali di distribuzione e i servizi di assistenza al cliente da te previsti.

Piano finanziario

Come ormai avrai chiaro, la struttura di un Business Plan prevede una parte descrittiva e una parte numerica: nell’ultima sezione del tuo piano di business, cioè quella denominata “ Piano finanziario ”, devi includere il bilancio preventivo della tua startup, avendo cura di indicare in maniera precisa quello che ti aspetti di spendere nel breve periodo (generalmente nell’arco di un anno, ma l’analisi può essere estesa fino a 3 o 5 anni), oltre a una stima del profitto e del flusso di cassa.

Poco fa abbiamo fatto riferimento alla sezione “Piano finanziario” come ultima del Business Plan; c’è, in realtà, un’altra sezione da prendere in considerazione ed è quella destinata agli allegati al testo. In questa parte del piano aziendale puoi eventualmente inserire altri documenti utili a chiarire quanto da te illustrato in precedenza all’interno del Business Plan, come, per esempio, i curricula dei componenti del tuo team aziendale, le schede tecniche dei prodotti o servizi da te offerti e i dati dettagliati delle analisi di mercato da te citate nel Business Plan.

Il Business Plan di B-PlanNow®

Arrivati a questo punto, ti starai probabilmente chiedendo quanto costa fare un Business Plan .

Per rispondere a questa domanda è importante sottolineare ancora una volta che fornire una cifra precisa è difficile, perché la spesa dipende inevitabilmente dalla tipologia della tua startup e dalle sue necessità strategiche. A livello puramente indicativo, però, è possibile affermare che la spesa iniziale prevista per una prima serie di incontri e consulenze sullo sviluppo del Business Plan può oscillare tra i 2000 e i 2500 euro, ma devi considerare che questa cifra può anche raddoppiare o addirittura triplicare nel caso in cui si renda necessario un percorso di mentoring più articolato.

A questo proposito devi sapere che una veloce ricerca sul web ti darà certamente la possibilità di trovare tantissimi esempi di Business Plan “vincenti” e una grande varietà di Business Plan canvas standardizzati che puoi scaricare anche gratuitamente e compilare autonomamente; fai attenzione, però, perché dalla compilazione di questo testo possono dipendere le sorti del tuo progetto imprenditoriale e ciò significa che ogni minimo errore potrebbe decretare la fine dei tuoi sogni di gloria.

Dopo la lettura di questo approfondimento avrai certamente le idee più chiare sulle parti salienti che compongono la struttura di un Business Plan e sulle informazioni che non possono mancare all’interno di questo prezioso documento strategico, ma non devi avere timore di richiedere l’aiuto di un team di esperti in grado di spiegarti ancor più nel dettaglio come scrivere un Business Plan in modo efficace e, soprattutto, di assisterti a livello pratico nella stesura del testo.

Giova ricordarti a questo proposito che B-PlanNow® , oltre a offrire una prima consulenza gratuita, ha messo a punto un servizio unico nel suo genere di Business Plan previsionale a minimo 5 anni, suddiviso in una parte qualitativa (grafico-descrittiva) e in una parte quantitativa (finanziaria, patrimoniale ed economica).

La parte qualitativa del Business Plan di B-PlanNow® include alcuni dettagli già ampiamente citati in questa analisi ma anche approfondimenti specifici aggiuntivi molto utili, come per esempio il glossario del tuo mondo startup e un resoconto sulla tua startup in pillole (si tratta di una sezione che include una panoramica dell’azienda, le sue risorse umane, gli advisors e i contatti). A ciò si aggiunge l’Executive Summary, la presentazione dell’azienda, l’analisi del mercato e il modello di business della tua startup.

La parte quantitativa, invece, prevede i seguenti punti fondamentali:

  • stato patrimoniale previsionale;
  • conto economico previsionale;
  • analisi del cash flow previsionale;
  • analisi per indici di bilancio (attuale e previsionale);
  • analisi dell’evoluzione della posizione finanziaria netta previsionale;
  • rating secondo le metodologie Standard & Poor’s, Altman e Prof. Damodaran;
  • rating di Medio Credito Centrale e bancabilità;
  • analisi finanziaria sulla sostenibilità dell’investimento e sul fabbisogno finanziario;
  • analisi del budget di tesoreria mensile previsionale.

C’è un ulteriore aspetto da considerare nella tua valutazione su come fare un Business Plan e, più precisamente, sui costi che devi sostenere per procedere alla compilazione di questo documento nella maniera più corretta. Devi sapere che hai la possibilità di ricorrere a una nuova forma di pagamento alternativa disponibile in Italia, cioè il cosiddetto Work for Equity : si tratta di una particolare modalità di pagamento disciplinata da una legge a favore di startup innovative , che ti permette di pagare dipendenti e collaboratori, ma anche consulenze esterne, tramite la cessione di quote o azioni della tua società.

Come redigere un business plan: la guida definitiva

Nicola Zanetti

Founder B-PlanNow® | Startup mentor | Startup consulting & marketing strategist | Leading startup to scaleup | Private angel investor | Ecommerce Manager | Professional trainer | Book writer

Related Posts

Matrice di Ansoff_ a cosa serve nella tua strategia di marketing

Matrice di Ansoff: a cosa serve nella TUA strategia di marketing

Guida alla espansione del business_ opportunità e sfide

Guida all’espansione del business: opportunità e sfide

I pilastri fondamentali per la crescita di un'azienda

I pilastri fondamentali per la crescita di un’azienda

L'Impatto dell'innovazione tecnologica sulla crescita aziendale

L’Impatto dell’innovazione tecnologica sulla crescita aziendale

Lascia un commento.

Salva il mio nome e l'e-mail in questo browser per la prossima volta che commenterò.

cos e un business plan

Vuoi fare scalare la tua startup?

Consulenza unica e personalizzata Tecniche di management innovative Accesso a finanziamenti pre-seed

Richiedi una consulenza Gratuita

Autorizzo b-plannow.com al trattamento dei miei dati personali secondo il Regolamento Europeo 2016/679 (GDPR) .

  • Crea il tuo business
  • La tua vita
  • Generatore di Nomi
  • Generatore di Slogan
  • Calcolatore del Traffico

Oberlo: il tuo business, la vita che vuoi tu.

  • © 2015-2024 Oberlo
  • | Informazioni legali

Come fare un business plan

Come fare un business plan di successo: guida 2022

Il business plan è uno strumento di gestione d'impresa fondamentale, utile soprattutto se stai pensando di lanciare un nuovo brand o un progetto imprenditoriale o di dare una svolta alla tua attività. 

Che tu abbia bisogno di qualche chiarimento o che tu sia un imprenditore che sta partendo completamente da zero, ecco la guida 2022 per la creazione di un business plan adatto alla tua attività.

Quando serve creare un business plan? Una guida

Se il tuo obiettivo è lavorare da freelance per arrotondare il tuo stipendio mensile, non hai bisogno di un business plan.

Se invece hai scelto di imbarcarti in un’avventura più complessa, che potrebbe potenzialmente occupare i tuoi giorni, il tuo tempo e le tue risorse, ne hai assolutamente bisogno.

Se lanciare un business è per te il tuo lavoro primario, fare un business plan professionale può aiutarti tantissimo nel momento in cui dovrai presentare il progetto a eventuali collaboratori o investitori.

Business plan per startup

Nel caso delle startup, un business plan aiuta i fondatori a delineare le proiezioni future, il budget, gli obiettivi e le attività da svolgere. 

In questo caso quindi il business plan si concentra sugli aspetti più generali dell’azienda, su come e quando questa raggiungerà i suoi obiettivi, e perché i fondatori sono le persone adatte per questo lavoro. Infine, stabilirà un quantitativo di denaro necessario per lanciare il business e arrivare, potenzialmente, a dei guadagni.

In questo spaccato, le parti fondamentali all’interno di un business plan per startup sono l’Executive Summary e la Roadmap. 

Queste ovviamente sono informazioni generali: se vuoi sapere come fare un business plan per una startup, quali informazioni deve contenere e come strutturare il documento, continua a leggere!

Business plan per un’azienda già avviata

Anche le aziende già ben avviate e presenti sul mercato da tempo devono gestire e guidare il loro business in maniera strategica per approfittare di nuove opportunità.

Le aziende utilizzano il business plan per rinforzare una strategia, stabilire delle linee d’azione, gestire responsabilità e obiettivi, tenere traccia dei risultati e pianificare l’utilizzo delle risorse in base a entrate e uscite.

Per le aziende esistenti, redigere un business plan può comportare un notevole vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza, che porta di conseguenza a una crescita più rapida e a una maggiore innovazione.

Le aziende con un business plan hanno una crescita del 30% più rapida rispetto a quelle senza pianificazione (Fonte: Journal of Management Studies ) .

Business plan: cos’è e come si realizza

Un business plan è un documento che descrive nel dettaglio tutto quello che riguarda tua azienda. Questo include il mercato di riferimento, le opportunità, il modello di business, il team, le strategie di marketing, il piano finanziario e altro ancora.

Un business plan è generalmente formato da due sezioni principali, che divideremo poi in vari punti e sotto-sezioni. La prima è la parte descrittiva, parla dell’azienda e dei suoi obiettivi. La seconda è la parte numerica, presenta dati e aspetti economici che devono validare i punti presentati nella prima parte.

Come fare un business plan: quali informazioni includere

Ecco qualche consiglio su come fare un business plan.

Ogni piano aziendale deve contenere tre gruppi di informazioni principali:

1. Concetto

Quando inizi a redigere un business plan, nella prima parte devi presentare l’azienda, il prodotto e gli obiettivi. Sfrutta questa sezione per illustrare le motivazioni che ti hanno spinto a creare la tua azienda e quali obiettivi intendi raggiungere.

Qual è il prodotto o servizio che stai offrendo? Quali sono le sue caratteristiche, e quali i suoi vantaggi rispetto a prodotti o servizi simili offerti dalla concorrenza? Ricordati di aggiungere al business plan anche eventuali tecnologie impiegate, brevetti o particolari competenze del tuo team che possono contribuire alla realizzazione del tuo progetto.

Per capire come scrivere un business plan, è necessario comprendere come fare un’analisi di mercato. Nella tua disamina, dovrai esporre i risultati dell’indagine del settore in cui opererai, evidenziando la profittabilità, il modello di business e la strategia e il piano operativo che intendi seguire. 

Inoltre, dovrai analizzare anche chi sono i tuoi clienti potenziali e quali sono le loro caratteristiche demografiche, geografiche e psicografiche. Una volta delineati questi aspetti, è necessario passare alla descrizione della tua strategia di marketing. 

Alla luce degli obiettivi commerciali definiti quale sarà il tuo piano operativo? 

La parte finale del tuo business plan deve analizzare l’aspetto finanziario della tua azienda. Che tipo di investimenti prevedi per lo sviluppo del tuo business? Di che tipo di macchinari, attrezzature, software avrai bisogno nei prossimi anni, per svolgere la tua attività?

Cerca di essere il più specifico possibile: indica il numero, il costo e i fornitori . Una volta delineate le esigenze della tua azienda, stabilisci il fabbisogno finanziario, ovvero che tipo di uscite prevedi e le eventuali fonti di finanziamento.

Quando effettui questa stima, prendi in considerazione anche i costi di gestione e le entrate della tua azienda. Calcola sia le spese attuali che i ricavi previsti. Le uscite finanziarie che dovrai sostenere, di gestione e di investimento, riusciranno a essere coperte dalle entrate?

Consiglio! Nel calcolare le entrate, considera sia gli incassi per le vendite che eventuali finanziamenti o agevolazioni.

Come fare un business plan? Ecco un modello!

modello business plan

Entriamo ora nel dettaglio e vediamo nella pratica la struttura di un business plan vincente .

Executive summary 

Si tratta di un vero e proprio riassunto che racchiude i dati fondamentali da conoscere sull’azienda presentata. 

Parla del tuo progetto, quando è nato, dove si trova, qual è il suo obiettivo di business e come intende raggiungerlo, a che pubblico vuole rivolgersi e qual è il problema che intende risolvere. Esponi i pilastri del tuo piano finanziario: in sostanza, qual è il budget che ti serve per avviare il progetto e portare dei risultati agli occhi dei tuoi investitori? Hai già raccolto dei capitali o sei ancora all’inizio? 

Tutte queste informazioni saranno il biglietto da visita da consegnare ai tuoi potenziali finanziatori. 

Presentazione dell’azienda

Come abbiamo già accennato, all’inizio del business plan è necessario fornire una panoramica della struttura aziendale e del progetto. Quali informazioni devi includere?

  • Nome della società, persona giuridica, attività significative
  • Prodotto/servizio offerto
  • Mission dell’azienda
  • Obiettivi dell’azienda
  • Punti di forza e competenze chiave dell’azienda

Quando inizi a redigere un business plan, la prima parte deve catturare l’attenzione dei tuoi lettori. Concentrati sugli aspetti più innovativi del tuo business. Avrai modo di spiegare strategia, marketing e finanza in seguito.

Concentrati sulla descrizione del tuo prodotto e sulla mission della tua azienda. Il tuo business plan è come un romanzo: deve catturare il lettore sin dalle prime righe altrimenti rischi di rimanere sul suo comodino per sempre. 

Quando delinei i tuoi obiettivi, cerca di essere il più incisivo possibile e di far capire che i tuoi target non sono degli ideali, ma delle reali possibilità e che hai tutte le carte in regola per raggiungerli.

Nella descrizione delle caratteristiche uniche del tuo prodotto e del tuo team, metti in luce i tuoi elementi differenzianti rispetto alla concorrenza. Questo vale per tutti che tu stia scrivendo un business plan per startup o per azienda. 

  • Per le startup : l’elemento differenziante è ciò che farà scegliere il tuo progetto tra la pila di fogli sulla scrivania dei finanziatori;
  • Per le aziende : ciò che ti contraddistingue è la tua forza e il pilastro su cui costruire le fondamenta del tuo futuro.

Dopo aver descritto il tuo prodotto, puoi entrare più nello specifico nella descrizione delle menti alle spalle del progetto. Le persone che sono dietro la tua attività sono infatti parte integrante di essa ed è bene che abbiano una sezione a loro dedicata, così che chi legga il tuo business plan capisca con chi ha a che fare.

Inizia parlando dei fondatori, includendo le loro qualifiche ed esperienze precedenti. Descrivi poi chi si occuperà della gestione quotidiana del business, elencando le loro competenze distintive.

Se la tua azienda ha più di 10 dipendenti, potrebbe essere una buona idea aggiungere un grafico nel tuo business plan, un organigramma per mostrare in modo visivo la gerarchia e le responsabilità.

cos e un business plan

  • Analisi di mercato

L'analisi di mercato è il cuore pulsante di un business plan completo.

Dopo aver descritto la tua azienda, il tuo prodotto e i tuoi obiettivi, e aver catturato l’attenzione e l’interesse di eventuali investitori, è il momento di entrare nel dettaglio e di far vedere che non sei un imprenditore improvvisato, ma che hai condotto approfondite ricerche prima di imbarcarti in questa impresa.

Tra le domande a cui trovare una risposta concreta e orientata all’azione: 

  • Il mercato è stabile? 
  • Qual è la sua dimensione?
  • Il mio progetto come si inserisce in questo spaccato? Qual è il mio posizionamento? In poche parole, qual è la mia nicchia di mercato ?
  • Quali sono i trend principali per il settore in cui mi sto per inserire? 
  • Com’è la domanda per il mio prodotto/servizio? In crescita, stabile o in discesa? 
  • In che modo i miei competitor rispondono alla richiesta del mercato? 
  • Qual è la loro forza?

Leggendo l’analisi di mercato bisognerebbe avere un idea chiara di tutti gli aspetti del panorama in cui opera la tua azienda: è necessario quindi definire un mercato di riferimento per poter trovare il proprio posizionamento di marca.

business plan: analisi di mercato

Il tuo settore e la tua industria

Per descrivere il tuo settore e la tua industria all'interno del business plan, rispondi alle seguenti domande:

  • Come entrare in questo settore? Pensa a come può essere riconosciuto il tuo marchio, a come le tue competenze e la tua formazione si integrano nell’industria, se le tue tecnologie e i tuoi brevetti si adattano al settore.
  • Chi sono i tuoi clienti? Spiega chi sono i tuoi clienti, per chi è pensato il tuo prodotto o servizio, se hanno potere o influenza sul mercato e se hanno delle alternative al momento dell’acquisto.
  • Chi sono i tuoi competitor? Esistono delle alternative al tuo prodotto o servizio? Qual è il tuo vantaggio competitivo? Avrai dei competitor principali con cui confrontarti?
  • Chi e quanti sono i fornitori? Esiste un numero limitato di fornitori? Che rilevanza hanno i fornitori nella scelta delle strategie di prezzo ?
  • Che cambiamenti interessano il settore? I futuri cambiamenti tecnologici, economici o governativi potranno influenzare il settore in cui opera la tua azienda? Negativamente o positivamente, analizza tutti gli aspetti.

Dopo aver risposto a queste domande, analizza dalla tua prospettiva il mercato in cui opererà il brand. Parla della sua dimensione, del tasso di crescita. Calcola la tua quota e descrivi le principali tendenze dei tuoi consumatori nel tuo business plan.

Piano operativo: la Roadmap

Una delle parti più importanti del tuo business plan è il piano operativo, ovvero la strategia che seguirai per arrivare al successo. Come competerà la tua azienda nel mercato?

La tua strategia sarà influenzata dal mercato e dai tuoi competitor, ed è per questo che prima di arrivare a questo punto ne abbiamo delineato gli aspetti principali. Possiamo quindi continuare a creare il tuo business plan e a sviluppare una strategia chiara ed efficace.

Il piano operativo non deve comprendere una descrizione particolarmente elaborata, purché sia in grado di elencare in modo diretto le scelte strategiche che hai fatto e che farai.

Che obiettivi hai? Come intendi raggiungerli? In questa sezione ricorda di essere molto pratico e inserire tutti i passi operativi che vuoi pianificare per avere successo. Non solo! Aggiungi anche gli obiettivi principali: saranno la misura del tuo lavoro. 

Di seguito un esempio di piano operativo per plan aziendale sotto forma di diagramma di Gantt. Questo ti dimostra che puoi creare un business plan con Excel!

Come fare un business plan con Excel

  • Modello di business

Avere un modello di business è fondamentale per il successo della tua azienda. Ed è quindi fondamentale che tu includa la sua descrizione quando ti occupi di creare un business plan.

Il modello di business include tutte le informazioni rilevanti che riguardano l’offerta della tua azienda, ciò che la rende unica, i tuoi clienti, e soprattutto da dove arrivano i guadagni.

Dal modello di business si deve evincere che la tua azienda ha dei clienti e un mercato dall’alto potenziale, che garantiranno dei margini di guadagno importanti.

  • Piano di marketing

Questa sezione del tuo business plan è fondamentale per far capire a chi leggerà il tuo documento quali saranno le tue prossime mosse in termini di marketing, quali le tue strategie e quali sforzi di marketing attuerai per portare visibilità e successo alla tua azienda.

In pratica, si tratta di dettagliare maggiormente quanto esposto nella tua roadmap.

In questa sezione dovrai quindi per prima cosa descrivere come intenderai adattare le tue strategie in base al mercato di riferimento. Poi come intendi posizionare il tuo prodotto o servizio, ovvero come vuoi che sia percepito dai tuoi potenziali e futuri clienti.

Per concludere, dovrai delineare la strategia di promozione del tuo prodotto o servizio, includendo pubbliche relazioni, strategie di social media marketing , promozioni, pubblicità e altre attività di comunicazione. Il tuo piano deve ovviamente essere in linea con il budget dell’azienda.

Se è il caso, infine, puoi aggiungere una sezione in cui descrivi il packaging del tuo prodotto, la brand image, il design del sito o altri elementi che riguardano l’aspetto grafico del tuo business.

cos e un business plan

  • Piano finanziario

Quando svolgerai le tue ricerche per capire come fare un business plan, è molto importante considerare l’aspetto finanziario. Alla fine dei conti, l’obiettivo di ogni azienda è guadagnare, ed è quindi fondamentale avere ben chiaro quali saranno le entrate, e quali le uscite, del tuo business.

Il piano finanziario è una previsione di quello che sarà il futuro finanziario della tua azienda. Questo è il punto del tuo business plan dove puoi sbizzarrirti con grafici, dati, tabelle, numeri e formule.

Aggiungi quante più informazioni possibili e non tralasciare niente. Eventuali investitori utilizzeranno questa sezione per valutare il rendimento finanziario della tua attività, dovrai quindi includere il costo delle merci, il margine di profitto, l’utile prima degli interessi, gli interessi, le tasse e ogni entrata e uscita che prevedi per il tuo business.

Analizzando questi dati, dovrebbe essere chiaro se, una volta coperte tutte le spese, le entrate sono sufficienti ad assicurare un guadagno costante e consistente alla tua azienda.

Ora che hai capito come fare un business plan e hai aggiunto tutte le informazioni necessarie, utilizza la parte finale del tuo piano aziendale per aggiungere gli allegati. Aggiungi quindi studi, materiale pubblicitario, foto della sede aziendale, articoli di giornale, copie di contratti, lettere di supporto, ricerche di mercato ed eventuali fonti citate nel tuo business plan.

Integrare il piano aziendale con gli allegati ti permetterà di rendere il documento più asciutto ma lasciare comunque la possibilità di approfondire quanto scritto.

Come fare un business plan: domande frequenti

Cos’è un business plan?

Il business plan è uno strumento di gestione d'impresa fondamentale, utile soprattutto in fase di lancio di un progetto o di una startup (può infatti servire per trovare investitori).

Come fare un business plan?

Per fare un business plan occorre descrivere la propria impresa in una serie di sezioni: executive summary, presentazione dell’azienda, analisi di mercato, piano operativo, modello di business, piano di marketing e piano finanziario.

Come fare un business plan: conclusione

Concludiamo questa guida ricapitolando gli elementi necessari su come fare un business plan efficace: 

  • Executive summary
  • Presentazione dell’azienda e del team
  • Piano operativo con roadmap

Cerca di fare delle previsioni realistiche, non esagerare. E non dimenticare che i dettagli sono importanti.

Ti potrebbero interessare anche:

  • Imprenditoria: cos’è e cosa significa essere un imprenditore
  • Content marketing: cos’è, esempi e strategie
  • Cos’è la segmentazione del mercato? Scopri come segmentare i clienti
  • SWOT Analysis: tutto quello che devi sapere per il tuo business
  • Start free trial

Start selling with Shopify today

Start your free trial with Shopify today—then use these resources to guide you through every step of the process.

cos e un business plan

Business Plan: What It Is and How to Write One in 9 Steps

Business plans aren’t just for entrepreneurs who need to secure funding—they can help you plan and evaluate new ideas or growth plans, too. Find out how to write a business plan and get the most out of the process in this comprehensive guide.

Illustration of two people looking at a business plan

A great business plan can help you clarify your strategy, identify potential roadblocks, determine necessary resources, and evaluate the viability of your idea and growth plan before you start a business .

Not every successful business launches with a formal business plan, but many founders find value in the process. When you make a business plan, you get to take time to step back, research your idea and the market you’re looking to enter, and understand the scope and the strategy behind your tactics.

Learn how to write a business plan with this step-by-step guide, including tips for getting the most of your plan and real business plan examples to inspire you.

What is a business plan?

A business plan is a strategic document that outlines a company’s goals, strategies for achieving them, and the time frame for their achievement. It covers aspects like market analysis , financial projections, and organizational structure. Ultimately, a business plan serves as a roadmap for business growth and a tool to secure funding.

Often, financial institutions and investors need to see a business plan before funding any project. Even if you don’t plan to seek outside funding, a well-crafted plan becomes the guidance for your business as it scales.

The key components of a business plan

Putting together a business plan will highlight the parts of your company’s strategy and goals. It involves several key business plan components that work together to show the roadmap to your success.

Your business plan’s key components should include: 

  • Executive summary: A brief overview of your entire plan.
  • Company description: An explanation of what your business does and why it’s unique. 
  • Market analysis: Research on your industry, target market, and competitors.
  • Organization and management: Details about your business structure and the people running it.
  • Products or services: A description of what you’re selling and how it benefits customers. 
  • Customer segmentation: A breakdown of your target market into different groups.
  • Marketing and sales plan: The strategy for promoting and selling your products and services.
  • Logistics and operations: An overview of how your business will run its daily activities and manage resources.
  • Financials: A complete look at projected income, expenses, and funding needs. 

How to write a business plan in 9 steps

  • Draft an executive summary
  • Write a company description
  • Perform a market analysis
  • Outline the management and organization
  • List your products and services
  • Perform customer segmentation
  • Define a marketing plan
  • Provide a logistics and operations plan
  • Make a financial plan

Few things are more intimidating than a blank page. Starting your business plan with a structured outline and key elements for what you’ll include in each section is the best first step you can take.

Since an outline is such an important step in the process of writing a business plan, we’ve put together a high-level overview to get you started (and help you avoid the terror of facing a blank page).

Once you have your business plan template in place, it’s time to fill it in. We’ve broken it down by section to help you build your plan step by step.

1. Draft an executive summary

A good executive summary is one of the most crucial sections of your business plan—it’s also the last section you should write.

The executive summary distills everything that follows and gives time-crunched reviewers (e.g., potential investors and lenders) a high-level overview of your business that persuades them to read further.

Again, it’s a summary, so highlight the key points you’ve uncovered while writing your plan. If you’re writing for your own planning purposes, you can skip the summary altogether—although you might want to give it a try anyway, just for practice.

FIGS health care apparel website showing staff in blue scrubs and company overview

An executive summary shouldn’t exceed one page. Admittedly, that space constraint can make squeezing in all of the salient information a bit stressful—but it’s not impossible. 

Your business plan’s executive summary should include:

  • Business concept. What does your business do?
  • Business goals and vision. What does your business want to accomplish?
  • Product description and differentiation. What do you sell, and why is it different?
  • Target market. Who do you sell to?
  • Marketing strategy. How do you plan on reaching your customers?
  • Current financial state. What do you currently earn in revenue?
  • Projected financial state. What do you foresee earning in revenue?
  • The ask. How much money are you asking for?
  • The team. Who’s involved in the business?

2. Write a company description

This section of your business plan should answer two fundamental questions: 

  • Who are you?
  • What do you plan to do? 

Answering these questions with a company description provides an introduction to why you’re in business, why you’re different, what you have going for you, and why you’re a good investment. 

For example, clean makeup brand Saie shares a letter from its founder on the company’s mission and why it exists.

Saie beauty brand website with founder’s letter and portrait

Clarifying these details is still a useful exercise, even if you’re the only person who’s going to see them. It’s an opportunity to put to paper some of the more intangible facets of your business, like your principles, ideals, and cultural philosophies.

Here are some of the components you should include in your company description:

  • Your business structure (Are you a sole proprietorship, general partnership, limited partnership, or incorporated company?)
  • Your business model
  • Your industry
  • Your business’s vision, mission, and value proposition
  • Background information on your business or its history
  • Business objectives, both short and long term
  • Your team, including key personnel and their salaries

Brand values and goals

To define your brand values , think about all the people your company is accountable to, including owners, employees, suppliers, customers, and investors. Now consider how you’d like to conduct business with each of them. As you make a list, your core values should start to emerge.

Your company description should also include both short- and long-term goals. Short-term goals, generally, should be achievable within the next year, while one to five years is a good window for long-term goals. Make sure your goal setting includes SMART goals : specific, measurable, attainable, realistic, and time-bound.

