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Business plan nella fase di startup. Idea imprenditoriale, modello di business e identità aziendale

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Business plan nella fase di startup. Idea imprenditoriale, modello di business e identità aziendale Copertina flessibile – 19 marzo 2021

  • ISBN-10 8823823153
  • ISBN-13 978-8823823150
  • Editore EGEA
  • Data di pubblicazione 19 marzo 2021
  • Lingua Italiano
  • Dimensioni 17.3 x 1.4 x 24.5 cm
  • Lunghezza stampa 224 pagine
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  • Editore ‏ : ‎ EGEA (19 marzo 2021)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 224 pagine
  • ISBN-10 ‏ : ‎ 8823823153
  • ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8823823150
  • Peso articolo ‏ : ‎ 420 g
  • Dimensioni ‏ : ‎ 17.3 x 1.4 x 24.5 cm
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How to Write a Startup Business Plan (10 Effective Steps)

Learn how to create an effective business plan in 10 easy steps and discover the transformative power of mentorship to elevate your startup's strategy.

business plan nella fase di startup

Robin Waite

5 minute read

10 steps to create a business plan

Short answer

What should an effective business plan include?

An effective business plan should include the following elements:

  • Executive summary
  • Company description
  • Market analysis
  • Your products or services
  • Marketing and sales strategies
  • Organization and management
  • Financial projections
  • Funding requirements
  • Risk assessment
  • Conclusion and Call to Action

You need a strategic business plan to successfully navigate the startup world

Diving into the startup world without a clear plan is like setting sail without a compass ; you might drift aimlessly or even crash.

A solid business plan isn't just a piece of paper—it's your roadmap to success. It attracts the right investors, guides your decisions, and sets you on a clear path to victory.

In this article, I’ll walk you through 10 essential steps to craft that perfect plan. Plus, I’ll touch on the invaluable insights a business mentor can offer.

So, if you want to avoid common pitfalls and boost your chances of success, keep reading. Your startup's future might just depend on it.

Step 1: Executive summary

Think of the executive summary as the elevator pitch for your startup. It's a quick snapshot that captures the heart of your business idea, mission, and goals.

In this brief section, make sure to highlight who your target audience is, what sets you apart in the market, and your unique selling points.

And don't forget to give a glimpse of your financial outlook and any funding needs—it sets the stage for the details that follow.

Here's an example of an executive summary slide:

Executive summary slide example

Step 2: Company description

Here's where you tell your startup's story. It's not just a list of facts or a timeline. It's about painting a picture that connects with your readers.

Clearly outline your vision, mission, and the values that drive you. Share key milestones you've hit and where you currently stand in your business journey. This section gives depth to your startup, showing both where you've been and where you're headed.

Here's an example of a company introduction slide:

Company introduction slide example

Step 3: Market analysis

To thrive, you've got to know the lay of the land. That's where market analysis comes in. Start by zeroing in on your target audience and truly understanding what they're looking for.

Dive deep into industry trends, the overall market size, and where it's headed. And don't just know your competitors—understand what makes you stand out from the crowd.

Here's what a market analysis slide should look like:

Market analysis slide example

Step 4: Products or services

Here's your chance to shine a spotlight on what you're offering. What problems are your products or services solving? What makes them special? Whether it's a unique feature, a patent, or some groundbreaking tech, make it clear why your offerings are game-changers.

Here's an example of a solution slide:

Solution slide example

Step 5: Marketing and sales strategies

In today's crowded market, standing out is crucial. This step is all about your game plan to grab attention and win customers. Detail how you'll sell, where you'll promote, and how you'll get your products or services into the hands of those who need them.

Here's what a go-to-market slide should look like:

Go-to-market slide example

Step 6: Organization and management

Behind every great startup is a team of passionate people. Here, introduce your squad. Highlight their expertise, define their roles, and show the structure that keeps everything running smoothly.

If you've got advisors or partners in your corner, mention them—it shows you're serious about growing in every direction.

Here’s a full guide on how to create the perfect team slide for your startup . And here's a great example of one:

Team slide example

Step 7: Financial projections

Numbers don't lie, and in this step, they sketch out your startup's potential future. Dive into the financials, projecting where you see your revenue, expenses, and profits heading over the next few years.

By breaking down your initial costs and where you expect to get your funding, you give a clear view of how you're setting up for success.

Here's an example of a financials slide:

Financial projections slide example

Step 8: Funding requirements

Every startup needs fuel to get off the ground, and that fuel is capital. Here, be clear about how much you need to launch and keep things running.

Break down where every dollar will go, whether that's marketing, product development, or daily operations.

If you've already got some backers or have your eye on potential investors, mention them—it adds weight to your pitch.

Here's what a use of funds slide should look like:

Use of funds slide example

Step 9: Risk assessment

Every venture has its bumps in the road. Here, show that you're not just aware of potential challenges but that you've got a plan to tackle them. In assessing risks, it's crucial to choose the right business structure at the beginning. For examples, the formation of an LLC as a strategic measure not only protects your personal assets from business liabilities but also mitigates financial risks for stakeholders. By laying out your strategies for handling risks, you prove you're not just optimistic—you're realistic and ready.

Here's an example of a risk assessment slide:

Risk assessment slide example

Step 10: Conclusion and Call to Action

Time to wrap it up and rally your readers. Summarize the key points of your plan, driving home why your startup is a solid bet.

But remember, this isn't just a conclusion—it's a launchpad. Encourage readers to get involved, whether that's investing, partnering, or simply supporting your vision. Let's get this journey started!

And, if you need more information, check out our comprehensive guide on how to write a business plan .

Here's an example of a next step slide:

Next step slide example

Seek guidance from a business mentor

While a solid business plan is your startup's compass, adding guidance from a business mentor to your journey is like having a seasoned captain on board.

They bring a treasure trove of insights, lessons from past experiences, and a network of industry contacts. Their tailored advice doesn't just polish your plan—it also boosts your confidence and resilience, two must-haves for the unpredictable startup seas.

By embracing mentorship, you're signaling that you're all in on growth, ready to soak up wisdom and accelerate your path to success.

Why is a business plan crucial for startups?

Think of a business plan as your startup's GPS. It helps you navigate the twists and turns, pointing out both the challenges and the golden opportunities ahead. It's your master blueprint, detailing everything from your big-picture goals to your financial forecasts .

What role does a business mentor play in this process?

A business mentor serves as a seasoned guide in the startup journey. Drawing from their wealth of experience, they offer invaluable insights, helping startups navigate challenges and optimize their strategies. Their guidance is instrumental in making informed, strategic decisions.

How can a mentor enhance my market analysis?

Mentors have their finger on the pulse of the industry. They can help you get a clearer picture of market trends, spot who you're really up against, and gauge where the opportunities lie. With their insights, your market analysis won't just be good—it'll be top-notch.

Can a mentor assist in financial projections?

Absolutely. If your mentor has a financial background, they can be a goldmine. They'll help you craft projections that are both ambitious and grounded in reality. From revenue estimates to potential expenses, they'll ensure your numbers make sense.

How can you incorporate mentorship into the business plan?

Consider adding a dedicated section in your business plan to highlight the mentorship aspect. By detailing the insights and guidance you've received, or intend to seek, you underscore your commitment to informed growth. This proactive approach can resonate well with potential investors and stakeholders.

Business plan templates

Starting your business plan can feel like staring at a blank canvas—it's full of potential, but where do you begin? That's where interactive business plan templates come into play.

These templates serve as a structured guide, ensuring you don't miss any crucial details while allowing for flexibility and customization. They're designed to streamline the process, making it easier to organize your thoughts and present your vision in a coherent manner.

Ready to dive in? Grab a template from the library below and give your business plan a head start.

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Robin Waite is a business coach based in the UK, bestselling author, and also regular business speaker. Robin's Fearless Business Accelerator covers pricing, productising services, and sales for coaches, consultants, and freelancers. Robin's passion is content marketing and blogging and he enjoys finding creative ways to make complex business topics simple for his readers.

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Studio Simone – Commercialista Online | Dott. Massimo Simone

Come impostare un business plan per aziende in fase di start-up

Perché è importante predisporre un business plan per le start-up.

In questo articolo parleremo delle varie fasi in cui viene solitamente a concretizzarsi la realizzazione di un progetto imprenditoriale .

Molto spesso si è in presenza di progetti di business molto interessanti, ma che per diversi motivi non vengono a concretizzarsi, ed una delle cause maggiormente frequenti consiste nella mancanza dei mezzi finanziari necessari per la realizzazione dell’investimento.

In sede di start-up, quindi, risulta fondamentale procedere inizialmente con l’impostazione di un piano economico-finanziario che possa stimolare i potenziali finanziatori ad entrare nel business.

È fuor di dubbio che un modello di business-plan ben fatto e dettagliato rappresenta un’ottima base di partenza per la realizzazione di ogni tipologia di idea imprenditoriale.Prima di addentraci ad esaminare le varie fasi da intraprendere per la costruzione del piano, occorre sottolineare come sia fondamentale che in tale fase l’imprenditore venga supportato da consulenti specializzati in grado di assisterlo in sede di valutazione dell’idea, e successivamente nella predisposizione di un documento e di un piano economico-finanziario da sottoporre ad eventuali investitori.

Come impostare un business plan per le aziende in fase di start-up

Occorre sottolineare come l’ elaborazione di un business plan per aziende in fase di start-up generalmente presenta caratteristiche diverse rispetto alla normale impostazione di un piano economico-finanziario, e questo soprattutto perché in fase iniziale la predisposizione di un piano di breve-medio-lungo periodo si concretizza in un’ operazione assai complessa proprio in considerazione del fatto che non esistono dati storici a supporto del consulente.

In particolare, sappiamo bene come la quantificazione delle variabili previsionali in un modello di analisi economico-finanziaria rappresenta di per sé un’operazione articolata che richiede competenze ben specifiche. A maggior ragione, nel caso di uno start-up, il consulente non ha un periodo storico al quale strettamente attenersi, ed è costretto quindi a stimare dei dati che non hanno avuto alcun riscontro in passato.

In tali condizioni, sarebbe utile, prima di procedere all’elaborazione del piano, effettuare una preliminare analisi di settore in cui l’imprenditore ha intenzione di operare. 

Tali analisi di settore (soggetti attualmente operanti, quote di mercato, eventuali barriere all’entrata ed altro ancora), infatti, consentirà di avere un’idea più chiara del business da perseguire e permetterà di definire almeno per grandi linee la struttura aziendale della nuova realtà; sappiamo bene infatti come nell’impostazione della struttura aziendale, sia in termini economici sia sotto l’aspetto patrimoniale, sia fondamentale tenere in stretta considerazione le caratteristiche settoriali e l’andamento del mercato.

Solo dopo aver effettuato un’accurata analisi di settore e verificato che il progetto imprenditoriale possa avere una propria fattibilità, si potrà procedere con l’impostazione del piano di business.

Le problematiche in sede di impostazione del piano

Diverse possono essere le problematiche cui si può andare incontro in sede di impostazione di un business plan, ma quelle più importanti e che richiedono una meticolosa analisi ed approfondimento da parte del consulente sono quelle inerenti la scelta dell’orizzonte prospettico da utilizzare e la stima delle variabili economico-patrimoniali-finanziarie .

Le problematiche in sede d’impostazione del business-plan

Le problematiche in sede d'impostazione del business plan

Per quanto attiene l’individuazione dell’orizzonte prospettico, non esiste in tal senso una regola standard da seguire. Solitamente in caso di start up viene utilizzato un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (10 anni), e questo proprio perché sarebbe sbagliato ed estremamente limitativo focalizzare la propria attenzione su un periodo di breve durata, dal momento che non si andrebbero a prendere in considerazione gli elementi positivi di reddito generati dagli investimenti sostenuti in fase iniziale.

In realtà, in caso di start up, il vero andamento aziendale si potrà riscontrare solamente dopo il periodo iniziale in cui si verifica l’esborso per l’investimento ed è quindi necessario fare affidamento su un piano di lungo periodo per verificare tempistiche e modalità di raggiungimento degli obiettivi prefissati nel piano.

Per quanto concerne la problematica inerente la quantificazione e stima delle variabili previsionali da utilizzare, va detto e ribadito come tale fase rappresenta sicuramente un momento estremamente delicato in cui un minimo errore potrebbe pregiudicare l’elaborazione del piano ed avere serie ripercussioni sulla riuscita dell’investimento.A tal proposito vogliamo sottolineare come l’impostazione di un piano economico-patrimoniale-finanziario, e questo sia per aziende in start-up ma anche per realtà già consolidate, non si prefigge di determinare con esattezza i valori che saranno conseguiti negli anni futuri, sia in termini economici che patrimoniale-finanziari. Tale assunto infatti sarebbe assurdo ed impensabile. In realtà, l’obiettivo preciso è quello di analizzare l’andamento globale della struttura aziendale nel corso del tempo e di verificare in particolare se, come e quando l’azienda sia nelle condizioni di reagire di fronte a determinati accadimenti che possono manifestarsi nel corso della gestione.

Analisi prospettica

Le variabili da considerare in sede di impostazione del piano

Tra le variabili economiche maggiormente significative da prendere in considerazione occorre menzionare:

  • Costi operativi
  • Ammortamenti
  • Proventi/oneri finanziari

business plan nella fase di startup

Per quanto concerne la stima del fatturato , è necessario attenersi strettamente alle reali potenzialità di crescita della società; queste informazioni sono solitamente estrapolate da colloqui con l’imprenditore, anche se sarebbe comunque opportuno verificarle attraverso l’analisi di mercato impostata in fase iniziale. A nostro avviso, soprattutto in mancanza di informazioni ben precise, risulterebbe importante utilizzare livelli di crescita prudenziali.

Per quanto concerne i costi operativi , occorre in primo luogo ricordare come questi possono distinguersi in due precise categorie: fissi e variabili.

Sono considerati fissi quei costi che non presentano una stretta correlazione con l’andamento del fatturato e la cui crescita può rimanere invariata anche in presenza di un consistente aumento delle vendite. Per quanto concerne la stima di tale tipologia di costi spesso vengono utilizzati tassi di crescita “indipendenti”, cioè che non hanno una stretta correlazione con l’andamento del volume d’affari (in mancanza di dati specifici si può comunque utilizzare un tasso di crescita pari all’inflazione attesa).Sono variabili , invece, quei costi aventi uno strettissimo legame con l’andamento delle vendite; solitamente, per tale tipologia di costi, un aumento del giro d’affari comporta un contemporaneo loro incremento, anche se in alcune circostanze può anche non essere così.

Per la quantificazione dei costi variabili solitamente vengono utilizzati dei rapporti sul fatturato o dei tassi di crescita ancorati a quelli previsti per il volume d’affari. 

Per quanto attiene la stima degli ammortamenti , non essendoci valori storici di bilancio cui fare riferimento, dal momento che si è in fase di start up, occorrerà fare riferimento agli investimenti previsti dal piano predisposto.Per quanto concerne proventi ed oneri finanziari , infine, la loro quantificazione rappresenta sicuramente la fase più complessa ed articolata di qualsiasi impostazione di un business-plan. In particolare, per la loro stima occorrerà impostare un modello di rendiconto finanziario prospettico ponderato che prenda in considerazione non soltanto i flussi finanziari generati o assorbiti dalla gestione ma anche la loro cadenza nel corso del tempo. In considerazione della complessità dell’argomento in esame lo rinviamo ad altra specifica trattazione.

Per quanto concerne l’aspetto patrimoniale-finanziario le variabili maggiormente significative che richiedono un’attenta valutazione da parte dell’analista finanziario riguardano:

  • Capitale Circolante Netto
  • Investimenti in attivo fisso ed in attività immateriali
  • Rendimento delle attività finanziarie
  • Costo del denaro
  • Aumenti di capitale e/o eventuale distribuzione di dividendi

Il Capitale Circolante Netto è un aggregato le cui voci maggiormente significative sono rappresentate dai crediti e debiti di natura commerciale e dal magazzino.

Per procedere alla quantificazione di tali elementi generalmente si fa stretto riferimento agli ultimi dati storici in termini di dilazione media di incasso, dilazione media di pagamento e periodo medio di giacenza delle scorte. Nel caso di un’azienda in start up, e quindi in mancanza di dati storici, sarebbe opportuno verificare quali sono in linea di massima le tempistiche imposte dal settore in cui s’intende operare, tenendo presente comunque che la costituenda azienda, entrata da poco nel settore, non disporrà certo di un “potere contrattuale” tale da imporre le proprie condizioni a clienti e fornitori.

La stima dei componenti del Capitale Circolante Netto

La stima dei componenti del capitale circolante netto

Nella proiezione degli investimenti , sia in attivo fisso che in beni immateriali , occorrerà fare riferimento al piano di investimenti predisposto inizialmente dall’imprenditore, verificandone comunque la congruità degli stessi in relazione al progetto di business.