Vision and mission statements

Once you know your values, you can write a mission statement . Your statement should explain, in a convincing manner, why your business exists, and should be no longer than a single sentence.

Next, craft your vision statement : What impact do you envision your business having on the world once you’ve achieved your vision? Phrase this impact as an assertion—begin the statement with “We will” and you’ll be off to a great start. Your vision statement, unlike your mission statement, can be longer than a single sentence, but try to keep it to three at most. The best vision statements are concise.

3. Perform a market analysis

Market analysis is a key section of your business plan, whether or not you ever intend for anyone else to read it.

No matter what type of business you start, whether a home-based business or service-based, it’s no exaggeration to say your market can make or break it. Choose the right market for your products—one with plenty of customers who understand and need your product—and you’ll have a head start on success. 

If you choose the wrong market, or the right market at the wrong time, you may find yourself struggling for each sale. Your market analysis should include an overview of how big you estimate the market is for your products, an analysis of your business’s position in the market, and an overview of the competitive landscape. Thorough research supporting your conclusions is important both to persuade investors and to validate your own assumptions as you work through your plan.

Market analysis example describing target market for tea company.

How big is your potential market?

The potential market is an estimate of how many people need your product. While it’s exciting to imagine sky-high sales figures, you’ll want to use as much relevant independent data as possible to validate your estimated potential market.

Since this can be a daunting process, here are some general tips to help you begin your research:

  • Understand your ideal customer profile. Look for government data about the size of your target market , learn where they live, what social channels they use, and their shopping habits.
  • Research relevant industry trends and trajectory. Explore consumer trends and product trends in your industry by looking at Google Trends, trade publications, and influencers in the space.
  • Make informed guesses. You’ll never have perfect, complete information about your total addressable market. Your goal is to base your estimates on as many verifiable data points as necessary.

Some sources to consult for market data include government statistics offices, industry associations, academic research, and respected news outlets covering your industry.

Read more: What is a Marketing Analysis? 3 Steps Every Business Should Follow

SWOT analysis

A SWOT analysis looks at your strengths, weaknesses, opportunities, and threats. 

That involves asking questions like: 

  • What are the best things about your company? 
  • What are you not so good at? 
  • What market or industry shifts can you take advantage of and turn into opportunities? 
  • Are there external factors threatening your ability to succeed?

SWOT is often depicted in a grid or otherwise visual way. With this visual presentation, your reader can quickly see the factors that may impact your business and determine your competitive advantage in the market.

Competitive analysis

There are three overarching factors you can use to differentiate your business in the face of competition:

  • Cost leadership. You have the capacity to maximize profits by offering lower prices than the majority of your competitors. Examples include companies like Mejuri and Endy .
  • Differentiation. Your product or service offers something distinct from the current cost leaders in your industry and banks on standing out based on your uniqueness. Think of companies like Knix and QALO .
  • Segmentation. You focus on a very specific, or niche, target market, and aim to build traction with a smaller audience before moving on to a broader market. Companies like TomboyX and Heyday Footwear are great examples of this strategy.

To understand which is the best fit, you’ll need to understand your business as well as the competitive landscape.

You’ll always have competition in the market, even with an innovative product, so it’s important to include a competitive overview in your business plan. If you’re entering an established market, include a list of a few companies you consider direct competitors and explain how you plan to differentiate your products and business from theirs.

For example, if you’re selling jewelry , your competitive differentiation could be that, unlike many high-end competitors, you donate a percentage of your profits to a notable charity or pass savings on to your customers.

If you’re entering a market where you can’t easily identify direct competitors, consider your indirect competitors—companies offering products that are substitutes for yours. For example, if you’re selling an innovative new piece of kitchen equipment, it’s too easy to say that because your product is new, you have no competition. Consider what your potential customers are doing to solve the same problems.

4. Outline the management and organization

Woman with curly hair using laptop on carpeted floor next to couch and plant

The management and organization section of your business plan should tell readers about who’s running your company. Detail the legal structure of your business. Communicate whether you’ll incorporate your business as an S corporation or create a limited partnership or sole proprietorship.

If you have a management team, use an organizational chart to show your company’s internal structure, including the roles, responsibilities, and relationships between people in your chart. Communicate how each person will contribute to the success of your startup.

5. List your products and services

Your products or services will feature prominently in most areas of your business plan, but it’s important to provide a section that outlines key details about them for interested readers.

If you sell many items, you can include more general information on each of your product lines. If you only sell a few, provide additional information on each. 

For example, bag shop BAGGU sells a large selection of different types of bags, in addition to home goods and other accessories. Its business plan would list out those categories and key details about the products within each category.

BAGGU online store showing colorful patterned tote bags for sale

Describe new products you’ll launch in the near future and any intellectual property you own. Express how they’ll improve profitability. It’s also important to note where products are coming from—handmade crafts are sourced differently than trending products for a dropshipping business, for instance.

6. Perform customer segmentation

Your ideal customer, also known as your target market, is the foundation of your marketing plan , if not your business plan as a whole. 

You’ll want to keep this buyer persona in mind as you make strategic decisions, which is why an overview of who they are is important to understand and include in your business plan.

To give a holistic overview of your ideal customer, describe a number of general and specific demographic characteristics. Customer segmentation often includes:

  • Where they live
  • Their age range
  • Their level of education
  • Some common behavior patterns
  • How they spend their free time
  • Where they work
  • What technology they use
  • How much they earn
  • Where they’re commonly employed
  • Their values, beliefs, or opinions

This information will vary based on what you’re selling, but you should be specific enough that it’s unquestionably clear who you’re trying to reach—and more importantly, why you’ve made the choices you have based on who your customers are and what they value.

For example, a college student has different interests, shopping habits, and pricing sensitivity than a 50-year-old executive at a Fortune 500 company. Your business plan and decisions would look very different based on which one was your ideal customer.

Put your customer data to work with Shopify’s customer segmentation

Shopify’s built-in segmentation tools help you discover insights about your customers, build segments as targeted as your marketing plans with filters based on your customers’ demographic and behavioral data, and drive sales with timely and personalized emails.

7. Define a marketing plan

Bird’s eye view of hands typing on laptop keyboard, wearing mint green sweater and blue nail polish

Your marketing efforts are directly informed by your ideal customer. That’s why, as you outline your current decisions and future strategy, your marketing plan should keep a sharp focus on how your business idea is a fit for that ideal customer.

If you’re planning to invest heavily in Instagram marketing or TikTok ads , for example, it makes sense to include whether Instagram and TikTok are leading platforms for your audience. If the answer is no, that might be a sign to rethink your marketing plan.

Market your business with Shopify’s customer marketing tools

Shopify has everything you need to capture more leads, send email campaigns, automate key marketing moments, segment your customers, and analyze your results. Plus, it’s all free for your first 10,000 emails sent per month.

Most marketing plans include information on four key subjects. How much detail you present on each will depend on both your business and your plan’s audience.

  • Price: How much do your products cost, and why have you made that decision?
  • Product: What are you selling and how do you differentiate it in the market?
  • Promotion: How will you get your products in front of your ideal customer?
  • Place: Where will you sell your products? On what channels and in which markets?

Promotion may be the bulk of your plan, since you can more readily dive into tactical details, but the other three areas should be covered at least briefly—each is an important strategic lever in your marketing mix.

Marketing plan example showing positioning statement and customer acquisition strategies

8. Provide a logistics and operations plan

Logistics and operations are the workflows you’ll implement to make your business idea a reality. If you’re writing a business plan for your own planning purposes, this is still an important section to consider, even though you might not need to include the same level of detail as if you were seeking investment.

Cover all parts of your planned operations, including:

  • Suppliers. Where do you get the raw materials you need for production, or where are your products produced?
  • Production. Will you make, manufacture, wholesale , or dropship your products? How long does it take to produce your products and get them shipped to you? How will you handle a busy season or an unexpected spike in demand?
  • Facilities. Where will you and any team members work? Do you plan to have a physical retail space? If yes, where?
  • Equipment. What tools and technology do you require to be up and running? This includes everything from software to lightbulbs and everything in between.
  • Shipping and fulfillment. Will you be handling all the fulfillment tasks in-house, or will you use a third-party fulfillment partner?
  • Inventory. How much will you keep on hand, and where will it be stored? How will you ship it to partners if required, and how will you approach inventory management ?

This section should signal to your reader that you’ve got a solid understanding of your supply chain, with strong contingency plans in place to cover potential uncertainty. If your reader is you, it should give you a basis to make other important decisions, like how to price your products to cover your estimated costs, and at what point you anticipate breaking even on your initial spending.

9. Make a financial plan

No matter how great your idea is—and regardless of the effort, time, and money you invest—a business lives or dies based on its financial health. At the end of the day, people want to work with a business they expect to be viable for the foreseeable future.

The level of detail required in your financial plan will depend on your audience and goals, but typically you’ll want to include three major views of your financials: an income statement, a balance sheet, and a cash-flow statement. It also may be appropriate to include financial data and projections.

Here’s a spreadsheet template that includes everything you’ll need to create an income statement, balance sheet, and cash-flow statement, including some sample numbers. You can edit it to reflect projections if needed.

Let’s review the types of financial statements you’ll need.

Income statements

Your income statement is designed to give readers a look at your revenue sources and expenses over a given time period. With those two pieces of information, they can see the all-important bottom line or the profit or loss your business experienced during that time. If you haven’t launched your business yet, you can project future milestones of the same information.

Balance sheets

Your balance sheet offers a look at how much equity you have in your business. On one side, you list all your business assets (what you own), and on the other side, all your liabilities (what you owe). 

This provides a snapshot of your business’s shareholder equity, which is calculated as:

Assets - Liabilities = Equity

Cash flow statements

Your cash flow statement is similar to your income statement, with one important difference: it takes into account when revenues are collected and when expenses are paid.

When the cash you have coming in is greater than the cash you have going out, your cash flow is positive. When the opposite scenario is true, your cash flow is negative. Ideally, your cash flow statement will help you see when cash is low, when you might have a surplus, and where you might need to have a contingency plan to access funding to keep your business solvent .

It can be especially helpful to forecast your cash-flow statement to identify gaps or negative cash flow and adjust operations as required.

📚 Read more: Cash Flow Management: What It Is & How To Do It (+ Examples)

Why write a business plan?

Investors rely on business plans to evaluate the feasibility of a business before funding it, which is why business plans are commonly associated with getting a business loan. 

Business plans also help owners identify areas of weakness before launching, potentially avoiding costly mistakes down the road. “Laying out a business plan helped us identify the ’unknowns’ and made it easier to spot the gaps where we’d need help or, at the very least, to skill up ourselves,” says Jordan Barnett, owner of Kapow Meggings .

There are several other compelling reasons to consider writing a business plan, including:

  • Strategic planning. Writing out your plan is an invaluable exercise for clarifying your ideas and can help you understand the scope of your business, as well as the amount of time, money, and resources you’ll need to get started.
  • Evaluating ideas. If you’ve got multiple ideas in mind, a rough business plan for each can help you focus your time and energy on the ones with the highest chance of success.
  • Research. To write a business plan, you’ll need to research your ideal customer and your competitors—information that will help you make more strategic decisions.
  • Recruiting. Your business plan is one of the easiest ways to communicate your vision to potential new hires and can help build their confidence in the venture, especially if you’re in the early stages of growth.
  • Partnerships. If you plan to collaborate with other brands , having a clear overview of your vision, your audience, and your business strategy will make it much easier for them to identify if your business is a good fit for theirs.
  • Competitions. There are many business plan competitions offering prizes such as mentorships, grants, or investment capital. 

If you’re looking for a structured way to lay out your thoughts and ideas, and to share those ideas with people who can have a big impact on your success, making a business plan is an excellent starting point.

Business plan types

Business plan types can span from one page to multiple pages, with detailed graphs and reports. There’s no one right way to create a business plan. The goal is to convey the most important information about your company for readers.

Common business plans we see include, but are not limited to, the following types:

Traditional business plans

These are the most common business plans. Traditional business plans take longer to write and can be dozens of pages long. Venture capitalist firms and lenders ask for this plan. Traditional business plans may not be necessary if you don’t plan to seek outside funding. That’s where a lean business plan comes in.

Lean business plans

A lean business plan is a shorter version of a traditional business plan. It follows the same format, but only includes the most important information. Businesses use lean business plans to onboard new hires or modify existing plans for a specific target market. If you want to write a business plan purely for your own planning purposes when starting a new small business, a lean business plan is typically the way to go. 

Nonprofit business plans

A nonprofit business plan is for any entity that operates for public or social benefit. It covers everything you’ll find in a traditional business plan, plus a section describing the impact the company plans to make. For example, a speaker and headphone brand would communicate that they aim to help people with hearing disabilities. Donors often request this type of business plan.

📚 Read more: 7 Business Plan Examples to Inspire Your Own (2024)

7 tips for creating a small business plan

There are a few best practices when it comes to writing a business plan. While your plan will be unique to your business and goals, keep these tips in mind as you write.

1. Know your audience

When you know who will be reading your plan—even if you’re just writing it for yourself to clarify your ideas—you can tailor the language and level of detail to them. This can also help you make sure you’re including the most relevant information and figure out when to omit sections that aren’t as impactful.

2. Have a clear goal

When creating a business plan, you’ll need to put in more work and deliver a more thorough plan if your goal is to secure funding for your business, versus working through a plan for yourself or your team.

3. Invest time in research

Sections of your business plan will primarily be informed by your ideas and vision, but some of the most crucial information you’ll need requires research from independent sources. This is where you can invest time in understanding who you’re selling to, whether there’s demand for your products, and who else is selling similar products or services.

4. Keep it short and to the point

No matter who you’re writing for, your business plan should be short and readable—generally no longer than 15 to 20 pages. If you do have additional documents you think may be valuable to your audience and your goals, consider adding them as appendices.

5. Keep the tone, style, and voice consistent

This is best managed by having a single person write the plan or by allowing time for the plan to be properly edited before distributing it.

6. Use a business plan template

You can also use a free business plan template to provide a skeleton for writing a plan. These templates often guide you through each section—from financial projects to market research to mission statement—ensuring you don’t miss a step.

7. Try business plan software

Writing a business plan isn’t the easiest task for business owners. But it’s important for anyone starting or expanding a business. 

Fortunately, there are tools to help with everything from planning, drafting, creating graphics, syncing financial data, and more. Business plan software also has business plan templates and tutorials to help you finish a comprehensive plan in hours, rather than days.

A few curated picks include:

  • LivePlan : the most affordable option with samples and templates
  • Bizplan : tailored for startups seeking investment
  • Go Small Biz : budget-friendly option with industry-specific templates

📚 Read more:  6 Best Business Plan Software Platforms (2024)

Common mistakes when writing a business plan

Other articles on business plans would never tell you what we’re about to tell you: Your business plan can fail. 

The last thing you want is for time and effort to go down the drain, so avoid these common mistakes:

  • Bad business idea. Sometimes your idea may be too risky for potential investors or too expensive to run, or there’s no market. Aim for small business ideas that require low startup costs.
  • No exit strategy. If you don’t show an exit strategy, or a plan for investors to leave the business with maximum profits, you’ll have little luck securing capital.
  • Unbalanced teams. A great product is the cost of entry to starting a business. But an incredible team will take it to the top. Unfortunately, many business owners overlook a balanced team. They focus on potential profits, without worrying about how it will be done operationally. 
  • Missing financial projections. Don’t forget your balance sheet, cash flow statements, P&L statements, and income statements. Include your break-even analysis and return-on-investment calculations in your financial projections to create a successful business plan.
  • Spelling and grammar errors. All the best organizations have an editor review their documents. If someone spots typos while reading your business plan, sloppy errors like those can evoke a larger sense of distrust in your capabilities to run a successful company. It may seem minor, but legibility and error-free writing helps make a good impression on your business plan’s audience. 

Updating and revising a business plan

Business plans aren’t static documents. The business world moves fast and your plan will need to keep up. You don’t want it to get stale. 

Here’s a good rule of thumb for business plan revisions:

Review Period Action
Annual
Quarterly
Monthly
  • Monthly: Update KPIs like sales, website traffic, and customer acquisition costs. Review your cash flow. Is your money situation as expected? Make the necessary changes.
  • Quarterly : Are you hitting your targets? Be sure to update your financial performance, successful marketing campaigns, and any other recent milestones achieved.
  • Yearly : Think of this as a big overhaul. Compare projections to actuals and update your forecasts. 

When updating your plan, don’t just go with your gut. Use data like surveys and website analytics to inform each update. Using outdated information will only lead to confusion and missed opportunities.

Remember not to just update one part of your plan—it’s all connected. Fortunately, with business plan software you can easily give your plan attention and help your business thrive. 

How to present a business plan

Here are some tips for presenting your business plan to stakeholders.

Understand your audience

Start by doing homework on who you’ll be presenting to. Are they investors, potential partners, or a bank? Each group will have different interests and expectations. 

Consider the following about your presentation audience:

  • Background: What’s their professional experience?
  • Knowledge level: How familiar are they with your industry?
  • Interests: What aspects of your plan will excite them most?
  • Concerns: What might make them hesitant about your idea?

Depending on who you’re presenting to, you can tweak your presentation accordingly. For example, if you’re presenting to a group of investors, you’d probably want to highlight financial projections and market analysis. 

Structure your presentation

Once you know your audience, you can organize your presentation. Think of this as the story you’ll tell listeners. A well-structured presentation helps listeners follow along and remember key points. 

Your opening should grab attention and give a snapshot of what’s to come. It’s kind of like an elevator pitch that gives an overview of your business idea. 

From there, break your presentation into clear sections:

  • Problem: What issue are you solving?
  • Solution: How does your business address this problem?
  • Market: Who are your potential customers?
  • Competition: Who else is in this space, and how are you different?
  • Business model: How will you make money?
  • Financial projections: What are your expected costs and revenues?
  • Team: Who’s involved, and what makes them qualified?

Use visual aids to support your points. Graphs, charts, and even simple illustrations can make your information more digestible. Remember to practice your timing, too. A good presentation flows smoothly, giving each section the right amount of attention for its intended audience. 

Handle objections and questions

Facing objections or questions can be nerve-wracking, but it’s actually a great opportunity. It shows your listeners are engaged and thinking critically about your idea. The key is to be prepared and stay calm. 

Try to anticipate potential questions. Put yourself in the listener’s shoes: What would you want to know if you were them? Come up with clear answers to these questions ahead of time.

When handling questions:

  • Listen carefully: Make sure you fully understand the question before answering.
  • Stay positive: Even if the question seems critical, respond with enthusiasm.
  • Be honest: If you don’t know something, it’s OK. Offer to find out and follow up. 

Use questions as a way to highlight the strengths of your business plan. If a question needs more thought or refresh, it’s perfectly fine to say, “That’s a great question. I’d love to look further into it and get back to you with a detailed answer.”

Handling questions well shows that you’re knowledgeable, thoughtful, and open to feedback—all things that will impress listeners and make them feel confident in your business plan. 

Prepare your business plan today

A business plan can help you identify clear, deliberate next steps for your business, even if you never plan to pitch investors—and it can help you see gaps in your plan before they become issues. 

Whether you’re working on starting a new online business idea , building a retail storefront, growing your established business, or purchasing an existing business , you now understand how to write a business plan that suits your business’s goals and needs.

Feature illustration by Rachel Tunstall

Business plan FAQ

How do i write a business plan.

Learning how to write a business plan is simple if you use a business plan template or business plan software. Typically, a traditional business plan for every new business should have the following components:

  • Executive summary
  • Company description, including value proposition
  • Market analysis and competitive analysis
  • Management and organization
  • Products and services
  • Customer segmentation
  • Marketing plan
  • Logistics and operations
  • Financial plan and financial projections

What is a good business plan?

A good business plan clearly communicates your company’s purpose, goals, and growth strategies. It starts with a strong executive summary, then adequately outlines idea feasibility, target market insights, and the competitive landscape. 

A business plan template can help businesses be sure to follow the typical format of traditional business plans, which also include financial projections, details about the management team, and other key elements that venture capital firms and potential investors want to see.

What are the 3 main purposes of a business plan?

The three main purposes of a business plan are: 

  • To clarify your plans for growth
  • To understand your financial needs
  • To attract funding from investors or secure a business loan

What are the different types of business plans?

The types of business plans include startup, refocusing, internal, annual, strategic, feasibility, operations, growth, and scenario-based. Each type of business plan has a different purpose. Business plan formats include traditional, lean, and nonprofit. Find a business plan template for the type of plan you want to write.

Keep up with the latest from Shopify

Get free ecommerce tips, inspiration, and resources delivered directly to your inbox.

By entering your email, you agree to receive marketing emails from Shopify.

popular posts

start-free-trial

The point of sale for every sale.

subscription banner

Subscribe to our blog and get free ecommerce tips, inspiration, and resources delivered directly to your inbox.

Unsubscribe anytime. By entering your email, you agree to receive marketing emails from Shopify.

Learn on the go. Try Shopify for free, and explore all the tools you need to start, run, and grow your business.

Try Shopify for free, no credit card required.

Cos’è e come fare un Business Plan. La Guida completa di Danea

Le guide Danea

La Guida completa di Danea a come fare un Business Plan. Una guida passo passo alla redazione del tuo progetto imprenditoriale

Come fare un Business Plan

Cos’è un Business Plan e a cosa serve?

Per qualsiasi iniziativa d’impresa, non solo se appartenente ad un settore innovativo, il Business Plan è uno strumento di gestione fondamentale, un documento programmatico, strategico e analitico dalle molte e differenti finalità :

Fornire una guida strategica , un elenco di passi che verranno calcati e di obiettivi che ci si aspetta di raggiungere. Navigare senza meta e senza una rotta può essere fortemente controproducente, soprattutto in acque economiche burrascose come quelle di questi giorni, risulta quindi fondamentale porsi obiettivi intermedi a breve e medio termine che permettano di identificare al meglio il percorso verso mete più ambiziose.

Aiutare ad identificare e valutare punti di forza e debolezza del progetto e così individuare le strategie alternative praticabili.

Stabilire dei benchmark (un punto di riferimento per una misurazione) sulla base del quale poter valutare le decisioni ed i risultati aziendali futuri. Essenzialmente posizionare una immaginaria asticella con la quale misurarci.

Fornire le informazioni di base per costruire la struttura finanziaria , mettere a disposizione quindi delle informazioni dettagliate utili a quantificare il fabbisogno finanziario netto. Inoltre, il business plan è indispensabile per indicare la scelta delle fonti di finanziamento necessarie alla copertura del fabbisogno. Tutto questo serve come base per identificare le strategie finanziarie destinate ad aumentare il valore economico del capitale aziendale.

Reperire finanziamenti sotto forma di credito (prestiti, mutui ecc…) o di capitale di rischio (Private Equity, IPO, altri finanziamenti). Ogni nuova impresa necessità di capitali per partire e senza un Business Plan è impensabile presentarsi a potenziali finanziatori.

Promuovere i rapporti con possibili partner in joint venture e con clienti, fornitori e distributori.

Il Business Plan rappresenta quindi un processo ed un documento di gestione fondamentale per tutte le imprese. Vi sono però talmente tanti possibili settori, tante possibili imprese e tante possibili variabili che non è possibile proporre un modello standard di Business Plan. Ad esempio, esiste il Business Plan per e-commerce , con le sue peculiarità e usi specifici.

Quello che si può fare però è identificare quali caratteristiche siano fondamentali per la redazione di un Business Plan e quali siamo le parti imprescindibili per una buona redazione del piano.

  • 1 Executive Summary
  • 2 La descrizione dell’impresa
  • 3 La descrizione ed illustrazione dei prodotti o servizi
  • 4 L’analisi del settore
  • 5 L’analisi di mercato
  • 6 La strategia di marketing
  • 7 La struttura del management
  • 8 Il piano di realizzazione o piano operativo
  • 9 L’analisi finanziaria: capitali necessari e informazioni finanziarie

Prima di continuare ed approfondire le regole di come fare un business plan dobbiamo precisare che il Business Plan non è un documento statico il quale una volta redatto verrà accantonato e mai più guardato.

Ogni impresa tendenzialmente attraversa 3 fasi nella sua vita: l’avvio detto anche start-up, lo sviluppo e la maturità . In genere il passaggio ad ogni nuova fase della vita di un’azienda corrisponde ad un incremento dei ricavi e del numero dei dipendenti (magari delle linee di prodotto, dei beni aziendali, dei settori di investimento ecc.) ed è richiesta una maggiore delega dei compiti di gestione.

Questi passaggi imporranno necessariamente un aggiornamento del Business Plan , facendone un documento dinamico e un punto di riferimento essenziale per la gestione aziendale.

Prima di iniziare a fare il Business Plan, è fondamentale avere un’idea chiara del tuo business: il business model canvas ti può aiutare.

Clicca per scaricare il PDF

L’Executive Summary nel Business Plan

Se si vuole imparare come fare un business plan efficace si dovrà assolutamente diventare cintura nera di Executive Summary. L’Executive Summary è infatti la parte più importante di un business plan , quella sezione che introduce il documento stesso, permettendo a chi legge di farsi un’idea del progetto. Il suo valore fondamentale sta nell’essere il primo elemento esaminato da un potenziale investitore. Si potrebbe paragonare, sminuendo, all’esegesi o all’introduzione di un romanzo che devono essere redatti per saper cogliere l’attenzione del lettore il quale se non soddisfatto potrebbe decidere di non completare la lettura. E’ importante quindi essere chiari, diretti ed avvincenti, arrivando subito al dunque. L’Executive Summary conterrà gli elementi più rilevanti del piano e dovrà esporre in poche pagine la sua unicità e validità.

L’executive summary dovrà quindi:

Chiarire le fondamenta del piano.

Indicare in modo chiaro prodotti o servizi da sviluppare ed i mercati cui l’azienda si rivolge. Importante è essere chiari e mai ambigui in queste descrizioni che definiscono chi siete, cosa fate e in che settore lavorerete. Inoltre, nel preparare il Business Plan non dimenticare mai di dosare con sapienza l’ambizione degli obiettivi posti! Il modo perfetto per rovinare tutto è pensare di conquistare un mercato estremamente concorrenziale in tempi record e con risorse centellinate.

Easyfatt software fatturazione elettronica e gestionale

Oltre 100.000 Imprese e Professionisti semplificano la loro fatturazione con Easyfatt ogni giorno.

Spiegare le variazioni dei trends (andamenti) di crescita. 

Soprattutto se l’azienda in questione proviene da mercati o periodi molto statici si deve fornire un’accurata analisi di questi andamenti. Fondamentale sarà descrivere con chiarezza e precisione i cambiamenti del mercato o dell’azienda e le ragioni di tali cambiamenti.

Evitare gli slogan. Un Business Plan non è una campagna pubblicitaria.

Se si ritiene che il prodotto presentato sarà il migliore sul mercato, si dovrà spiegarne il motivo nei dettagli con analisi obiettive e fattuali.

Dare priorità alla qualità.

Un piano ben scritto deve essere sintetico e pertinente ed avere una lunghezza compresa fra le 30 e le 50 cartelle (le cartelle sono una unità di misura editoriale, 1 cartella = 30righe di testo per un totale tra i 1800 e i 2000 caratteri spazi compresi). Per quanto riguarda l’executive summary invece, questo deve rientrare tra 1 e 3 cartelle massimo a seconda della complessità dell’impresa che si sta descrivendo.

Tener conto del fatto che la prima impressione è quella che conta.