Una volta stimati il Capitale Circolante Netto e l’attivo fisso si potrà andare a quantificare quale dovrà essere il fabbisogno finanziario richiesto per la nostra realtà aziendale. 

Per quanto concerne il rendimento delle attività finanziarie occorre rilevare come tale dato faccia riferimento al tasso di interesse attivo che si prevede di ottenere dall’investimento della potenziale liquidità generata negli anni prospettici. Va detto che tale dato, in mancanza di informazioni ben precise, viene solitamente ancorato al rendimento di conto corrente di mercato oppure al rendimento dei titoli di Stato ( BOT, BTP ). Per la stima del costo del denaro , invece, solitamente verrà utilizzato un tasso di mercato ( prime rate, o ribor ) più un determinato spread. 

In generale, quindi, per quanto concerne la scelta dei tassi di interesse suesposti, bisognerà in primo luogo avere tutte le informazioni necessarie per una corretta quantificazione di tali valori (condizioni applicabili dagli istituti di credito, dettaglio di eventuali piani di rientro, informazioni inerenti eventuali forme di finanziamento a tassi agevolati, etc.). In mancanza di informazioni ben precise si farà riferimento ai tassi di mercato, mantenendoli costanti per tutto l’arco temporale di riferimento. Sarebbe comunque opportuno procedere costantemente ad una revisione quantomeno annuale o ad una verifica del piano prospettico elaborato, per apportarvi quelle modifiche sostanziali e di rilievo che potrebbero verificarsi in futuro. 

Altre variabili di natura patrimoniale-finanziaria che sarà necessario quantificare se potenzialmente prevedibili sono costituite dagli aumenti di capitale ed eventuali distribuzioni di dividendi .In particolare, in alcune circostanze il piano potrebbe prevedere la possibilità di successivi aumenti di capitale sociale, e questo soprattutto nel caso in cui il rapporto d’indebitamento (Debt/Equity) dovesse collocarsi su livelli preoccupanti tali da giustificarne un intervento. In alcuni casi, inoltre, il piano economico-finanziario potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di una distribuzione di dividendi ; occorre comunque sottolineare come tali circostanze risultino molto rare, dal momento che l’azienda per i primi anni dovrà ripagare il debito contratto per l’investimento iniziale e difficilmente potrà permettersi tale politica.

In sede di avvio di un progetto imprenditoriale è fondamentale, in primo luogo, affidarsi a consulenti specializzati che possano supportare l’imprenditore in tutte le fasi di avvio dell’idea di business.

L’impostazione di un piano economico-finanziario adeguato, inoltre, rappresenta un elemento fondamentale, da un lato per aiutare l’imprenditore a valutare le reali potenzialità del progetto che intende mettere in atto e, dall’altro, per presentare il progetto a potenziali soggetti finanziatori che possano supportare finanziariamente l’imprenditore nella realizzazione del progetto stesso.Il nostro Studio ha elaborato diversi modelli di analisi, tra cui il modello di Business Plan in Excel , che contempla la costruzione di scenari previsionali economico-patrimoniali e finanziari e la possibilità di effettuare anche immediate simulazioni di scenario, strumenti estremamente utili in fase di avvio di qualsiasi progetto imprenditoriale.

Scarica modello di Business Plan in Excel

Massimo Simone

Titolare e fondatore dello Studio, è iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano dal 1996. Specializzato in analisi finanziaria e valutazione d’azienda, ha collaborato per diversi anni con importanti società operanti nel settore dell’M&A e dal Novembre 1998 è titolare di uno Studio in Milano. Revisore Legale e membro della Commissione Finanza e Controllo di Gestione dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili di Milano, è autore di numerose pubblicazioni e trattati in materia di finanza aziendale e di problematiche gestionali.

“Si riesce a fare vera consulenza solo quando si è in grado di soddisfare a pieno le reali richieste ed esigenze del cliente. La soddisfazione del cliente e la sua totale gratificazione vengono a rappresentare saldi ed indissolubili punti di riferimento per lo Studio nell’ottica del perseguimento di una politica di qualità”.

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Business plan nella fase di startup : idea imprenditoriale, modello di business e identità aziendale

  • Includes bibliographical references.
  • D. Nicolò, professor at the Università Mediterranea of Reggio Calabria.

ISBN: 9788823882423

I manuali ; 182

DISCIPLINES

  • General management
  • Economics. Production

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Modelli ed esempi gratuiti di business plan per startup

By Joe Weller | 6 Maggio 2020

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In questo articolo abbiamo raccolto una serie di modelli di business plan per startup progettati in modo professionale, tutti scaricabili gratuitamente in formato, Word ed Excel.

In questa pagina troverete un modello di business plan per startup di una pagina , un modello di business plan per startup , un modello di business plan per startup con una linea temporale e un esempio di business plan per startup .

Modello di business plan per startup

 Modello di piano aziendale di avvio

Scarica il modello di business plan per startup - Word

Questo modello di business plan per startup contiene i componenti essenziali necessari per comunicare l'idea e la strategia aziendale a investitori e stakeholder, ma è possibile personalizzarlo per adattarlo alle proprie esigenze. Il modello offre spazio per includere un sommario esecutivo, una panoramica finanziaria, una strategia di marketing, dettagli sull'offerta di prodotti o servizi e altro ancora.

Modello di business plan di una pagina per startup

 Piano aziendale di una pagina per il modello di avvio

Scarica il modello di business plan di una pagina per le startup

Questo business plan di una pagina è ideale per le imprese in fase di avviamento che vogliono documentare e organizzare i concetti chiave dell'attività. Il modello offre un layout di facile consultazione, ideale per investitori e stakeholder. Utilizzate questo piano per creare una visione di alto livello della vostra idea imprenditoriale e come riferimento per elaborare una tabella di marcia più dettagliata per la vostra attività.

Per ulteriori risorse, visitate " Modelli gratuiti di business plan di una pagina con una guida rapida "

Un semplice modello di business plan da compilare per le startup

 Compila semplicemente il modello di business plan vuoto

Scarica un semplice modello di piano d'impresa da compilare per le start-up

Questo modello completo di business plan da compilare è stato progettato per guidare gli imprenditori attraverso il processo di costruzione di un business plan di una startup. Questo modello è dotato di una copertina e di un indice personalizzabili e ogni sezione include contenuti di esempio che potete modificare per adattarli alle esigenze della vostra azienda. Per altri modelli di business compilabili, leggete il nostro articolo  "Free Fill-In-the-Blank Business Plan Templates"  .

Modello di business plan snello per le startup

 Modello di piano aziendale snello per le startup

Scarica il modello di business plan Lean per le startup

Questo modello di business plan Lean prende lo schema di un business plan tradizionale e ne estrae gli elementi più essenziali. Utilizzate questo modello per delineare la panoramica dell'azienda e del settore, illustrare il problema che state risolvendo, identificare i segmenti di clientela, evidenziare le principali metriche di performance ed elencare un calendario delle attività principali.

Modello di schema di business plan per startup

Modello di struttura del piano aziendale semplice

Scarica il modello di schema del business plan per le startup

Potete usare questo schema di business plan come base per creare il vostro business plan. Questo modello contiene tutti gli elementi di un business plan tradizionale, tra cui un frontespizio, un indice e informazioni su cosa includere in ogni sezione. Semplificate o ampliate questo schema in base alle dimensioni e alle esigenze della vostra startup.

Modello di pianificazione aziendale per startup con cronologia

Modello di pianificazione aziendale semplice con sequenza temporale

Scarica il modello di pianificazione aziendale per le startup con la linea del tempo

Durante la creazione del business plan, questo modello di pianificazione aziendale funge da calendario e da pianificazione per tenere traccia dei progressi delle attività principali. Questo modello consente di suddividere il piano in fasi e offre spazio per includere i compiti chiave e le date per ogni compito. Per ottenere una linea temporale visiva, ombreggiate le celle in base alle date di inizio e fine di ogni attività. La tempistica assicura che il piano rimanga in linea con i tempi.

Modello di valutazione del business plan per le startup

 Modello di rubrica del piano aziendale

Scarica il modello di valutazione del business plan per le startup

Excel | Word

Se state avviando un'impresa e volete avere tutte le carte in regola, utilizzate questa griglia per valutare e assegnare un punteggio a ogni aspetto del vostro business plan. È possibile adattare questo modello alle esigenze della propria azienda, evidenziando anche le aree del piano che richiedono miglioramenti o ampliamenti. Utilizzate questo modello come strumento per assicurarvi che il vostro piano sia chiaro, articolato e organizzato. Un piano acuto, perspicace e ben congegnato attirerà sicuramente l'attenzione di potenziali investitori e partner.

Per ulteriori risorse a supporto della pianificazione aziendale, consultate il sito "Modelli gratuiti di piani, budget e costi per l'avviamento"

Qual è il miglior modello di business plan per le startup?

Il modello scelto per la vostra startup dipende da una serie di fattori, tra cui le dimensioni e le esigenze specifiche della vostra azienda. Inoltre, man mano che la vostra azienda cresce e i vostri obiettivi cambiano, dovrete adattare il vostro piano (e possibilmente la scelta del modello) di conseguenza.

Alcuni imprenditori trovano utile utilizzare un modello di business plan Lean per annotare un'idea di business e verificare se è fattibile prima di proseguire. In genere da una a tre pagine, un modello di business plan Lean vi incoraggia a mettere in evidenza le idee principali e le attività strategiche e a rimanere concentrati sui punti chiave.

Altri imprenditori preferiscono un modello con un design più tradizionale del business plan, che consente di entrare più nel dettaglio e di assicurarsi di includere ogni particolare. Un piano tradizionale può variare da 10 a 100 pagine e coprire sia i dettagli di alto livello che quelli granulari del concetto generale, degli obiettivi e della strategia.

Non esiste una soluzione unica per tutti, ma la sezione seguente delinea il minimo che il modello di business plan dovrebbe includere per ottenere il consenso dei potenziali investitori.

Cosa includere in un business plan per startup

Sia che si scelga di utilizzare un modello per sviluppare il business plan della propria startup, sia che si decida di scriverne uno da zero, è necessario includere i seguenti elementi:

  • Una panoramica della vostra azienda e del settore in cui opera
  • Il problema che si sta risolvendo e la soluzione proposta
  • Descrizione dell'offerta di prodotti o servizi, comprese le caratteristiche principali
  • Le alternative esistenti utilizzate dai clienti e il vostro vantaggio competitivo
  • I segmenti di clienti target e i canali da utilizzare per raggiungerli
  • La struttura dei costi e i flussi di reddito associati alla vostra attività
  • Un piano finanziario, comprese le proiezioni delle vendite e dei ricavi (idealmente per 3-5 anni)
  • Se applicabile, i requisiti finanziari per l'avvio dell'attività, comprese le modalità di reperimento e allocazione dei fondi

Ciascuna delle seguenti sezioni fornisce un esempio di business plan da utilizzare come riferimento per lo sviluppo del proprio.

Esempio di business plan Lean di una pagina

Questo esempio di business plan Lean mostra un'illustrazione di una pagina di un business plan visivamente accattivante e scannerizzabile. Trasmette le strategie chiave necessarie per raggiungere gli obiettivi principali. Ogni elemento di questo piano conciso fornisce agli stakeholder e ai potenziali investitori i link alle risorse che supportano e ampliano i dettagli del piano, e può anche servire come pitch deck per gli investitori.

I 10 migliori consigli per creare un business plan per startup

La stesura di un business plan può essere un'operazione travolgente e dispendiosa in termini di tempo, soprattutto se non si sa da dove cominciare. Di seguito, condividiamo i suggerimenti che possono essere utilizzati per semplificare il processo di sviluppo di un business plan per startup.

  • Utilizzate un modello di business plan o iniziate con uno schema di business plan che fornisce tutti gli elementi di un piano standard per mettere su carta le vostre idee in modo strutturato. (Potete scegliere dalla selezione di modelli qui sopra)
  • Eliminate dal vostro schema le sezioni che non sono rilevanti o che non sono necessarie per avviare e gestire la vostra attività.
  • Compilate i dati raccolti sulla vostra attività e sul settore, comprese le ricerche sul mercato di riferimento e sulle offerte di prodotti o servizi, i dettagli sul panorama competitivo e un piano finanziario che preveda i prossimi tre-cinque anni. Utilizzate queste informazioni per compilare le sezioni dello schema del piano.
  • Ottenere input e feedback dai membri del team (ad es, finanza, marketing, vendite) ed esperti in materia per garantire che le informazioni inserite nel piano siano accurate.
  • Assicuratevi che gli obiettivi del piano siano in linea con quelli di marketing, vendita e finanziari, per garantire che tutti i membri del team si muovano nella stessa direzione.
  • Anche se questa sezione del piano viene prima, scrivete il sommario esecutivo per ultimo per fornire una panoramica dei punti chiave del vostro business plan.
  • Preparate un pitch deck per i potenziali clienti, partner o investitori con i quali intendete incontrarvi per condividere informazioni vitali sulla vostra attività, tra cui ciò che vi contraddistingue e la direzione che state prendendo.
  • Chi sono i fondatori e i dirigenti e che esperienza hanno?
  • Qual è il problema che state risolvendo e in che modo la vostra soluzione è migliore di quella attuale?
  • Qual è la dimensione del mercato e qual è la quota di mercato che intendete conquistare?
  • Quali sono le tendenze del vostro mercato e come le state applicando alla vostra attività?
  • Chi sono i vostri concorrenti diretti e qual è il vostro vantaggio competitivo?
  • Quali sono le caratteristiche principali del vostro prodotto o servizio che lo distinguono dalle offerte alternative e quali pensate di aggiungere in futuro?
  • Quali sono i rischi potenziali associati alla vostra attività e come pensate di affrontarli?
  • Di quanto denaro avete bisogno per avviare la vostra attività e come pensate di procurarvelo?
  • Con il denaro ottenuto, come pensate di utilizzarlo per far crescere la vostra attività?
  • Quali sono le metriche di performance chiave associate alla vostra attività e come saprete quando avrete successo?
  • Rivedete e modificate regolarmente il vostro piano in base all'evoluzione dei vostri obiettivi e delle vostre strategie.
  • Utilizzate uno strumento di collaborazione che mantenga le informazioni chiave tra i vari team in un unico posto, che vi permetta di monitorare i progressi del piano e che catturi gli aggiornamenti in tempo reale.

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Business plan startup: guida completa

da Stefano Ventura | Mag 20, 2024 | 0 commenti

Bness plan startup

Contenuti dell'articolo

Cos’è un business plan per una startup?

Un business plan per una startup è un documento strategico che descrive in dettaglio gli obiettivi di un’azienda emergente, le strategie per raggiungerli, e le risorse necessarie. Questo piano funge da roadmap per l’avvio e la crescita della startup, offrendo una visione chiara delle operazioni, del mercato di riferimento, e delle proiezioni finanziarie.

Importanza: perché è cruciale avere un business plan solido per una startup?

Avere un business plan solido è cruciale per diverse ragioni:

  • Orientamento strategico : fornisce una direzione chiara e obiettivi specifici, aiutando a mantenere il focus durante le fasi iniziali.
  • Attrarre investitori : un business plan ben strutturato è essenziale per convincere investitori e finanziatori a sostenere finanziariamente la startup.
  • Gestione dei rischi : identifica potenziali rischi e sfide, permettendo di sviluppare strategie per mitigarli.
  • Valutazione delle performance : serve come strumento di monitoraggio per valutare i progressi rispetto agli obiettivi prefissati.

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Quali sono gli elementi fondamentali di un business plan per startup?

Un business plan per startup deve includere diversi elementi chiave come potrai vedere anche nell’ esempio di business plan startup pubblicato sul nostro sito.

  • Executive summary : una sintesi chiara e concisa del business plan, che include la missione, la visione e gli obiettivi principali della startup.
  • Analisi di mercato : valutazione del mercato di riferimento, identificazione del target di clientela, analisi della concorrenza e delle tendenze di mercato.
  • Strategia di marketing : dettagli su come l’azienda intende promuovere i suoi prodotti o servizi, incluse le strategie di prezzo, distribuzione e promozione.
  • Piano operativo : descrizione delle operazioni quotidiane, della logistica, della produzione e della gestione delle risorse umane.
  • Piano finanziario : proiezioni finanziarie dettagliate, inclusi bilanci preventivi, flussi di cassa, e analisi dei costi e ricavi.
  • Piano di raccolta fondi : strategia per ottenere i finanziamenti necessari, incluse le fonti di capitale e le condizioni previste.
  • Appendici : documentazione supplementare come curriculum dei membri del team, lettere di referenze, e altre informazioni pertinenti.

Differenze rispetto a un business plan tradizionale

Un business plan per startup presenta alcune differenze rispetto a quello di un’azienda già avviata:

  • Flessibilità e adattabilità : le startup operano in ambienti incerti e dinamici, richiedendo piani più flessibili e adattabili alle rapide evoluzioni del mercato.
  • Focus sull’innovazione : maggiore enfasi su elementi di innovazione e unicità del prodotto o servizio offerto.
  • Proiezioni a lungo termine : proiezioni finanziarie che considerano il potenziale di crescita esponenziale e le esigenze di finanziamento nelle diverse fasi di sviluppo.
  • Strategie di scalabilità : dettagli su come l’azienda intende scalare le operazioni per espandersi rapidamente.

Comprendere l’importanza di un business plan per startup e i suoi elementi chiave è fondamentale per qualsiasi imprenditore che desidera avviare una nuova attività. Utilizzando il software business plan Startup di bsness.com , puoi creare un piano dettagliato e professionale, aumentando le tue possibilità di successo e attirando l’interesse degli investitori.

Come creare un business plan per una startup

Ricerca e analisi di mercato.

La ricerca di mercato è un passaggio cruciale per comprendere il contesto in cui opererà la tua startup. Ecco come condurre una ricerca di mercato efficace:

  • Identifica il tuo mercato di riferimento : determina chi sono i tuoi clienti ideali e quali sono le loro esigenze.
  • Analizza la concorrenza : valuta i punti di forza e di debolezza dei tuoi concorrenti. Strumenti come swot analysis (analisi dei punti di forza, debolezze, opportunità e minacce) possono essere molto utili.
  • Raccogli dati : utilizza sia dati primari (interviste, sondaggi, focus group) sia dati secondari (report di settore, studi di mercato, articoli di ricerca).

Definizione della mission e vision

Avere chiari mission e vision è fondamentale per guidare la tua startup verso il successo:

  • Mission : descrive lo scopo e le attività principali della tua startup. Deve essere chiara e ispiratrice.
  • Vision : proietta il futuro ideale della tua startup. Deve essere ambiziosa e stimolante.
  • Mission : “fornire soluzioni innovative di software per migliorare l’efficienza delle piccole imprese.”
  • Vision : “essere il leader globale nel settore dei software per pmi, migliorando la vita lavorativa di milioni di persone.”

Strategia di marketing

Sviluppare una strategia di marketing efficace è essenziale per raggiungere il tuo target di clientela:

  • Analisi del mercato target : identifica segmenti di mercato specifici e personalizza le tue strategie per ciascuno di essi.
  • Piano dei media : decidi quali canali di comunicazione utilizzare (social media, email marketing, pubblicità online).
  • Messaggi di marketing : sviluppa messaggi chiari e convincenti che risuonino con il tuo pubblico.
  • Budget e metriche : stabilisci un budget per le attività di marketing e definisci metriche per misurare il successo delle tue campagne.

business plan nella fase di startup

I componenti essenziali di un business plan per startup

  • Executive summary

L’ executive summary è la parte più importante del tuo business plan, poiché cattura l’attenzione degli investitori:

  • Sintesi chiara e concisa : riassumi i punti principali del tuo business plan in 1-2 pagine.
  • Punti chiave : includi mission, vision, descrizione del prodotto/servizio, mercato target, vantaggio competitivo, e proiezioni finanziarie.

Descrizione dell’azienda

La descrizione dell’azienda fornisce dettagli su chi sei e cosa fai:

  • Informazioni di base : nome dell’azienda, data di costituzione, tipo di attività.
  • Storia e sviluppo : descrivi come è nata l’idea della tua startup e il percorso fino a oggi.
  • Visione e missione : riprendi e espandi mission e vision presentate nell’executive summary.

Analisi di mercato

L’ analisi di mercato è fondamentale per dimostrare la conoscenza del tuo settore:

  • Segmentazione del mercato : identifica i diversi segmenti del tuo mercato target.
  • Profilo del cliente : descrivi il cliente ideale in termini di demografia, comportamento e necessità.
  • Analisi della concorrenza : fornisci un’analisi dettagliata dei tuoi principali concorrenti.

Organizzazione e management

Descrivi la struttura organizzativa e il team di gestione:

  • Team di gestione : fornisci informazioni sui membri chiave del team, includendo le loro esperienze e competenze.
  • Struttura organizzativa : descrivi come è strutturata l’organizzazione e i ruoli principali.

Prodotti e servizi

Descrivi i prodotti o servizi offerti e il loro ciclo di vita:

  • Descrizione dettagliata : spiega cosa offri e come funziona.
  • Ciclo di vita : descrivi le fasi di sviluppo del prodotto o servizio, dalla progettazione al lancio e alla crescita.

Strategia di marketing e vendita

Dettaglia come intendi promuovere e vendere il tuo prodotto o servizio:

  • Piano di marketing : includi strategie di prezzo, distribuzione, e promozione.
  • Piano di vendita : descrivi il processo di vendita e le tecniche che utilizzerai per convertire i lead in clienti.

Piano operativo

Dettaglia il funzionamento quotidiano della tua startup:

  • Produzione : descrivi come produrrai i tuoi prodotti o servizi.
  • Logistica : dettaglia come gestirai l’approvvigionamento e la distribuzione.
  • Gestione delle risorse umane : descrivi le politiche di assunzione e gestione del personale.

Piano finanziario

Includi proiezioni finanziarie dettagliate :

  • Bilanci preventivi : stima delle entrate e delle uscite previste.
  • Flussi di cassa : proiezioni dei flussi di cassa futuri.
  • Piano di raccolta fondi : descrivi come intendi ottenere i finanziamenti necessari.

Includi documenti supplementari :

  • Curriculum vitae : cv dei membri chiave del team.
  • Lettere di referenze : lettere di referenze da parte di clienti o partner.
  • Documenti legali : certificati, licenze, e altri documenti rilevanti.

Creare un business plan dettagliato e ben strutturato è essenziale per il successo della tua startup. Utilizzando il software business plan di bsness.com , puoi pianificare e gestire ogni aspetto della tua attività in modo professionale, aumentando le tue possibilità di attirare investitori e raggiungere i tuoi obiettivi di crescita.

Errori comuni da evitare nella stesura del business plan

Eccesso di ottimismo.

Uno degli errori più comuni nella stesura di un business plan per startup è l’ eccesso di ottimismo . Questo può manifestarsi in previsioni di vendita troppo ambiziose, sottovalutazione dei costi o sopravvalutazione della domanda di mercato. È essenziale essere realistici e basare le previsioni su dati concreti e ricerche di mercato affidabili. Ecco alcuni suggerimenti per evitare questo errore:

  • Analisi dei dati storici : se possibile, analizza i dati storici di aziende simili o dello stesso settore.
  • Scenari multipli : prepara diverse proiezioni finanziarie (ottimistiche, realistiche e pessimistiche) per avere una visione più equilibrata.

Mancanza di dettagli

Un business plan deve essere specifico e dettagliato . La mancanza di dettagli può rendere il piano vago e poco convincente per gli investitori. È importante includere informazioni precise su ogni aspetto del business, dalle operazioni quotidiane alle strategie di marketing. Ecco cosa fare:

  • Descrizioni dettagliate : assicurati di descrivere dettagliatamente ogni sezione del business plan, fornendo esempi concreti e numeri precisi.
  • Proiezioni finanziarie precise : includi bilanci preventivi, proiezioni di flusso di cassa e analisi dei costi dettagliate.

Ignorare la concorrenza

Un altro errore grave è ignorare la concorrenza . Un’analisi della concorrenza accurata è cruciale per capire il posizionamento della tua startup nel mercato e per identificare opportunità e minacce. Ecco come fare:

  • Ricerca approfondita : studia i tuoi concorrenti diretti e indiretti, analizzando i loro punti di forza e di debolezza.
  • Strategia competitiva : sviluppa strategie per differenziarti dalla concorrenza e per sfruttare i loro punti deboli.

Strumenti e risorse utili per creare un business plan

Software di business plan.

Utilizzare un software di business plan può semplificare notevolmente il processo di creazione del tuo business plan. Ecco alcuni dei migliori strumenti disponibili:

  • Bsness.com : offre software intuitivi e specifici per il mercato italiano , con modelli predefiniti e esempi completi di business plan.
  • Softwarebusinessplan.it : un software di business planning che fornisce una piattaforma online per creare, modificare e condividere business plan.
  • 1businessplan.it : un altro strumento in lingua italiana utile per le startup, con un’interfaccia user-friendly e funzionalità di collaborazione.

Modelli e template

Esistono numerose risorse gratuite e a pagamento per modelli di business plan. Questi modelli possono fornire una struttura chiara e linee guida utili per la stesura del tuo piano:

  • Bsness.com : offre modelli di business plan gratuiti e risorse educative.

Consulenza e supporto

Ottenere consulenza professionale può fare la differenza nella qualità del tuo business plan. Ecco dove trovare supporto:

  • Incubatori e acceleratori : programmi come y combinator, techstars, e altri offrono mentorship e supporto per le startup.
  • Consulenti aziendali : professionisti che possono fornire assistenza personalizzata nella stesura del tuo business plan.
  • Camere di commercio : offrono risorse e consulenza per le nuove imprese.

Creare un business plan efficace richiede attenzione ai dettagli, realismo nelle previsioni e un’analisi approfondita della concorrenza. Utilizzando strumenti come il software business plan di bsness.com , modelli predefiniti e consulenze professionali, puoi sviluppare un piano solido che attragga investitori e guidi la tua startup verso il successo.

Fare Il Business plan startup

Come presentare il business plan agli investitori

Preparazione alla presentazione.

La preparazione alla presentazione del business plan è cruciale per fare una buona impressione sugli investitori. Ecco alcuni passaggi fondamentali:

  • Conosci il tuo pubblico : ricerca chi sono gli investitori, il loro background e i loro interessi specifici.
  • Rivedi il business plan : assicurati che tutti i dettagli siano aggiornati e coerenti. Concentrati sugli aspetti più rilevanti per gli investitori.
  • Prova la presentazione : esegui diverse prove davanti a colleghi o amici per migliorare la tua comunicazione e affinare i punti chiave.

Creare un pitch deck efficace è essenziale per catturare l’attenzione degli investitori in modo conciso e visivo. Un pitch deck dovrebbe includere:

  • Slide 1: titolo e introduzione : nome della startup, logo e un breve slogan che sintetizza la tua missione.
  • Slide 2: problema : descrivi il problema che la tua startup intende risolvere.
  • Slide 3: soluzione : presenta la tua soluzione in modo chiaro e conciso.
  • Slide 4: mercato di riferimento : fornisci dati e statistiche sul mercato di riferimento e sulle opportunità di crescita.
  • Slide 5: modello di business : spiega come la tua startup genererà entrate.
  • Slide 6: strategia di marketing : descrivi come intendi raggiungere i tuoi clienti.
  • Slide 7: concorrenza : analizza i tuoi principali concorrenti e il tuo vantaggio competitivo.
  • Slide 8: team : presenta i membri chiave del team e le loro competenze.
  • Slide 9: proiezioni finanziarie : mostra le tue previsioni di crescita finanziaria.
  • Slide 10: richiesta di finanziamento : indica quanto capitale stai cercando e come intendi utilizzarlo.

Q &a : Domande e risposte

Rispondere efficacemente alle domande degli investitori è fondamentale per dimostrare la tua preparazione e la solidità del tuo business plan:

  • Anticipa le domande : prepara risposte alle domande più comuni, come la sostenibilità del modello di business , la strategia di uscita e i rischi potenziali.
  • Sii onesto e diretto : se non conosci la risposta a una domanda, ammettilo e offriti di fornire ulteriori informazioni in seguito.
  • Mantieni la calma : gestisci le domande difficili con tranquillità e sicurezza, dimostrando la tua padronanza dell’argomento.

Presentare un business plan agli investitori richiede preparazione, chiarezza e fiducia. Creare un pitch deck efficace e anticipare le domande degli investitori può fare la differenza tra il successo e il fallimento. Inoltre, studiare esempi di successo e ascoltare le testimonianze di imprenditori esperti può offrire preziosi spunti e motivazione. Utilizzare il software business plan di bsness.com può aiutarti a sviluppare un piano dettagliato e professionale, aumentando le tue possibilità di attrarre investimenti e raggiungere i tuoi obiettivi.

Conclusione

In questa guida, abbiamo esplorato in dettaglio come creare un business plan per una startup , evidenziando l’importanza di un piano solido e ben strutturato. Ecco una sintesi delle informazioni più importanti trattate:

  • Introduzione : un business plan per una startup è essenziale per orientare strategicamente l’azienda, attrarre investitori e gestire i rischi.
  • Cos’è un business plan per startup : abbiamo definito gli elementi fondamentali di un business plan, come l’executive summary, l’analisi di mercato e il piano finanziario, sottolineando le differenze rispetto a un business plan tradizionale.
  • Come creare un business plan per una startup : la ricerca e l’analisi di mercato, la definizione di mission e vision, e lo sviluppo di una strategia di marketing efficace sono passi cruciali.
  • Componenti essenziali : ogni sezione del business plan, dall’executive summary al piano finanziario, deve essere dettagliata e specifica.
  • Errori comuni da evitare : evitare l’eccesso di ottimismo, la mancanza di dettagli e l’ignorare la concorrenza è fondamentale per la credibilità del business plan.
  • Strumenti e risorse utili : utilizzare software di business plan come quello di bsness.com, modelli predefiniti e consulenze professionali può facilitare la creazione del piano.
  • Come presentare il business plan agli investitori : preparazione, creazione di un pitch deck efficace e gestione delle domande degli investitori sono passaggi chiave.
  • Case study e testimonianze : esempi di successo e testimonianze reali offrono preziose lezioni e ispirazione per gli imprenditori.

Ora che hai una guida completa su come creare un business plan per una startup, è il momento di mettere in pratica ciò che hai imparato. Inizia oggi stesso a sviluppare il tuo business plan utilizzando strumenti professionali come il software business plan di bsness.com . Questo software ti offre modelli predefiniti, esempi completi e una piattaforma intuitiva per creare un piano dettagliato e convincente. Non perdere l’opportunità di trasformare la tua idea in realtà e attirare gli investimenti necessari per far crescere la tua startup. Visita bsness.com e scopri come possiamo aiutarti a raggiungere il successo.

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Articolo scritto il 18 maggio 2024

dott stefano ventura bsness

STEFANO VENTURA – Linkedin

È il fondatore di Bsness.com, software house operante in Italia e Spagna. Si è laureato in economia e commercio presso l’ Università di Bologna dove ha anche conseguito il titolo di Dottore Commercialista . Ha esercitato con successo la professione di Dottore Commercialista come esperto in budget e business plan per poi dedicarsi a tempo pieno alla crescita di Bsness.com.

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business plan nella fase di startup

DOMENICO NICOLO'

Business plan nella fase di startup, idea imprenditoriale, modello di business e indentita' aziendale, altri formati.

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  • Introduzione 172 Kb
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  • DESCRIZIONE

La fase di startup è molto critica: in media il 20-25% delle aziende non supera il primo anno di vita e circa la metà arriva al sesto. Una così precoce mortalità pone in luce, indirettamente, che molte di esse presentano fattori di vulnerabilità già al momento della nascita. In questo scenario il business plan gioca un ruolo di grande importanza nella progettazione di imprese che vogliono durare nel tempo in quanto fornisce informazioni utili per la prevenzione dei difetti genetici. Il manuale affronta questioni metodologiche relative alla nascita e all’evoluzione dell’idea imprenditoriale e propone un modello teorico sull’identità aziendale da assumere come riferimento per la redazione della parte descrittiva del business plan. Questa, infatti, ha lo scopo di illustrare i caratteri identitari dell’azienda in fase di avvio, oltre ai risultati della valutazione della sua fattibilità tecnico-ingegneristica e giuridica, la sua convenienza economica e sostenibilità finanziaria, il suo impatto sociale e ambientale. Il volume, inoltre, esamina il processo di redazione della parte quantitativa del business plan, basato sulla tecnica della segmentazione della gestione aziendale nello «spazio», in centri di responsabilità e processi chiave, e nel «tempo», in esercizi annuali e infrannuali. Due capitoli sono dedicati alle valutazioni preliminari e successive l’avvio di una nuova impresa.

Collana: MANUALI

Data Di Pubblicazione: 02-2021

Numero Pagine: 240

ISBN/EAN: 9788823823150

Formato: Carta

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Business Plan startup: cos’è, come redigerlo, modelli più importanti da includere e consigli utili

Business plan startup: cos’è, come redigerlo, modelli più importanti da includere e consigli utili, nel post a cura di startup mag.

Se stai avviando una startup, probabilmente hai sentito parlare dell’importanza del business plan . Questo documento è fondamentale per il successo della tua impresa e rappresenta una guida essenziale per raggiungere i tuoi obiettivi. Ma cosa è esattamente un business plan? Come si redige ? Quali sono i modelli più importanti da includere? E quali consigli possono davvero fare la differenza?

In questo post esploreremo tutti questi aspetti in dettaglio. Bentornati sul nostro portale!

Indice dei Contenuti

  • 1 Cos’è un Business Plan?
  • 2 Come redigere un Business Plan
  • 3 Modelli importanti da includere
  • 4 Consigli utili
  • 5 Conclusioni

Cos’è un Business Plan?