Spesso le persone sono influenzate dalla prima impressione, quindi attento a: non fare affermazioni non supportate da dati, usare uno stile di scrittura professionale e puntuale, controllare che i numeri presentati quadrino e non lascino dubbi, organizzare il testo in modo chiaro consequenziale e lineare, attenzione agli errori ortografici, grammaticali o di punteggiatura.

Ricordare che i piani “appariscenti” sono controproducenti.

I business plan troppo “appariscenti” spesso vengono percepiti come “tutta forma e niente sostanza”, un qualcosa di futile, uno spreco di risorse finanziarie.

In ultima istanza ricorda che è consigliabile citare fonti esterne, attendibili ed indipendenti per sostenere quanto si afferma nel piano. Soprattutto le dichiarazioni relative al mercato target e alla concorrenza devono essere supportate, nei limiti del possibile, da informazioni di terzi indipendenti donando maggiore credibilità alle previsioni.

Evita in ogni modo l’uso di un linguaggio ambiguo. I termini vaghi come “può darsi”, “probabilmente”, “forse” negli affari non trovano posto e possono inoltre avere un effetto negativo su un potenziale investitore o partner che legge. Prediligi sempre un tono positivo e deciso.

Consigliamo anche la lettura dell’approfondimento: Come scrivere un Executive Summary >

capitoli-guide-danea

La descrizione dell’impresa

Questa è la sezione dedicata alla descrizione più approfondita della società, sezione con la quale si apre il vero cuore del business plan; questa ha lo scopo di illustrare in modo puntuale la natura dell’impresa e descriverne le caratteristiche fondamentali partendo dalla mission (che non è mai semplicemente fare denaro) e passando dalla esposizione degli obiettivi di breve, medio e lungo termine, dei punti di forza e di debolezza e dei fattori di successo; fino ad arrivare, se necessarie e presenti, ad informazioni generali come: il tipo di società e data di costituzione, i cambiamenti passati e/o previsti della forma giuridica della società, gli investitori ed amministratori e l’organigramma.

In questa sezione deve emergere, ad esempio, se l’impresa è industriale, di commercializzazione al dettaglio o di servizi, qual è il suo mercato di riferimento, dove si colloca all’interno del mercato, qual è l’offerta che mette in atto, è locale o multinazionale, quale livello di sviluppo è stato finora raggiunto. E’ in questa parte del business plan che si spiegano gli obbiettivi da raggiungere, che naturalmente devono essere realistici, realizzabili e al tempo stesso in grado di attrarre l‘attenzione dei potenziali finanziatori.

Per semplicità elenchiamo di seguito i punti che deve soddisfare questo capitolo del business plan:

In quale settore opera l’azienda? Una descrizione generale introduttiva seguita dai dettagli. Per l’esposizione è sempre consigliata una certa originalità che aiuti a trasmettere pienamente lo scenario competitivo in cui opera l’impresa.

Quali sono gli obiettivi della società? Gli obiettivi devono essere elencati nel modo più esplicito possibile includendo gli obiettivi finanziari e tutti i dettagli disponibili come: ricavi, utili lordi e netti, ritorno sugli investimenti (ROI). Fondamentale su questo tema è inoltre la definizione ed illustrazione dei cosidetti KPI (key performance indicators) tipici del settore o della società.

Quali sono i fattori critici di successo della società? I fattori critici non sono gli obiettivi aziendali, ma sono i fattori che ne consentono il raggiungimento. In questa sezione si dovranno indicare le caratteristiche proprie del management, della organizzazione aziendale e dei suoi prodotti che hanno contribuito, o si prevede contribuiranno, al successo della stessa.

Quali sono i successi già conseguiti ed i punti di forza della società? Spiegare se si intende capitalizzare ed investire su ciò che in passato è stato un fattore di successo dell’impresa oppure se si desidera avviare nuove iniziative alternative o complementari basate su nuove competenze o su un diverso utilizzo di quelle già maturate.

Quali sono le difficoltà ed i punti di debolezza? Questa è una parte molto delicata e non secondaria del documento. Si devono infatti stilare difficoltà e punti di debolezza che minacciano il successo dell’impresa. Criticità che devono essere monitorate per essere contenute o eliminate. Ovviamente non ogni punto di debolezza può essere eliminato! Sta all’imprenditore decidere le priorità, quali punti siano da affrontare e quali punti invece costituiscano un necessario compromesso strategico. La forma solitamente adottata per questa disamina è quella operata in base ad un calcolo costi/benefici.

capitoli-guide-danea

La descrizione e illustrazione dei prodotti o servizi

Questa sezione è dedicata alla descrizione dei prodotti/servizi offerti dall’impresa, alla loro illustrazione approfondita ed ai piani per il futuro. Obbligatorio è specificare se i prodotti/servizi sono già esistenti e commercializzati, pronti per l’immissione sul mercato (indicando la data di lancio) o, nel caso in cui i prodotti siano in elaborazione (indicare il time to market). In questo capitolo si dovranno inoltre elencare le caratteristiche distintive del prodotto (es. marchio) o le possibili fonti di vantaggio competitivo che dovranno chiaramente essere dettagliatamente descritte.

In sintesi , la descrizione dei singoli andrà ad evidenziare:

Caratteristiche fisiche del prodotto , utile includere come allegati opuscoli informativi, descrizioni dettagliate, disegni e/o fotografie;

Finalità. Spiegare nel dettaglio le possibilità di impiego;

Attrattive. Descrivere ciò che distingue il prodotto dell’impresa da quello degli altri;

Evoluzione. Utile descrivere i passaggi evolutivi di sviluppo del prodotto e soprattutto le possibili evoluzioni future.

L’esposizione dei dettagli in questa sezione è però di vitale importanza, durante la stesura è quindi importante prendere in considerazione diverse voci a seconda che il prodotto/servizio sia attuale o futuro.

Per quanto riguarda i prodotti o servizi attuali:

Il prodotto/servizio della società è coperto da forme legali di difesa della proprietà intellettuale (ad es. brevetto, marchi registrati, ecc.)?

Come si distingue da quello della concorrenza?

Quali vantaggi offre al cliente?

Quali sono i vantaggi competitivi, i punti di forza e di debolezza e le caratteristiche del prodotto/servizio rispetto a quelli della concorrenza?

Sono ipotizzabili obsolescenze o possibili perdite di quote di mercato?

Quali sono i dettagli della produzione ed il mix di vendita di ciascun prodotto/servizio della società?

Quali sono i listini e che politiche di prezzo sono previste e conseguentemente quali sono i costi ed il margine di profitto?

Com’è composto l’attuale portafoglio clienti (sia utenti diretti che finali)?

Quali sono i componenti (solo i componenti principali, non occorre entrare troppo in dettaglio)? Serve più che altro far comprendere la natura del prodotto e la dipendenza, se vigente, verso soggetti o risorse terze ed eventuali problemi attuali e/o futuri relativi alla fornitura dei suddetti componenti.

Spiegare la catena del valore della nostra offerta (necessario più che altro quando si parla di realtà o modelli di produzione/somministrazione particolarmente strutturati).

Quali sono i trends di vendita e di marginalità degli attuali prodotti?

Parlando di prodotti o servizi futuri:

Sono in programma innovazioni?

In caso di risposta affermativa, quali sono i tempi di sviluppo previsti?

In che modo si prevede che cambieranno il mix di vendita e la redditività globale?

Le innovazioni previste cambieranno sostanzialmente il posizionamento strategico e la catena del valore?

capitoli-guide-danea

L’analisi del settore

Effettuare un’analisi di settore consente di decidere in quali settori l’impresa opererà e come andrà a ripartire le risorse . L’analisi di settore permette inoltre di disegnare lo scenario nel quale l’azienda opera e definire i vantaggi competitivi, i fattori critici di successo e le principali minacce .

Per avere una panoramica schematica di come si effettua una analisi di settore consigliamo la lettura del pdf basato su il libro di Grant “L’analisi strategica per le decisioni aziendali” , Il Mulino, 2011, Capitolo III “L’analisi di settore” . Interessante e molto utile anche l’approccio schematico all’analisi di settore detto “Modello delle cinque forze competitive”  ideato da il celeberrimo Michael Eugene Porter professore alla Harvard Business School dove dirige l’Institute for Strategy and Competitiveness.

Per approfondire, leggi: Analisi di settore Modello delle cinque forze competitive di Porter

capitoli-guide-danea

L’analisi di mercato

Conseguente all’analisi del settore è l’analisi di mercato che consta nell’ acquisizione ed elaborazione profonda dei dati utili a disegnare l’ambiente in cui l’impresa andrà a collocarsi con la sua offerta. L’analisi di mercato mette sotto la lente di ingrandimento fattori chiave come i fattori decisionali chiave che veicolano la scelta d’acquisto dei potenziali clienti e molti altri dettagli che cambiano a seconda del tempo e del budget a disposizione per l’approfondimento.

Spesso una delle complicazioni che si presentano ad una impresa nel fare un business plan e nello specifico nell’esecuzione di un’analisi di mercato è la difficoltà di accesso a dati profondi di un mercato specifico o ancora la non esistenza di dati precisi e univoci .

Puoi iniziare dalla lettura di questi articoli: Come fare un’analisi di mercato: la guida per la tua impresa e il tuo business plan Come scrivere un’analisi di mercato per il tuo business plan

capitoli-guide-danea

La strategia di marketing

La  strategia di marketing  altro non è che l’insieme delle linee guida  lungo le quali  l’azienda, nel medio-lungo periodo, vuole e deve procedere per conseguire e raggiungere gli obiettivi che che ci si è posti.

Quindi, come fare un business plan senza approfondire le linee guida che detteranno la rotta del nostro operato?

Per definire le strategie che dovranno guidare le scelte aziendali sarà necessario ovviamente prendere in considerazione le analisi di settore e di mercato e andare quindi a definire le cosidette leve del Marketing Mix:

  • Prodotto : non solo il prodotto/servizio in senso fisico e concreto,  ma le sue qualità, la linea di appartenenza, il servizio post vendita, la garanzia, etc;
  • Prezzo : il prezzo di vendita del prodotto/servizio deve tenere in considerazione i costi aziendali, i prezzi praticati dalla concorrenza, le politiche di prezzo, gli sconti, le modalità ed i tempi di pagamento;
  • Punto vendita  (distribuzione): le modalità di distribuzione del tuo prodotto. Se vi sono punti vendita diretti, se vi sono intermediari (ad esempio un grossista), se la distribuzione avviene anche online e come;
  • Promozione :  tutte le attività  di pubblicità, comunicazione e pubbliche relazioni atte a far conoscere il tuo prodotto/servizio al mercato.
Grazie alle indicazioni inserite in questa sezione potrai poi definire le attività pratiche di marketing che metterai in atto, le quali verranno raccolte nel: Piano di Marketing

capitoli-guide-danea

La struttura del management

Qualsiasi sia l’impresa, indipendentemente dal settore di appartenenza o dalla sua grandezza, sono le persone che fanno la differenza . La migliore idea di business può risultare totalmente fallimentare se amministrata da manager non all’altezza. Ugualmente la presenza di un management solido e preparato è assolutamente fondamentale anche agli occhi di potenziali investitori che spesso valutano le proposte che ricevono non sull’idea o sul prodotto, ma sulle qualità e capacità del team che deve svilupparle.

I requisiti che deve possedere il team affinché la serie di interrelazioni che la contraddistinguono siano efficienti per il raggiungimento degli obiettivi sono:

lo scopo comune ed una visione armonica verso l’obiettivo prefissato;

il numero, il tipo e le caratteristiche dei singoli membri, devono essere funzionali all’obiettivo, in termini di adeguatezza;

devono aver definiti precisamente compiti e competenze, essere inquadrati gerarchicamente e avere una norma chiara per il mantenimento dell’insieme dei rapporti costituiti.

Ecco perché questa sezione del business plan necessita di una certa attenzione nella sua compilazione.

Le tre fasi che portano alla composizione del capitolo dedicato alla struttura del management sono:

Identificazione delle funzioni;

indicazione di caratteristiche e competenze;

presentazione delle persone.

La Definizione di organizzazione e struttura sono utili ad individuare le funzioni svolte dai vari collaboratori con le rispettive responsabilità. Rispetto a questo si dettaglierà la parte riguardante la parte personale, ovvero il management con i cv relativi, individuando la persona giusta per ogni singolo ruolo.

La prima fase del lavoro riguarda l’ identificazione delle funzioni aziendali in base all’attività che vogliamo svolgere; ad esempio:

Produzione: si occupa dell’individuazione della tecnologia più idonea e controllare ad esempio le macchine e la struttura garante del processo di lavorazione;

Approvvigionamento: garantisce la sicurezza degli acquisti delle materie prime e di tutto ciò che è necessario alla produzione, definendo scorte e tempi di acquisto;

Marketing: definisce ed illustra le strategie dell’impresa e mette in relazione prodotti/servizi con il mercato individuandone le opportunità, studiando e applicando le mosse necessarie a coglierle;

Vendita: non limitata alla mera questione commerciale e di distribuzione ma comprendente la parte di assistenza al cliente nella fase post-vendita;

Ricerca e sviluppo: l’assicurazione del vantaggio competitivo continuo attraverso l’individuazione periodica di nuovi processi e nuovi prodotti;

La seconda fase consiste nell’ individuare le caratteristiche e le competenze di ogni funzione , spiegandone il perché, chiarendo così dei criteri di selezione. Specificare eventualmente, un probabile ampliamento dell’organico nel futuro e le motivazioni.

Potrebbe essere utile nel caso in cui la struttura dell’impresa fosse particolarmente strutturata, presentarne un organigramma che ne esplichi l’organizzazione.

A questo punto è venuto il momento della terza fase, ovvero presentare le persone . Sarà utile una breve presentazione dei curricula dei componenti chiave del management e della proprietà: titoli di studio, specializzazioni, esperienza (compresi precedenti incarichi). Importante indicare sinteticamente i successi conseguiti, se significativi, per l’impresa in questione. Potrebbe essere necessario in alcuni casi dilungarsi in presentazioni più dettagliate, in questo caso è meglio che queste vengano inserite in appendice al business plan.

Ovviamente la scelta migliore è dare risalto ad esperienze e competenze utili a ridurre il rischio tipicamente associato all’attività di impresa, soprattutto se si parla di start up o società in rapido sviluppo, sacrificando magari parti dei curricula personali meno inerenti anche se non meno prestigiose.

capitoli-guide-danea

Il piano di realizzazione o piano operativo

Il piano di realizzazione o piano operativo esprime nei dettagli sistemi e modalità di realizzazione dei propri prodotti o di fornitura dei propri servizi. In pratica è il punto in cui si cerca di definire il passaggio dalla teoria alla pratica dimostrando di avere le competenze per portare l’idea e la vision alla loro effettiva realizzazione.

Il piano operativo prende in considerazione i processi giornalieri o meglio tutti i processi che si possono definire a breve termine e gli obiettivi generali ovvero le “pietre miliari” a cui si punta nel medio e lungo periodo che verranno utilizzate come benchmark per la verifica del successo dell’idea di business.

Essenziale in questa parte del business plan è fornire con la dovuta dovizia di particolari una descrizione di problemi e soluzioni relative a:

Organizzazione pratica e procedurale del lavoro

Organizzazione pratica e procedurale del capitale investito nei processi di produzione

Organizzazione pratica e procedurale degli approvigionamenti delle materie prime

Tecniche produttive e di fornitura utilizzate

Politiche adottate con la forza vendita

Politiche adottate con i fornitori

Come per tutto il business plan anche in questa sezione si cercherà di essere chiari, logici e accurati nella descrizione, senza però cadere eccessivamente nel tecnicismo. Il business plan, non dobbiamo mai scordare, è un documento con funzione strategico-gestionale e non tecnica.

I contenuti sopra elencati sono ordinabili ed esponibili secondo 4 punti chiave:

Sviluppo del prodotto Un sunto significativo delle politiche di ricerca e sviluppo;

Produzione Paragrafo dedicato a risorse e processi che portano al risultato finale: prodotto o servizio che sia;

Assistenza post-vendita Sempre più centrale in ogni attività, l’organizzazione dedicata al supporto e fidelizzazione del cliente è ormai il vero fulcro della competitività di molti settori;

Fattori di influenza esterni Contenuto estremamente variabile da settore a settore, oltre che da molti altri fattori. Fondamentale però per una stima significativa di come dei fattori esterni potrebbero modificare l’attività produttiva o di fornitura.

Vediamo in dettaglio quali informazioni sono centrali per questi punti.

Sviluppo del prodotto

La descrizione dello sviluppo del prodotto vuole essere utile ad esprimere le scelte strategiche volte a migliorare i propri prodotti. L’aspetto relativo alle politiche di ricerca e sviluppo ha una altissima mutabilità a seconda del settore di appartenenza dell’impresa in oggetto e delle sue peculiarità. Ovviamente, più l’impresa in oggetto è ad alto valore / contenuto tecnologico / innovativo più chiaramente sarà necessario entrare nel dettaglio e più diventa centrale esporre approfonditamente gli aspetti legati a ricerca e sviluppo.

Gli aspetti pratici da considerare nella redazione di questa porzione del business plan sono:

Grado di fattibilità: è necessario verificare e possibilmente documentare il gap che divide l’idea o il progetto dal prodotto finale;

Limiti di linguaggio: ricordarsi sempre la vera funzione del business plan, se necessario è meglio inserire prospetti, progetti o documenti tecnici in appendice;

Curricola: a volte è meglio una descrizione minuziosa dei curricula dei ricercatori che non della ricerca stessa, efficienza e capacità sono spesso più significativi di mille spiegazioni.

Nello stilare la descrizione delle risorse e dei processi che compongono le attività produttive si devo tenere solo due accortezze:

Previsione dei flussi di cassa: è essenziale che questa previsione sia il più possibile precisa in modo da verificare la possibilità o meno di pagare le risorse mese per mese;

Previsione delle possibilità di ampliamento: necessaria a prevedere possibili aumenti di risorse finanziarie necessarie alla vita aziendale e alla scalabilità del modello di business.

Leggi anche Liquidità aziendale, cash flow e piccole imprese: guida base alla gestione finanziaria e dei flussi di cassa >

Assistenza post-vendita

In mercati sempre più competitivi ha assunto sempre maggiore rilevanza il servizio offerto al cliente rispetto al prezzo come vettore della scelta da parte dei consumatori. Dedicare una cura particolare a tutto ciò che riguarda la assistenza fornita al cliente dopo l’acquisto può essere necessario in questi casi.

Importante tenere conto di alcuni aspetti:

Internalizzare o esternalizzare: la scelta può essere dettata da fattori economici o di praticità e va argomentata. Esternalizzare può avere, ad esempio in una fase di start up, il vantaggio di avere un costo minore e può essere strategico, se ad esempio la società d’assistenza scelta è famosa, per una questione d’immagine e di credibilità.

Fidelizzazione: seguire e coccolare il cliente nella fase post-vendita può essere un punto chiave per creare una comunità di clienti affezionati che di rimando potranno divenire “evangelist” stessi del nostro prodotto e brand.

Fattori di influenza esterni

Questa sezione serve a far luce sulle possibili influenze esterne rilevanti che possano colpire, compromettere o modificare:

Risorse produttive: costi di materiale e manodopera;

Clienti: cambiamenti nelle abitudini di consumo o nei bisogni;

Innovazioni tecnologiche: effetti dell’avanzamento tecnologico e potenziali contromosse;

Normative: combi o novità normative che potrebbero colpire direttamente o meno il nostro business.

Importante è che per ogni fattore il business plan indichi: effetti, rischi e opportunità conseguenti e le contromosse da adottare.

capitoli-guide-danea

L’analisi finanziaria: capitali necessari e informazioni finanziarie

Uno dei punti più dolenti quando si studia come fare un business plan è senza alcun dubbio il capitolo dedicato all’analisi finanziaria.

Questa parte del business plan cerca essenzialmente di dare risposta ad una serie di domande chiave:

Quanto costa avviare l’impresa descritta nel business plan?

Ci auto-finanziamo oppure cerchiamo fonti di finanziamento?

In quanto tempo rientreremo e ripagheremo i finanziatori?

Quali sono i piani di ammortamento dei macchinari e a quanto ammontano?

Tutti i rifornimenti per l’azienda come verranno pagati e in quali modalità?

Il nostro cliente tipo come e quando pagherà?

La compilazione di questa parte del business plan richiede senza dubbio delle competenze specifiche ed è la parte che più spesso viene affidata a consulenti. Questo capitolo del business plan è infatti chiave per convincere un potenziale finanziatore ad investire.

Ovviamente l’analisi finanziaria non servirà solo a trovare finanziatori, ma avrà anche il compito di farci comprendere se abbiamo o meno la copertura finanziaria per la nostra impresa!

Se non sai da dove iniziare nella redazione del Business Plan ti consigliamo l’articolo: Business Plan esempio pratico
Per approfondimenti sulla sezione dedicata all’analisi finanziaria leggi Piano economico-finanziario del Business Plan: cos’è e come si fa >

Classe 83. Trevigiano di nascita ma Internettiano d’adozione. Non ho ricordi di casa mia senza un computer. La prima volta che ho messo piede sul web avevo 12 anni, Google ancora non esisteva e ci volevano ...

  •  Hosting
  •   supporto
  •   webmail
  •  area clienti

Hosting e domini

  • Area clienti e rinnovo
  • Pannello di controllo

PEC e Trust Services

  • Area clienti e rinnovi
  • Gestione casella PEC
  • Webmail PEC

Connettività

  • Area clienti Fibra
  • Area clienti ADSL
  • Area clienti
  • Ricarica credito
  • Area partner

Server e colocation

Altri servizi.

  • Aruba Business - Pannello di controllo
  • Certificati SSL Actalis - Area clienti
  • Microsoft 365 - Area clienti
  • Pratiche.it - Area clienti
  • SMS - Pannello di controllo

Area clienti      

Aruba business, certificati ssl actalis, microsoft 365, pratiche.it, il tuo account.

  • Modifica dati anagrafici
  • Recupero credenziali di accesso
  • Gestione pagamenti
  • Archivio fatture

Business plan, cos’è e come funziona

Come funziona un Business plan

Come è strutturato un business plan

Modello del business plan, documenti da allegare al business plan.

  • curriculum vitae dell’imprenditore e/o dei soci
  • la situazione patrimoniale di ciascun socio, in questo modo viene valutata la possibilità dei singoli soci di far fronte a un’eventuale restituzione del capitale preso in prestito
  • preventivi dei fornitori
  • contratti conclusi o in fase di esecuzione, relativi a fornitura di servizi, leasing, altri finanziamenti, etc..
  • ricerche e test di mercato.

Software per il business plan

  • LivePlan , un software che guida passo dopo passo alla realizzazione di un business plan attraverso suggerimenti, definizioni di parole chiave e tutorial. Inoltre mette a disposizione più di 500 esempi di business plan da cui prendere spunto. È possibile provarlo gratuitamente per 60 giorni o scegliere tra un pacchetto annuale e uno mensile.
  • SmartBusinessPlan , software a pagamento, ma con possibilità di prova gratuita per un mese. In SmartBusinessPlan vengono messi a disposizione 30 esempi di business plan scelti tra diversi settori. Dopo aver completato il piano aziendale, è possibile esportarlo come file PDF.
  • Brixx è utile soprattutto per le previsioni finanziarie. È disponibile in una versione gratuita che consente le previsioni per un anno e 3 progetti, e una a pagamento che comprende la previsione per 5 anni con la possibilità di redigere fino a 10 progetti. Il punto di forza di questo software è l’assistenza clienti in live chat o via e-mail.

Guide  

  assistenza.

  • Consulta le guide
  • Apri un ticket

Stai provando ad accedere all'area clienti?

Per accedere vai all'area clienti, altrimenti chiudi e cerca un dominio

VAI ALL'AREA CLIENTI Chiudi e cerca un dominio

Ti occorre una casella PEC?

Se vuoi acquistare una casella PEC non collegata al tuo dominio, prosegui cliccando su "acquista PEC", altrimenti chiudi e cerca un dominio.

ACQUISTA PEC

Accedi alla webmail PEC

Se vuoi gestire la tua PEC, prosegui cliccando su "accedi alla webmail PEC", altrimenti chiudi e cerca un dominio.

ACCEDI ALLA WEBMAIL PEC

cos e un business plan

  • Casi Studio
  • Dicono di me
  • Risorse GRATIS

Come scrivere un business plan vincente: guida completa con esempi (2024)

Author Image

Hai un'idea imprenditoriale, una grande idea, ma non sai da dove cominciare per realizzarla. Ebbene te lo dico io: dalla scrittura di un business plan completo e dettagliato

Senza un piano, ti ritroverai a prendere continuamente decisioni improvvisate per la tua azienda e per te stesso. E potresti sprecare anni e i risparmi di una vita in un progetto che ha poche possibilità di successo.  

Perciò, anche se la tua idea è grandiosa, hai bisogno di un piano strategico che ti aiuti a far crescere la tua azienda nel modo corretto. E devi averlo ora ! Perché non passerà molto tempo prima che i tuoi concorrenti utilizzino le loro risorse per superarti in intelligenza e rubarti l'idea.

Non ti preoccupare... Con il mio aiuto, sarai in grado di redigere un business plan vincente e iniziare l'attività con il piede giusto .

Imparerai a presentare un business plan vincente a investitori e banche per ottenere i finanziamenti necessari alla tua nuova impresa, a identificare il tuo cliente target, a costruire il tuo Brand e a costruire relazioni con i tuoi potenziali clienti.

Sarai in grado di creare una strategia chiara e una road map per la tua azienda , che potrai seguire e trasformare in realtà con la certezza di essere sempre sulla strada giusta per raggiungere i tuoi obiettivi.

Sei pronto per iniziare a pensare come un imprenditore di successo e costruire un'azienda che resista alla prova del tempo?

Cosa è un Business Plan

business plan cover

Un buon business plan è, per definizione, un documento che serve come guida o tabella di marcia per qualsiasi imprenditore. Si tratta di un progetto di business che fornisce una  roadmap di dove andrete in futuro, passo dopo passo

E' assolutamente fondamentale nelle prima fasi di vita di una startup

Raccoglie sia informazioni generali sia proiezioni finanziarie utili per aiutarti a identificare le risorse e gli strumenti necessari per arrivare alla destinazione.

Il business plan è la tua guida all'azione, che ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi, ed è fondamentale sia per una nuova attività, sia per una già consolidata. Il suo scopo è quello di creare una visione per il tuo business che sia realistica e ispiratrice .

A proposito se vuoi approfondire questo tema ti consiglio di scaricare la mia GUIDA GRATUITA

A cosa serve e perché è importante

Un business plan serve a progettare il tuo business e a creare un piano d'azione per il suo futuro. Senza di esso non puoi capire se stai facendo progressi o meno. Senza un quadro accurato della tua azienda e del settore in cui operi, non puoi prendere decisioni informate e avere successo. 

Soprattutto senza questa pianificazione non potrai

  • Eseguire una strategia di marketing realistica.
  • Pianificare la crescita in ognuna delle fasi dell'attività d'impresa
  • Avere un'idea chiara dei rischi e delle minacce alle quali andrai incontro esponendoti sul mercato, grazie ad una analisi SWOT
  • individuare correttamente i propri punti di forza e di debolezza e impostare una strategia di crescita
  • riconoscere e cogliere le opportunità che troverai lungo il percorso
  • pianificare le scelte strategiche aziendali
  • capire come raggiungere gli obiettivi prefissati
  • individuare i fattori critici per il successo aziendale
  • raggiungere la quota di mercato prefissata
  • Capire quali saranno i numeri dell'attività nei primi mesi di vita e di conseguenza avere una previsione finanziaria adatta a farti sopravvivere nei primi periodi, quelli più duri.