Un business plan è un documento che descrive in dettaglio il tuo progetto imprenditoriale. Include informazioni su:

  • La missione e la visione della tua startup
  • Il mercato di riferimento
  • I prodotti o servizi offerti
  • Il modello di business
  • La strategia di marketing e vendita
  • L’analisi finanziaria

In pratica, il business plan è la tua mappa strategica. Ti aiuta a definire obiettivi chiari, identificare opportunità e rischi, e attrarre potenziali investitori.

Come redigere un Business Plan

La redazione di un business plan può sembrare un compito arduo, ma con il giusto approccio, è assolutamente fattibile. Ecco i passi fondamentali.

1. Executive summary

L’ executive summary è la sezione più importante del tuo business plan. Deve catturare l’attenzione dei lettori e fornire una panoramica concisa del tuo progetto.

Deve includere:

  • La missione della tua startup
  • Una breve descrizione dei prodotti o servizi
  • Un riassunto del mercato di riferimento
  • Gli obiettivi finanziari principali

2. Descrizione dell’azienda

In questa sezione, descrivi la tua azienda in dettaglio. Parla della tua storia, della struttura legale, della sede operativa, e di qualsiasi altra informazione rilevante.

3. Analisi di mercato

L’analisi di mercato è cruciale per dimostrare che c’è una domanda per i tuoi prodotti o servizi. Questa sezione dovrebbe includere:

  • Una panoramica del settore
  • L’analisi della concorrenza
  • Il profilo del cliente target
  • Le tendenze di mercato

4. Organizzazione e Management

Descrivi la struttura organizzativa della tua startup e presenta il team di gestione. Questo è importante per rassicurare gli investitori sul fatto che la tua azienda è guidata da persone competenti ed esperte.

5. Prodotti o Servizi

Descrivi in dettaglio i tuoi prodotti o servizi. Spiega cosa li rende unici e come rispondono ai bisogni del mercato.

6. Marketing e Vendite

La tua strategia di marketing e vendite deve mostrare come intendi raggiungere i tuoi clienti in target e convincerli a comprare i tuoi prodotti o servizi.

  • La tua strategia di pricing
  • Le campagne di marketing previste
  • I canali di vendita

7. Richiesta di finanziamento

Se stai cercando investitori, questa sezione deve specificare quanto denaro ti serve e come intendi utilizzarlo. Sii chiaro e dettagliato su ogni aspetto del tuo fabbisogno finanziario.

8. Proiezioni finanziarie

Le proiezioni finanziarie sono essenziali per dimostrare la sostenibilità della tua startup. Includono:

  • Il bilancio previsivo
  • Il conto economico
  • Il flusso di cassa
  • L’analisi del break-even

Modelli importanti da includere

Un business plan efficace include diversi modelli e strumenti che aiutano a presentare i dati in modo chiaro e convincente. Ecco alcuni dei più importanti.

Analisi SWOT

L’ analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) è un ottimo strumento per valutare la posizione della tua startup nel mercato. Aiuta a identificare i punti di forza, le debolezze, le opportunità e le minacce.

Modello Canvas

Il modello Canvas è un metodo visivo per delineare il tuo modello di business. Consente di vedere a colpo d’occhio tutti gli elementi chiave, come i segmenti di clientela, le proposte di valore, i canali di distribuzione e i flussi di entrate.

Piano di Marketing

Un piano di marketing dettagliato mostra come intendi promuovere e vendere i tuoi prodotti o servizi. Dovrebbe includere analisi di mercato, strategie di posizionamento, campagne pubblicitarie e budget di marketing.

Consigli utili

Redigere un business plan può essere complicato, ma ci sono alcuni consigli che possono rendere il processo più semplice e efficace.

1. Sii realistico

Evita di essere troppo ottimista nelle tue proiezioni finanziarie. Gli investitori apprezzano l’onestà e la trasparenza. Mostra una visione realistica dei tuoi obiettivi e delle sfide che potresti affrontare.

2. Focalizzati sui dettagli importanti

Non riempire il tuo business plan di informazioni superflue. Mantieniti focalizzato sui dettagli più importanti e assicurati che ogni sezione sia chiara e concisa.

3. Personalizza il tuo piano

Ogni startup è unica, e così dovrebbe essere anche il tuo business plan. Personalizzalo in base alle caratteristiche specifiche della tua azienda e del tuo mercato.

4. Usa un linguaggio chiaro

Evita il gergo tecnico e usa un linguaggio chiaro e comprensibile. Il tuo business plan dovrebbe essere accessibile anche a chi non ha una conoscenza approfondita del settore.

5. Aggiorna regolarmente

Il business plan non è un documento statico. Aggiornalo regolarmente per riflettere i cambiamenti nel mercato, i progressi della tua azienda e le nuove opportunità.

6. Chiedi feedback

Prima di finalizzare il tuo business plan, chiedi feedback a mentor, consulenti o colleghi di fiducia. Possono offrire preziose prospettive e aiutarti a migliorare il documento.

Conclusioni

Un business plan ben redatto è uno strumento essenziale per il successo della tua startup. Ti aiuta a definire una strategia chiara, attrarre investitori e guidare la tua azienda verso il successo.

Seguendo i passi e i consigli descritti in questo post, sarai in grado di creare un business plan solido e convincente.

Non sottovalutare l’importanza di questo documento: dedicare tempo e risorse alla sua redazione può fare la differenza tra il successo e il fallimento della tua impresa. Buona fortuna!

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BUSINESS PLAN online

Business Plan STARTUP: come farlo con esempio e modello 2024

  • Business Plan STARTUP

esempio Business Plan Startup

Business Plan Startup 2024

Il tuo business plan per la tua Start Up delinea la tua strategia aziendale e cosa devi fare per raggiungere i tuoi obiettivi. Il business plan ti aiuta a decidere tra le tue opzioni, identificando le migliori opportunità e come sfruttarle al meglio. Puoi anche utilizzare il tuo piano aziendale per convincere banche, investitori e altri contatti chiave a supportarti nello sviluppo della Start Up.

Un buon business plan per la tua startup mostra una chiara comprensione del mercato e della tua attività. Stabilisce inoltre in che modo ti aspetti che l'attività possa realizzarsi e i requisiti di finanziamento.

Come fare un business plan per start up:

  • - Scopo della creazione di un business plan per start up
  • - Contenuto del business plan
  • - Business e prodotti
  • - Mercato e concorrenza
  • - Marketing e vendite
  • - Gestione e personale
  • - Operatività
  • - Conto economico previsionale della start up
  • - Analisi SWOT

Risparmia tempo

Scarica business plan in excel per startup 2024, modello business plan startup (fac simile), esempio di business plan per startup, esempio di business plan per startup 2024, 1. scopo della creazione di un business plan per startup.

  • Questo in genere copre i prossimi 2-3 anni, a volte 5 anni .
  • Il piano spiega i tuoi obiettivi e come li raggiungerai .
  • Mettere il piano in forma scritta ti aiuta a focalizzare e sviluppare idee. Le priorità sono identificate. Le non priorità vengono eliminate, risparmiando tempo prezioso.
  • Una volta scritto, il piano è un punto di riferimento per le prestazioni del business.
  • Coinvolgendo i tuoi dipendenti nel processo di pianificazione completo, continui a creare un team impegnato e di successo.
  • Raccogliere finanziamenti bancari o azionari
  • Vendere la tua attività
  • Attrarre nuovi dirigenti
  • Attrarre partner commerciali, come distributori e agenti di commercio.

2. Contenuto di un business plan:

  • Concentrati su ciò che il lettore deve sapere
  • Taglia le “chiacchiere” - le informazioni superflue
  • Assicurati che non ci siano errori di ortografia
  • I piani aziendali dettagliati sono spesso rapidamente accantonati, poiché sono difficili da utilizzare su base continuativa.
  • Previsioni finanziarie dettagliate e ipotesi
  • Dati di ricerche di mercato
  • CV del personale chiave (essenziale se stai cercando finanziamenti esterni)
  • Documentazione del prodotto o specifiche tecniche​.
  • Le previsioni di vendita eccessivamente ottimistiche possono portare a maggiori costi generali, seguiti da una crisi dei flussi di cassa e drastici tagli dei costi, che possono seriamente danneggiare il morale
  • Sii realistico, anche se stai vendendo l'attività a terzi. I finanzieri, i partner commerciali e i dipendenti vedranno piani eccessivamente ottimistici che ignorano le debolezze o le minacce. La credibilità della gestione può essere danneggiata.
  • Metti una copertina
  • Includi una pagina di contenuti, con la numerazione di pagine e sezioni
  • Inizia con un sommario esecutivo. Questo riassume i punti chiave, a partire dallo scopo del piano aziendale
  • Usa i grafici, se utili.
  • Includi la documentazione aziendale o del prodotto come appendice
  • Fornisci dettagli sulla storia e lo stato attuale dell'attività.
  • Leggi il piano dal punto di vista del tuo lettore target. Ad esempio, prova a immaginare l'impressione che il piano farà sul tuo direttore di banca
  • Verifica che il piano sia realistico. Assicurati che includa le prove per di ciò che dici (magari in un'appendice)
  • Valuta i rischi. Cosa potrebbe andare storto (ad esempio se il tuo fornitore principale chiude o perdi un cliente chiave) e cosa faresti in merito?
  • Concentrati sul sommario esecutivo. Le persone spesso emettono giudizi provvisori sulla base del riepilogo esecutivo. Solo allora leggono il resto del piano per confermare la loro decisione
  • Mostra il piano agli amici e ai consulenti esperti e chiedi commenti. Quali parti non hanno capito o trovato poco convincenti?

3. Business e prodotti

  • Quando è iniziata la tua attività e quali progressi hai fatto fino ad oggi?
  • Chi possedeva eventualmente l’azienda in origine?
  • Qual è l'attuale assetto proprietario?
  • In generale, cosa differenzia il tuo prodotto o servizio dai concorrenti?
  • Quali vantaggi offre ? Quali sono i suoi svantaggi e come li affronterai?
  • Quali sono gli sviluppi previsti?

4. Mercato e concorrenza

  • Evidenzia i segmenti del mercato in cui concorri. Quali sono le caratteristiche chiave dei clienti in ogni segmento?
  • Quanto è grande ogni segmento di mercato? Qual è la tua quota di mercato?
  • Quali sono le tendenze importanti, come la crescita del mercato o il cambiamento dei gusti? Spiega le ragioni dietro le tendenze
  • Quali sono i fattori chiave che influenzano ciascun importante segmento di mercato? Qual è la prospettiva per i leader e il mercato?
  • Si adattano al profilo del segmento di mercato scelto? Se no, perché no?
  • Esiste una forte concentrazione di vendite intorno a uno o due grandi clienti?
  • Quali sono i prodotti o servizi concorrenti ? Chi li fornisce?
  • Quali sono i vantaggi e gli svantaggi rispetto ai tuoi? Ad esempio, prezzo, qualità, distribuzione
  • Perché i clienti acquisteranno invece il tuo prodotto o servizio? Dimostra di capire la reazione dei tuoi concorrenti alla perdita di affari e come risponderesti ad essa
  • Non criticare o sottovalutare apertamente i concorrenti.

5. Marketing e vendite

  • È di alta qualità e prezzo elevato?
  • È commercializzato come prodotto di nicchia a causa di una caratteristica particolare?
  • Quali caratteristiche di vendita uniche ha?
  • Su quali di queste funzioni ti concentrerai?
  • Spiega in che modo i tuoi prodotti sono sensibili al prezzo
  • Descrivi ogni prodotto o segmento di mercato. Identifica dove si fanno i profitti e dove è possibile aumentare i margini o le vendite. Imposta i tuoi prezzi di conseguenza.
  • Ogni segmento di mercato avrà uno o due metodi che funzionano meglio. Ad esempio, marketing diretto , pubblicità o pubbliche relazioni
  • Se stai pensando di utilizzare un nuovo metodo, inizia su piccola scala. Un investimento fallito nel marketing può essere costoso.
  • Confronta i tuoi canali attuali con le alternative
  • Annota i canali di distribuzione usati dai tuoi concorrenti
  • Guarda le tendenze positive e negative nel canale di distribuzione scelto.
  • Guarda l'efficienza economica di ciascuno dei tuoi metodi di vendita. Ad esempio, televendite, una forza di vendita diretta, attraverso un agente o su Internet con l’ecommerce
  • Includi tutti i costi nascosti della forza vendita diretta, come il tempo di gestione
  • Spiega quanto tempo ci vuole per realizzare le vendite (e per ottenerne il pagamento), quale sia il valore medio delle vendite e quanto i clienti possano darti ordini ripetuti nel tempo (Customer Lifetime Value - CLTV).

6. Gestione e personale

  • Chiarisci come si coprono le aree chiave della produzione, vendite, marketing, finanza e amministrazione
  • Affronta eventuali aree di carenza e i vostri piani per coprire questa debolezza
  • Spiega il tuo piano di reclutamento e formazione del personale, compresi i tempi e i costi.
  • Confronta i rapporti di efficienza con i concorrenti o con industrie simili. Le cifre utili potrebbero essere le vendite, i salari medi, i tassi di fidelizzazione dei dipendenti e le misure di produttività.
  • Mostra come sei impegnato tu e gli altri membri del team di gestione. Ad esempio, quanto hai investito nel business
  • Pensa a come sopravvivere alla perdita di un lavoratore chiave
  • Nota qualsiasi insolita pressione al rialzo sui livelli retributivi
  • Spiega tutti i piani per migliorare o mantenere la motivazione.

7. Operatività

  • Quali sono gli impegni a lungo termine per la proprietà?
  • Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della posizione attuale? L'azienda dovrebbe espandersi o muoversi?
  • Quanto è moderna l'attrezzatura?
  • Qual è la capacità delle attuali strutture rispetto alla domanda esistente e prevista?
  • Chi sono i tuoi fornitori chiave? Come li selezioni e li gestisci?
  • Ad esempio, conti di gestione, vendite, controllo delle scorte e controllo di qualità
  • Sono affidabili? Possono occuparsi di qualsiasi espansione proposta?
  • Un finanziere sarebbe molto preoccupato se i sistemi gestionali fossero inadeguati. La gestione di un'azienda è sempre limitata dalla qualità delle informazioni disponibili.
  • L'IT è un punto di forza (o punto debole) della tua attività. Lo sviluppo di sistemi IT per aiutare la tua azienda è di solito un problema importante.
  • Ad esempio, ISO 9000 o approvazione CE.

8. Conto economico previsionale della startup

  • Dividi le cifre di vendita totali in componenti omogenee. Ad esempio, vendite di diversi tipi di prodotti o a diversi tipi di clienti.
  • Mostra il margine lordo per ciascun componente delle vendite. Elenca quali costi sono inclusi come costi diretti per ciascun componente.
  • Mostra il movimento negli elementi chiave del capitale circolante di azioni, debitori commerciali e creditori. Utilizza i rapporti come il giro d'affari delle scorte (in mesi), il periodo dei debitori (in giorni) e il periodo dei creditori (in giorni)
  • Evidenzia le maggiori spese in conto capitale effettuate
  • Fornisci un bilancio aggiornato e un conto profitti e perdite
  • Spiega le ragioni dei movimenti di redditività, capitale circolante e flusso di cassa. Confrontali con le medie del settore.
  • La sofisticazione delle tue previsioni dovrebbe riflettere la tipologia della tua attività. Per una piccola impresa può aver bisogno solo di profitti e perdite, vendite e flussi di cassa
  • Un'attività più complessa basata - o una con requisiti di capitale circolante complessi - avrà bisogno anche di previsioni di bilancio ​
  • Utilizza lo stesso formato delle informazioni storiche per semplificare il confronto
  • Indica chiaramente le ipotesi alla base delle previsioni. Questi dovrebbero collegarsi con le dichiarazioni nel resto del piano. Ad esempio, se il piano afferma che il mercato sta diventando più competitivo, i margini di profitto dovrebbero probabilmente diminuire
  • Sii realistico sulle previsioni in nuovi mercati. Ad esempio, quante risorse puoi dedicare alla vendita, quale percentuale di successo puoi aspettarti e quanto tempo ci vorrà per convincere nuovi clienti?
  • Guarda le tendenze generali dei numeri storici e di previsione. Sono credibili? Le previsioni consentono la possibilità di problemi e ritardi?
  • Considera scenari "what-if". Ad esempio, considera cosa accadrà al flusso di cassa se le vendite sono inferiori del 20% rispetto alle previsioni (o superiori del 15%).
  • Il margine di profitto su ciascun prodotto
  • Quanto tempo ci vuole per riscuotere il pagamento dai debitori
  • Quali fornitori di credito ti offriranno
  • Quale finanziamento ti aspetti e il tasso di interesse che pagherà.
  • Aggiungi un elemento di contingenza al fabbisogno di finanziamento indicato nella previsione (forse il 10-20%). Pensa a cosa potrebbero essere i picchi di metà mese
  • Identifica quali tipi di finanziamento desideri. Ad esempio, prestiti a lungo termine o una maggiore possibilità di scoperto
  • Includi i probabili interessi o dividendi di eventuali nuovi finanziamenti
  • Effettua test di sensibilità sul denaro richiesto riducendo gli elementi chiave, come le vendite o il margine. Nota i risultati
  • Indica perché è richiesto il finanziamento e per cosa verrà utilizzato.
  • I consulenti di piccole imprese presso le banche e le organizzazioni di supporto alle imprese possono aiutarti a mettere insieme previsioni finanziarie gratuite.