Secondo una statistica del Journal of Management Study , le aziende che producono un business plan crescono:

  • il 30% in più di quelle che non lo fanno
  • il 71% più velocemente

Chi è l'esperto che realizza business plan?

Una domanda che ricevo molto spesso è: Chi mi può aiutare a redigere un business plan? A chi mi rivolgo per prepararlo?

Spendiamo due parole per introdurre un concetto fondamentale. C'è una sola persona che può e deve realizzare il piano progettuale per la sua azienda: l'imprenditore che la vuole avviare .

E' l'imprenditore infatti a dover conoscere alla perfezione i numeri e le caratteristiche del suo mercato target, se vuole sperare di avere successo.

Ovviamente, non deve necessariamente fare tutto da solo. L'imprenditore può infatti avvalersi di professionisti specializzati o di esperti di marketing che possano aiutarlo a redigere un modello di business plan esemplare.

Per esempio io posso sicuramente aiutarti. Ma prima devi capire come lavoro e per farlo puoi accedere alle RISORSE GRATUITE

business plan chi lo fa

Come sviluppare un business plan

Questo documento è composto da una serie più o meno lunga di contenuti, a seconda dell'obiettivo che intendi perseguire. Tuttavia, nella maggior dei casi troverai sempre un certo filo conduttore, che parte dall'analisi della tua idea imprenditoriale, procede esaminando il mercato di riferimento in cui vuoi operare e poi approfondisce le strategie di marketing e di produzione.

Vediamo come impostare un buon lavoro passo dopo passo

Tipicamente il business plan comincia con l'indice, una breve lista di tutti i punti che saranno trattati nel seguito. E' la prima cosa che viene letta, ma l'ultima che viene scritta.

Perciò assicurati di compilarlo solamente dopo aver redatto tutti i passi seguenti

2 - Executive summary

L'executive summary è un riassunto breve, tipicamente di una pagina, dell'intero documento, e come tale, è scritto per ultimo, insieme al sommario. 

Lo scopo del riassunto esecutivo è di fornire una rapida panoramica del piano di business . Dovrebbe essere una panoramica chiara e concisa dove dici al tuo lettore perché stai scrivendo questo documento - lo scopo dell'analisi e gli obiettivi della futura azienda.

L'executive summary dovrà quindi contenere una breve panoramica: 

  • del fondatore e delle sue esperienze precedenti
  • dell'idea dell'azienda
  • dell'idea d' impresa
  • del settore
  • degli obiettivi aziendali
  • di eventuali finanziamenti
  • delle linee guida di sviluppo
  • di eventuali figure professionali esterne
  • della concorrenza e di come vogliamo differenziarci da essa
  • I principali punti di forza e debolezza dell'azienda
  • Le principali opportunità dell'azienda
  • Una breve panoramica del team di gestione
  • Alcune stime prudenziali che facciano comprendere a quali numeri di fatturato e utili può arrivare

executive summary business plan

L'executive summary è la prima ed ultima opportunità che avrai per impressionare il lettore . Infatti se non riuscirai a catturare l'attenzione dell'investitore in una pagina, di sicuro non leggerà tutto il documento.

Quindi assicurati di pianificare correttamente il suo contenuto

3 - Descrizione dell'impresa

Questa sezione descrive la tua azienda in dettaglio e viene a volte chiamata "concetto di business".  Dovrebbe includere tutto ciò di cui hai bisogno per convincere il lettore che la tua idea di business avrà successo.

È importante che tu descriva il business, il mercato, la concorrenza e la tecnologia che c'è dietro, in un modo che sia comprensibile sia per le persone tecniche che per quelle non tecniche.

La cosa migliore è usare i classici concetti di mission e vision, così che in poche parole sia possibile capire quale è la missione aziendale .

Hai anche bisogno di spiegare perché la gente vorrà usare il tuo prodotto o servizio. Questo può avvenire evidenziando i tuoi vantaggi competitivi rispetto ai tuoi concorrenti.

Puoi continuare spiegando i tuoi obiettivi di breve, medio e lungo termine e perché volete raggiungere proprio quelli.

È importante non promettere troppo. Sarà facile eccitarsi troppo e fare troppe promesse quando si è entusiasti della propria idea di business. Ma ricorda che il business plan non serve a capire co esattezza quanti soldi farai se avrai successo... bensì a quanto soldi perderai se fallirai.

4 - Descrizione del prodotto o servizio

Questa parte è quella in cui descrivi il contenuto della tua idea imprenditoriale .

È la parte più importante del piano e dovrebbe occupare la maggior parte dello spazio del documento. Dovresti iniziare con una breve introduzione e dare alcune informazioni sul tuo prodotto o servizio. L'introduzione dovrebbe essere breve, chiara e dritta al punto.

Dovresti anche includere i benefici per il consumatore indicando:

  • come il tuo prodotto aiuterà i tuoi potenziali clienti?
  • Che problema risolve o che desiderio soddisfa?
  • È davvero unico?
  • Come funziona?
  • Quanto costerà?
  • Qual è la concorrenza? Quali sono i loro prodotti/servizi? Come saranno diversi dai tuoi?

Dovrai elencare le caratteristiche tecniche del prodotto ma anche i singoli benefici che ognuna di queste caratteristiche produrrà nella vita del tuo cliente.

Assicurati di inserire schemi, grafici e dettagli visivi o multimediali che consentano al lettore di capire senza avere dubbi.

5 - L'analisi di mercato

In questa sezione si entra nella parte dell'analisi di mercato, dove si analizza il mercato di riferimento per il tuo prodotto e come esso evolverà in futuro. Questa indagine è in assoluto la parte più importante nella progettazione di un business.

E' come la diagnosi di un dottore, che voglia poi elaborare una cura. O come il sopralluogo di un ingegnere civile, che debba stabilire se è possibile costruire in una certa zona.

L'analisi di mercato è a sua volta composta di varie fasi, che puoi trovare esplicitate in questa lunga guida alle analisi di mercato

analisi di mercato

L'analisi del settore

In particolare l' analisi di settore prende in esame il mercato nel quale competi, al fine di individuarne caratteristiche, dimensioni e tendenze:

  • Qual è l'attuale situazione dell'industria?
  • Perché si trova nello stato in cui si trova oggi?
  • Sta crescendo o diminuendo?
  • Quali nuove tecnologie sono state sviluppate?
  • Quali sono i rischi potenziali per il suo business?
  • Quali sono le tendenze del mercato ?
  • Quali sono le principali sfide per il tuo business?

Dovrai descrivere come la tua azienda si inserisce nella struttura attuale del settore e in che modo intende muoversi al suo interno

Analisi competitiva

L'analisi competitiva, detta anche analisi della concorrenza , è quella parte dell'analisi di mercato (a sua volta parte del business plan) che dovrebbe aiutarti a identificare i concorrenti più importanti per il tuo prodotto o servizio.

Dovrebbe essere un'opportunità per te di confrontare i punti di forza e di debolezza della tua azienda con quelli dei vostri concorrenti . In questa sezione, dovrete descrivere:

  • Chi sono i tuoi competitor ?
  • Quali sono le loro quote di mercato?
  • come il vostro prodotto o servizio differisce da quello dei vostri concorrenti?
  • Quale dei vostri concorrenti cercherete di battere?
  • Con quale dei suoi concorrenti non intendete competere?
  • Qual è il vostro vantaggio competitivo ?
  • Quali sono i loro piani a breve, medio e lungo termine ?
  • Quali sono i loro punti di forza e di debolezza?
  • Hanno una forte immagine di marca?
  • Quali sono i loro piani di crescita?
  • Hanno un piano di espansione?

Questa sezione ti aiuterà a capire cosa rende il tuo prodotto o servizio diverso dai tuoi concorrenti. Potrai evidenziare le tue caratteristiche distintive e puntare sui fattori di successo della tua azienda. Perché come forse sai, il tuo prodotto non deve essere migliore di quello dei concorrenti, ma unico rispetto agli altri. 

O almeno questo è ciò che dovrai comunicare

Identifica i tuoi clienti

Questa è la parte più importante del business plan. Infatti se non sai chi vuoi aiutare tutto il resto è inutile. Dovrai fare quanto segue: eseguire ricerche di mercato approfondite per descrivere chi è il tuo cliente ideale sulla base di caratteristiche demografiche e psicografiche:

  • il suo reddito
  • il suo sesso
  • la sua etnia
  • il suo livello di istruzione
  • la sua posizione professionale
  • i suoi interessi
  • e così via...

Qui trovi articoli che descrivono come trovare i tuoi clienti target e la tua nicchia di mercato

analisi target

Descrivi come compreranno il tuo prodotto o servizio e quanto lo pagheranno .

  • Cosa si aspettano da te?
  • Cosa li spinge a comprare il tuo prodotto o servizio?
  • Quali sono le ragioni per cui non comprano il tuo prodotto o servizio?
  • Come attirerai i potenziali clienti?
  • Come li convincerai a comprare da te?

Rispondere a tutte queste domande è fondamentale per individuare i tuoi clienti ideali, quelli che vuoi colpire con i tuoi messaggi di marketing e trasformare in clienti affezionati, pronti a parlare bene di te e della tua azienda.

La strategia di marketing

Questa sezione sarà usata per descrivere la vostra strategia di marketing , con cui volete avvicinare a voi i vostri potenziali clienti e convincerli della bontà della vostra soluzione. Dovrete spiegare:

  • quale sarà la vostra proposta di vendita unica?
  • quali media userete per pubblicizzare il vostro prodotto o servizio.
  • Di che tipo di budget pubblicitario avrete bisogno
  • Quale sarà il vostro approccio alla pubblicità
  • Qual è il vostro budget per le strategie di email marketing, per le PR e altre forme di relazioni pubbliche
  • Quali sono gli obiettivi a lungo termine di fidelizzazione dei clienti
  • Quali saranno i margini di profitto

Nel business plan la strategia di marketing è chiamata anche " Piano di marketing " Le parti principali della strategia di marketing contemplano il piano dei media, la promozione, la pubblicità, le pubbliche, le strategie di acquisizione dei clienti e altre strategie di marketing utili per far si che l'azienda possa vendere con profitto ed aumentare la sua notorietà

6 - Il piano operativo

Dopo aver esaminato le parti relative al marketing viene il momento del piano operativo: la sezione del business plan dove scriverai come hai intenzione di muoverti . Esso è un ipotetico esempio di piano di realizzazione. 

La prima parte del piano operativo dovrebbe essere dedicata al riassunto della tua previsione finanziaria , che è un riassunto del tuo conto economico e della tua proiezione del flusso di cassa (lo vedremo più avanti). Dovrai anche descrivere la quantità di denaro che ti aspetti di spendere nei prossimi tre anni.

La seconda parte dovrebbe essere dedicata a spiegare l 'organigramma della società : chi fa cosa e quali responsabilità avrà ogni mansione. 

La terza parte dovrebbe contenere i dettagli del piano operativo : cosa farà la vostra azienda e quando lo farà.

Le parti successive potranno riguardare il lancio di nuovi prodotti , la produzione (o l'erogazione dei servizi) e il servizio di assistenza post vendita.

piano operativo business plan

Ecco alcune domande su cui riflettere

La struttura organizzativa

  • Chi sono i tuoi dipendenti?
  • Che tipo di istruzione avranno?
  • Quali competenze tecniche dovranno avere?
  • quali sono le competenze chiave e i dipendenti chiave senza i quali l'azienda non può funzionare?
  • Lavoreranno per la vostra azienda?
  • Se sì, dove lavoreranno?
  • Quanto tempo dedicheranno alla tua azienda?
  • Come recluterai e addestrerai i nuovi impiegati?
  • Quale sarà il piano di assunzioni?
  • Come li gestirai?
  • Come li motiverai?
  • Come supervisionerai le loro attività?
  • Come monitorerai le loro prestazioni?
  • Chi avrà la responsabilità del piano di gestione?

struttura organizzativa

  • Come sarà il tuo processo di produzione?
  • Di quali macchinari avrai bisogno?
  • Chi ti fornirà le materie prime?
  • Quali saranno i processi produttivi?
  • Dove saranno fabbricati i tuoi prodotti?
  • Quali assicurazioni è bene possedere in caso di rischi?
  • Quali sono i limiti di produzione sotto i quali non puoi scendere per non incrinare il tuo piano dei costi?
  • Quali cambiamenti tecnologici puoi sfruttare per distinguerti?
  • Dove troverati i fondi necessari ad acquistare i macchinari?

Distribuzione

  • Come saranno distribuiti i tuoi prodotti?
  • Cosa farete con la vostra capacità in eccesso?
  • Come saranno confezionati i tuoi prodotti?
  • Venderai i tuoi prodotti attraverso distributori?
  • Avrai spazio espositivo nei punti vendita? 
  • Venderai i tuoi prodotti per corrispondenza?
  • Userai la vendita porta a porta?
  • Userai la vendita diretta?
  • Venderai i tuoi prodotti su Internet?

Assistenza post-vendita

  • Come gestirai il servizio clienti?
  • Cosa farai se c'è un problema con uno dei tuoi prodotti o servizi?
  • Cosa farai se i tuoi clienti hanno problemi?
  • Quali saranno i tuoi orari di lavoro?
  • Quali saranno i tuoi prezzi?
  • Che tipo di sconti farai?
  • Che tipo di resi e garanzie offrirai?
  • Quale sarà la tua politica di garanzia della qualità?

7 - Piano finanziario

Il piano finanziario è la parte conclusiva del Business Plan. Al suo interno creerete il rendiconto finanziario necessario a prevedere il futuro dell'azienda.

Il bilancio preventivo è il documento di previsione finanziaria più importante e va sempre considerato. Mostra quello che ti aspetti di spendere nel periodo (di solito un anno), e quello che ti aspetti di ricevere .

Questo vi aiuterà a sapere se il vostro piano è fattibile e dovrebbe indicare le entrate che prevedete, i costi che saranno sostenuti, il vostro margine di profitto, il debito e il debito finanziario. 

Il bilancio è a sua volta diviso in tre diversi documenti: il conto economico, lo stato patrimoniale e il flusso di cassa

piano finanziario

Conto economico

Il conto economico, o conto profitti e perdite, è un modo di presentare le prestazioni finanziarie della vostra azienda. Mostra quanti soldi la vostra azienda ha fatto (entrate) e quanto ha speso (costi).

Il profitto è la differenza tra le entrate e i costi. Il margine operativo mostra quanto efficiente sia la vostra azienda nel fare soldi

Le cose che dovrete considerare nel conto economico sono: 

  • Vendite : Quanto stimate di vendere nel periodo (tipicamente un anno). Se non lo sai, chiedi ai tuoi clienti o potenziali clienti.
  • Costo del venduto : Quanto costerà fare i prodotti? Includere la produzione, il trasporto, i materiali, l'assicurazione, i salari, l'affitto, costi di gestione ecc.
  • Margine lordo : Quanto è il profitto lordo (vendite - costo delle merci vendute)
  • Spese operative : Le spese che sono state necessarie per realizzare i tuoi prodotti. Queste includono salari, affitto, marketing, pubblicità, ecc.
  • Profitto : La differenza tra le entrate totali e i costi totali. La tua azienda ha un margine di profitto se il margine è superiore a zero.
  • Debito finanziario : La quantità di denaro che devi ai creditori. Quanti debiti hai? Includi i debiti ipotecari, i prestiti dalle banche e dalle istituzioni finanziarie, ecc.
  • Inventari : Quante scorte hai? Questa è una parte molto importante della previsione finanziaria. Se avete molte scorte, potreste aver bisogno di considerare come ridurre la quantità di scorte.
  • Tasse : Quante tasse dovrai pagare? Includere l'imposta sul reddito, l'imposta sulle società e l'imposta sulle vendite.

Stato patrimoniale

Lo stato patrimoniale nel business plan mostra gli investimenti (attività) e le fonti di finanziamento (passività e capitale netto) rispetto una certa data. E' importante capire che un bilancio è un'istantanea nel tempo. Di conseguenza, il totale delle attività e delle passività sul bilancio cambierà continuamente.

Il bilancio è un modo per organizzare le informazioni finanziarie di un'impresa e presentarle al mondo esterno.

Flusso di cassa

Un bilancio senza flussi di cassa (detto anche cash flow) non ha senso. Il rendiconto finanziario mostra la capacità della vostra azienda di generare liquidit à. Sarà il documento più importante della tua previsione finanziaria.

Il flusso di cassa dovrebbe riflettere la performance della vostra azienda entro il prossimo anno. Mostra quanto denaro avrete a disposizione nel periodo.

  • Entrate : Quanti soldi ti aspetti di ricevere dai tuoi clienti.
  • Spese : Quanti soldi spenderai in manodopera, materiali, affitto, assicurazione, etc. Deprezzamento e ammortamento: Quanto costerà mantenere i tuoi beni in buona forma. Pagamenti degli interessi: Quanti interessi pagherai sui prestiti? Quali saranno le uscite finanziarie e come le potra ripianare?
  • Tasse : Quante tasse dovrai pagare?

Ricorda che questa è solo una stima, non un numero preciso. Tuttavia il flusso di cassa mostra quanti soldi avrete a disposizione per investire nell'azienda e anche quanto denaro la vostra azienda genererà dalle sue operazioni.

Business plan esempio PDF

Molto bene, se sei arrivato fino a questo punto avrai sicuramente capito quante informazioni è necessario raccogliere e organizzare per creare un piano di business che sia davvero di grande aiuto per e per i tuoi piani futuri.

C'è un'altra cosa però che voglio dirti: non devi necessariamente essere fiscale.

Nonostante la struttura che ti ho presentato sia valida, completa, esauriente ed utile nella maggior parte dei mercati, è pur vero che non esistono regole scritte nella pietra.

Infatti troverai spesso esempi di business plan anche molto diversi tra di loro, a seconda del settore di mercato, del modello di business e dell'organizzazione che prepara (o che esaminerà) il business plan.

Per questo motivo ho pensato di mostrati alcuni esempi di business plan in pdf, he puoi scaricare ed esaminare alla luce di quanto ti ho presentato nell'articolo.

Esempio Business Plan 1 - Ristorante per famiglie

Esempio Business Plan 2 - Ecommerce

Esempio Business Plan 2 - SPA, Relax e Massaggi

Domande sulla redazione di un business plan

redigere business plan e una cosa lunga

Quanto tempo ci vuole per fare un business plan?

Dipende dal tuo business e dalla quantità di dettagli che vuoi includere. La maggior parte delle persone crea un piano in pochi giorni, o al massimo in poche settimane, anche se può richiedere più tempo se si vuole entrare in molti dettagli. In linea di massima, più il progetto è dettagliato maggiori saranno le probabilità di fare bene e avere successo.

Come concludere un business plan?

Puoi concludere il tuo piano di battaglia in molti modi. La conclusione tipica è riassumere le idee più importanti in poche righe. È tipico concludere con il team di gestione, cosa farete quando sarete in affari.

Quante pagine dovrebbe essere lungo un business plan?

Indicativamente la lunghezza giusta è di 30-50 pagine, compresi i dati finanziari. Ma può essere più o meno. Ciò che è importante è il contenuto, non la lunghezza. Ricorda di scrivere una eccellente Executive Summary, che sia avvincente ed interessante. Altrimenti non importa quando lungo o corto sia il tuo documento, se non cattura l'attenzione del lettore non verrà visto da nessuno!

Quanto costa un busines plan?

Quanto costa scrivere un business plan? Questa è una delle domande più frequenti poste dagli imprenditori. La risposta non è molto semplice. Il costo per redigere la documentazione varia a seconda dei seguenti fattori:

  • Il tipo e la dimensione dell'impresa
  • La complessità dell'idea di business
  • Il formato e lo stile grafico
  • La disponibilità del documento di origine
  • Il numero di revisioni e modifiche
  • La complessità del modello finanziario
  • Il livello di profondità

Conclusione

In conclusione, ci sono molte cose da considerare quando si crea un business plan. Dovresti pensare a cosa farà la tua azienda e quando lo farà. Questo documento ti guiderà nella definizione degli obiettivi e nel prendere decisioni ed in ultima analisi a evitare errori che possono minare il tuo successo.

Se vuoi andare più a fondo o capire il mio metodo, accedi alle mie RISORSE GRATUITE

Author Image

Sull'Autore

Ing. Luca Manitto

Ingegnere, Imprenditore Digitale e Consulente Marketing Vivo a Genova, ho 40 anni e sono papà diun bimbo di 4 anni Nel lavoro aiuto aziende e professionisti a creare la loro azienda online. Nella vita mi interesso di politica ed economia. Nel tempo libero medito e faccio sport

Potresti essere interessato ai seguenti articoli

Business plan e-commerce (con esempio): guida completa per il successo del tuo negozio online, business plan per ristorante pizzeria: esempio pratico e passo passo (con pdf), come usare squeeze page e optin page per generare più vendite, lascia un commento.

Il tuo Indirizzo email non sarà pubblicato. I campi con * sono obbligatori

cos e un business plan

Scarica l'estratto GRATUITO

Dal concepimento dell'idea alla sua realizzazione pratica, ti fornisco gli strumenti per navigare con successo nel mondo degli affari di oggi, sfruttando la tecnologia più avanzata al mondo per fare previsioni accurate, minimizzare i rischi e massimizzare il potenziale di successo del tuo progetto..

La struttura del business plan

  • Condividi via Facebook
  • Condividi via Twitter
  • Condividi via LinkedIN

Il business plan è la base per un’azienda di successo. Segue un piano strutturato e contiene argomenti specifici. Qual è il contenuto di un business plan e quali sono i componenti che lo contraddistinguono?

Chi costituisce un’azienda ha un’infinità di compiti da portare a termine: per riuscirci, è necessario avere un business plan in forma scritta. Ma quali sono le funzioni precise di un business plan?

Finalità del business plan

Il momento di avvio di un’azienda è sempre piuttosto caotico. Dopotutto, i fondatori si trovano a dover prendere un numero cospicuo di decisioni e non è raro che si verifichino cambiamenti di rotta all’ultimo minuto. Allo stesso tempo l’amministrazione dispone di risorse limitate e spesso scarse. Il business plan è lo strumento giusto per contrastare questo trambusto e portare struttura e ordine nella routine aziendale quotidiana. Inoltre specifica la linea di marcia e, avendo una funzione di direzione strategica, fornisce una guida quando si tratta di prendere decisioni.

Ma ancora, il business plan aiuta durante la fase di pianificazione, il che di per sé garantisce un certo ordine. I fondatori possono vedere quali sono le misure in sospeso e quali sono le scadenze. Uno dei punti chiave del piano aziendale è la definizione degli obiettivi, che sono rilevanti sia per l’efficienza economica che per gli aspetti strategici e organizzativi. La direzione dovrebbe confrontare gli obiettivi con i risultati raggiunti a intervalli regolari. In questo modo si potrà analizzare in quale percentuale le decisioni prese abbiano raggiunto il proprio scopo e quali sono le cause di eventuali discrepanze tra l’obiettivo da raggiungere e l’attuale stato delle cose.

Il business plan svolge inoltre un ruolo importante anche nella ricerca di potenziali finanziatori. Un business plan dettagliato è infatti un requisito necessario per ottenere prestiti e investimenti, in quanto serve a convincere i potenziali interessati della validità e concreta fattibilità della vostra idea.

Business plan: target

Dal momento che un business plan è molto vario ed esteso, vengono creati diversi gruppi target per quanto riguarda i contenuti. I gruppi target sono sia all’interno che all’esterno dell’azienda. Quelli più importanti per un business plan sono:

  • I fondatori o la direzione
  • Manager e dipendenti
  • Banche e finanziatori
  • Investitori, sponsor e azionisti

Struttura e contenuti di un business plan

La struttura e il contenuto sono i fattori decisivi per un business plan di successo: i concetti illustrati dovrebbero includere tutte le aree dell’azienda e avere le giuste risposte per ogni possibile domanda. Inoltre, dato che i contenuti di un business plan sono piuttosto dettagliati, essi dovrebbero essere suddivisi in una componente qualitativa e una quantitativa. Questa suddivisione è la base per garantire una corretta struttura del business plan.

Contenuti qualitativi

Quest’area contiene tutte le informazioni che non possono essere formulate in termini numerici. Ad esempio si tratta di questioni relative all’organizzazione o all’orientamento delle strategie economiche. La sezione qualitativa dovrebbe, nello specifico, contenere i seguenti punti:

  • Finalità dell’azienda : qual è lo scopo che il management si prefigge e quali obiettivi strategici bisogna raggiungere lungo il percorso?
  • Management : chi è a capo dell’azienda? Quali qualifiche e competenze hanno i fondatori? Il management è alla prima esperienza o ha già provato il suo valore in altre aziende?
  • Forma legale : quale forma giuridica ha la società? Da dove proviene il capitale sociale?
  • Prodotti e servizi : quali sono i prodotti o servizi offerti dall’azienda? Quali sono gli USP (Unique Selling Proposition, che mette in luce quale sia il vantaggio per il consumatore nell’utilizzare il prodotto/servizio evidenziandone l’unicità anche rispetto alla concorrenza)?
  • Target : qual è il target di consumatori che l’azienda intende raggiungere con i propri prodotti/servizi?
  • Produzione : quali materiali e acquisti sono necessari per realizzare il prodotto o per fornire il servizio?
  • Pianificazione del personale : quanti dipendenti dovrebbero lavorare in azienda? Come sono suddivisi i dipartimenti?
  • Marketing e pubblicità : quali mezzi pubblicitari dovrebbero essere utilizzati? Come si può aumentare la visibilità dell’azienda e costruire un’immagine positiva?
  • Struttura : come è organizzata e strutturata l’azienda? Quanti dipartimenti ci saranno? Gerarchie?

Contenuti quantitativi

Dopo aver affrontato la parte qualitativa con cura ed attenzione, si può passare alla componente quantitativa del business plan, che è, invece, definita dai numeri.

  • Investimenti : quali investimenti sono necessari? Quando dovrebbe essere fatto l’investimento? A quanto ammontano le spese e quando vanno pagate?
  • Costi di avviamento : quali sono i costi per avviare ufficialmente l’attività (ad esempio spese legali)?
  • Fabbisogno di capitale : quanto capitale ha l’azienda? Per quali aree dovrebbero essere spesi i soldi?
  • Finanziamenti : da dove provengono i soldi per le spese pianificate? Quali costi aggiuntivi comportano questi finanziamenti?
  • Liquidità : quali garanzie sono fornite per dimostrare che in ogni momento l’azienda ha abbastanza denaro per pagare le fatture? Come mantenere la liquidità a lungo termine?
  • Ricavi : in quale momento vengono generati ricavi e di quale importo? Quali sono i piani per l’aumento graduale delle entrate?
  • Guadagni : quali sono i profitti realizzati? Quali investimenti occorrerebbe fare con tali profitti?
  • Saldo : in che modo i diversi numeri influiscono sul bilancio della società? Quali sono i fondi patrimoniali e le passività?

Ottieni la posta elettronica Exchange e tutte le ultime versioni delle tue applicazioni preferite su tutti i tuoi dispositivi.

Il business plan: struttura e impostazione

Il business plan dovrebbe essere sempre rilegato, avere pagine numerate e una struttura chiara.