9. Analisi SWOT

SWOT analisi Startup

  • I punti di forza possono includere il nome del marchio, la qualità del prodotto o la gestione
  • Le debolezze potrebbero essere la mancanza di finanziamenti, o la dipendenza da pochi clienti
  • Le opportunità potrebbero essere l'aumento della domanda o il fallimento di un concorrente
  • Le minacce potrebbero essere una flessione dell'economia o un nuovo concorrente.
  • Spiega le circostanze attenuanti e le azioni difensive che stai intraprendendo.

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«Un business plan deve essere accattivante»

Un business plan rappresenta la base per la costituzione di una start-up. Ma come si redige un business plan e cosa deve considerare chi costituisce un’azienda? I consigli della nostra esperta UBS Bettina Kesseli.

business plan nella fase di startup

Signora Kesseli, perché un’azienda ha bisogno di un business plan?

Un business plan serve prima di tutto a fare chiarezza sulla propria attività e il proprio modello di business. Allo stesso tempo è un valido strumento per convincere potenziali investitori della bontà delle proprie idee imprenditoriali. Nella fase iniziale spesso le start-up si finanziano con l’aiuto dei cosiddetti «family, friends and fools», ovvero familiari, amici e visionari che conoscono personalmente i fondatori e credono nel loro progetto. Se invece i neoimprenditori vogliono attirare l’attenzione di investitori professionali o finanziatori terzi, devono spiegare nel loro business plan come intendono finanziare la loro attività e raggiungere gli obiettivi di crescita previsti.

Quali sono i must del business plan?

Idealmente, un business plan dovrebbe fornire un quadro esatto dell’idea di business e della sua implementazione nel mercato. Devono essere chiaramente identificabili, da un lato, i benefici che i potenziali clienti possono trarre dal prodotto o dal servizio offerto, dall’altro, le USP (unique selling proposition) specifiche dell’impresa. È importante anche presentare in modo comprensibile il posizionamento dell’impresa, ovvero specificare quali sono i clienti e le regioni target a cui ci si rivolge e quale strategia si prevede di implementare per sostenere la crescita dell’attività in futuro. Nell’analisi non devono poi mancare informazioni sia sulla concorrenza che sulla struttura, i trend e le specificità del mercato nel quale l’impresa opera. In più, il business plan dovrebbe contenere dati sui processi di produzione, approvvigionamento e distribuzione. E, last but not least, illustrare la strategia di finanziamento, elemento imprescindibile e centrale.

Modello di business plan

Modello di business plan

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Come fare un business plan per una startup o una nuova impresa.

Perchè fare un business plan per una startup?

Facciamo una piccola premessa: che cos’è un business plan ?

Il Business Plan è un documento di previsione utile a studiare la fattibilità e le opportunità di sviluppo di una startup o più in generale di un’idea imprenditoriale.

Risulta quindi indispensabile, in primo luogo, per valutare la buona riuscita o meno di un’idea di business ma anche per presentare il proprio progetto imprenditoriale a banche, finanziatori, enti pubblici ecc… 

Spesso viene richiesto proprio dai finanziatori, per decidere se investire in una startup e quindi capire se valga la pena appoggiare o meno un progetto.

Al’interno di un business plan , devono essere presenti tutte le informazioni necessarie a dimostrare che il progetto può essere trasformato in realtà e soprattutto che potrà essere redditizio nel tempo.

Redigere un business plan è quindi un passaggio necessario quando si avvia una startup ma anche nelle successive fasi di sviluppo ed espansione aziendale.

Nel business plan di una startup infatti si dovrà essere chiari sugli obiettivi da raggiungere e sul come intendiamo raggiungerli, con un piano d’azione che varia da 1 a 5 anni.

Da cosa è composto un business plan per una startup

Un business plan deve considerare gli aspetti patrimoniali, economici e finanziari coinvolti non solo nella fase di avvio, ma anche nel periodo di consolidamento.

Conterrà quindi la descrizione dettagliata del progetto, idee, visioni, aspirazioni e sogni, ma anche aspetti più pratici legati al mercato e alla finanza. 

Compilarlo in tutte le sue parti richiede un notevole impegno, sia di tempo che di risorse. Per questo motivo molto spesso, imprenditori e startuppers, decidono di affidarsi a dei professionisti specializzati nella stesura di business plan per startup.

Un business plan, per risultare professionale e dettagliato, deve includere i seguenti contenuti:

  • Indice dei contenuti
  • descrizione del progetto
  • presentazione dell’azienda
  • opportunità individuate
  • industria e mercato
  • risorse coinvolte
  • piano di marketing
  • piano operativo
  • piano finanziario

In base alle finalità, potrebbero essere approfonditi alcuni punti del business plan rispetto ad altri. Nel caso di un business plan per una startup ad esempio, verrà data maggior rilevanza e focus alla descrizione del prodotto/servizio, alla strategia e alle risorse coinvolte. 

Come si fa un business plan per una startup

Si tratta di un documento estremamente importante sia a livello interno che esterno e deve quindi essere scritto in maniera chiara, snella, leggibile, completa e trasparente. Vietati quindi documenti prolissi e confusi che potrebbero annoiare o disorientare i potenziali investitori.

Di seguito indichiamo le 3 regole principali per realizzare un business plan vincente:

  • Scrivere un business plan corto e conciso: essendo realizzato per essere letto anche da terzi, è importante non inserire contenuti troppo lunghi, in modo tale che i concetti chiave siano trovati e compresi dagli interessati in maniera facile ed incisiva.
  • Analizzare il pubblico: essenziale è anche scegliere il giusto tono e linguaggio da usare, in base a chi dovrà leggere ed analizzare il business plan. Se la startup si occupa ad esempio di intelligenza artificiale, i potenziali investitori potrebbero non essere  in grado di comprendere concetti complessi e dovresti quindi evitare tecnicismi o acronimi che possano rendere difficile la comprensione.
  • Dimostra con sicurezza le tue competenze: racconta il tuo progetto imprenditoriale senza esitazioni e fai capire che hai le idee chiare su come avviare e gestire la tua startup. Utilizza quindi dati e numeri per dimostrare le tue idee senza però rinunciare alla creatività e all’immaginazione.

Business plan per una startup: perchè è così importante

Per una startup, il business plan rappresenta la bussola che permette di condividere con tutti i partecipanti al progetto, gli obiettivi e le strategie da perseguire per far nascere e soprattutto far crescere l’azienda.

Impostare fin da subito la corretta strategia finanziaria, il budget, la strategia di marketing ed i canali di vendita, analizzare la concorrenza e fare previsioni di crescita, sono infatti step necessari per garantire il successo di una startup.

Alcune ricerche hanno dimostrato che le aziende che si immettono nel mercato senza un business plan adeguato, impiegano il doppio del tempo a raggiungere gli obiettivi prefissati, rispetto alle aziende guidate da un corretto piano di business.

Quindi, se stai lavorando alla tua nuova idea di business, prenditi il tempo necessario per realizzare un business plan curato e studiato in ogni minimo dettaglio. Con molta probabilità sarà uno dei fattori principali che ti permetterà di trasformare il tuo sogno in realtà.

Hai bisogno di sviluppare un business plan per la tua start up o nuova realtà imprenditoriale?

I consulenti di ACM & Partners sono a tua disposizione per aiutarti a costruire il tuo business plan dando fondamenta e prospettive alle tue idee e ai tuoi sogni.

Grazie alla nostra esperienza in mercato nazionali ed internazionali, ti aiuteremo a trasformare le tue idee in un progetto fattibile, garantendoti la massima riservatezza.

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business plan nella fase di startup

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business plan nella fase di startup

La fase di startup è molto critica: in media il 20-25% delle aziende non supera il primo anno di vita e circa la metà arriva al sesto. Una così precoce mortalità pone in luce, indirettamente, che molte di esse presentano fattori di vulnerabilità già al momento della nascita. In questo scenario il business plan gioca un ruolo di grande importanza nella progettazione di imprese che vogliono durare nel tempo in quanto fornisce informazioni utili per la prevenzione dei difetti genetici. Il manuale affronta questioni metodologiche relative alla nascita e all’evoluzione dell’idea imprenditoriale e propone un modello teorico sull’identità aziendale da assumere come riferimento per la redazione della parte descrittiva del business plan. Questa, infatti, ha lo scopo di illustrare i caratteri identitari dell’azienda in fase di avvio, oltre ai risultati della valutazione della sua fattibilità tecnico-ingegneristica e giuridica, la sua convenienza economica e sostenibilità finanziaria, il suo impatto sociale e ambientale. Il volume, inoltre, esamina il processo di redazione della parte quantitativa del business plan, basato sulla tecnica della segmentazione della gestione aziendale nello «spazio», in centri di responsabilità e processi chiave, e nel «tempo», in esercizi annuali e infrannuali. Due capitoli sono dedicati alle valutazioni preliminari e successive l’avvio di una nuova impresa.

Business plan nella fase di startup. Idea imprenditoriale, modello di business e identità aziendale / Nicolò, Domenico. - (2021), pp. 1-240.

Business plan nella fase di startup. Idea imprenditoriale, modello di business e identità aziendale

Domenico nicolò, scheda breve scheda completa scheda completa (dc).

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Come creare un business plan: esempio pratico (2024)

Pubblicato: 21/09/2023, 11:18 am

Revisione di

Perché creare un business plan?

Business plan: esempio in 6 punti, 1. mission o vision, 2. offerta e proposta di valore, 3. pubblico di riferimento e potenziali clienti, 4. flussi di ricavi, canali di vendita e di marketing, 5. organizzazione, fornitori e gestione delle attività, per concludere.

Un business plan è un documento utilizzato per definire obiettivi e strategie che consentano a un’attività di raggiungere il successo. Nell’articolo che segue forniremo un semplice esempio di business plan, che copre le indicazioni essenziali per l’avvio di una piccola impresa o di un’attività in proprio: se hai intenzione di dare vita a un progetto imprenditoriale, questo esempio può rappresentare un punto di partenza per sviluppare una pianificazione più completa.

La creazione del business plan è un processo essenziale per comprendere meglio costi, incarichi, opportunità di guadagno e quali modelli di business siano più remunerativi. Non sono solo gli imprenditori alle prime armi a dover sviluppare un business plan: si tratta di un’operazione preziosa per chiunque gestisca un’attività. Un business plan può essere strutturato secondo diversi gradi di complessità, dai più basilari ai piani più dettagliati, comprensivi di ricerche di mercato, costi e previsioni sui ricavi. Che tu sia un imprenditore in proprio o abbia lanciato una startup in cerca di finanziamenti, creare un business plan ben strutturato è un passo fondamentale per avviare un’impresa .

Un business plan completo dovrebbe comprendere sei elementi chiave, illustrati in questo esempio. Il livello di approfondimento richiesto dipende principalmente dalla scelta di avviare una piccola impresa o di ricorrere a un finanziamento da parte di un investitore. Le imprese finanziate da investitori, infatti, richiedono ricerche di mercato più approfondite e dettagli operativi e finanziari a sostegno del progetto.

Inizia il tuo business plan con un resoconto conciso che racchiuda la tua idea. Questa sezione deve rispondere in modo sintetico a cinque domande fondamentali. Le risposte saranno approfondite nelle sezioni successive del nostro esempio di business plan.

  • Di cosa si occupa la tua azienda? Vendi prodotti, servizi, informazioni o un insieme di queste cose?
  • Dove si svolge l’attività? La tua attività si svolge online, in negozio, tramite dispositivi mobili o in un luogo o ambiente specifico?
  • A chi si rivolge la tua attività? Qual è il mercato di riferimento della tua azienda e che caratteristiche ha il tuo cliente ideale?
  • Perché i potenziali clienti dovrebbero considerarla? Cosa dovrebbe spingere i tuoi clienti ideali a notare la tua attività?
  • In che modo i tuoi prodotti e/o servizi si distinguono da quelli della concorrenza? Cosa dovrebbe spingere i tuoi clienti ideali a scegliere la tua attività rispetto a quella di un concorrente?

Se hai difficoltà a fornire risposte a queste domande nella sintesi del tuo business plan, non preoccuparti. Man mano che lavorerai al piano, è molto probabile che scoprirai possibili risposte a queste domande, identificando nuove opportunità per la tua idea di business.

In questa sezione del business plan, dovrai illustrare la tua offerta commerciale. È inoltre il momento di definire la tua proposta di valore, spiegando perché la tua attività potrebbe risultare preziosa per dei potenziali clienti.

Lavorando a questa parte, potresti scoprire nuove opportunità di mercato che inizialmente non avevi considerato. Per esempio, una startup specializzata in prodotti senza glutine e chetogenici potrebbe ampliare la propria proposta di valore preparando dolci personalizzati per occasioni speciali adatti a diverse preferenze alimentari.

In questa sezione identificherai il tuo pubblico di riferimento, parlando dei problemi e delle esigenze specifiche a cui il tuo prodotto o servizio può fornire risposte. Questa fase è fondamentale per sviluppare una strategia di marketing e un’offerta di prodotti.

Per farlo in modo efficace, individua un problema che il tuo target si trova ad affrontare. Per esempio, la startup specializzata in cibi senza glutine e chetogenici può rivolgersi a persone attente alla salute e alla ricerca di questi prodotti. Tuttavia, è essenziale accertarsi di rivolgersi a una base di clienti sufficientemente ampia da poter sostenere l’attività, il che potrebbe significare che dovrai offrire una varietà di prodotti da forno tradizionali insieme quelli più particolari.

La nostra economia è trainata dalle tecnologie informatiche e grazie a internet oggi le startup possono contare su molte opportunità di guadagno e raggiungere un pubblico di riferimento sempre più variegato. In questo contesto, i flussi di ricavi e i canali di vendita divengono anche strumenti di marketing: la presente sezione è dedicata a tutti questi aspetti.

Flussi di ricavi

I flussi di ricavi corrispondono ai molti modi in cui è possibile generare guadagni con la propria attività. Nel tuo business plan, elenca le fonti di entrate al momento del lancio e indica eventuali idee che consentano di ampliare l’attività in futuro.

Ad esempio, il business plan della startup specializzata in prodotti gluten free potrebbe contemplare i seguenti flussi di ricavi:

  • Vendita di prodotti: online, in negozi pop-up, all’ingrosso e (in futuro) in negozio
  • Ricavi derivanti da campagne di affiliazione: monetizzazione dei post contenenti link di affiliazione pubblicati all’interno di un blog e/o sui profili social
  • Entrate derivanti dalle inserzioni pubblicitarie: annunci pubblicitari sul sito web
  • Vendite di ebook: (in futuro) pubblicazione di ebook di ricette di dessert senza glutine e compatibili con la dieta chetogenica
  • Ricavi ottenuti grazie ai video: (in futuro) monetizzazione di un canale YouTube con video informativi sulla realizzazione di dessert senza glutine e chetogenici
  • Webinar e corsi online: (in futuro) monetizzazione di webinar orientati al coaching e corsi online dedicati a consigli e tecniche di cottura
  • Contenuti riservati ai soci: (in futuro) monetizzazione di una sezione del sito web riservata ai soci e dedicata a contenuti speciali a integrazione dei webinar e dei corsi online
  • Franchising: (in futuro) vendere l’idea di aprire forni specializzati nella realizzazione di questi prodotti di nicchia a imprenditori di franchising.

Canali di vendita

I canali di vendita consentono di generare flussi di ricavi. Questa sezione risponde anche alla domanda “dove si svolge l’attività?” contenuta nel secondo punto della vision del progetto.

Ad esempio, nel business plan della startup specializzata in prodotti senza glutine potrebbero essere indicati i seguenti canali di vendita:

  • POS: un sistema di vendita per dispositivi mobili come Shopify o Square POS per la gestione delle vendite in mobilità in contesti quali mercati, eventi e fiere
  • Piattaforma ecommerce: un negozio online come Shopify , Square o WooCommerce per le vendite al dettaglio online e gli ordini di vendita all’ingrosso
  • Canali social: post e pin con pulsanti per l’acquisto su Facebook , Instagram o Pinterest, che consentano di vendere online attraverso i propri profili
  • Negozio: una sede fisica, quando l’attività sarà cresciuta al punto di consentirti di gestire un negozio.

Di seguito elenchiamo ulteriori canali che possono fungere da fonti di reddito:

  • Ricavi derivanti da campagne di affiliazione: sezione blog sul sito di ecommerce e partner affiliati
  • Entrate derivanti dalle inserzioni pubblicitarie: annunci pubblicitari sul sito di ecommerce
  • Vendite di ebook: vendite di ebook su Amazon tramite Kindle Direct Publishing
  • Ricavi ottenuti grazie ai video: canale YouTube con monetizzazione degli annunci pubblicitari
  • Webinar e corsi online: piattaforme dedicate a corsi online e webinar che consentano di gestire la creazione di account per gli iscritti e il caricamento e la riproduzione di contenuti registrati
  • Contenuti riservati ai soci: contenuti protetti da password tramite applicazioni per la creazione di community di utenti iscritti come MemberPress.

Canali di marketing

Spesso i canali di marketing e di vendita utilizzati dalle imprese presentano forti sovrapposizioni. I video e le piattaforme online come i social media, i siti web o i blog fungono sia da strumenti di marketing che da fonti di ricavi, risultando particolarmente utili per le startup e le imprese di piccole dimensioni.

Ad ogni modo, i canali pubblicitari tradizionali come la radio, la TV, le comunicazioni dirette per posta e la carta stampata hanno mantenuto il proprio valore per molte attività e, pertanto, devono essere presi in considerazione al momento della creazione di un piano di marketing e di un budget all’interno di un business plan.

In questa sezione del nostro esempio di business plan spieghiamo come indicare la struttura, le modalità di gestione dell’azienda ed eventuali certificazioni o permessi necessari per l’avvio dell’impresa.

La startup specializzata in prodotti senza glutine potrebbe elencare alcuni punti simili ai seguenti:

  • Struttura aziendale: definizione dell’organizzazione dell’attività
  • Permessi e certificazioni: licenza per il trattamento degli alimenti e per la produzione alimentare artigianale. In alternativa, affitto di una cucina commerciale in possesso dei requisiti necessari
  • Ruoli e responsabilità: imprenditore in proprio, tutti i ruoli e le responsabilità sono in capo al titolare
  • Attività quotidiane: procurarsi gli ingredienti e cucinare tre giorni a settimana per rispondere agli ordini. Riservare del tempo agli eventi di settore, ai mercati e agli ordini dei partner all’ingrosso, se necessario. Spedire a giorni alterni gli ordini effettuati online. Aggiornare il sito web e creare post social, sul blog e contenenti link di affiliazione nei giorni in cui non vengono effettuate le spedizioni.

L’ultimo passaggio nella stesura del business plan consiste nell’elencare i costi previsti per l’avvio e la gestione dell’attività, oltre che i ricavi attesi. Grazie a strumenti gratuiti come Square e alle opportunità di marketing offerte dai social media, è possibile lanciare una startup a costi molto contenuti.

In molti casi, il costo della merce, della spedizione e dell’imballaggio, delle autorizzazioni e licenze, e della stampa dei biglietti da visita sono le uniche spese da sostenere.

Sviluppare al meglio il business plan della propria attività è un passaggio fondamentale per chi si appresta a lanciare un’impresa, ma è altrettanto importante che la fase di pianificazione non si trasformi in un ostacolo per l’avvio dell’attività.

Tieni presente, inoltre, che un business plan non è mai un documento destinato ad assumere valore definitivo. I mercati, il pubblico e le tecnologie sono in costante evoluzione, così come gli obiettivi aziendali e le strategie sviluppate per raggiungerli. Considera il tuo business plan, quindi, come un documento dinamico, soggetto a revisioni periodiche, da ampliare e modificare in risposta alle opportunità di mercato e alla crescita della tua attività.

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Krista Fabregas è una professionista esperta nell'ambito dell'ecommerce e della redazione di contenuti online. Vanta oltre vent'anni di esperienza pratica, che mette al servizio di chi desidera lanciare e far crescere società di successo nel settore tecnologico. Tra le sue competenze rientrano l'avvio e lo sviluppo di attività di ecommerce, operazioni e logistica per le PMI, piattaforme per la creazione di siti web, sistemi di pagamento, marketing multicanale e redditi da attività collaterali e programmi di affiliazione. Krista ha conseguito la laurea in Lettere presso la University of Texas di Austin e ha ricoperto posizioni apicali presso la NASA, un'azienda Fortune 100 e diverse startup digitali.

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Business plan per startup, cos’è, a cosa serve e quando

E' un documento di pianificazione utile alle aziende, e alle startup in questo articolo scoprirai se e quale tipo di business plan per startup è davvero importante, e come farlo.

Business plan per startup, cos’è, a cosa serve e quando

  • business plan

Indice degli argomenti

  • Cos'è un Business plan per startup?

A cosa serve allora un business plan?

Dal business plan al pitch deck: i vantaggi, il pitch deck ideale, quando la startup può fare il business plan.

  • Com'è fatto un business plan

Consigli per realizzare un business plan per startup

Esempio pratico di business plan per startup, considerazioni conclusive, cos’è un business plan per startup.

Il business plan per startup è il documento scritto, ad uso interno o esterno, attraverso il quale un’impresa descrive ciò che fa, i suoi obiettivi e come programma di raggiungere la propria sostenibilità economica e/o il suo successo. E’ la rappresentazione narrativa e numerica dell’impresa e dei suoi piani per il futuro, un documento che riguarda più propriamente un’azienda piuttosto che la startup, che Steve Blank ha definito un’organizzazione temporanea alla ricerca di un modello di business scalabile e ripetibile . Succede però che in tante occasioni (presentazione a dei potenziali investitori, in banca per un prestito, per una campagna di crowdfunding , per candidarsi a un bando o un contest) alla startup sia richiesto il famigerato ‘business plan’. In genere, è proprio in una di queste situazioni che il team della startup fa un incredibile sforzo per realizzare il suo primo business plan. “Un business guessing piuttosto – afferma Francesco Inguscio, Ceo e fondatore del business incubator Nuvolab – la startup fino a quando è in fase di ‘research’ non può fare un business plan, semplicemente non ha i numeri, non ha risposte. Su cosa può basare il business planning? Solo su ipotesi, quindi non sta pianificando, sta ipotizzando. Qui si potrebbe aprire una discussione su ‘che cos’è un business plan’, secondo alcuni è solo la parte finanziaria ( l’excel ), per altri è il documentone da 50 pagine con di tutto di più, una specie di piano industriale, per altri ancora è il pitch deck, cioè le slide. Il rischio, se si opta per il documentone da 50 pagine è che si perda tantissimo tempo a redigerlo e poi ad aggiornarlo. Il business plan non è lo strumento adatto per una startup”. Il business plan, come ricorda il Ceo di Nuvolab, può essere quindi un documento molto complesso e articolato, ma nel caso di una startup, che non è semplicemente una qualsiasi neonata attività imprenditoriale bensì una società innovativa alla ricerca di un prodotto giusto, di un business model giusto, di un team giusto e delle giuste strategie, un business plan è un esercizio che non ha senso . Nel tempo necessario a realizzare un business plan, in una startup può cambiare tutto: prodotto, team, strategie. ‘ La startup è un film, il business plan è una fotografia ” dice ancora Francesco Inguscio.

Perché farlo? E’ un esercizio utile per mettere alla prova la propria di idea di business, cosa che però può essere fatta anche attraverso un business model canvas . “Per me lo strumento principe di una startup, specialmente per il suo uso interno, è il business model canvas. Sei in una fase di discovery validation, devi iterare varie volte, e questo strumento ti permette di seguire anche su carta quello che stai facendo, con agilità. Nel caso in cui le occasioni richiedano esplicitamente un documento più consistente (ad esempio bandi o primi investitori) lo strumento che ritengo migliore è il pitch deck , con l’aggiunta eventualmente e se è possibile delle proiezioni finanziarie. Se è possibile significa se esiste qualche dato reale, qualche metrica. La startup è un’organizzazione in fase di research, che non ha ancora validato il suo modello di business, per cui generalmente non ha delle metriche reali, fa delle ipotesi che partono da altre ipotesi. Man mano che va avanti raccoglierà dati e metriche che potranno essere inserite nel documento che diventa così sempre più rappresentativo della realtà”.  

Abbiamo visto che lo strumento ideale per la startup, quale documento per seguire lo sviluppo delle sua idea d’impresa, è il business model canvas per il suo uso interno, e il pitch deck per esigenze di comunicazione esterna. Ricapitoliamo adesso quali sono i vantaggi  di un pitch deck :

  • Fare ordine nelle proprie idee e obbligare alla sintesi : meno semplice di quanto può sembrare, la realizzazione del pitch deck permette di chiarirsi le idee  e di chiarirle a tutto il team; spesso viene sottovalutata la capacità della sintesi di separare l’essenziale dal superfluo, di andare alla radice dell’idea e di rappresentare per l’impresa una sorta di bussola che indica costantemente la direzione giusta;
  • Essere lo specchio del proprio progetto, la fotografia della startup in un dato momento , ma molto più facile da aggiornare rispetto a un business plan tradizionale;
  • E’ un biglietto da visita della startup , molto più immediato del business plan per presentarsi a tutti gli stakeholder esterni (dipendenti, partner, fornitori chiave, utenti e clienti);
  • E’ lo strumento principe per ottenere finanziamenti : anche nel presentarsi ai potenziali investitori, la vera startup non ha bisogno del business plan (per i motivi che abbiamo indicato in precedenza, ovvero che sarebbe molto poco realistico), gli investitori ne sono consapevoli e probabilmente nemmeno si metterebbero a leggere un documento da 50 pagine, già sapendo che si tratta di ipotesi; mentre la sintesi di un pitch deck ben articolato, con i punti essenziali, di cui parliamo più avanti, che favorisca la ‘visione del futuro’ della società (che è la promessa di guadagno per l’investitore) e metta in evidenza le competenze, il committment del team (che è in definitiva l’unica certezza di execution per l’investitore) è non solo sufficiente, ma probabilmente una delle carte vincenti per riuscire a essere ritenuti credibili.

Leggendo qui di seguito gli elementi del pitch deck e quelli di un business plan troverai che non sono poi così distanti come tipologia di contenuti, semplicemente il primo è più leggero e strutturato in modo agile. Possiamo dire che il pitch deck è il business plan per startup. 

business plan nella fase di startup

Come si può notare, anche la realizzazione di un pitch deck fatto bene è impegnativa, e può fornire l’allenamento necessario (e la traccia) per un futuro business plan.

Semplice, quando non è più una startup (che poi si continui a definirle così per comodità , perché ciò rimanda a una serie di caratteristiche questo è un altro discorso…). Nel momento in cui la  startup , ovvero un’organizzazione temporanea in fase di ‘research’, passa a essere una company, ovvero (sempre citando Steve Blank) un’organizzazione permanente disegnata per eseguire un business model scalabile e ripetibile, allora è possibile pianificare e realizzare quanto stabilito nei piani. “A questo punto si può andare con il bilancino a misurare, migliorare, perfezionare un business model già noto e validato, che può essere in qualche modo schematizzato, rappresentato, pianificato con il business plan”.  Conclude Francesco Inguscio.

Com’è fatto un business plan

A questo punto, non possiamo non indicare almeno in linea di massima, quali saranno i contenuti minimi di un vero e proprio business plan , che come si può osservare sono almeno in parte coincidenti con gli elementi di un pitch deck, anche se con un livello di approfondimento differente. E soprattutto con il supporto di numeri e metriche che corrispondono a dati reali. Il business plan copre fondamentalmente tre aree: la descrizione del business specifico e dell’azienda, il mercato in cui va a operare (come opportunità e come si intende aggredirlo), la parte finanziaria, ovvero il business in numeri.

  • Sommario (executive summary)
  • Descrizione del progetto
  • Presentazione generale dell’azienda
  • Opportunità
  • Industria e mercato
  • Team aziendale
  • Piano di marketing e vendite
  • Piano operativo
  • Piano finanziario
  • Richiesta finanziaria e come saranno utilizzate le risorse (se si sta presentando a VC o banche); in caso si stia presentando a potenziali partner, va descritta l’ opportunità per il partner e come verrà gestita la collaborazione

Tra i consigli che possiamo dare per realizzare un buon business plan, ce ne sono tre molto importanti:

  • perfezionare sempre il business plan in base all’audience : la presentazione a una banca è differente da un venture capitalist, stabilite alcune parti fisse del documento, si può aggiungere, togliere, modificare il contenuto sulla base delle caratteristiche del nostro interlocutore per massimizzare l’efficacia e il ‘fit’ delle informazioni che stiamo fornendo
  • considerarlo sempre un work in progress : aggiornarlo costantemente soprattutto nei dati e nelle metriche e previsioni
  • non eccedere nella lunghezza : un malloppo troppo lungo e denso rischia di essere pesante da leggere, annoiare, può addirittura allungare i tempi per ricevere dei feedback ed essere meno efficace; ricordiamo che le persone che lo andranno a leggere sono solitamente molto impegnate; se si ritiene che alcune parti abbiano bisogno di essere approfondite, possiamo anche affidarci agli allegati, che permettono di mantenere snello il documento principale ma di fornire informazioni supplementari.

business plan nella fase di startup

Ecco uno schema di business plan da sviluppare in modo chiaro e sintetico affinché ogni sezione risponda ad una specifica domanda degli investitori sulla tua startup.

1. Riepilogo

-Panoramica delle attività aziendali -Panoramica di mercato -Principali dati finanziari -La nostra missione -Fattori di successo

-Struttura e proprietà -Storia -Posizione -Team di gestione

3. Prodotti e servizi

-Descrizione del prodotto o servizio -Aspetti critici -Potenziali evoluzioni del prodotto/servizio

4. Analisi di mercato

-Demografia e segmentazione -Mercato di riferimento -Necessità di mercato -Concorrenza -Barriere all’ingresso -Regolamento

5. Strategia

-Vantaggio competitivo -Prezzi -Piano di marketing -Pietre miliari -Rischi e attenuanti

6.Operazioni

-Piano del personale -Risorse chiave e IP -Fornitori

7. Piano finanziario

-Finanziamento per l’avviamento -Presupposti importanti -Previsioni di vendita -Struttura dei costi

-Grafico dei profitti e perdite -Grafico dei flussi di cassa -Altri grafici

Non tutti i business sono uguali e non tutte le startup sono uguali. Quanto abbiamo detto fino a questo momento afferisce in particolare alle startup digitali. In altri settori, bio-tech, hardware, e in genere tutte quelle che hanno alla base tecnologie soggette a brevetti, seguono dinamiche, tempi e problematiche proprie, a partire dallo sviluppo e tutela della proprietà intellettuale. Affronteremo con maggiore specificità questo argomento in altri articoli.

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Business Plan startup: cos’è, come crearlo e a cosa serve

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Contenuti dell'articolo

Business plan per startup: come partire con il piede giusto per dominare il mercato

Per mettere nero su bianco gli obiettivi aziendali o per convincere un investitore, il business plan startup è indispensabile per garantire i risultati desiderati. Non si tratta di un dettaglio trascurabile né di una procedura semplice come sembra, motivo per cui le aziende si affidano a professionisti specializzati. In questo articolo vedremo cos’è un business plan per startup , quali sono i passi per impostare un piano aziendale e perché è importante per lo sviluppo di un progetto imprenditoriale di successo.

Cos’è un business plan: definizione e caratteristiche principali

Il business plan per una startup è un piano d’azione che delinea tutti i passi da percorrere per raggiungere gli obiettivi di business prefissati. Si va dalla descrizione dell’idea, passando per l’analisi del mercato fino ad arrivare alle previsioni finanziarie. Il piano strategico aziendale può essere redatto come documento interno all’impresa, in modo che diventi un punto di riferimento per dipendenti e collaboratori che hanno sposato la causa, oppure per essere presentato a banche e finanziatori, per attrarre investitori o per lanciare un crowdfunding . Quindi tendenzialmente per tutti quegli scopi volti alla crescita che tutte le startup faticano a raggiungere.

Partecipa al nostro acceleratore startup!

Se fatto seguendo determinati passaggi (che vedremo più avanti in questo articolo), il business plan per la tua startup ti permetterà di verificare la fattibilità della tua business idea . Se dovessi trovare qualche intoppo in fase di realizzazione o qualcosa sfuggita alle previsioni, non ti preoccupare: il piano aziendale è continuamente soggetto all’influenza di fattori interni ed esterni e, di conseguenza, può essere aggiornato e adattato alle circostanze.

Come fare un business plan per startup in 10 step

Che sia per ottenere l’accesso al credito o per allineare il team aziendale al progetto imprenditoriale, vediamo insieme come fare un business plan per startup in 10 step. La giusta struttura e il contenuto esaustivo del piano d’azione, ti permetteranno di raggiungere i risultati di business prestabiliti.

come creare un piano aziendale

Free image from Pixabay

Hai presente il detto “anche l’occhio vuole la sua parte”? Tienilo a mente, perché la cover page , o pagina introduttiva, deve colpire innanzitutto esteticamente e suscitare la curiosità di approfondire. Quindi sfrutta la Corporate Identity che ti caratterizza, servendoti del logo e dei colori aziendali, così farai in modo che si noti a colpo d’occhio che quello non è “un business plan” ma il business plan della tua startup ! Aggiungi lo slogan aziendale , e la prima impressione sarà ottima.