Copertina e indice

Come molti altri documenti, un business plan inizia con una copertina, che dovrebbe includere il titolo del business plan, la data, il nome dell’azienda nonché l’ambito aziendale. Inoltre dovrebbe esserci un sommario. Tutto ciò fornisce al lettore un orientamento e consente di consultare il capitolo desiderato con facilità.

Il sommario è seguito da un abstract dei punti principali del piano aziendale. Ciò fornisce al potenziale investitore una buona panoramica che gli permetta di non perdersi nei dettagli. L’abstract dovrebbe includere dettagli sul fondatore dell’azienda, su prodotti e servizi, forma legale, mercato e distribuzione. Inoltre è importante menzionare il fabbisogno finanziario e il piano di finanziamento per gli investitori, così come le tempistiche per la fondazione.

Curriculum vitae

All’abstract segue un curriculum vitae, nel quale si mettono in evidenza le qualifiche, le competenze e le esperienze pregresse del fondatore; naturalmente, se si tratta di più fondatori è necessario allegare il curriculum vitae di tutti.

Forma giuridica

Ogni azienda ha una determinata forma giuridica. In generale è possibile distinguere tra tre diverse forme giuridiche: impresa individuale, società di persone (S.s., S.n.c., S.a.s.), di capitali (S.r.l., S.p.a., S.a.p.a.) o cooperative.

Probabilmente la forma giuridica più semplice, che significa anche minore sforzo in termini di diritto organizzativo, è l’impresa individuale (o ditta individuale). In questo caso il fondatore è colui che ne risponde interamente e da solo, indipendentemente dalla presenza di altri amministratori o procuratori. Ciò ha ovviamente lo svantaggio che l’imprenditore deve pagare per eventuali perdite con il suo patrimonio privato. D’altra parte, però, può tenere per sé tutti i profitti derivanti dall’impresa.

Luogo della costituzione dell’impresa

In questa voce si comunica la sede della propria impresa. Inoltre dovrebbero esserci ulteriori informazioni riguardo all’area, come il numero di clienti o di aziende concorrenti nella zona di vendita. Se si avvia un’attività, la propria sede dovrebbe essere in una buona posizione per raggiungere il proprio target. In questo modo si evitano lunghi viaggi verso il cliente e si consente all’azienda di crescere più rapidamente, in quanto può servire più clienti in meno tempo.

Questa sezione contiene tutti i prodotti e i servizi che offrirà l’azienda. È importante evidenziare ciò che rende unici o comunque fornire informazioni riguardo alla possibile domanda sul motivo per cui i clienti dovrebbero acquistare presso di voi e non presso la concorrenza.

Solo conoscendo il proprio target l’impresa può aumentare la propria popolarità e vendere proficuamente prodotti e servizi. Gli imprenditori dovrebbero preoccuparsi della definizione del gruppo target in base ai seguenti punti:

Tipo di consumatori

Il prodotto o servizio è rivolto a un target di clienti industriali e commerciali (B2B) o privati (B2C)? I prodotti vengono rivenduti direttamente o i servizi sono destinati al settore pubblico?

Ubicazione del mercato di destinazione

A quale area geografica è destinato il vostro prodotto? A un mercato regionale oppure a tutto il mercato interno? L’azienda vende beni o servizi in tutta Europa o addirittura in tutto il mondo?

Strutture di vendita

C’è un contatto diretto tra la vostra azienda e la clientela? Le agenzie specializzate e i distributori misti commerciano prodotti simili?

Livelli decisionali di acquisto

Prendendo in considerazione il target, chi decide se i prodotti dell’azienda verranno acquistati? Si potrebbe trattare degli alti livelli manageriali di un’altra azienda, della direzione commerciale ma anche di un singolo consumatore.

Peculiarità del mercato

Ci sono fluttuazioni stagionali o fattori che influiscono periodicamente? Ci sono ostacoli specifici all’ingresso sul mercato che rendono inizialmente difficile raggiungere il target?

Gli errori più comuni nella redazione del business plan

Per un business plan i fondatori di un’impresa hanno bisogno di molto tempo e pazienza. Occorre infatti che determinate condizioni vengano soddisfatte, altrimenti si verificano rapidamente errori che scoraggiano i potenziali finanziatori.

Fondamentalmente per il successo a lungo termine dell’impresa è cruciale che il fondatore sia convinto al 100% della propria idea e che trasmetta il proprio entusiasmo. Questa convinzione ha un effetto molto persuasivo e positivo sulle negoziazioni con investitori e sponsor. Se non presentate bene il vostro business plan, sarà difficile ammaliare gli altri con la vostra idea. Altri errori che rendono difficile il successo del vostro business plan possono essere:

  • Mancanza di una struttura unitaria e organizzata : senza un concetto strutturato e organizzato, qualsiasi imprenditore incontrerà difficoltà nel convincere potenziali finanziatori, a prescindere dalla validità dell’idea.
  • Mancanza di conoscenza del settore : solo chi conosce il mercato nel quale si muoverà con la propria azienda può sviluppare con successo il proprio business e adattarsi a rapidi cambiamenti. Il business plan dovrebbe pertanto trattare il tema della concorrenza.
  • Ingenuità : molti approcciano la creazione di un nuovo business in maniera troppo superficiale. Chi redige il business plan deve chiedersi quali capitoli del piano aziendale risulteranno particolarmente interessanti per i potenziali investitori. Credere che dopo il complicato avvio dell’impresa tutto funzionerà da solo porterà presto o tardi a grandi delusioni.
  • Errori ortografici e grammaticali : come per le candidature e i curriculum vitae, se il business plan presenta errori grammaticali o di ortografia, ciò avrà un impatto negativo nella valutazione da parte di terzi. Vi raccomandiamo perciò di controllarlo accuratamente più volte e di farlo revisionare anche da terzi.
  • Mancata o errata gestione del tempo : un business plan deve essere meticoloso fin nei minimi dettagli, quindi la gestione del tempo è particolarmente importante. Ci dovrebbe essere sempre abbastanza tempo per la ricerca, la scrittura e la correzione, perché ogni sezione richiederà più tempo di quanto inizialmente pronosticato. Perciò è consigliabile prevedere un lasso di tempo molto ampio.
  • Mancanza di senso della realtà : accanto ai molti aspetti positivi e alle innumerevoli idee che ogni nuova impresa porta con sé, occorre anche occuparsi delle eventuali debolezze e difficoltà del piano aziendale. Soltanto chi lavora al proprio scopo in modo realistico è in grado di porre rimedio agli eventuali errori (che d’altra parte sono assolutamente normali), ricavandone uno stimolo positivo.

Vi preghiamo di osservare la nota legale relativa a questo articolo.

What is a Business Plan? Definition, Tips, and Templates

AJ Beltis

Updated: June 28, 2024

Published: August 04, 2020

Years ago, I had an idea to launch a line of region-specific board games. I knew there was a market for games that celebrated local culture and heritage. I was so excited about the concept and couldn't wait to get started.

Business plan graphic with business owner, lightbulb, and pens to symbolize coming up with ideas and writing a business plan.

But my idea never took off. Why? Because I didn‘t have a plan. I lacked direction, missed opportunities, and ultimately, the venture never got off the ground.

→ Download Now: Free Business Plan Template

And that’s exactly why a business plan is important. It cements your vision, gives you clarity, and outlines your next step.

In this post, I‘ll explain what a business plan is, the reasons why you’d need one, identify different types of business plans, and what you should include in yours.

Table of Contents

What is a business plan?

What is a business plan used for.

  • Business Plan Template [Download Now]

Purposes of a Business Plan

What does a business plan need to include, types of business plans.

cos e un business plan

Free Business Plan Template

The essential document for starting a business -- custom built for your needs.

  • Outline your idea.
  • Pitch to investors.
  • Secure funding.
  • Get to work!

Download Free

All fields are required.

You're all set!

Click this link to access this resource at any time.

A business plan is a comprehensive document that outlines a company's goals, strategies, and financial projections. It provides a detailed description of the business, including its products or services, target market, competitive landscape, and marketing and sales strategies. The plan also includes a financial section that forecasts revenue, expenses, and cash flow, as well as a funding request if the business is seeking investment.

The business plan is an undeniably critical component to getting any company off the ground. It's key to securing financing, documenting your business model, outlining your financial projections, and turning that nugget of a business idea into a reality.

The purpose of a business plan is three-fold: It summarizes the organization’s strategy in order to execute it long term, secures financing from investors, and helps forecast future business demands.

Business Plan Template [ Download Now ]

business plan template

Working on your business plan? Try using our Business Plan Template . Pre-filled with the sections a great business plan needs, the template will give aspiring entrepreneurs a feel for what a business plan is, what should be in it, and how it can be used to establish and grow a business from the ground up.

In an era where 48% of businesses survive half a decade on, having a clear, defined, and well-thought-out business plan is a crucial first step for setting up a business for long-term success.

Here’s why I think a business plan is important:

1. Securing Financing From Investors

Since its contents revolve around how businesses succeed, break-even, and turn a profit, a business plan is used as a tool for sourcing capital. This document is an entrepreneur's way of showing potential investors or lenders how their capital will be put to work and how it will help the business thrive.

I’ve seen that all banks, investors, and venture capital firms will want to see a business plan before handing over their money. Therefore, these investors need to know if — and when — they‘ll be making their money back (and then some).

Additionally, they’ll want to read about the process and strategy for how the business will reach those financial goals, which is where the context provided by sales, marketing, and operations plans come into play.

2. Documenting a Company's Strategy and Goals

I think a business plan should leave no stone unturned.

Business plans can span dozens or even hundreds of pages, affording their drafters the opportunity to explain what a business' goals are and how the business will achieve them.

To show potential investors that they've addressed every question and thought through every possible scenario, entrepreneurs should thoroughly explain their marketing, sales, and operations strategies — from acquiring a physical location for the business to explaining a tactical approach for marketing penetration.

These explanations should ultimately lead to a business' break-even point supported by a sales forecast and financial projections, with the business plan writer being able to speak to the why behind anything outlined in the plan.

3. Legitimizing a Business Idea

I’ve seen that everyone‘s got a great idea for a company — until they put pen to paper and realize that it’s not exactly feasible.

A business plan is an aspiring entrepreneur's way to prove that a business idea is actually worth pursuing.

As entrepreneurs document their go-to-market process, capital needs, and expected return on investment, entrepreneurs likely come across a few hiccups that will make them second guess their strategies and metrics — and that's exactly what the business plan is for.

It ensures you have everything in order before bringing their business idea to the world and reassures the readers that whoever wrote the plan is serious about the idea, having put hours into thinking of the business idea, fleshing out growth tactics, and calculating financial projections.

4. Getting an A in Your Business Class

Speaking from personal experience, there‘s a chance you’re here to get business plan ideas for your Business 101 class project.

If that's the case, might I suggest checking out this post on How to Write a Business Plan , which provides a section-by-section guide on creating your plan?

5. Identifying Potential Problems

Business plans act as early warning systems that identify potential problems before they escalate into major obstacles.

How? When you conduct thorough market research, analyze competitor strategies, and evaluate financial projections, your plan pinpoints vulnerabilities and risks. This allows you to develop contingency plans and risk mitigation strategies.

This helps you prevent costly mistakes and shows investors and lenders you’re well-prepared and have considered various scenarios.

6. Attracts and Retains Talent

A well-articulated plan outlines your company's vision, mission, and values, showcasing a clear direction and purpose. People who want meaningful work that aligns with their ambitions will love this.

Also, it shows the company's potential for growth and stability. This instills confidence in employees and assures them of a secure future and opportunities for career advancement.

When you show growth potential and highlight a positive work culture, your business plan becomes a magnet for top talent.

7. Provides a Roadmap

A business plan provides a detailed roadmap for your company's future. It outlines your objectives, strategies, and the specific actions you need to achieve your goals.

When you define your path forward, a business plan helps you stay focused and on track, even when you face challenges or distractions. It’s a great reference tool that allows you to make smart decisions that align with your overall vision.

This way, having a comprehensive roadmap in the form of a business plan provides direction and clarity at every stage of your business journey.

8. Serves as a Marketing Tool

A business plan is not only an internal guide but also serves as a powerful marketing tool. Your business plan can showcase your company‘s strengths, unique value proposition, and growth potential when you’re looking for investors, partnerships, or new clients.

It provides a professional and polished overview of your business, which shows your commitment and strategic thinking to potential stakeholders.

Your business plan helps you attract the right people by clearly articulating your target market, competitive advantages, and financial projections. In summary, it acts as a persuasive sales pitch.

  • Business Plan Subtitle
  • Executive Summary
  • Company Description
  • The Business Opportunity
  • Competitive Analysis
  • Target Market
  • Marketing Plan
  • Financial Summary
  • Funding Requirements

1. Business Plan Subtitle

Every great business plan starts with a captivating title and subtitle. You’ll want to make it clear that the document is, in fact, a business plan, but the subtitle can help tell the story of your business in just a short sentence.

2. Executive Summary

Although this is the last part of the business plan that you’ll write, it’s the first section (and maybe the only section) that stakeholders will read.

The executive summary of a business plan sets the stage for the rest of the document. It includes your company’s mission or vision statement, value proposition, and long-term goals.

3. Company Description

This brief part of your business plan will detail your business name, years in operation, key offerings, and positioning statement.

You might even add core values or a short history of the company. The company description’s role in a business plan is to introduce your business to the reader in a compelling and concise way.

4. The Business Opportunity

The business opportunity should convince investors that your organization meets the needs of the market in a way that no other company can.

This section explains the specific problem your business solves within the marketplace and how it solves them. It will include your value proposition as well as some high-level information about your target market.

business plan components

5. Competitive Analysis

Just about every industry has more than one player in the market. Even if your business owns the majority of the market share in your industry or your business concept is the first of its kind, you still have competition.

In the competitive analysis section, you’ll take an objective look at the industry landscape to determine where your business fits. A SWOT analysis is an organized way to format this section.

6. Target Market

Who are the core customers of your business and why? The target market portion of your business plan outlines this in detail. The target market should explain the demographics, psychographics, behavioristics, and geographics of the ideal customer.

7. Marketing Plan

Marketing is expansive, and it’ll be tempting to cover every type of marketing possible, but a brief overview of how you’ll market your unique value proposition to your target audience, followed by a tactical plan, will suffice.

Think broadly and narrow down from there: Will you focus on a slow-and-steady play where you make an upfront investment in organic customer acquisition? Or will you generate lots of quick customers using a pay-to-play advertising strategy?

This kind of information should guide the marketing plan section of your business plan.

8. Financial Summary

Money doesn’t grow on trees. Even the most digital, sustainable businesses have expenses. Outlining a financial summary of where your business is currently and where you’d like it to be in the future will substantiate this section.

Consider including any monetary information that will give potential investors a glimpse into the financial health of your business. Assets, liabilities, expenses, debt, investments, revenue, and more are all useful additions here.

So, you’ve outlined some great goals, the business opportunity is valid, and the industry is ready for what you have to offer. Who’s responsible for turning all this high-level talk into results?

The “team” section of your business plan answers that question by providing an overview of the roles responsible for each goal.

Don’t worry if you don’t have every team member on board yet. Knowing what roles to hire for is helpful as you seek funding from investors.

10. Funding Requirements

Remember that one of the goals of a business plan is to secure funding from investors, so you’ll need to include funding requirements you’d like them to fulfill.

Considering that global funding fell 61% from 2021 to 2023 , it’s very important to be clear in this section. Include the amount your business needs, for what reasons, and for how long.

  • Startup Business Plan
  • Feasibility Business Plan
  • Internal Business Plan
  • Strategic Business Plan
  • Business Acquisition Plan
  • Business Repositioning Plan
  • Expansion or Growth Business Plan

There’s no one size fits all business plan as there are several types of businesses in the market today. From startups with just one founder to historic household names that need to stay competitive, every type of business needs a business plan that’s tailored to its needs. Below are a few of the most common types of business plans.

For even more examples, check out these sample business plans to help you write your own .

1. Startup Business Plan

business plan example, startup

As one of the most common types of business plans, a startup business plan is for new business ideas. This plan lays the foundation for the eventual success of a business.

I think the biggest challenge with the startup business plan is that it's written completely from scratch. Startup business plans often reference existing industry data. They also explain unique business strategies and go-to-market plans.

Because startup business plans expand on an original idea, the contents will vary by the top priority goals.

For example, say a startup is looking for funding. If capital is a priority, this business plan might focus more on financial projections than marketing or company culture.

Eric Heckstall , the founder and CEO of EDH Signature Inc ., which offers premier grooming products, also suggests keeping your startup business plan short.

“The traditional business plan can be 40+ pages, which is too large of a document to really be useful, can be difficult for staff to understand, and have to dig for information which most people won’t do,” Heckstall says.

Conversely, a one-to-two-page business plan improves clarity and focus. Heckstall says this format “is easy to use on a day-to-day basis, teams as well as potential investors can understand the purpose and direction of the company, and can easily be incorporated into team meetings.”

2. Feasibility Business Plan

business plan example, feasability

This type of business plan focuses on a single essential aspect of the business — the product or service. It may be part of a startup business plan or a standalone plan for an existing organization. This comprehensive plan may include:

  • A detailed product description.
  • Market analysis.
  • Technology needs.
  • Production needs.
  • Financial sources.
  • Production operations.

Startups can fail because of a lack of market need and mistimed products. Plus, nearly half of entrepreneurs , founders, CEOs, and COOs report that price sensitivity and evolving market conditions are the number one prospect and customer challenges they face right now.

Some businesses will complete a feasibility study to explore ideas and narrow product plans to the best choice. They conduct these studies before completing the feasibility business plan. Then, the feasibility plan centers on that one product or service.

Zach Dannett , co-founder at rug company Tumble highlights how some business owners take a very idealistic approach too. And forget barriers to entry like regulatory issues in the process.

He adds how considering this aspect in their business plan helped.

Before launching the team, Dannett first took time to understand regulatory requirements in our industry, checking to make sure we needed to secure any certifications or licenses.

Then, “we reviewed financial requirements, which would cover initial investments, operational costs, and potential expenses. We then conducted thorough market research to understand our market, how saturated this market is, and identify major competitors with significant market share,” Dannett says

3. Internal Business Plan

business plan example, internal

Internal business plans help leaders communicate company goals, strategy, and performance. This helps the business align and work toward objectives more effectively.

Besides the typical elements in a startup business plan, an internal business plan may also include:

  • Department-specific budgets.
  • Target demographic analysis.
  • Market size and share of voice analysis.
  • Action plans.
  • Sustainability plans.

Most external-facing business plans focus on raising capital and support for a business. But, an internal business plan helps keep the business mission consistent in the face of change.

You can also reduce your workload by using a free business template that helps you get a headstart on what to include.

4. Strategic Business Plan

business plan example, strategic

Strategic business plans focus on long-term objectives for your business. They usually cover the first three to five years of operations. This is different from the typical startup business plan which focuses on the first one to three years. The audience for this plan is also primarily internal stakeholders.

These types of business plans may include:

  • Relevant data and analysis.
  • Assessments of company resources.
  • Vision and mission statements.

It's important to remember that, while many businesses create a strategic plan before launching, some business owners just jump in.

David Sides , marketing specialist at The Gori Law , highlights how it’s important not to create this plan in isolation and involve key stakeholders from across the organization in the planning process.

“We make a point of bringing together attorneys, paralegals, and support staff to discuss our long-term goals and how we can work together to achieve them. This not only helps ensure buy-in and alignment, but it also allows you to tap into a wider range of perspectives and ideas,” Sides says.

This way, the strategic business plan can add value by outlining how your business plans to reach specific goals and considering a holistic perspective from the most important stakeholders. This type of planning can also help a business anticipate future challenges.

5. Business Acquisition Plan

business plan example, business acquisition

Investors use business plans to acquire existing businesses, too — not just new businesses.

I recommend including costs, schedules, or management requirements. This data will come from an acquisition strategy.

A business plan for an existing company will explain:

  • How an acquisition will change its operating model.
  • What will stay the same under new ownership.
  • Why things will change or stay the same.
  • Acquisition planning documentation.
  • Timelines for acquisition.

Ilia Tretiakov , owner and lead strategist, at So Good Digital , a marketing agency suggests adding a Day Zero Plan. This is a thorough plan outlining the steps you will take the moment the acquisition is completed.

It consists of stakeholder communication plans, critical system integration, quick operational adjustments, and cultural alignment initiatives.

Here’s why Ilia believes it’s important.

“A Day Zero Plan establishes the framework for the integration process and guarantees a seamless transition. This comprehensive strategy goes above and beyond the typical post-acquisition integration plan, taking care of urgent issues and laying the groundwork for long-term success,” Tretiakov says,

Apart from this, I believe the business plan should speak to the current state of the business and why it's up for sale.

For example, if someone is purchasing a failing business, the business plan should explain why the business is being purchased. It should also include:

  • What the new owner will do to turn the business around.
  • Historic business metrics.
  • Sales projections after the acquisition.
  • Justification for those projections.

6. Business Repositioning Plan

business plan example, repositioning

When a business wants to avoid acquisition, reposition its brand, or try something new, CEOs or owners will develop a business repositioning plan.

This plan will:

  • Acknowledge the current state of the company.
  • State a vision for the future of the company.
  • Explain why the business needs to reposition itself.
  • Outline a process for how the company will adjust.

Companies planning for a business reposition often do so — proactively or retroactively — due to a shift in market trends and customer needs.

For example, shoe brand AllBirds plans to refocus its brand on core customers and shift its go-to-market strategy. These decisions are a reaction to lackluster sales following product changes and other missteps.

7. Expansion or Growth Business Plan

When your business is ready to expand, a growth business plan creates a useful structure for reaching specific targets.

For example, a successful business expanding into another location can use a growth business plan. This is because it may also mean the business needs to focus on a new target market or generate more capital.

This type of plan usually covers the next year or two of growth. It often references current sales, revenue, and successes. It may also include:

  • SWOT analysis.
  • Growth opportunity studies.
  • Financial goals and plans.
  • Marketing plans.
  • Capability planning.

These types of business plans will vary by business, but they can help you quickly rally around new priorities to drive growth.

Getting Started With Your Business Plan

At the end of the day, a business plan is simply an explanation of a business idea and why it will be successful. The more detail and thought you put into it, the more successful your plan — and the business it outlines — will be.

I personally recommend using the feasibility business plan template. It helps me assess the viability of my business idea before diving in head-first.

By completing a feasibility plan, I feel more confident and prepared to tackle the full business plan. Plus, it saves me time and effort in the long run by ensuring I'm pursuing an idea with real potential.

When writing your business plan, you’ll benefit from extensive research, feedback from your team or board of directors, and a solid template to organize your thoughts. If you need one of these, download HubSpot's Free Business Plan Template below to get started.

Editor's note: This post was originally published in August 2020 and has been updated for comprehensiveness.

Business Plan Template

Don't forget to share this post!

Related articles.

The Best AI Tools for Ecommerce & How They'll Boost Your Business

The Best AI Tools for Ecommerce & How They'll Boost Your Business

18 of My Favorite Sample Business Plans & Examples For Your Inspiration

18 of My Favorite Sample Business Plans & Examples For Your Inspiration

23 of My Favorite Free Marketing Newsletters

23 of My Favorite Free Marketing Newsletters

The 8 Best Free Flowchart Templates [+ Examples]

The 8 Best Free Flowchart Templates [+ Examples]

7 Gantt Chart Examples You'll Want to Copy [+ 5 Steps to Make One]

7 Gantt Chart Examples You'll Want to Copy [+ 5 Steps to Make One]

How to Write an Executive Summary Execs Can't Ignore [+ 5 Top Examples]

How to Write an Executive Summary Execs Can't Ignore [+ 5 Top Examples]

20 Free & Paid Small Business Tools for Any Budget

20 Free & Paid Small Business Tools for Any Budget

Maximizing Your Social Media Strategy: The Top Aggregator Tools to Use

Maximizing Your Social Media Strategy: The Top Aggregator Tools to Use

The Content Aggregator Guide for 2024

The Content Aggregator Guide for 2024

2 Essential Templates For Starting Your Business

Marketing software that helps you drive revenue, save time and resources, and measure and optimize your investments — all on one easy-to-use platform

informazione fiscale logo

  • Contabilità e impresa
  • Controllo di gestione

Business plan: definizione e linee guida

Cos'è un business plan, a cosa serve e come si compila di seguito le modalità di composizione, la struttura e le informazioni indispensabili da inserire in un piano di impresa..

Business plan: definizione e linee guida

Il business plan è un documento che serve a dare una definizione ad un determinato progetto d’impresa , individuando linee strategiche e obiettivi, e che permette di effettuare la pianificazione economica e finanziaria del progetto.

Il business plan può essere considerato uno strumento fondamentale per l’impresa , in particolare per la necessità che hanno gli imprenditori di avere sempre una maggiore consapevolezza degli approcci alla gestione e allo di sviluppo dell’impresa, in più il business plan è alla base della pianificazione strategica dell’impresa.

Con il business plan vengono simulate le dinamiche aziendali nel medio-lungo termine, ed è costituito da una serie di documenti atti a rappresentare un’idea imprenditoriale.

Il piano ha una funzione interna , che è quella di informare e guidare il management nei processi decisionali, e una funzione esterna , proponendo un progetto imprenditoriale ai terzi cercando di convincere in particolari gli operatori economici estranei all’impresa, sulla credibilità di un determinato business aziendale.

Il documento contiene un insieme di descrizioni (per esempio è descritto il business) di numeri (Stato patrimoniale, il conto economico ed il prospetto di tesoreria) e di analisi e riscontri tecnici, logici, qualitativi e quantitativi.

In un altro approfondimento ci siamo occupati dei 10 errori classici compiuti dalle imprese italiane quando ci si approccia al tema del business plan .

Cos’è un business plan e come si compila: composizione e struttura

Il business plan è articolato in sezioni che devono essere redatte con rigore ed efficacia comunicativa.

La sua preparazione è un lavoro complesso, e risente molto delle finalità per cui è redatto in quanto dovrà permettere:

  • all’imprenditore di valutare la validità della sua idea;
  • ai finanziatori esterni (rappresentati da istituti di credito, amministrazioni sovranazionali, nazionali e locali) di valutare la validità del progetto;
  • la valutazione del potenziale commerciale ed innovativo del progetto.

Non esiste un modello prestabilito di business plan, ma è possibile individuare dei requisiti minimi di forma e contenuto dai quali non si può prescindere.

Nella parte iniziale sarà necessario effettuare un riassunto per sintetizzare l’iniziativa, gli obiettivi, le strategie, i costi, i finanziamenti richiesti e l’uso che si intende fare degli stessi, e inoltre preferibile riportare in allegato le parti non strettamente attinenti (come informazioni di supporto) ed gli eventuali curricula dei soci.

Nella prima parte del business plan dovrà essere redatta una presentazione dell’impresa nella quale andranno riportate tutte le informazioni relative alla struttura societaria, all’oggetto sociale, all’organizzazione, al campo di attività e alle sue prospettive future.

Se l’impresa è una realtà già operativa è importante introdurre chi legge il documento alla sua storia (costituzione, modifiche dell’assetto societario, situazione economico finanziaria e tutti gli altri elementi che consentono di fornire un quadro complessivo dell’azienda) riportando ad esempio eventualmente eventi significativi del passato, come la realizzazione di precedenti progetti, i risultati conseguiti, ecc.

Per una nuova attività invece è opportuno riportare gli stadi di sviluppo dell’iniziativa in corso, le fasi che sono state completate, quelle ancora da completare o da avviare.

Relativamente al management si dovranno indicare i responsabili della gestione con le rispettive funzioni, i ruoli, le mansioni e le funzioni di controllo da essi svolti (funzione organizzativa), nonché la gestione dei meccanismi di coordinamento (funzione politica) all’interno dell’impresa e nei rapporti con l’esterno.

Il programma di business proposto, va descritto in maniera sintetica evidenziando ciò che si intende realizzare, l’ubicazione, e per grandi linee le spese preventivate.

È necessario indicare le ragioni produttive, commerciali ed economiche che hanno determinato la decisione dell’investimento, e gli effetti produttivi attesi a seguito della realizzazione dell’investimento.

Uno spazio dovrà essere riservato ai prodotti e/o servizio offerti , non limitandosi ad una semplice elencazione, ma l’attenzione deve spostarsi sulle utilità percepite dal consumatore e sull’analisi della capacità dei beni e servizi di soddisfare il bisogno del consumatore.

Business plan: il mercato di riferimento

La validità di qualsiasi progetto (nuovo o in ampliamento), in termini di potenzialità e prospettive, potrà essere compresa solo dopo un’attenta analisi del mercato di riferimento.

All’interno del mercato bisognerà individuare il target di consumatori a cui ci si rivolge, ovvero quel particolare segmento di domanda che individua un gruppo di potenziali acquirenti che possiedono caratteristiche simili.

Con riferimento alla domanda, l’ analisi di mercato dovrà, a seguito della identificazione del gruppo di clienti, concentrarsi sulla descrizione del processo di commercializzazione del prodotto/servizio e sulle modalità di formazione del prezzo, e con riferimento all’offerta si dovrà valutare l’esistenza di concorrenti già presenti o di potenziali nuovi concorrenti e il loro posizionamento sul mercato.

Andrà inoltre verificata l’esistenza delle barriere all’entrata come barriere legali, economiche, o tecnologiche.

Cos’è un business plan: organizzazione dei fattori produttivi e impatto ambientale

Relativamente all’organizzazione dei fattori produttivi, si dovrà descrivere il processo produttivo attuale e/o quello conseguente all’investimento proposto, dovranno essere riportati sia i fattori produttivi disponibili e quelli da acquisire.

Il programma di spesa deve essere dettagliato in maniera completa, riportando (ad esempio) anche le spese non agevolabili.

Altro aspetto riguarda l’impatto ambientale, e in merito andranno forniti tutti gli elementi necessari a identificare gli obblighi in materia, previsti dalle normative vigenti che derivano dall’esercizio dell’attività e dalla realizzazione del programma.

Business plan: le risorse finanziarie

Anche le risorse finanziarie con cui si prevede di sostenere l’attività proposta andranno indicate nel business plan effettuando una distinzione tra le fonti presenti all’interno (capitale sociale, utili e finanziamenti dei soci) e le fonti esterne (finanziamenti commerciali, debiti verso banche e istituti finanziari, mercati azionari ed obbligazionari, leasing, fondi pubblici ed agevolazioni finanziarie e/o fiscali da leggi speciali).

Per una corretta elaborazione del piano finanziario dell’impresa è dunque necessario individuare il giusto mix tra capitale proprio e quello di terzi.

Business plan: le strategie commerciali

Una parte del business plan sarà infine dedicata alla descrizione delle strategie commerciali che dovranno essere intraprese dall’impresa proponente, che dovrà individuare le leve del marketing (posizionamento del prodotto, sistema dei prezzi, canali distributivi, politica finanziaria, organizzazione commerciale, politica commerciale) che permettano all’impresa di conseguire un vantaggio competitivo.

Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Business plan: definizione e linee guida

Iscriviti alla nostra newsletter

cos e un business plan

  • Search Search Please fill out this field.

What Is a Business Plan?

Understanding business plans, how to write a business plan, common elements of a business plan, the bottom line, business plan: what it is, what's included, and how to write one.

Adam Hayes, Ph.D., CFA, is a financial writer with 15+ years Wall Street experience as a derivatives trader. Besides his extensive derivative trading expertise, Adam is an expert in economics and behavioral finance. Adam received his master's in economics from The New School for Social Research and his Ph.D. from the University of Wisconsin-Madison in sociology. He is a CFA charterholder as well as holding FINRA Series 7, 55 & 63 licenses. He currently researches and teaches economic sociology and the social studies of finance at the Hebrew University in Jerusalem.

cos e un business plan

  • How to Start a Business: A Comprehensive Guide and Essential Steps
  • How to Do Market Research, Types, and Example
  • Marketing Strategy: What It Is, How It Works, How To Create One
  • Marketing in Business: Strategies and Types Explained
  • What Is a Marketing Plan? Types and How to Write One
  • Business Development: Definition, Strategies, Steps & Skills
  • Business Plan: What It Is, What's Included, and How to Write One CURRENT ARTICLE
  • Small Business Development Center (SBDC): Meaning, Types, Impact
  • How to Write a Business Plan for a Loan
  • Business Startup Costs: It’s in the Details
  • Startup Capital Definition, Types, and Risks
  • Bootstrapping Definition, Strategies, and Pros/Cons
  • Crowdfunding: What It Is, How It Works, and Popular Websites
  • Starting a Business with No Money: How to Begin
  • A Comprehensive Guide to Establishing Business Credit
  • Equity Financing: What It Is, How It Works, Pros and Cons
  • Best Startup Business Loans
  • Sole Proprietorship: What It Is, Pros & Cons, and Differences From an LLC
  • Partnership: Definition, How It Works, Taxation, and Types
  • What is an LLC? Limited Liability Company Structure and Benefits Defined
  • Corporation: What It Is and How to Form One
  • Starting a Small Business: Your Complete How-to Guide
  • Starting an Online Business: A Step-by-Step Guide
  • How to Start Your Own Bookkeeping Business: Essential Tips
  • How to Start a Successful Dropshipping Business: A Comprehensive Guide

A business plan is a document that outlines a company's goals and the strategies to achieve them. It's valuable for both startups and established companies. For startups, a well-crafted business plan is crucial for attracting potential lenders and investors. Established businesses use business plans to stay on track and aligned with their growth objectives. This article will explain the key components of an effective business plan and guidance on how to write one.

Key Takeaways

  • A business plan is a document detailing a company's business activities and strategies for achieving its goals.
  • Startup companies use business plans to launch their venture and to attract outside investors.
  • For established companies, a business plan helps keep the executive team focused on short- and long-term objectives.
  • There's no single required format for a business plan, but certain key elements are essential for most companies.

Investopedia / Ryan Oakley

Any new business should have a business plan in place before beginning operations. Banks and venture capital firms often want to see a business plan before considering making a loan or providing capital to new businesses.

Even if a company doesn't need additional funding, having a business plan helps it stay focused on its goals. Research from the University of Oregon shows that businesses with a plan are significantly more likely to secure funding than those without one. Moreover, companies with a business plan grow 30% faster than those that don't plan. According to a Harvard Business Review article, entrepreneurs who write formal plans are 16% more likely to achieve viability than those who don't.

A business plan should ideally be reviewed and updated periodically to reflect achieved goals or changes in direction. An established business moving in a new direction might even create an entirely new plan.

There are numerous benefits to creating (and sticking to) a well-conceived business plan. It allows for careful consideration of ideas before significant investment, highlights potential obstacles to success, and provides a tool for seeking objective feedback from trusted outsiders. A business plan may also help ensure that a company’s executive team remains aligned on strategic action items and priorities.

While business plans vary widely, even among competitors in the same industry, they often share basic elements detailed below.

A well-crafted business plan is essential for attracting investors and guiding a company's strategic growth. It should address market needs and investor requirements and provide clear financial projections.

While there are any number of templates that you can use to write a business plan, it's best to try to avoid producing a generic-looking one. Let your plan reflect the unique personality of your business.

Many business plans use some combination of the sections below, with varying levels of detail, depending on the company.

The length of a business plan can vary greatly from business to business. Regardless, gathering the basic information into a 15- to 25-page document is best. Any additional crucial elements, such as patent applications, can be referenced in the main document and included as appendices.

Common elements in many business plans include:

  • Executive summary : This section introduces the company and includes its mission statement along with relevant information about the company's leadership, employees, operations, and locations.
  • Products and services : Describe the products and services the company offers or plans to introduce. Include details on pricing, product lifespan, and unique consumer benefits. Mention production and manufacturing processes, relevant patents , proprietary technology , and research and development (R&D) information.
  • Market analysis : Explain the current state of the industry and the competition. Detail where the company fits in, the types of customers it plans to target, and how it plans to capture market share from competitors.
  • Marketing strategy : Outline the company's plans to attract and retain customers, including anticipated advertising and marketing campaigns. Describe the distribution channels that will be used to deliver products or services to consumers.
  • Financial plans and projections : Established businesses should include financial statements, balance sheets, and other relevant financial information. New businesses should provide financial targets and estimates for the first few years. This section may also include any funding requests.

Investors want to see a clear exit strategy, expected returns, and a timeline for cashing out. It's likely a good idea to provide five-year profitability forecasts and realistic financial estimates.

2 Types of Business Plans

Business plans can vary in format, often categorized into traditional and lean startup plans. According to the U.S. Small Business Administration (SBA) , the traditional business plan is the more common of the two.

  • Traditional business plans : These are detailed and lengthy, requiring more effort to create but offering comprehensive information that can be persuasive to potential investors.
  • Lean startup business plans : These are concise, sometimes just one page, and focus on key elements. While they save time, companies should be ready to provide additional details if requested by investors or lenders.

Why Do Business Plans Fail?

A business plan isn't a surefire recipe for success. The plan may have been unrealistic in its assumptions and projections. Markets and the economy might change in ways that couldn't have been foreseen. A competitor might introduce a revolutionary new product or service. All this calls for building flexibility into your plan, so you can pivot to a new course if needed.

How Often Should a Business Plan Be Updated?

How frequently a business plan needs to be revised will depend on its nature. Updating your business plan is crucial due to changes in external factors (market trends, competition, and regulations) and internal developments (like employee growth and new products). While a well-established business might want to review its plan once a year and make changes if necessary, a new or fast-growing business in a fiercely competitive market might want to revise it more often, such as quarterly.

What Does a Lean Startup Business Plan Include?

The lean startup business plan is ideal for quickly explaining a business, especially for new companies that don't have much information yet. Key sections may include a value proposition , major activities and advantages, resources (staff, intellectual property, and capital), partnerships, customer segments, and revenue sources.

A well-crafted business plan is crucial for any company, whether it's a startup looking for investment or an established business wanting to stay on course. It outlines goals and strategies, boosting a company's chances of securing funding and achieving growth.

As your business and the market change, update your business plan regularly. This keeps it relevant and aligned with your current goals and conditions. Think of your business plan as a living document that evolves with your company, not something carved in stone.

University of Oregon Department of Economics. " Evaluation of the Effectiveness of Business Planning Using Palo Alto's Business Plan Pro ." Eason Ding & Tim Hursey.

Bplans. " Do You Need a Business Plan? Scientific Research Says Yes ."

Harvard Business Review. " Research: Writing a Business Plan Makes Your Startup More Likely to Succeed ."

Harvard Business Review. " How to Write a Winning Business Plan ."

U.S. Small Business Administration. " Write Your Business Plan ."

SCORE. " When and Why Should You Review Your Business Plan? "

cos e un business plan

  • Terms of Service
  • Editorial Policy
  • Privacy Policy

Crea il tuo business

  • Scopri i prodotti leader del settore
  • Confronta costi e caratteristiche
  • Offri al tuo team gli strumenti per il successo

Migliore VPN

10 passi per avviare un’impresa nel 2023

Aggiornato: 30 set, 2024

Nota della redazione: Forbes Advisor potrebbe guadagnare una commissione sulle vendite realizzate dai partner grazie ai link contenuti in questa pagina. Le opinioni e le valutazioni dei nostri redattori non sono in alcun modo influenzate da tali accordi commerciali.

L’avvio di un’impresa è una delle cose più emozionanti e gratificanti nella vita, ma prima di iniziare è necessario preparare il terreno.

Qui di seguito ti spieghiamo come aprire un’attività nel 2023, guidandoti attraverso 10 fasi cruciali, dalla definizione dell’idea iniziale alla registrazione dell’impresa, al lancio e alla crescita del tuo business.

1. Prima di iniziare: Entra nella mentalità giusta

2. definisci con chiarezza la tua idea di business, 3. fai ricerche sulla concorrenza, 4. crea un business plan, 5. avvia l’iter burocratico per mettere in regola la tua attività, 6. metti in ordine le finanze, 7. finanzia la tua attività, 8. usa gli strumenti tecnologici giusti, 9. marketing , 10. fai crescere la tua attività, in conclusione.

I successi immediati fanno notizia, ma rispecchiano di rado la realtà dell’avvio di un’impresa. Non si parla mai degli anni passati a sognare, costruire e posizionare l’attività, né delle inevitabili battute d’arresto lungo il percorso.

Per questo motivo, è importante rimanere concentrati sulla propria attività e non misurare il proprio successo confrontandosi con quello degli altri.

La continuità è fondamentale

I neo-imprenditori possono essere inizialmente molto motivati, ma poi si sentono frustrati quando gli stimoli vengono meno. Per questo motivo è fondamentale creare abitudini e seguire routine che permettano di mantenere il ritmo durante gli inevitabili cali di energia.

Fai il passo successivo

Alcuni imprenditori si tuffano a capofitto e inventano le cose man mano che le fanno. Altri invece rimangono bloccati nella “paralisi da analisi”. Trova un equilibrio fra questi due estremi.

Il modo migliore per raggiungere un obiettivo lavorativo o personale è scrivere tutti i passi necessari per raggiungerlo. Poi, ordina questi passi in base a cosa deve succedere prima di tutto. Alcuni step possono richiedere pochi minuti, mentre per altri può volerci molto tempo. L’importante è fare sempre il passo successivo.

In molti ti diranno che il modo migliore di guadagnare è fare quello che ti piace di più, ma questo non tiene conto di altri due fattori importanti: deve essere redditizio e deve essere qualcosa in cui sei bravo.

Per esempio, sei bravissimo nella pasticceria e vuoi aprire un negozio nel tuo paese, dove però ci sono già due pasticcerie. O forse ti piace l’idea di gestire un’attività di bed and breakfast, ma non hai esperienza nel settore dell’ospitalità.

Se non hai un’idea precisa di cosa comporterà la tua attività, poniti le seguenti domande:

  • Cosa ti piace fare?
  • Cosa non sopporti di fare?
  • Riesci a pensare a qualcosa che renda queste cose più facili?
  • In cosa sei bravo?
  • Quando gli altri si rivolgono a te per un consiglio, che cosa ti chiedono?
  • C’è qualcosa che hai sempre voluto fare ma per cui ti mancano le risorse?

Questo tipo di domande può portarti ad avere un’idea per la tua attività. Se hai già un’idea, potrebbero aiutarti a espanderla. Una volta che hai la tua idea, valuta se sei bravo a realizzarla e se è redditizia.

Che tipo di attività dovresti avviare?

Se non sai ancora che tipo di attività vuoi avviare, considera questi fattori chiave per aiutarti a decidere:

  • Di che tipo di finanziamento disponi?
  • Quanto tempo hai a disposizione per investire nella tua attività?
  • Preferisci lavorare da casa o in un ufficio o laboratorio?
  • Quali sono i tuoi interessi e le tue passioni?
  • Puoi vendere informazioni (ad esempio un corso) piuttosto che un prodotto?
  • Quali abilità o competenze possiedi?
  • Quanto velocemente hai bisogno di scalare la tua attività?
  • Che tipo di sostegno hai per avviare la tua attività?
  • Hai intenzione di collaborare con qualcun altro?
  • Il modello del franchising ha più senso per te?

Considera le idee di business più popolari

Potresti anche prendere in considerazione l’idea di avviare un franchising. In questo caso sei tu a gestire un’attività, ma utilizzando il marchio e il modello di business di un’altra azienda. Ad esempio, molti fast food e servizi da asporto sono impostati in questo modo.

In alternativa, potresti prendere in considerazione la possibilità di avviare un’attività online, come ad esempio aprire un blog o gestire uno store. In questo caso potresti trovare utile la nostra guida Come creare un sito di ecommerce .

Molti imprenditori dedicano più tempo a concentrarsi sul proprio prodotto o servizio che a conoscere la concorrenza.

Se richiedi un finanziamento per la tua attività, la banca o qualsiasi altro potenziale finanziatore o partner vorrà sapere: cosa distingue te, o la tua idea di business, dagli altri?

Se l’analisi di mercato indica che il tuo prodotto o servizio è saturo nella tua zona, pensa a un approccio diverso. Ad esempio, se hai un’impresa di pulizie, invece di offrire servizi di pulizia generali, potresti cercare di specializzarti in case con animali domestici o nella pulizia di garage.

Ricerca primaria

La ricerca primaria consiste nell’ottenere dati direttamente dai potenziali clienti, anziché basare le tue conclusioni su dati storici. Puoi utilizzare questionari, sondaggi e interviste per capire cosa vogliono i consumatori.

Non è consigliabile fare un sondaggio tra amici e parenti, a meno che non si tratti del tuo mercato di riferimento. Le persone che dicono di voler comprare qualcosa, e quelle che lo fanno davvero, sono molto diverse.

Ricerca secondaria

Si tratta di utilizzare fonti di informazione esistenti, come i dati del censimento e altre statistiche disponibili pubblicamente, per raccogliere informazioni sul tuo mercato potenziale.

Completa un’analisi SWOT

SWOT è l’acronimo che sta per “punti di forza, debolezza, opportunità e minacce” (in inglese strength, weakness, opportunity, threat ). Si tratta di un modo semplice per analizzare, mediante una matrice 2×2, come il tuo prodotto o la tua idea potrebbero funzionare se venissero commercializzati, e può aiutarti a prendere decisioni sulla tua idea.

La tua idea imprenditoriale potrebbe avere dei punti deboli che non avevi considerato oppure potrebbero esserci delle opportunità per migliorare il prodotto di un concorrente.

Le tabelle seguenti forniscono esempi di domande che potresti farti nel corso della tua analisi SWOT:

Punti di forza Punti di debolezza

Un business plan è un documento dinamico che funge da tabella di marcia per la creazione di una nuova attività. Dovrebbe rappresentare un modo semplice per i potenziali investitori di capire cosa fa e dove sta andando la tua azienda.

Anche se intendi autofinanziarti, un business plan può aiutarti a dare corpo alla tua idea e a individuare potenziali problemi. Ecco cosa dovrebbe comprendere un business plan completo:

  • Riassunto. Il riassunto dev’essere il primo punto del business plan, ma dev’essere scritto per ultimo. Descrive la nuova attività proposta ed evidenzia gli obiettivi dell’azienda e i metodi per raggiungerli.
  • Descrizione dell’azienda. La descrizione dell’azienda descrive i problemi che il tuo prodotto o servizio risolve e il motivo per cui la tua attività o idea è migliore della concorrenza. Ad esempio, sei laureata in ingegneria molecolare e hai utilizzato queste competenze per creare un nuovo tipo di abbigliamento sportivo. Hai, insomma, le credenziali giuste per produrre un prodotto o servizio migliore.
  • Analisi del mercato. Questa sezione del business plan analizza il posizionamento dell’azienda rispetto alla concorrenza. L’analisi del mercato deve comprendere il mercato di riferimento, l’analisi della segmentazione, le dimensioni del mercato, il tasso di crescita e le tendenze
  • Organizzazione e struttura. Descrivi il tipo di organizzazione aziendale che intendi creare, quali strategie di gestione del rischio proponi e chi sarà il personale del team di gestione. Quali sono le loro qualifiche? L’impresa sarà una società di persone, una società di capitali, o una cooperativa?
  • Mission e obiettivi. Questa sezione dovrebbe contenere una breve descrizione della mission e descrivere nel dettaglio gli obiettivi che l’azienda vuole raggiungere e i passi da compiere per raggiungerli. Gli obiettivi devono essere SMART, dalle iniziali inglesi di “specifici, misurabili, orientati all’azione, realistici e con scadenze precise”.
  • Prodotti o servizi. Questa sezione descrive come opererà la tua attività. Comprende quali prodotti offrirai ai consumatori all’inizio dell’attività, il confronto con i concorrenti, quanto costano i tuoi prodotti, chi sarà responsabile della creazione dei prodotti, come ti procurerai i materiali.
  • Riassunto delle condizioni di mercato. Questa parte del business plan è quella che richiede più tempo per essere redatta. Raccogli e riassumi tutti i dati, gli articoli e le ricerche sulle tendenze che potrebbero influenzare positivamente e negativamente la tua attività o il tuo settore.
  • Piano di marketing. Il piano di marketing identifica le caratteristiche del tuo prodotto o servizio, riassume l’analisi SWOT e analizza i concorrenti. Inoltre, illustra le modalità di promozione della tua attività, l’importo che verrà speso per il marketing e la durata prevista della campagna.
  • Piano finanziario. Il piano finanziario è forse il fulcro del business plan perché senza soldi l’azienda non può andare avanti. Nel piano finanziario devi comprendere una proposta di budget e delle previsioni relative al conto economico, allo stato patrimoniale e al rendiconto dei flussi di cassa. Di solito sono accettabili cinque anni di previsioni di bilancio. Questa sezione contiene anche eventuali richieste di finanziamento.

Stabilisci una strategia di uscita

Una strategia di uscita è importante per qualsiasi impresa in cerca di finanziamenti, in quanto illustra le modalità di vendita dell’azienda o di trasferimento della proprietà nel caso in cui tu decida di dedicarti ad altri progetti o magari di andare in pensione.

Una strategia di uscita ti permette anche di ottenere il massimo valore della tua azienda quando sarà il momento di venderla. Esistono diverse opzioni per l’uscita da un’azienda. L’opzione migliore per te dipende dai tuoi obiettivi e dalle circostanze in cui ti trovi:

  • Vendere l’azienda a un’altra persona
  • Passare l’azienda a familiari
  • Liquidazione
  • Pura e semplice chiusura dell’attività

Sviluppa un modello di business scalabile

Man mano che la tua piccola impresa cresce, è importante avere un modello di business scalabile in modo da poter accogliere un numero crescente di clienti senza dover sostenere costi aggiuntivi.

Un modello di business scalabile può essere replicato facilmente per servire più clienti senza un aumento significativo delle spese. Alcuni modelli di business scalabili comunemente utilizzati sono:

  • Imprese basate su abbonamenti
  • Aziende che vendono prodotti digitali
  • Attività in franchising

Decidi la forma societaria

Quando crei la tua attività, pensa a come vuoi strutturarla. La forma societaria avrà un impatto sulla tassazione e sul rischio che i tuoi beni personali siano a rischio in caso di fallimento dell’attività.

Esistono tre tipi di struttura per le piccole imprese: società di persone, società di capitali, o una cooperativa. A loro volta le società di persone sono divise in società in nome collettivo o società in accomandita semplice (s.n.c. e s.a.s.) mentre le società di capitali si distinguono in società a responsabilità limitata o società per azioni (s.r.l. e s.p.a.). Esistono poi anche le cooperative.

La scelta dipende dal tipo di attività che hai e da come vuoi gestirla.

Quando si avvia un’attività, è necessario affrontare alcuni aspetti legali. I passi fondamentali più tipici sono i seguenti:

  • Scegli il nome della tua attività
  • Apri una partita IVA
  • Iscriviti al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio locale
  • Richiedi tutti i permessi o le licenze necessari per la tua attività
  • Se assumi dei dipendenti, devi aprire delle posizioni presso gli enti previdenziali.

Potresti aver bisogno di una licenza o di un permesso se vuoi avviare un’attività di commerciante ambulante, se intendi vendere cibo o alcolici, o se vuoi suonare musica, ad esempio.

Si tratta di un lavoro importante e continuo che può essere suddiviso in diverse fasi.

Apri un conto bancario aziendale

È importante tenere separate le finanze aziendali da quelle personali, quindi fai una ricerca sui migliori conti correnti aziendali adatti alle tue esigenze. Questo conto può essere utilizzato per le transazioni aziendali, come il pagamento dei fornitori e la fatturazione ai clienti. Puoi anche prendere in considerazione una carta di credito aziendale per aiutarti a gestire il flusso di cassa mensile.

Software di contabilità

Decidi se dovrai avvalerti dei servizi di un commercialista o se esiste un software adatto allo scopo. Esistono sul mercato diversi pacchetti software la maggior parte dei quali tiene un archivio delle spese e delle entrate, genera le fatture, elabora report e calcola le imposte da pagare.

Leggi anche: I migliori software per buste paga

Assicurazione

Avrai bisogno di un’assicurazione per la tua attività, anche se hai un’attività a domicilio e non hai dipendenti. Rivolgiti a un broker assicurativo indipendente per sapere quali sono le assicurazioni necessarie alla tua attività e i livelli di copertura adeguati alle tue esigenze.

Ci sono diversi tipi di assicurazioni d’impresa, che dipendono dal settore di attività. Le principali polizze da prendere in considerazione sono:

  • Assicurazione sulla responsabilità civile. Protegge la tua attività da richieste di risarcimento da parte di terzi per danni fisici, danni alla proprietà e danni alla persona, come ad esempio la diffamazione o la pubblicità ingannevole.
  • Assicurazione sulla proprietà. Copre i beni relativi alla tua attività, compresi gli uffici, le attrezzature e l’inventario.
  • Assicurazione per l’interruzione dell’attività. Compensa la perdita di reddito se la tua attività è costretta a chiudere temporaneamente a causa di un evento coperto dalla polizza, come una calamità naturale.
  • Assicurazione sulla responsabilità civile per i prodotti. Protegge dalle richieste di risarcimento per lesioni fisiche o danni alla proprietà causati dai tuoi prodotti.

Esistono diversi modi per finanziare la tua attività: alcuni richiedono uno sforzo considerevole, mentre altri sono più facili da ottenere. Esistono due categorie di finanziamenti: interni ed esterni.

I finanziamenti interni sono:

  • Risparmi personali
  • Carte di credito
  • Denaro di amici e familiari

Se finanzi l’attività con i tuoi soldi o con carte di credito, perdi una parte del tuo patrimonio se l’attività fallisce, oltre che pagare gli interessi sul debito contratto con le carte di credito. Se invece usi soldi prestati da familiari o amici, rischi di danneggiare i rapporti se l’azienda fallisce e non puoi restituire il denaro.

Per evitare o minimizzare questi rischi si possono prendere in considerazione i finanziamenti esterni.

Tra i finanziamenti esterni ci sono:

  • Prestiti per piccole imprese . Possono essere utilizzati per ottenere capitale, per acquistare inventario o macchinari o altri beni o servizi necessari a condurre l’attività. La concessione di un prestito da parte di un istituto di credito dipende da vari fattori, tra i quali il fatturato dell’azienda. Se devi acquistare attrezzature costose per la tua attività, puoi finanziarle con un prestito o prenderle in leasing. Scopri come ottenere prestiti online veloci e immediati.
  • Sovvenzioni per la piccola impresa. Una sovvenzione per piccole imprese è diversa da un prestito in quanto non devi restituirla. Possono essere difficili da ottenere, ma vale la pena di fare ricerche per sapere se sono disponibili sovvenzioni governative, europee o di altro ente pubblico; spesso è possibile ottenere fondi in questo modo.
  • Investitori in start-up
  • Capitale di rischio
  • Crowdfunding (equity crowdfunding, lending crowdfunding, ecc.). Con questo tipo di finanziamento innovativo puoi raccogliere fondi, di solito tramite una piattaforma online.
  • Factoring. Con il factoring si cedono crediti che l’impresa vanta a dei terzi che pagano una commissione all’impresa.
  • Carte di credito aziendali. Puoi richiedere una carta di credito aziendale. I limiti di credito e i tassi di interesse si basano su vari fattori.