Con un breve ma esaustivo sommario  potrai raccontare qualcosa sulla storia della tua azienda. In questa sezione potresti descrivere i prodotti e/o servizi che hai intenzione di lanciare sul mercato, qual è il core business della tua startup e la sua Brand Identity , cioè i valori che la contraddistinguono.

Opportunità

Le finanziarie e le persone che si sono lanciate nell’impresa insieme a te, vorranno sapere quali sono le opportunità da cogliere per trasformare in realtà la tua idea imprenditoriale . Il business plan della tua startup deve quindi esplicitare quali bisogni questa azienda può colmare, quale tipologia di pubblico intende intercettare, quali problemi vuole risolvere e come pensa di differenziarsi dalla concorrenza (per questo ti serve una buona analisi dei competitors ).

Target Audience

In questa sezione del tuo business plan startup dovrai approfondire le caratteristiche dei tuoi potenziali clienti, ossia il target audience . Per individuare il tuo pubblico di riferimento con il minimo margine di errore, ciò che ti aiuterà tantissimo in questo studio è una dettagliata definizione delle Buyer Personas . Questi saranno i tuoi clienti, coloro che sceglierebbero sempre e comunque il tuo brand in mezzo all’immensa concorrenza.

business plan per la tua startup

Prodotti e servizi offerti

Qui si presenta l’occasione per descrivere nel dettaglio l’offerta della tua impresa, cioè prodotti e/o servizi che i consumatori dovrebbero acquistare. Non dimenticare il perché dovrebbero acquistarli, il loro costo e le motivazioni relative alla scelta del pricing.

Senza una buona strategia di marketing , il progetto aziendale sarà destinato ad essere respinto dai finanziatori e, nella peggiore delle ipotesi, a dover essere riposto in un cassetto. Ovviamente questa è una provocazione perché, come abbiamo già detto, il business plan startup è dinamico e, in quanto tale, può essere modificato.

Scopri i nostri servizi per startup

Il marketing è fondamentale per la crescita di una startup di successo , e in questa sezione dovrai inserire la strategia che hai deciso di adottare per raggiungere questo obiettivo. Nello specifico, investitori e team interno vorranno sapere:

  • Quali saranno i canali di acquisizione dei potenziali clienti e per quale motivo lo studio del mercato ti ha portato a questa conclusione;
  • Quali saranno i KPI (metriche principali) da prendere in considerazione in fase di analisi dei dati per determinare se il tuo progetto sta crescendo;
  • Quali saranno le digital strategies o i metodi pubblicitari tradizionali da seguire per condurre i clienti all’acquisto;
  • Com’è strutturato il team marketing? Sono risorse interne o agenzie esterne?

Financial Plan

In questa parte del business plan della tua startup devi convincere gli istituti di credito del fatto che sia conveniente investire nella tua idea imprenditoriale e quindi se il loro investimento possiede realmente le potenzialità per fruttare. Con un buon piano economico finanziario potrai mostrare le previsioni di profitto nei mesi o negli anni e come intendi servirti dei finanziamenti ottenuti. Gli investitori vorranno anche sapere se stai collaborando con un acceleratore o un incubatore che normalmente aiuta gli startupper a rendere la loro impresa profittevole.

Obiettivi e risoluzione dei problemi

Un altro aspetto che renderà i tuo finanziatori più sicuri del loro investimento sarà notare che il tuo business plan startup presenta degli obiettivi chiari e gli step necessari per raggiungerli. Non solo, potresti anche prevedere degli stress test necessari a verificare quanto siano solidi i meccanismi che hai previsto di adottare per affrontare eventuali crisi ed imprevisti.

piano finanziario per aziende

In poche righe, sintetizza gli step già presentati e cattura definitivamente il sì di chi sta ancora valutando se concederti l’accesso al credito o no. Approfitta di questa sezione per fornire gli ultimi dettagli che possono fare la differenza ma non necessitano di una sezione specifica.

Progetti futuri

Con il business plan della tua startup hai già mostrato di avere le idee chiare e i piedi ben piantati a terra, raccontando nei minimi dettagli come concretizzare la tua idea. Ora puoi permetterti di immaginare scenari futuri in cui la tua azienda avrà consolidato la sua presenza sul mercato e avrà bisogno di sorprendere ulteriormente clienti e concorrenti con offerte da visionario di successo.

Esempio di business plan per una startup

Vediamo insieme un esempio di business plan startup per capire come deve essere la sua struttura. Ci sono degli elementi fondamentali che vanno a comporre lo scheletro del piano aziendale. Ecco di seguito quali sono.

  • Business idea : in questa sezione dovrai descrivere il tuo progetto imprenditoriale, la fetta di mercato in cui si inserisce e i prodotti e/o servizi che intendi proporre;
  • Strategia e azione : qui dovrai mostrare la strategia che hai studiato per posizionarti sul mercato e le azioni che metterai in pratica per aggredirlo;
  • Team : dovrai presentare la tua squadra, cioè dipendenti e collaboratori che ti affiancheranno nella realizzazione del piano aziendale;
  • Coperture finanziarie : dovrai dimostrare di poter assolvere ai tuoi doveri di datore di lavoro, cioè di disporre delle risorse necessarie ai compensi dei dipendenti e dei fornitori, ma anche per coprire le varie spese di gestione;
  • Schema economico-finanziario : prenderai in considerazione dei precisi periodi di riferimento e individuerai un conto economico previsionale della startup, che dovrà essere in linea con l’ipotesi di redditività presentata agli investitori.

esempio di business plan

Mentre compili il contenuto dello schema appena presentato, puoi servirti di alcune domande da porti, le cui risposte costituiscono gran parte del business plan aziendale . Vediamo di seguito quali possono essere:

  • Cosa? Caratteristiche dei prodotti/servizi offerti
  • Dove? La porzione di mercato in sui si inserirà l’azienda e il contesto in cui crescerà (politica, economia e cultura del luogo in cui opererà, ma anche competitors, fornitori e consumatori)
  • Come? Dopo aver elencato gli obiettivi, occorre spiegare come si intende raggiungerli
  • Quando? Il momento ideale in cui lanciare l’attività

Vantaggi di un business plan di successo per la tua startup innovativa

Quando avrai redatto e presentato il tuo piano aziendale ai finanziatori e alla tua squadra, ti accorgerai del perché è importante creare un business plan startup . All’interno sono presenti tutte le informazioni necessarie a dimostrare che la tua idea può essere trasformata in realtà e, inoltre, potrà essere redditizia. Per dare ancora più credibilità alla tua idea di business , potrai servirti anche di un pitch deck efficace e di un business model canvas. Più dettagliato sarà il business plan della tua startup , più garanzie di successo avrai, perché all’interno non sono presenti solo aspetti positivi del progetto imprenditoriale ma anche rischi e pericoli che si presentano a chi ha avuto il coraggio di avviare una startup . Più tu e il tuo team ne sarete consapevoli, più preparati sarete nel momento in cui dovranno essere affrontati.

Conclusione

Eccoci arrivati alla fine di questo articolo che, molto probabilmente, è più simile ad una guida pratica su come creare un business plan per startup . Abbiamo anche visto cos’è e perché è importante un piano aziendale , quindi puoi seguire le indicazioni che hai appena letto o affidarti a dei professionisti del settore per presentare la tua idea e trasformarla in un successo.

articolo by Luca Lampis

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business plan nella fase di startup

business plan nella fase di startup

Business plan startup: come crearlo

Business plan startup: come crearlo

La realizzazione di un Business Plan per una startup è senza dubbio uno dei compiti più complessi che un nuovo imprenditore è tenuto a fare. La fase embrionale di un’idea di business prevede alcuni passi fondamentali per ottenere i successi sperati. E questo documento di pianificazione è davvero utile alle aziende, soprattutto in fase embrionale, quando è il momento di presentare la propria idea a tutti i possibili finanziatori .

A cosa serve un Business Plan per startup

Lo scopo quindi è di fornire a chi vuole investire in una nuova azienda tutti gli strumenti utili per fare una corretta valutazione della startup . Essendo quindi un documento di importanza assoluta, è necessario affidarsi a professionisti in grado di modellare un Business Plan su misura per ogni azienda.

Le finalità d’uso, del resto, sono proprio le seguenti.

  • Studiare il potenziale della propria startup
  • Raccogliere fondi per avviare la startup
  • Ottenere un finanziamento

Come strutturare un Business Plan per startup con Up2Lab

La struttura del Business Plan per una startup non è unica ed immutabile, ma varia a seconda dell’azienda e degli obiettivi. Ad esempio per quanto riguarda il Business Plan di Up2Lab si sono scelte tre forme diverse a seconda della funzione primaria del business plan stesso.

In linea generale però si può sintetizzare in queste parti fondamentali.

  • Business Model
  • Piano di Marketing
  • Analisi dei costi di Marketing
  • Piano Economico – finanziario dettagliato

Questo tipo di documento racchiude quindi una serie di informazioni utili a varie categorie di finanziatori per valutare quanto possa essere profittevole l’investimento

ed in quali tempi.

Alla base, in ogni caso, il Business Plan deve essere vincente, efficace: soprattutto, deve essere diretto e conciso, e deve mostrare che sei il padrone del settore, della nicchia che hai scelto.

Sei tu che devi credere nelle potenzialità del progetto , e se lo dimostrerai, anche gli altri ci crederanno.

Il business model del business plan di una startup

La parte del Business Model è senza dubbio una delle parti più importanti perché va a delineare la nuova azienda e il nuovo prodotto da immettere sul mercato. Questa fase deve essere in grado di illustrare non solo la validità dell’idea . Il documento deve anche evidenziare la capacità del team di porre in essere il piano d’azione delineato.

Marketing e spese per le campagne di promozione

Ovviamente un corretto piano di marketing è necessario per andare a ricercare tutti i potenziali clienti e far conoscere le qualità esclusive del nuovo prodotto. Avere ben chiare le corrette strategie per catturare la clientela è sicuramente un elemento fondamentale nell’avvio di una startup.

Allo stesso tempo è necessario che siano quantificati in modo preciso gli investimenti in marketing dedicati alla promozione del nuovo prodotto .

Il piano economico-finanziario

Tutto questo poi confluisce nel piano economico-finanziario che è la parte di maggior interesse per chi vuole investire nella nuova startup . Come abbiamo già evidenziato nell’articolo dedicato al Business Plan per le banche , questa parte del documento deve cercare di fare una previsione realistica dell’andamento economico dell’azienda per un periodo che non supera i 3 anni.

Questo di documentazione ha sempre un che di aleatorio quando si parla di startup. In questo senso va compreso che i finanziatori hanno ben chiaro che si tratta di un ogni caso di un investimento di rischio . Rientra nella normale fisiologia del business che sono molte le startup che non superano i primi 2 anni di vita. Quindi un piano economico finanziario che sappia far fronte ad eventuali difficoltà iniziali è sicuramente ben visto.

Come avviare una startup di successo con il giusto Business Plan

Tutte le parti che compongono un Business Plan sono importanti. Soprattutto per una startup, una giovane realtà imprenditoriale, è fondamentale trovare il giusto modo di comunicare con i propri possibili finanziatori . Ecco perché vogliamo suggerire dei consigli a riguardo.

Una delle parti più importanti di un Business Plan è il sommario , in cui si va a descrivere brevemente – aspetto essenziale – il progetto. Sotto questo aspetto ci vengono in aiuto le 5 W : Who, What, Why, Where e When. Ovvero chi, cosa, perché, dove e quando.

Mission e Vision

Perché un investitore dovrebbe finanziare la tua startup? Cosa ha di speciale? Oltre ai prodotti e ai servizi che vuoi vendere, è fondamentale trovare una Mission , una Vison di insieme : solo così si possono raggiungere determinati obiettivi. La motivazione è tutto, e devi saperla trasmettere.

Brand Identity

Naturalmente, un buon piano marketing può aiutarti ad avviare la tua startup , così come una forte Brand Identity . Descrivi la tua azienda, i tuoi valori, ciò in cui credi: fatti aiutare dagli esperti del settore per comunicare al meglio con i finanziatori, così come con i tuoi clienti in futuro.

L’analisi critica

Un altro aspetto da non sottovalutare è l’analisi critica : pregi e difetti dell’azienda , opportunità e minacce . Cosa può andare storto, in breve, per dirla francamente: naturalmente è essenziale anche l’analisi dei competitor , proprio con l’obiettivo di rafforzare la startup in fase di avviamento .

Come realizzare un Business Plan per startup insieme ad Up2Lab

Un Business Plan da realizzare per una startup è sicuramente un compito difficile. L’obiettivo del documento è di presentare nel migliore dei modi una nuova opportunità di business agli investitori .

Rivolgendosi con fiducia allo staff di Up2Lab avrete in breve tempo un Business Plan fatto su misura per voi. In questo modo avrete la possibilità di accedere bandi di finanziamento, o presentare progetti per ottenere fondi attraverso procedure come il crowdfunding.

Non esitare  m etti ti in contatto con noi: adesso!

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Diventare imprenditori/ Raffaello Balocco, il business plan di una startup S1 E5

Strumento abituale per tutte le imprese, il business plan delle startup è particolare. “Nasce dalla fase di test del prodotto o del servizio sul mercato”, spiega Raffaello Balocco, CEO di Digital360 e docente dello Startup Boot Camp Flex, il corso di formazione imprenditoriale del MIP che comincia in settembre

Pubblicato il 29 Lug 2020

Quali caratteristiche ha il business plan di una startup? Come uno strumento abituale in ogni impresa si adatta alla natura particolare di un nuova impresa innovativa? È sempre necessario?

Ne parla in questa video intervista Raffaello Balocco , founder e CEO di Digital360 (il gruppo che tra l’altro edita anche EconomyUp), che sarà docente nel modulo dedicato al business plan dello Startup Boot Camp Flex, il nuovo percorso di formazione imprenditoriale del MIP che comincia in settembre.

Nella primissima fase di vita di una startup un business plan è persino impossibile da preparare, perché troppi elementi sono ancora da definire: la value proposition, il prodotto o il servizio stessi, le fonti di ricavo, la struttura dei costi.  E infatti si usa il cosiddetto lean startup approach che sarà al centro di un altro modulo dello Startup Boot Camp Flex.

“Bisogna aspettare il lancio sul mercato del prodotto o del servizio per poter redigere un vero business plan”, dice Balocco. “Durante il processo di test e sperimentazione si raccolgono tutte le informazioni per validare il modello di business. Su questa base si può sviluppare un business plan con le sue proiezioni future”.

C’è quindi una grande differenza con l’impresa consolidata che quando deve lanciare un nuovo prodotto sul mercato ha già gli elementi e le metriche per poter fare un business plan più tradizionali. Ma l’approccio della startup può tornare utile anche alla grande azienda quando intende lanciare prodotti o servizi in nuovi segmenti di mercato o con nuove modalità, quando cioè vuole fare innovazione.

Ma come si può portare qualcosa di così concreto dentro un corso di formazione? “È una sfida importante ma il nostro non sarà un corso teorico”, spiega Balocco. “Tutti i partecipanti potranno lavorare su un loro progetto imprenditoriale. E poi potranno confrontarsi con diversi imprenditori e mentor esperti della materia. I business plan li faremo e li faremo insieme”

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Business Plan per Startup: Cos’è e Come Farlo con Esempi

Home » Business Plan per Startup: Cos’è e Come Farlo con Esempi

ragazzo che prepara business plan

Come Creare un Business Plan per Startup, A Cosa Serve e Criticità

Per comprendere di cosa si tratta quando parliamo di business plan per startup possiamo associarlo ad un piano d’azione della nostra impresa per raggiungere gli obiettivi di business prefissati. il business plan è dunque un documento economico-finanziario che può essere redatto all’interno dell’impresa per identificare nuove opportunità e fissare i punti di riferimento per i collaboratori dell’impresa, ma anche come strumento per indurre investitori, banche e finanziatori a cedere risorse finanziarie per la crescita della startup. vediamo perché il business plan è così importante per una startup, a cosa serve, da quali elementi è composto e quali sono gli elementi più critici nella stesura di un business plan per startup., cos’è il business plan definizione.

Il business plan di una startup viene definito come un documento economico-finanziario che serve all’imprenditore per codificare – in modo strutturato ed analitico – la propria intuizione, fornendo una “fotografia” di medio-lungo periodo dell’impresa nel suo complesso, ricomprendendo scelte strategiche, organizzative, finanziarie, produttive e commerciali.