Potrebbe anche essere necessario ricorrere a una combinazione di più fonti di capitale. Per decidere, prendi in considerazione qual è il capitale necessario, quanto tempo ci vorrà prima che la tua azienda possa ripagarlo e qual è la tua tolleranza al rischio.

Con il software e le tecnologie adatte, puoi risparmiare tempo, automatizzare le attività e prendere decisioni migliori.

Prendi in considerazione:

  • Software di contabilità. Tiene traccia delle entrate e delle uscite della tua attività, prepara i bilanci e le dichiarazioni per il fisco.
  • Software di gestione delle relazioni con i clienti (CRM). Può aiutarti a gestire le relazioni con i clienti, a tenere traccia dei dati di vendita e di marketing, ad esempio, e ad automatizzare attività come l’assistenza clienti.
  • Software di project management. Permette di pianificare e tenere sotto controllo l’esecuzione di determinati progetti aziendali. Può essere utilizzato anche per gestire i compiti dei dipendenti e per assegnare le risorse.
  • Tecnologia di pagamento con carta. Ti permetterà di accettare pagamenti con carta di credito da parte dei clienti.
  • Tecnologia per i punti vendita. Sistema che ti permette di elaborare i pagamenti dei clienti. Alcuni software di contabilità e gestione clienti dispongono di funzioni POS integrate. Scopri: Il miglior POS per il tuo negozio .
  • VPN. Una VPN (Virtual Private Network) fornisce una connessione sicura e privata a internet. La scelta della migliore VPN è importante perché la rete virtuale gestisce dati sensibili, come i dati dei clienti e le informazioni finanziarie.
  • Servizi bancari per le piccole imprese. Quando i clienti effettuano un acquisto, il denaro viene depositato sul tuo conto aziendale. Altri servizi possono essere la fatturazione ricorrente o altri servizi finanziari automatizzati.
  • Hosting e-mail: Ti permette di creare un indirizzo e-mail professionale con il tuo nome di dominio.

Molti imprenditori spendono così tanto per creare il prodotto che, al momento del lancio, non rimane nulla nel budget per il marketing. Oppure hanno dedicato così tanto tempo allo sviluppo del prodotto che il marketing passa in secondo piano.

Tuttavia, il marketing è importante per far conoscere il prodotto e posizionarlo sul mercato. Ecco alcuni punti da considerare per il marketing della tua attività.

Crea un sito web. Avere un sito web è di solito essenziale. Anche la creazione di un sito web non richiede molto tempo: puoi metterlo in piedi in un fine settimana.

Puoi creare un sito web informativo standard o un sito di e-commerce, che ti permette di vendere prodotti online. Se vendi prodotti o servizi offline, per esempio in un negozio fisico, inserisci nel tuo sito una pagina con l’indirizzo e gli orari di apertura.

Altre pagine da aggiungere sono la pagina “Chi siamo”, le pagine dei prodotti o dei servizi con i prezzi, le domande frequenti (FAQ), un blog e i contatti.

Ottimizza la SEO. Dopo aver creato un sito web o un negozio di e-commerce, concentrati sull’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO). Questo significa che quando i potenziali clienti cercano su Google parole chiave specifiche per i tuoi prodotti, Google (o un altro motore di ricerca) li indirizzerà al tuo sito. La SEO è una strategia a lungo termine, quindi all’inizio non aspettarti moltissimo traffico dai motori di ricerca, anche se stai usando tutte le parole chiave giuste.

Crea contenuti pertinenti. Fornisci contenuti digitali di qualità sul tuo sito, in modo che i clienti possano trovare facilmente le risposte alle loro domande. Questo, definito “content marketing”, comprende video, testimonianze dei clienti, blog e dimostrazioni dei prodotti. Considera il content marketing uno dei compiti più importanti della tua lista di cose da fare ogni giorno. I contenuti così prodotti possono venire utilizzati insieme ai post sui social media.

Sviluppa una strategia per i social. I tuoi potenziali clienti usano i social media ogni giorno: devi esserci anche tu. Pubblica contenuti interessanti e rilevanti per il tuo pubblico. Usa i social media per indirizzare il traffico verso il tuo sito web, dove i clienti potranno conoscere meglio le tue attività e acquistare i tuoi prodotti o servizi. Non devi necessariamente essere presente su tutte le piattaforme di social media disponibili.

Tuttavia, dovresti essere presente su Facebook e Instagram perché offrono funzioni di e-commerce che ti permettono di vendere direttamente dai tuoi account sui social media. Entrambe le piattaforme offrono formazione gratuita per aiutarti a pubblicizzare la tua attività.

Per far crescere la tua attività, devi aumentare la tua base clienti e le entrate. Questo può essere fatto espandendo il marketing, migliorando il prodotto o servizio, collaborando con altri o aggiungendo nuovi prodotti o servizi che completino ciò che già offri.

Pensa a come automatizzare o esternalizzare alcuni compiti in modo da poterti concentrare sull’espansione dell’attività.

Puoi utilizzare la tecnologia per automatizzare alcuni processi aziendali, come la contabilità, il marketing via e-mail e la generazione di contatti. In questo modo avrai più tempo per concentrarti su altri aspetti della tua attività.

Quando si vuole far crescere l’attività, è importante tenere d’occhio le finanze e mantenere bassi i costi. Se i ricavi non coprono i costi, devi ridurre le spese o trovare altri modi per aumentare le entrate.

Costruisci un team

Man mano che la tua attività cresce, dovrai delegare i compiti e mettere insieme un team di persone che ti aiutino a gestire le operazioni quotidiane. Ciò potrebbe comportare l’assunzione di personale aggiuntivo, collaboratori o freelance.

Tra le risorse per creare un team ci sono:

  • Piattaforme di recruiting. Per trovare i candidati giusti, le piattaforme di recruiting (assunzione) possono aiutarti a pubblicare le descrizioni dei lavori, a vagliare i curriculum e a condurre colloqui in video.
  • Bacheche virtuali. Permettono di pubblicare, spesso gratuitamente, annunci di lavoro
  • Social media. Puoi anche utilizzare piattaforme di social media come LinkedIn e Facebook per trovare potenziali collaboratori.
  • Piattaforme per freelance. Queste piattaforme possono aiutarti a trovare freelance di talento per progetti a tempo determinato o a breve termine. Puoi anche esternalizzare alcuni compiti, come il servizio clienti, il social media marketing o la contabilità.

Puoi anche prendere in considerazione la possibilità di collaborare con altre aziende del tuo settore. Ad esempio, se hai un’attività come wedding planner, potresti collaborare con un fiorista, un fotografo, un’azienda di catering o una location. In questo modo, potrai offrire ai tuoi clienti uno sportello unico per tutte le esigenze legate all’organizzazione del matrimonio.

Un altro esempio è un sito di e-commerce che collabora con un’azienda di distribuzione. Questo tipo di partnership può aiutarti a risparmiare sui costi di spedizione e di stoccaggio e può anche aiutarti a far arrivare i tuoi prodotti ai clienti più velocemente.

Per trovare potenziali partnership, cerca aziende del tuo settore che siano complementari alla tua attività. Ad esempio, se sei un web designer, potresti collaborare con un’agenzia di marketing digitale.

Puoi anche cercare aziende che si rivolgono al tuo stesso mercato di riferimento ma che offrono prodotti o servizi diversi. Ad esempio, se vendi abbigliamento femminile, potresti collaborare con una gioielleria o un parrucchiere.

Avviare una piccola impresa richiede tempo, impegno e perseveranza. Ma se sei disposto a impegnarti, può essere un ottimo modo per realizzare i tuoi sogni e i tuoi obiettivi. Fai le debite ricerche, crea un solido piano aziendale e sii pronto a cambiare idea se sarà necessario lungo il percorso. Una volta che sarai operativo, non dimenticare di rimanere concentrato e organizzato per continuare a espandere la tua attività.

Forbes Advisor si attiene a rigorosi standard di integrità professionale. Selezioniamo meticolosamente le nostre fonti e ci accertiamo della correttezza di tutti i contenuti alla data di pubblicazione, tuttavia le offerte contenute nel sito potrebbero essere soggette a limiti temporali. Tutte le opinioni espresse appartengono esclusivamente ai singoli autori e non sono state fornite, approvate o altrimenti promosse dai nostri partner.

  • Tutte le categorie

Costruisci il tuo Business Online

Costruisci la tua Sicurezza Online

Website builder

Conto Corrente Aziendale

Carta di Credito Aziendale

POS e Pagamenti

Per saperne di più

  • Crea il tuo ecommerce
  • Crea il tuo sito
  • Creare un sito con l'AI
  • Migliori piattaforme per ecommerce
  • Migliori piattaforme per blog
  • Miglior website builder
  • Migliori website builder economico
  • Website builder gratuiti
  • Website builder per siti portfolio
  • Miglior hosting
  • Miglior hosting WordPress
  • Miglior hosting economico
  • Miglior hosting dedicato
  • Miglior hosting commerce
  • Miglior hosting condiviso
  • Miglior cloud hosting
  • Web hosting gratuiti
  • Miglior VPS hosting
  • Miglior hosting email
  • Miglior POS
  • Miglior software buste paga
  • Migliori servizi VoIP
  • Prestiti aziendali
  • Migliore VPN
  • Migliori VPN gratis
  • Migliore VPN economica
  • Miglior VPN mobile
  • Migliori VPN Chrome
  • Miglior VPN Android
  • Miglior VPN iPhone
  • Migliori VPN Mac
  • Migliori VPN Windows
  • Migliori VPN trading crypto
  • Migliori VPN gratis PC / Windows
  • Migliori VPN firestick
  • Cos'è un indirizzo IPv6
  • Password manager gratis
  • Norton Password Manager
  • Miglior Antivirus
  • Antivirus gratis
  • Bitdefender Antivirus recensione
  • Avast Antivirus recensione
  • McAfee Antivirus recensione
  • Navigazione in incognito
  • Surfshark VPN
  • Private Internet Access
  • CyberGhost VPN
  • IPVanish VPN
  • Bitdefender VPN
  • Windscribe VPN
  • NordVPN vs CyberGhost
  • NordVPN vs ExpressVPN
  • NordVPN vs IPVanish vs Surfshark
  • NordVPN vs Surfshark
  • NordVPN vs Private Internet Access
  • Surfshark vs ExpressVPN
  • VPN Instagram Threads
  • VPN Claude 2
  • Squarespace
  • BigCommerce
  • Wix vs Shopify
  • Wix vs GoDaddy
  • Wix vs Squarespace
  • GoDaddy vs Shopify
  • Squarespace vs GoDaddy
  • Squarespace vs WordPress
  • Squarespace vs Shopify
  • WooCommerce vs Shopify
  • Shopify vs BigCommerce
  • Come funziona Shopify
  • Alternative a Wix
  • GoDaddy vs Bluehost
  • Bluehost vs HostGator
  • Miglior conto aziendale online
  • Miglior conto P.IVA
  • Conto multivaluta
  • Tot Business
  • Qonto Business
  • Hype Business
  • B-ilty Conto Business illimity
  • Finom Business
  • Reibanq Business
  • Migliore carta aziendale
  • Carta Oro Business American Express
  • Carta Platino Business American Express
  • Revolut Business
  • Commissioni POS a confronto
  • Axerve POS Easy
  • Buy Now Pay Later
  • OPYN Pay Later
  • Satispay Business
  • Come guadagnare online
  • Lavoro da casa, 18 idee e professioni
  • Quanto costa un sito web
  • Web hosting cos'è
  • Website builder cos'è
  • Come registrare un dominio
  • Cambiare indirizzo IP
  • Come attivare la VPN
  • Come disattivare la VPN
  • Proxy vs VPN
  • ChatGPT come funziona
  • Google Bard come funziona
  • Stipendio medio
  • Fringe benefit
  • SPID cos'è e a cosa serve
  • AI trend e statistiche
  • 20 prodotti da vendere online
  • Come vendere su Shopify
  • Digital Marketing, cos'è
  • Business Plan con esempio
  • Matrice RACI cos'è
  • Chatbot cos'è
  • Cyber Security, sei pronto?
  • Smishing cos'è
  • Come unire PDF
  • Pleo - gestione spese aziendali
  • Vodafone Business

Leggi di più di meno

Leggi di più

cos e un business plan

  • AREA PREMIUM
  • Digital Transformation
  • Eventi e strategie
  • Innovation Management
  • Risk Management
  • Digital CFO
  • Governance, Risk e Compliance
  • Planning & Analytics
  • Invoice & Document

HR Transformation

  • Professioni digitali
  • Smart Working
  • Talent Management
  • Compliance normativa
  • Contrattualista dei servizi informatici
  • Privacy e dati personali
  • Advertising
  • Big Data e Analytics
  • Mobile e Social
  • Supply Chain
  • Logistica e Trasporti
  • Operations e PLM
  • Supply Chain Trends
  • Visibility e Collaboration
  • Procurement
  • Acquisti PA
  • Ciclo dell'ordine
  • Cosa è un Business Plan, come si scrive e perchè è importante renderlo Lean (snello)

È il documento che permette di catturare l’attenzione degli investitori, ma anche un processo che mira a raccogliere informazioni, effettuare analisi e valutazioni. Ha anche una fortissima valenza interna, per stimolare organizzazione e management a raggiungere gli obiettivi d’impresa. Ecco come si scrive e perché un Lean Business Plan è più efficace

Pubblicato il 22 Lug 2019

cos e un business plan

Spiega chi è l’azienda, cosa fa e come lo fa: ecco cos’è il Business Plan , il documento d’eccellenza per calamitare capitali e interesse degli investitori. Può essere più o meno corposo e dettagliato, descrive le strategie di un’impresa che già opera sul mercato, oppure il progetto imprenditoriale di una startup , e indica come il management intende perseguirle. In realtà,  il business plan  è più di un semplice documento. È anche il processo che porta a definire le caratteristiche fondamentali di un progetto imprenditoriale.

Per una startup, la realizzazione del Business Plan è una tappa cruciale sulla via del successo, tanto che spesso negli ultimi anni abbiamo assistito al proliferare di contest e competition in cui le imprese neo costituite si contendevano un finanziamento in denaro a suon di Business Plan. Saper catturare l’interesse degli investitori e delle banche permette di partire con il giusto passo e dare slancio alle strategie di espansione e internazionalizzazione. Ecco, quindi, alcuni consigli pratici su come si scrive un Business Plan aziendale.

Indice degli argomenti

Business Model e Business Plan

Business Model e Business Plan sono documenti importantissimi per le imprese. Nel Business Model l’azienda spiega i suoi valori fondanti, le soluzioni strategiche e organizzative che gli permettono di creare valore per i clienti e, più in generale, gli stakeholder, ovvero chiunque abbia un interesse verso le sue attività (dipendenti, azionisti, creditori…). Nel Business Plan, invece, l’azienda illustra che cosa farà per tradurre in pratica il Business Model, definendo più in dettaglio quanto tempo e quanto capitale serviranno per partire e affermarsi sullo scenario competitivo.

Cosa è (cosa non è) e a cosa serve un Business Plan

Il Business Plan è un documento che sintetizza “nero su bianco” tutte le caratteristiche salienti di un progetto imprenditoriale. Generalmente abbraccia un orizzonte temporale che va dai 3 ai 5 anni (medio termine) e per questo motivo deve essere periodicamente aggiornato sulla base dei risultati ottenuti.

«Il Business Plan – spiega Andrea Gaschi, Associate Partner di P4I – Partners4Innovation – è un processo che mira a raccogliere informazioni, effettuare analisi e valutazioni . È il risultato dell’applicazione di un insieme di metodologie tradizionali sviluppate nell’ambito di diverse discipline, come la strategia , il marketing , l’accounting, ricondotte all’interno di uno schema unitario».

Questo, in estrema sintesi, quello che è un Business Plan, ma cosa, invece, non è? «Di sicuro non è uno schema in Excel scaricato da Internet attraverso cui fare simulazioni economico-finanziarie. E nemmeno un template standard da riempire con i dati raccolti in azienda», prosegue.

Andrea Gaschi

Andrea Gaschi

Come fare un Business Plan: la struttura

Il Business Plan ha una duplice funzione. Internamente, informa e guida il management nei processi decisionali. Esternamente, invece, promuove il progetto imprenditoriale verso gli stakeholder e gli operatori finanziari in particolare.

Il Business Plan si compone di due parti essenziali:

  • Parte descrittiva : indica i mercati di riferimento e il settore in cui opera l’azienda. Spiega la strategia, gli obiettivi, presenta il piano operativo, la società, i soci e il progetto che si vuole realizzare.
  • Parte economico-finanziaria : contiene la valutazione della sostenibilità economica e finanziaria del progetto e stima la sua redditività.

La parte descrittiva deve contenere l’analisi di tutta una serie di aspetti chiave, come quelli normativi, contabili e fiscali, la struttura del mercato e la concorrenza, gli aspetti organizzativi interni. La parte economico-finanziaria, invece, deve indicare le vendite previste e il Break Even Point (ovvero il livello di fatturato a partire dal quale l’azienda avrà smesso di coprire i costi iniziali e inizierà a guadagnare), i costi previsti, gli investimenti da sostenere con le relative coperture e il flusso di cassa.

Per le nuove attività sarà opportuno riportare gli stadi di sviluppo dell’iniziativa imprenditoriale, con l’indicazione di quali fasi sono già state completate e quelle che, invece, sono da avviare ex novo o da completare. Per le realtà che già operano sul mercato, invece, sarà importante far conoscere l’azienda e la sua storia (costituzione, assetto societario, situazione economica e finanziaria) oltre che i traguardi già ottenuti in passato.

Un modello di Business Plan

La domanda che molti si pongono è: cosa scrivere in un Business Plan? In realtà non esiste uno schema valido a priori per tutte i progetti imprenditoriali. Esiste, però, un elenco di contenuti che non possono mai mancare in un documento di questo tipo. Uno schema di riferimento del piano di business può essere questo:

  • Executive Summary : questa parte descrive in sintesi il progetto imprenditoriale, la storia dell’azienda, la mission, i business goals e come sarà organizzata e strutturata l’attività imprenditoriale.
  • Descrizione della società e del management : indica chi sono i soci e i manager, le funzioni e i ruoli, i loro curricula e background, le esperienze pregresse e i risultati ottenuti.
  • Descrizione dei prodotti e servizi : questa parte illustra in dettaglio i prodotti/servizi, con le loro caratteristiche distintive e le fonti di vantaggio competitivo. Inoltre, fa capire se sono già pronti per essere commercializzati o, al contrario, qual è il time-to-market ipotizzato per il loro lancio sul mercato.
  • Analisi del settore o dei settori di riferimento : spiega a quali consumatori target l’azienda si rivolge; come e perché i prodotti e servizi saranno in grado di assicurarle un vantaggio sostenibile e duraturo nel tempo.
  • Concorrenza e mercato : in questa sezione si inserisce una vera e propria analisi del mercato, indicando il posizionamento della società rispetto ai principali competitor diretti e indiretti e l’eventuale presenza di barriere all’entrata.
  • Strategie di marketing : indica le strategie commerciali identificando i canali ipotizzati per la distribuzione e le leve promozionali che saranno messe in atto.
  • Piano di realizzazione dell’idea di business : descrive, per ogni funzione aziendale, quali sono le attività necessarie per realizzare gli obiettivi della società, le relative tempistiche e, fattore sempre più rilevante negli ultimi anni, l’impatto ambientale delle attività produttive.
  • Fabbisogno di capitali : contiene la stima del capitale (di rischio e di debito) necessario per avviare l’impresa, indicando i termini, gli importi e le eventuali garanzie offerte.
  • Flussi finanziari: questa parte tratta le risorse finanziarie con cui si prevede di sostenere l’attività imprenditoriale, distinte tra capitale proprio (capitale sociale, utili…) e capitale di terzi (fondi, obbligazioni, debiti verso le banche…). È completata con la stima del Cash Flow Operativo, ovvero dei flussi di cassa che si generano con l’avvio dell’attività e che si ottengono scorporando dalle entrate legate alle vendite le uscite sostenute per l’acquisto di materie prime e semilavorati, costo del lavoro, imposte e tasse.

Executive Summary: cosa è e perché è importante

L’Executive Summary è la parte più importante del Business Plan, quella che permette di dare un’idea di cosa fa l’azienda, come lo fa e in cosa si distingue dalle altre. Si tratta della parte introduttiva del piano imprenditoriale, quella in cui vengono elencate e spiegate in modo sintetico le diverse parti del Business Plan, per fornire un’idea del progetto imprenditoriale. Questa è la parte che viene letta prima e quella su cui si gioca la possibilità di catturare l’interesse del lettore a proseguire la lettura. Ma come deve essere un Executive Summary per poter catturare l’attenzione e convincere? Ecco le caratteristiche del modello di riferimento più efficace.

  • Sintetico : l’Executive Summary è un sommario, ovvero un breve riassunto che tratta per sommi capi tutti i punti del piano di business che si andranno a sviluppare successivamente.
  • Chiaro : deve indicare quali sono gli obiettivi dell’impresa, quali sono i mercati target e con quali prodotti e servizi li si vuole approcciare. Ma soprattutto, un Business Plan deve essere sostenibile. Inutile porsi (e proporre agli stakeholder) obiettivi troppo ambiziosi, difficilmente raggiungibili.
  • Argomentato e concreto : deve supportare con dati realistici e credibili l’idea imprenditoriale e spiegare perché ritenete che la vostra azienda sarà una realtà di successo.
  • Scritto bene : sembra superfluo ricordarlo, ma un testo con errori di ortografia e refusi darà una pessima impressione del vostro operato e, di conseguenza, della vostra idea imprenditoriale.
  • Originale : per attirare l’attenzione di chi lo legge, l’Executive Summary deve esprimere la personalità e la creatività di chi lo ha redatto e dimostrare l’unicità dell’idea imprenditoriale.

Cosa deve contenere l’Executive Summary

Ovviamente, non esiste uno schema preciso di ciò che deve contenere un Executive Summary, perché il suo contenuto dovrà essere plasmato sull’azienda, i suoi soci e i suoi obiettivi di business. Esistono, però, alcuni argomenti ricorrenti, che sarebbe meglio indicare in un Executive Summary. Eccoli.

  • Background del management Chi siete, qual è la vostra storia di imprenditori, quali sono le vostre esperienze pregresse e quali risultati avete ottenuto.
  • Prodotti e servizi Qual è il vostro core business, quali sono le peculiarità dei vostri prodotti/servizi e qual è il loro valore aggiunto per i clienti.
  • Settori di mercato cui ci si rivolge A quali mercati vi rivolgete e perché li avete identificati come potenzialmente interessanti, quali sono le prospettive di crescita future dei segmenti di mercato che coprite.
  • Piano finanziario Qual è il fabbisogno di capitali della vostra azienda e in che modo avete pensato di accedere a queste risorse finanziarie.
  • Piano di marketing Qual è il marketing mix, quali sono le strategie di marketing e le tattiche, che tipo di canali intendete utilizzare e in che modo.

Ovviamente, queste sono linee generali, ma i contenuti dell’Executive Summary variano in relazione alla tipologia di interlocutori cui vi rivolgete. Il vostro obiettivo principale è reperire capitale o fondi di debito? Questo significa che i vostri interlocutori sono i potenziali investitori, le banche, le finanziarie, i fondi. In questo caso bisognerà valorizzare soprattutto la sostenibilità finanziaria della vostra idea imprenditoriale.

I vantaggi dell’utilizzo di un Business Plan

La possibilità di mettere “nero su bianco” gli obiettivi aziendali e definire le strategie utili per realizzarli permette all’imprenditore di organizzare al meglio la propria attività e razionalizzare i percorsi strategici. Il Business Plan, inoltre, aiuta gli intermediari finanziari (banche, fondi, finanziarie…) a valutare meglio il grado di rischiosità dei propri investimenti nella nuova impresa. Infine, il Business Plan è una cartina di tornasole per l’imprenditore, che viene aggiornato sulle opportunità e i rischi dell’attività. Il piano, infatti, non esaurisce la sua utilità al momento della costituzione della nuova impresa ma dovrà essere periodicamente aggiornato , controllando il raggiungimento effettivo dei risultati economico finanziari indicati e predisponendo possibili “aggiustamenti” in corso d’opera alle strategie aziendali. E se è vero che un buon Business Plan non è la garanzia del successo dell’impresa, è vero che se ben congeniato ed eseguito riduce sensibilmente i rischi di fallimento, sia perché evidenzia tutti gli aspetti da monitorare per la riuscita del progetto e sia perché la sua natura dinamica permette di adottare con il giusto anticipo le azioni correttive necessarie per centrare gli obiettivi dichiarati.

Lean Business Plan per massimizzare le performance

«Pianificare è essenziale ma i piani sono generalmente inutili», sosteneva il generale americano Dwight Eisenhower . I Business Plan tradizionali sono lunghi e complessi, difficili da aggiornare. La conseguenza è che spesso rimangono chiusi in un cassetto, perché nessuno vuole assumersi la responsabilità di intervenire su questi documenti.

L’applicazione del modello Lean alla procedura di elaborazione del Business Plan aiuta le aziende a ridurre i tempi di stesura, la lunghezza e la complessità del documento. Un Business Plan Lean è un documento snello, che permette di valutare con facilità i risultati ottenuti e procedere rapidamente agli aggiustamenti necessari per ottenere miglioramenti incrementali sui risultati di business, riducendo al minimo i rischi di insuccesso.

Un Lean Business Plan permette al management di aumentare le opportunità di successo, ragionando in un’ottica di “piccoli passi”. «Il business planning lean – spiega Marco Planzi, Associate Partner di P4I – Partners4Innovation – è un processo interno all’azienda che aiuta a sviluppare una strategia imprenditoriale solida, a rivederla non appena si conoscono meglio i clienti e i loro bisogni e misurare in modo preciso le performance ». L’adozione di questo approccio agile e minimalista permette di compilare un piano di business in meno di un’ora puntando sui soli elementi essenziali, riducendo al minimo fronzoli e ridondanze con la certezza di mettere a fuoco da subito il Business Model più efficace rispondendo a poche, semplici, domande. Il Lean Business Plan, prosegue Planzi, «sintetizza ciò che succederà e quando, chi è responsabile di cosa e quello che ci si deve aspettare in merito alle vendite, alle spese e ai flussi di cassa».

Marco Planzi

Marco Planzi

Ma quali sono gli elementi di un Lean Business Plan? Secondo gli esperti di P4I – Partners4Innovation, le componenti essenziali sono 4:

  • Strategia : cosa si vuole fare
  • Tattica : come si farà
  • Execution : chi farà cosa
  • Financials : quali risultati si otterranno

Il Lead Business Plan è, quindi, ben più di un documento, piuttosto è un processo che mira al miglioramento continuo delle performance d’impresa. Dopo aver definito una strategia, dopo averla tradotta in pratica e analizzato i risultati ottenuti, sarà possibile intervenire sul Business Plan e ricominciare daccapo, in un processo virtuoso continuo.

I documenti da allegare al Business Plan

Una volta scritto il documento vero e proprio, bisogna capire quali documenti ha senso allegare al Business Plan. Il piano serve anche a supportare la pianificazione economica e finanziaria dell’impresa, infatti generalmente al documento principale si allegano lo Stato Patrimoniale, il Conto Economico e il Prospetto di Tesoreria. I preventivi dei fornitori e i contratti già siglati serviranno a dare consistenza al piano economico-finanziario, insieme alle stime e alle ricerche sui mercati target. Se il progetto imprenditoriale si realizza come emanazione ( spinoff ) di una società che già opera sul mercato, è utile allegare l’ atto costitutivo e lo statuto, che elencano i soci e presentano gli schemi di funzionamento della società, gli organi aziendali, i poteri degli amministratori, i criteri di ripartizione degli utili… Il curriculum vitae dei soci è importante, perché mette in evidenza la loro formazione ed esperienza, la conoscenza del settore e le motivazioni che li spingono verso la realizzazione delle idee di business. Oltre al C.V. è necessario allegare la situazione patrimoniale e finanziaria dei soci, che offrono una misura della loro capacità di far fronte alla richiesta di restituzione del capitale preso in prestito.

Conclusioni

I vantaggi di un piano imprenditoriale ben congeniato ed eseguito sono numerosi. «Spesso – conclude Gaschi – la stesura del Business Plan è vista come un adempimento dovuto per accedere a finanziamenti e capitale di debito. In realtà, si tratta di un documento che serve in primis al personale, per capire a fondo l’organizzazione , e al management , per dimostrare la caratura del progetto d’impresa, definire l’assetto economico-finanziario e incentivare, attraverso la pianificazione, il miglioramento delle performance aziendali».

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Andrea Gaschi

  • B business model
  • G Gestione aziendale
  • M Management
  • M marketing
  • O obiettivi
  • S stakeholder
  • S strategia

Innovation Management

Articoli correlati

Data driven marketing

  • I KPI del Marketing: le metriche fondamentali per la misurazione delle performance

07 Giu 2023

  • Formazione aziendale, è ora di cambiare. «Prendete spunto da Netflix e Amazon»

25 Gen 2019

cos e un business plan

Digital skills

  • Il Digital DNA: una mappa per muoversi nel labirinto delle competenze digitali

28 Feb 2018

  • view_list Articoli correlati

Articolo 1 di 4

I tuoi contenuti, la tua privacy!

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici necessari alla navigazione e funzionali all’erogazione del servizio. Utilizziamo i cookie anche per fornirti un’esperienza di navigazione sempre migliore, per facilitare le interazioni con le nostre funzionalità social e per consentirti di ricevere comunicazioni di marketing aderenti alle tue abitudini di navigazione e ai tuoi interessi.

Puoi esprimere il tuo consenso cliccando su ACCETTA TUTTI I COOKIE. Chiudendo questa informativa, continui senza accettare.

Potrai sempre gestire le tue preferenze accedendo al nostro COOKIE CENTER e ottenere maggiori informazioni sui cookie utilizzati, visitando la nostra COOKIE POLICY .

Cookie Center

Tramite il nostro Cookie Center, l'utente ha la possibilità di selezionare/deselezionare le singole categorie di cookie che sono utilizzate sui siti web.

Per ottenere maggiori informazioni sui cookie utilizzati, è comunque possibile visitare la nostra COOKIE POLICY .

COOKIE TECNICI

I cookie tecnici sono necessari al funzionamento del sito web perché abilitano funzioni per facilitare la navigazione dell’utente, che per esempio potrà accedere al proprio profilo senza dover eseguire ogni volta il login oppure potrà selezionare la lingua con cui desidera navigare il sito senza doverla impostare ogni volta.

COOKIE ANALITICI

I cookie analitici, che possono essere di prima o di terza parte, sono installati per collezionare informazioni sull’uso del sito web. In particolare, sono utili per analizzare statisticamente gli accessi o le visite al sito stesso e per consentire al titolare di migliorarne la struttura, le logiche di navigazione e i contenuti.

COOKIE DI PROFILAZIONE E SOCIAL PLUGIN

I cookie di profilazione e i social plugin, che possono essere di prima o di terza parte, servono a tracciare la navigazione dell’utente, analizzare il suo comportamento ai fini marketing e creare profili in merito ai suoi gusti, abitudini, scelte, etc. In questo modo è possibile ad esempio trasmettere messaggi pubblicitari mirati in relazione agli interessi dell’utente ed in linea con le preferenze da questi manifestate nella navigazione online.

Clicca sul pulsante per copiare il link RSS negli appunti.

What is a Business Plan? Definition and Resources

Clipboard with paper, calculator, compass, and other similar tools laid out on a table. Represents the basics of what is a business plan.

9 min. read

Updated July 29, 2024

Download Now: Free Business Plan Template →

If you’ve ever jotted down a business idea on a napkin with a few tasks you need to accomplish, you’ve written a business plan — or at least the very basic components of one.

The origin of formal business plans is murky. But they certainly go back centuries. And when you consider that 20% of new businesses fail in year 1 , and half fail within 5 years, the importance of thorough planning and research should be clear.

But just what is a business plan? And what’s required to move from a series of ideas to a formal plan? Here we’ll answer that question and explain why you need one to be a successful business owner.

  • What is a business plan?

Definition: Business plan is a description of a company's strategies, goals, and plans for achieving them.

A business plan lays out a strategic roadmap for any new or growing business.

Any entrepreneur with a great idea for a business needs to conduct market research , analyze their competitors , validate their idea by talking to potential customers, and define their unique value proposition .

The business plan captures that opportunity you see for your company: it describes your product or service and business model , and the target market you’ll serve. 

It also includes details on how you’ll execute your plan: how you’ll price and market your solution and your financial projections .

Reasons for writing a business plan

If you’re asking yourself, ‘Do I really need to write a business plan?’ consider this fact: 

Companies that commit to planning grow 30% faster than those that don’t.

Creating a business plan is crucial for businesses of any size or stage. It helps you develop a working business and avoid consequences that could stop you before you ever start.

If you plan to raise funds for your business through a traditional bank loan or SBA loan , none of them will want to move forward without seeing your business plan. Venture capital firms may or may not ask for one, but you’ll still need to do thorough planning to create a pitch that makes them want to invest.

But it’s more than just a means of getting your business funded . The plan is also your roadmap to identify and address potential risks. 

It’s not a one-time document. Your business plan is a living guide to ensure your business stays on course.

Related: 14 of the top reasons why you need a business plan

Brought to you by

LivePlan Logo

Create a professional business plan

Using ai and step-by-step instructions.

Secure funding

Validate ideas

Build a strategy

What research shows about business plans

Numerous studies have established that planning improves business performance:

  • 71% of fast-growing companies have business plans that include budgets, sales goals, and marketing and sales strategies.
  • Companies that clearly define their value proposition are more successful than those that can’t.
  • Companies or startups with a business plan are more likely to get funding than those without one.
  • Starting the business planning process before investing in marketing reduces the likelihood of business failure.

The planning process significantly impacts business growth for existing companies and startups alike.

Read More: Research-backed reasons why writing a business plan matters

When should you write a business plan?

No two business plans are alike. 

Yet there are similar questions for anyone considering writing a plan to answer. One basic but important question is when to start writing it.

A Harvard Business Review study found that the ideal time to write a business plan is between 6 and 12 months after deciding to start a business. 

But the reality can be more nuanced – it depends on the stage a business is in, or the type of business plan being written.

Ideal times to write a business plan include:

  • When you have an idea for a business
  • When you’re starting a business
  • When you’re preparing to buy (or sell)
  • When you’re trying to get funding
  • When business conditions change
  • When you’re growing or scaling your business

Read More: The best times to write or update your business plan

How often should you update your business plan?

As is often the case, how often a business plan should be updated depends on your circumstances.

A business plan isn’t a homework assignment to complete and forget about. At the same time, no one wants to get so bogged down in the details that they lose sight of day-to-day goals. 

But it should cover new opportunities and threats that a business owner surfaces, and incorporate feedback they get from customers. So it can’t be a static document.

Related Reading: 5 fundamental principles of business planning

For an entrepreneur at the ideation stage, writing and checking back on their business plan will help them determine if they can turn that idea into a profitable business .

And for owners of up-and-running businesses, updating the plan (or rewriting it) will help them respond to market shifts they wouldn’t be prepared for otherwise. 

It also lets them compare their forecasts and budgets to actual financial results. This invaluable process surfaces where a business might be out-performing expectations and where weak performance may require a prompt strategy change. 

The planning process is what uncovers those insights.

Related Reading: 10 prompts to help you write a business plan with AI

  • How long should your business plan be?

Thinking about a business plan strictly in terms of page length can risk overlooking more important factors, like the level of detail or clarity in the plan. 

Not all of the plan consists of writing – there are also financial tables, graphs, and product illustrations to include.

But there are a few general rules to consider about a plan’s length:

  • Your business plan shouldn’t take more than 15 minutes to skim.
  • Business plans for internal use (not for a bank loan or outside investment) can be as short as 5 to 10 pages.

A good practice is to write your business plan to match the expectations of your audience. 

If you’re walking into a bank looking for a loan, your plan should match the formal, professional style that a loan officer would expect . But if you’re writing it for stakeholders on your own team—shorter and less formal (even just a few pages) could be the better way to go.

The length of your plan may also depend on the stage your business is in. 

For instance, a startup plan won’t have nearly as much financial information to include as a plan written for an established company will.

Read More: How long should your business plan be?  

What information is included in a business plan?

The contents of a plan business plan will vary depending on the industry the business is in. 

After all, someone opening a new restaurant will have different customers, inventory needs, and marketing tactics to consider than someone bringing a new medical device to the market. 

But there are some common elements that most business plans include:

  • Executive summary: An overview of the business operation, strategy, and goals. The executive summary should be written last, despite being the first thing anyone will read.
  • Products and services: A description of the solution that a business is bringing to the market, emphasizing how it solves the problem customers are facing.
  • Market analysis: An examination of the demographic and psychographic attributes of likely customers, resulting in the profile of an ideal customer for the business.
  • Competitive analysis: Documenting the competitors a business will face in the market, and their strengths and weaknesses relative to those competitors.
  • Marketing and sales plan: Summarizing a business’s tactics to position their product or service favorably in the market, attract customers, and generate revenue.
  • Operational plan: Detailing the requirements to run the business day-to-day, including staffing, equipment, inventory, and facility needs.
  • Organization and management structure: A listing of the departments and position breakdown of the business, as well as descriptions of the backgrounds and qualifications of the leadership team.
  • Key milestones: Laying out the key dates that a business is projected to reach certain milestones , such as revenue, break-even, or customer acquisition goals.
  • Financial plan: Balance sheets, cash flow forecast , and sales and expense forecasts with forward-looking financial projections, listing assumptions and potential risks that could affect the accuracy of the plan.
  • Appendix: All of the supporting information that doesn’t fit into specific sections of the business plan, such as data and charts.

Read More: Use this business plan outline to organize your plan

  • Different types of business plans

A business plan isn’t a one-size-fits-all document. There are numerous ways to create an effective business plan that fits entrepreneurs’ or established business owners’ needs. 

Here are a few of the most common types of business plans for small businesses:

  • One-page plan : Outlining all of the most important information about a business into an adaptable one-page plan.
  • Growth plan : An ongoing business management plan that ensures business tactics and strategies are aligned as a business scales up.
  • Internal plan : A shorter version of a full business plan to be shared with internal stakeholders – ideal for established companies considering strategic shifts.

Business plan vs. operational plan vs. strategic plan

  • What questions are you trying to answer? 
  • Are you trying to lay out a plan for the actual running of your business?
  • Is your focus on how you will meet short or long-term goals? 

Since your objective will ultimately inform your plan, you need to know what you’re trying to accomplish before you start writing.

While a business plan provides the foundation for a business, other types of plans support this guiding document.

An operational plan sets short-term goals for the business by laying out where it plans to focus energy and investments and when it plans to hit key milestones.

Then there is the strategic plan , which examines longer-range opportunities for the business, and how to meet those larger goals over time.

Read More: How to use a business plan for strategic development and operations

  • Business plan vs. business model

If a business plan describes the tactics an entrepreneur will use to succeed in the market, then the business model represents how they will make money. 

The difference may seem subtle, but it’s important. 

Think of a business plan as the roadmap for how to exploit market opportunities and reach a state of sustainable growth. By contrast, the business model lays out how a business will operate and what it will look like once it has reached that growth phase.

Learn More: The differences between a business model and business plan

  • Moving from idea to business plan

Now that you understand what a business plan is, the next step is to start writing your business plan . 

The best way to start is by reviewing examples and downloading a business plan template . These resources will provide you with guidance and inspiration to help you write a plan.

We recommend starting with a simple one-page plan ; it streamlines the planning process and helps you organize your ideas. However, if one page doesn’t fit your needs, there are plenty of other great templates available that will put you well on your way to writing a useful business plan.

Content Author: Tim Berry

Tim Berry is the founder and chairman of Palo Alto Software , a co-founder of Borland International, and a recognized expert in business planning. He has an MBA from Stanford and degrees with honors from the University of Oregon and the University of Notre Dame. Today, Tim dedicates most of his time to blogging, teaching and evangelizing for business planning.

Check out LivePlan

Table of Contents

  • Reasons to write a business plan
  • Business planning research
  • When to write a business plan
  • When to update a business plan
  • Information to include
  • Business vs. operational vs. strategic plans

Related Articles

cos e un business plan

5 Min. Read

Create a Compelling Message With Your Business Plan to Sell Your Idea

Assisted living business plan

7 Min. Read

How to Write an Assisted Living Business Plan + Free Sample Plan PDF

cos e un business plan

8 Min. Read

How to Forecast Personnel Costs in 3 Steps

Yoga studio business plan

6 Min. Read

How to Write a Yoga Studio Business Plan + Free Sample Plan PDF

The LivePlan Newsletter

Become a smarter, more strategic entrepreneur.

Your first monthly newsetter will be delivered soon..

Unsubscribe anytime. Privacy policy .

Garrett's Bike Shop

The quickest way to turn a business idea into a business plan

Fill-in-the-blanks and automatic financials make it easy.

No thanks, I prefer writing 40-page documents.

LivePlan pitch example

Discover the world’s #1 plan building software

cos e un business plan

Newsletters

  • Supermercados
  • Criptomonedas
  • Redes Sociales
  • Ciberseguridad
  • Internacional
  • Elecciones 2023
  • Insider Teach
  • CEO Insider
  • Alimentación
  • Entretenimiento
  • Better Capitalism
  • Smart Business
  • Mobility Insider
  • Smart Business Meetings
  • Top Insiders
  • Top Teachers
  • Diccionario
  • Podcast ExtraBIts

El Corte Inglés se apoya en McKinsey para dibujar un plan estratégico con un nuevo orden en su cúpula

El Corte Inglés

El Corte Inglés

Foto del redactor Marta Godoy

Enlace copiado

  • El Corte Inglés se va a apoyar en el gigante de la consultoría McKinsey para construir un plan estratégico 2025-2030.
  • La hoja de ruta que prepara Bottazzini, recién nombrado CEO, traerá consigo un nuevo orden en su cúpula directiva. 

Un paso por delante. Así pretende ir El Corte Inglés y para ello ya está inmerso en construir un plan estratégico 2025-2030 con el que el holding de la distribución busca encontrar el rumbo tras varios años en constante cambio .

De acuerdo a El Confidencial , Gastón Bottazzini, el nuevo consejero delegado elegido en la pasada junta general de accionistas, se va a apoyar en el gigante de la consultoría McKinsey para preparar la nueva organización directiva con la que afrontar una etapa de crecimiento.

En este sentido, parece que el motor del grupo de distribución vendrá tanto una forma orgánica como mediante adquisiciones, lo que, insisten, supondrá un cambio relevante en la cúpula ejecutiva.

Bottazzini ha adelantado a los distintos responsables que el organigrama cambiará a partir de febrero de 2025, momento en el que se presentará la nueva hoja de ruta. Aun con ello, el argentino, el primer extranjero en ponerse al frente la compañía, sí ha transmitido que cuenta con todos ellos para los próximos 5 años.

El juego de malabares detrás del cierre de El Corte Inglés de Méndez Álvaro: ahorrar costes o perder el rol de ser uno de los mayores empleadores de España

No es la primera vez el directivo se apoya en McKinsey. Trabajó en ella entre 1996 y 2008 y fue parte activa cuando fue consejero delegado de Falabella, el grupo chileno en el que trabajó antes de incorporarse a El Corte Inglés.

A pesar de este planteamiento inicial, otras voces apuntan que en el esquema inicial de Bottazzini está previsto pasar de las dos direcciones generales actuales , la de retail, la que más beneficio aporta al holding, y la de corporativo y nuevos negocios, a entre cuatro y cinco unidades de negocio más.

Actualmente, la primera está dirigida por José María Folache, mientras que la segunda la lidera Santiago Bau. En este sentido, la reorganización supondría la creación de otras divisiones especializadas en viajes, servicios financieros e inmobiliario. Esta segmentación traería consigo nombramientos de directores generales, lo que alteraría el reparto de poder.

No obstante, no es la primera vez que las grandes piezas de El Corte Inglés se mueven. Lo hicieron a finales de julio cuando Marta Álvarez nombró a Bottazzini, inicialmente fichado como asesor de la presidenta, y lo ascendió a consejero delegado . Una figura que la propia presidenta había eliminado cuando en marzo de 2022 prescindió de Víctor del Pozo a los dos meses de renovarlo por cinco años más.

El Corte Inglés 3.0 ya está aquí

La llegada de Bottazzini y su incorporación como CEO ha traído el descontento de Folache y para Bau, parte activa de la recuperación de las cuentas de la cadena de grandes almacenes. 

De hecho, El Corte Inglés ganó el pasado año 359 millones , lo que representó un crecimiento anual del 73,7% y su mejor ejercicio operativo, sin contar extraordinarios, desde el estallido de la crisis en 2018. 

Su facturación creció un 5,4%, hasta los 16.333 millones. De ellos, 12.854 procedieron del área retail, que engloba las divisiones de moda, alimentación, con los supermercados Hipercor, Supercor, Sánchez Romero y el Club Gourmet, y la hostelería.

Viajes El Corte Inglés, por su parte, logró un volumen global de ingresos de 3.306 millones de euros, con un incremento del 12,6% sobre el año anterior, lo que implica los mejores resultados de su historia. Tampoco es menor división financiera, con Mutua Madrileña como nuevo socio, que obtuvo también unos resultados inéditos.

Conoce cómo trabajamos en BusinessInsider .

Etiquetas: El Corte Ingles , Comercio , Moda , Empresa

Otros artículos interesantes:

  • El Corte Inglés abre una nueva etapa con su plan estratégico 2025-2030 y un nuevo consejero delegado
  • De María Pombo al Mad Cool: la receta de la 'new' era económica de El Corte Inglés
  • Impulsado por Mastercard : Mastercard reconoce a las 3 fintech más innovadoras de España y Portugal

IMAGES

  1. Cos'è un Business Plan, come si scrive e perchè snello (Lean) è più

    cos e un business plan

  2. Come fare un Business Plan: la guida passo passo

    cos e un business plan

  3. Guida al Business Plan: cos'è, a cosa serve e come farlo in modo efficace

    cos e un business plan

  4. Come realizzare un business plan: infografica in 12 giallini

    cos e un business plan

  5. Business plan, cos'è e a cosa serve

    cos e un business plan

  6. Guida al Business Plan, la struttura corretta per crearlo

    cos e un business plan

VIDEO

  1. Le business plan en trois concepts clés

  2. La structure-type du business plan (vidéo 3 sur 10)

  3. Business Plan da Bilancio XBRL

  4. Comment construire un business plan convaincant ?

  5. Che cos’è un CRM ?

  6. Il network è un business a investimento 0? #shorts

COMMENTS

  1. Business plan: cos'è, come farlo e a cosa serve [Guida 2024]

    presentare l'azienda a potenziali investitori: il Business Plan è uno strumento fondamentale per convincere potenziali investitori della validità del tuo progetto; ottenere fondi pubblici e prestiti bancari. Ora che conosci i vantaggi di scrivere un Business Plan, è il momento di mettersi all'opera.

  2. Come creare un business plan: esempio pratico (2024)

    Scopri come fare un business plan: esempio e guida passo dopo passo. Come creare un business plan: esempio pratico (2024) ... Digital marketing: cos'è e cosa fa uno specialista del settore.

  3. Business plan: cos'è, definizione e a cosa serve

    Business plan cos'è. Il documento che permette a un'idea imprenditoriale di prendere vita è il business plan, una guida che contiene i riferimenti utili per la pianificazione e la gestione aziendale e che presenta l'azienda a potenziali finanziatori e investitori. Attraverso il business plan è possibile esaminare i fattori di successo dell'idea imprenditoriale nel lungo periodo e ...

  4. Cos'è e come scrivere un business plan in 9 passaggi (2024)

    Come scrivere un business plan in 9 passaggi. Redigi un executive summary. Scrivi una descrizione dell'azienda. Effettua un'analisi di mercato. Delinea dirigenza e organizzazione. Elenca i tuoi prodotti e servizi. Effettua la segmentazione dei clienti. Definisci un marketing plan.

  5. Cos'è il BUSINESS PLAN, come farlo, a cosa serve

    Cosa è un Business Plan. Il Business Plan (o piano industriale) è un documento che descrive un progetto imprenditoriale. Comprende: obiettivi, strategie, vendite, marketing e previsioni finanziarie. Un business plan aiuta a chiarire la tua idea di business. ... Il Business Plan è un documento composto da 2 parti:

  6. Business plan: a cosa serve, come farlo ed esempio pratico

    Business plan: a cosa serve, come farlo ed esempio pratico. Il business plan è un documento molto importante per la vita dell'impresa e per definire strategie, obiettivi e modalità per raggiungerli. Si tratta di uno strumento utile sia per prendere decisioni strategiche sia per mostrare a terzi l'operatività dell'azienda e le ...

  7. Business Plan: A cosa serve? Come si fa? Esempi Pratici

    A cosa serve un business plan. Un business plan serve principalmente per poter illustrare la nostra idea imprenditoriale a potenziali finanziatori. Esso, ovviamente, può essere utile anche per capire in che direzione vogliamo spingere il nostro business e se quella direzione che vogliamo seguire ci porterà al successo o meno.

  8. Come redigere un business plan: la guida definitiva

    I requisiti di un buon business plan. Affinché il business plan della tua startup si riveli davvero efficace, devi avere cura che il documento strategico sia quanto più chiaro e leggibile e quanto più completo e dettagliato possibile. Fai attenzione: ciò non significa che deve essere necessariamente lunghissimo.

  9. Come si fa un business plan. Guida 2022 aggiornata

    Le aziende con un business plan hanno una crescita del 30% più rapida rispetto a quelle senza pianificazione (Fonte: Journal of Management Studies). Business plan: cos'è e come si realizza. Un business plan è un documento che descrive nel dettaglio tutto quello che riguarda tua azienda.

  10. How To Write A Business Plan (2024 Guide)

    Describe Your Services or Products. The business plan should have a section that explains the services or products that you're offering. This is the part where you can also describe how they fit ...

  11. Business Plan: What It Is and How to Write One in 9 Steps

    A business plan is a strategic document that outlines a company's goals, strategies for achieving them, and the time frame for their achievement. It covers aspects like market analysis, financial projections, and organizational structure. Ultimately, a business plan serves as a roadmap for business growth and a tool to secure funding.

  12. Come fare un business plan: la Guida Danea

    Cos'è un Business Plan e a cosa serve? Per qualsiasi iniziativa d'impresa, non solo se appartenente ad un settore innovativo, il Business Plan è uno strumento di gestione fondamentale, un documento programmatico, strategico e analitico dalle molte e differenti finalità:. Fornire una guida strategica, un elenco di passi che verranno calcati e di obiettivi che ci si aspetta di raggiungere.

  13. Business plan, cos'è e come funziona

    Business plan, cos'è e come funziona. Il Business Plan è un documento in cui viene descritto un progetto imprenditoriale definendone obiettivi, strategie, criteri di vendita, marketing e previsioni. Il Business Plan serve sia come guida strategica all'interno dell'impresa, sia come documento da presentare per la richiesta di finanziamenti.

  14. Come scrivere un business plan vincente: guida completa con esempi

    1 - Indice. Tipicamente il business plan comincia con l'indice, una breve lista di tutti i punti che saranno trattati nel seguito. E' la prima cosa che viene letta, ma l'ultima che viene scritta. Perciò assicurati di compilarlo solamente dopo aver redatto tutti i passi seguenti.

  15. Business plan: struttura e contenuto

    La struttura e il contenuto sono i fattori decisivi per un business plan di successo: i concetti illustrati dovrebbero includere tutte le aree dell'azienda e avere le giuste risposte per ogni possibile domanda. Inoltre, dato che i contenuti di un business plan sono piuttosto dettagliati, essi dovrebbero essere suddivisi in una componente ...

  16. What is a Business Plan? Definition, Tips, and Templates

    2. Feasibility Business Plan. This type of business plan focuses on a single essential aspect of the business — the product or service. It may be part of a startup business plan or a standalone plan for an existing organization. This comprehensive plan may include: A detailed product description. Market analysis. Technology needs. Production ...

  17. Business plan: definizione e linee guida

    In un altro approfondimento ci siamo occupati dei 10 errori classici compiuti dalle imprese italiane quando ci si approccia al tema del business plan. Cos'è un business plan e come si compila: composizione e struttura. Il business plan è articolato in sezioni che devono essere redatte con rigore ed efficacia comunicativa.

  18. Business plan

    v. t. e. A business plan is a formal written document containing the goals of a business, the methods for attaining those goals, and the time-frame for the achievement of the goals. It also describes the nature of the business, background information on the organization, the organization's financial projections, and the strategies it intends to ...

  19. Business Plan: What It Is, What's Included, and How to Write One

    Key Takeaways. A business plan is a document detailing a company's business activities and strategies for achieving its goals. Startup companies use business plans to launch their venture and to ...

  20. 10 passi per avviare un'impresa nel 2024

    Ecco cosa dovrebbe comprendere un business plan completo: Riassunto. Il riassunto dev'essere il primo punto del business plan, ma dev'essere scritto per ultimo.

  21. Cos'è un Business Plan, come si scrive e perchè snello ...

    Cosa è un Business Plan, come si scrive e perchè è importante renderlo Lean (snello) È il documento che permette di catturare l'attenzione degli investitori, ma anche un processo che mira a raccogliere informazioni, effettuare analisi e valutazioni. Ha anche una fortissima valenza interna, per stimolare organizzazione e management a ...

  22. What is a Business Plan? Definition + Resources

    A Harvard Business Review study found that the ideal time to write a business plan is between 6 and 12 months after deciding to start a business. But the reality can be more nuanced - it depends on the stage a business is in, or the type of business plan being written. Ideal times to write a business plan include: When you have an idea for a ...

  23. El Corte Inglés se apoya en McKinsey para dibujar un plan estratégico

    Un paso por delante. Así pretende ir El Corte Inglés y para ello ya está inmerso en construir un plan estratégico 2025-2030 con el que el holding de la distribución busca encontrar el rumbo tras varios años en constante cambio.. De acuerdo a El Confidencial, Gastón Bottazzini, el nuevo consejero delegado elegido en la pasada junta general de accionistas, se va a apoyar en el gigante de ...

  24. Agriculture commerciale: Un plan de soutien massif déployé en faveur

    Le Projet de Développement de l'Agriculture Commerciale en Guinée mène depuis ces deux dernières années une offensive tous azimuts en appui à ses bénéficiaires, notamment aux acteurs intervenant dans les maillons transformation et commercialisation des produits agricoles soutenues par le Projet. Ces appuis structurants constituent des réponses adaptées aux besoins de financement ...

Opportunità Minacce