Il business plan non è altro che un piano d’azione in cui vengono delineati gli step da affrontare per raggiungere gli obiettivi di business prefissati e come questi verranno raggiunti. Un business plan per startup efficace deve definire:

  • L’idea di business
  • L’analisi dei competitors
  • Le strategie di marketing e vendita
  • Il mercato target
  • Il piano economico e finanziario

Generalmente il piano d’azione nel business plan copre i successivi 2-3 anni, talvolta 5. Il contenuto del business plan è di fondamentale importanza per presentarsi dinnanzi ai finanziatori (siano questi privati, fondi di venture capital o una campagna di crowdfunding per startup ) con una chiara definizione del progetto imprenditoriale , una attenta comprensione del mercato e del target di clienti, ed un piano su come ci si propone di raggiungere gli obiettivi di business prefissati. A questo deve essere correlato il bilancio , oppure una previsione economica finanziaria , che permetteranno agli investitori di valutare l’opportunità di business in base ai competitor e al mercato di riferimento, e come la startup intende muoversi al suo interno per generare revenue .

A Cosa Serve il Business Plan e Perché Farlo per la Tua Startup

Come abbiamo anticipato, fare un business plan è fondamentale per definire gli obiettivi di business della propria startup e stabilire un piano d’azione su come verranno raggiunti. Il business plan è un documento utile internamente all’azienda, come punto di riferimento per soci e dipendenti, ma anche per essere presentato a investitori , banche e finanziatori, per lanciare una campagna di crowdfunding o per partecipare a bandi per ottenere agevolazioni , nonché per attrarre nuovi partner commerciali e soci.

In breve, potremmo dire che il business plan serve ad una startup come ausilio a tutti i processi di crescita cruciali , che spesso rappresentano ostacoli al successo del progetto. Se redatto correttamente, specie nelle fasi iniziali, questo documento permette di stabilire le proprie priorità e focalizzare le idee, di verificare la fattibilità dell’idea di business e di analizzare il mercato di riferimento, stabilendo un piano per entrarvi, mentre è utile a investitori e possibili soci per conoscere il business model , la situazione del mercato, le strategie di vendita e acquisizione clienti, il team e l’idea, per quantificare il valore del progetto.

Il business plan consente di risparmiare tempo prezioso, incentrando la propria attenzione sugli step fondamentali alla crescita dell’azienda, ed offre anche un punto di riferimento per le prestazioni della startup.

Da Cosa Deve Essere Composto il Business Plan per Startup nel 2022

A questo punto vi starete chiedendo come fare un business plan per startup e da cosa è composto. Per redigere un business plan per startup in grado di trasmettere il reale valore dell’impresa, attuale e in prospettiva all’arco di crescita che ci si prefigge, è necessario che questo descriva in maniera precisa tutti gli intenti, obiettivi da raggiungere, bisogni del mercato da colmare e le modalità con cui farlo , così da definire gli step cruciali per il raggiungimento del successo. É importante però non cadere nella tentazione di includere informazioni troppo dettagliate e tecniche, curando un documento che sia invece chiaro e privo di informazioni superflue, fruibile da chiunque.

Un business plan per startup efficace deve contenere le seguenti parti:

Executive Summary

Azienda e business.

  • Prodotto/Servizio
  • Analisi del Cliente e del Bisogno
  • Mercato e Concorrenza
  • Swot Analysis

Strategia di Marketing e Vendita

Definizione degli step successivi.

  • Piano Economico e Finanziario

Vediamole in maniera più approfondita con alcuni esempi.

La cover page, o pagina introduttiva non riveste funzioni particolarmente importanti, ma è utile alla startup come vetrina dell’impresa e dell’idea di business che vi è alla base. Da non confondere con il sommario che vedremo in seguito, deve assolutamente contenere il logo, il nome della startup e i principali contatti attraverso cui gli interessati al progetto potranno contattarti.

Questa seconda parte, conosciuta con il nome di executive summary o sommario, servirà per contenere una sintesi dei punti chiave del business plan . Tuttavia, sarà utile avere presente una descrizione della startup, del suo business e delle proiezioni finanziarie del capitale già raccolto e delle risorse finanziarie che si intenderà chiedere agli interessati.

La sezione dedicata all’ azienda dovrebbe descrivere cosa la startup produce o vorrebbe produrre, ed includere quelle che sono la mission e la vision che caratterizzano l’impresa, cercando di enunciare quali bisogni del mercato si intende soddisfare e attraverso quali mezzi, delineando non la strategia ma quali opportunità si intende sfruttare.

Prodotto o Servizio

In questo punto del business plan si descriverà nel dettaglio l’offerta composta da prodotti e servizi che soddisfino i bisogni enunciati in precedenza. Il piano dell’offerta dovrà contenere il loro costo e il prezzo a cui verrà venduto, motivando la decisione, ma anche delineare come e perché il proprio prodotto si differenzia da quello dei competitor, se si possiede un brevetto, se si immaginano già nuove versioni.

Analisi della Clientela e del Bisogno di Mercato

Un efficiente business plan per startup deve necessariamente contenere al suo interno una sezione in cui viene analizzata la clientela, il segmento di mercato su cui si intende puntare, identificando i bisogni da colmare. Allo stesso modo sarà necessaria un’analisi del mercato e dei suoi bisogni. Identificare correttamente i bisogni di mercato da colmare permettere non solo di avere un’idea più chiara sulle strategie da adottare ma conferisce spesso alla startup un vantaggio sulle dirette concorrenti.

Analisi del Mercato e della Concorrenza

Dopo un’analisi più ampia del mercato e dei suoi bisogni sarà necessario comprendere quali sono i principali competitor che concorrono con la tua impresa nel soddisfare le richieste del segmento di riferimento. Non sempre risulta semplice individuare i reali concorrenti del mercato, specie per un segmento di nicchia, e in tal caso farà fondamentale individuare il reale segmento di riferimento a cui si rivolge il nostro prodotto o servizio ed quali concorrenti competono con noi per soddisfare, anche con prodotti o servizi simili, agli stessi bisogni.

SWOT Analysis

Si tratta di uno strumento di cui è difficile fare a meno data la sua rilevanza e il contributo che può dare nella definizione della migliore strategia. Lo scopo principale della SWOT Analysis consiste nell’individuare quali sono le minacce e le opportunità dell’ambiente esterno tali da poterli sfruttare a nostro vantaggio, e quali i punti di forza e debolezza della nostra realtà.

Il piano di marketing è una componente fondamentale del business plan, tale da condizionare la crescita di una startup di successo. Qui verrà inclusa la strategia da adottare per raggiungere l’obiettivo prefissato dalla startup e dovranno includere i canali di acquisizione dei potenziali clienti del mercato di riferimento, quali i KPI e le principali metriche da adottare in fase di analisi e quali i canali pubblicitari da adottare per indurre i potenziali clienti all’acquisto.

Team e Personale

Il team, ovvero risorse umane che compongono l’organico della startup ricoprono un ruolo chiave agli occhi dei possibili investitori, tanto da dover ben definire nel piano organizzativo quali solo i ruoli e le funzioni interne, quale il piano di assunzioni e le mansioni da affidare ad ogni dipendente e collaboratore.

Definire i diversi piccoli step da raggiungere porta due principali vantaggi : una migliore organizzazione del lavoro e delle diverse attività da compiere per il raggiungimento dell’obiettivo finale e una migliore visione da parte di tutto l’organico sulle definizione e la programmazione degli obiettivi da raggiungere , tali da favorire una maggiore sinergia tra i componenti della startup. Tuttavia, non basterà la sola definizione dei vari step ma occorrerà sapere se, e in che modo, sono stati raggiunti gli obiettivi minimi prefissati durante la definizione strategica. Per far ciò servirà definire una serie di metriche adatte alla misurazione dei specifici obiettivi.

Piano Economico Finanziario (Financial Plan): Fondi Necessari

Nella parte finale nel business plan viene incluso il piano economico finanziario, cruciale agli occhi degli istituti di credito che potrebbero essere interessati a finanziare la nostra impresa. L’importanza del financial plan si configura nella sua possibilità di mostrare le previsioni di guadagno negli anni e come utilizzare gli investimenti concessi.

Vantaggi del Definire un Business Plan Per Startup e Perché è Importante

Il business plan per startup rappresenta uno strumento fondamentale per le neo imprese in cerca di fondi finanziari, in grado di dimostrare come l’idea alla base della creazione della startup sia non solo sostenibile nel tempo, ma anche profittevole agli occhi dei possibili finanziatori. Un piano di business quanto più dettagliato e preciso potrebbe fornire maggiori garanzie di successo dell’incontro con i possibili investitori, o business angel . A tal proposito, un valore aggiunto al tuo business plan potrebbe essere rappresentato da un efficace business model canvas che accompagni la presentazione della tua idea.

Quali Sono le Criticità del Business Plan

Come abbiamo visto, il Business Plan è uno strumento analitico , che richiede previsioni di dettaglio che abbiano una prospettiva di medio-lungo termine: tali previsioni, affinché siano realistiche, necessitano di dati certi , altrimenti il margine di errore può essere talmente elevato da portare ad un lavoro “inutile” e, dunque, ad una perdita di tempo! Ciò è vero soprattutto quando si parla di business plan per startup innovative che muovono i primi passi: molto spesso c’è poca certezza sul prodotto/servizio da offrire, così come incerta è la risposta del mercato. Inoltre, offrendo un servizio/prodotto innovativo, spesso non ci sono dati a cui potersi rifare per una buona analisi. Insomma, in una startup innovativa l’idea è in continua evoluzione (e guai se non fosse così!) e necessita di test e valutazioni prima che ci si possa addentrare nella stesura di un Business Plan completo. Inoltre, affinchè esso sia effettivamente utile all’impresa, è necessario che venga aggiornato con continuità, rendendo indispensabile l’affidamento di tale compito ad una risorsa umana dedicata. Tuttavia, spesso, imprenditori e manager, pensano che l’assunzione di un consulente esterno per la stesura del Business Plan risolva la questione. Purtroppo, così facendo, nel 99% dei casi si otterrà in cambio solo un costoso documento . Perché? Perché il consulente del tuo business plan è una persona esterna alla tua impresa e non conosce il mercato a cui questa si rivolge, i suoi obiettivi e tutte le peculiarità che questo mix crea. Un consulente può aiutarti e supportarti nella stesura del documento ma non può farlo al tuo posto !

Ecco perché noi di Spazio S.P.IN prediligiamo altri strumenti e metodologie ( Lean startup ) , che tendono a rendere il tuo team indipendente , consentendoti di agire e sperimentare in prima persona, formulando e testando ipotesi veloci , raccogliendo le risposte del mercato e reagendo di conseguenza.

Business Plan per Startup: Esempi, Template PDF e Risorse Utili

Durante le nostre consulenze in molti ci hanno chiesto dove trovare online un esempio di business plan per startup, o dei template in pdf o excel gratuiti da scaricare. Il business plan, come abbiamo visto, può essere un documento complesso da redigere per molti startupper, in quanto piuttosto tecnico. Per questo abbiamo raccolto alcune risorse utili che potranno aiutarvi a creare il business plan della vostra impresa: da esempi di business plan già fatti, che vi aiuteranno a comprendere la struttura che questo file deve avere, a template e fac-simile in pdf, sino ad una guida su come creare il business plan di una startup o un’impresa su excel.

Business Plan per Startup in Excel: Template e Guida

Realizzare il business plan della propria startup in Excel è uno dei modi più semplici ed immediati di ottenere un documento organizzato, semplice da fruire e da aggiornare. Online è possibile trovare diversi modelli da scaricare gratuitamente. Su business-plan.it è possibile scaricare gratuitamente il template del business plan in Excel in Italiano.

Scarica qui il Business Plan in Excel di business-plan.it

In alternativa, se conoscete lo strumento e volete realizzare da voi il business plan per la vostra startup, vi proponiamo un tutorial su YouTube su come redigere il vostro template personalizzato, che vi permetterà di inserire le informazioni che più ritenete necessarie.

Business Plan per Startup in PDF: Template Download

In alternativa, online esistono molti fac-simile e template di business plan in PDF, che potete scaricare e compilare direttamente con le informazioni relative alla vostra azienda. Sul sito business-plan.it potete trovare un business plan in pdf in italiano, mentre sul portale Bplans potrete scaricarne una versione versione inglese.

Scarica qui il Business Plan per Startup in PDF (ITALIANO) di business-plan.it

Scarica qui il Business Plan per Startup in PDF (INGLESE) di Bplans

Esempio di Business Plan per Startup

Sono in molti a cercare online esempi di business plan per startup, su cui basare la redazione del documento per la propria impresa o progetto. Il portale Bplans offre una serie di esempi di business plan per diverse tipologie di imprese ed attività in diversi settori specifici, dall’agricoltura alla consulenza, dalla moda alla pubblicità.

Potrete dunque cercare il modello fac-simile di business plan redatto per una specifica categoria, da scaricare gratuitamente ed usare a modello.

Consulta gli Esempi di Business Plan per Startup di Bplans

Costi e Tempi di Realizzazione di un Business Plan per Startup

In molti ci chiedono quali sono i costi per la realizzazione di un business plan per startup . La definizione dei costi non è semplice e include numerose variabili che non ci permettono di dare una definizione precisa delle risorse finanziarie necessarie senza un confronto con la startup in oggetto. Tuttavia, è possibile affermare come la variabile principale nella determinazione dei costi per la realizzazione del piano di business siano i tempi di realizzazione. Infatti, nella maggior parte dei casi effettuare tutte le analisi necessarie richiede anche uno o due mesi di lavoro in cui si analizzano e si definiranno tutti i componenti principali che strutturano un business plan per startup.

Il Business Plan è Sempre la Migliore Soluzione?

Il Business Plan può essere utile a imprenditori o neo-imprenditori che vogliano partire con una nuova idea di business o rinnovare la propria . Ma a volte questo strumento non è detto che sia la miglior scelta. Ne siamo pienamente convinti, da tempo infatti ci occupiamo di consulenza per start-up e specie in questo ambito il business plan è stato ormai soppiantato da altre metodologie ben più efficaci e utili a chi vuole far chiarezza attorno alla propria idea e impresa. Molti di questi strumenti alternativi al business plan li andremo a vedere proprio in questo articolo: business model canvas, canvas personas, analisi swot, storyboard e tanto altro.

Alternative al Business Plan per Startup

Dopo aver esaminato gli elementi chiave che strutturano un efficiente business plan è quali sono i vantaggi che quest’ultimo apporta alla startup, soprattutto in ottica di un incontro con un possibile investitore, vogliamo presentare diversi altri strumenti che possono rappresentare un’alternativa al piano di business o una valida integrazione a quest’ultimo.

business model canvas per startup

Business Model Canvas

Il Business Model Canvas è uno strumento che ti aiuta a delineare la strategia di impresa , definendo in modo chiaro e strutturato il modello di business della tua startup . Tale strumento si divide in nove riquadri che sintetizzano gli aspetti più importanti di un’impresa, restituendo una fotografia “istantanea” e sintetica della tua idea:

  • ti aiuta a comprendere chi sono i tuoi clienti,
  • quale valore offri e attraverso quali canali,
  • quali sono i tuoi principali costi
  • come ricavi
  • come ottimizzare la tua offerta

Esistono diversi motivi che spiegano come mai venga utilizzato dalle startup innovative o comunque perchè è sempre bene partire da un Business Model Canvas quando si vuole realizzare un progetto di impresa:

  • Il Business model Canvas parte dal presupposto che i membri del team siano la prima risorsa di progetto : ecco perché è fondamentale che tutti quanti partecipino alla sua compilazione. Il Business Model Canvas, infatti, favorisce la logica collaborativa , in quanto tutto il tuo team sarà chiamato a completarlo, contribuendo così a condividere le idee di ciascuno e creare allineamento del tuo team sul progetto di impresa;
  • Si compila utilizzando i post-it : in tal modo, sarete “costretti” a fare sintesi ; inoltre, i post-it vi offrono il vantaggio di poter essere facilmente spostati da un riquadro all’altro, o addirittura eliminati facilmente: proprio per questo, e a differenza del Business Plan, il BMC può essere visto, rivisto e modificato dal team, fino a quando il risultato non risponde alla realtà dei fatti o l’obiettivo da raggiungere;

Per tutti questi motivi, possiamo dire che il Business Model Canvas, rispetto al Business Plan, è uno strumento Agile e Smart , che consente di ridurre i tempi che separano l’analisi dall’azione. Oggi sappiamo benissimo quanto sia importante agire e reagire al mercato con tempismo! Ecco un bel video riepilogativo di cos’è il Business Model Canvas.

Personas Canvas

Il personas Canvas ti aiuta a fare un’ analisi accurata del tuo cliente ideale , indagando sul suo problema/bisogno, obiettivi e ambizioni personali e i canali su cui si muove o si informa: creare un identikit preciso e analitico del tuo potenziale cliente, ti consentirà di capire come perfezionare il tuo prodotto/servizio offerto secondo le esigenze del tuo cliente e come riuscire a raggiungerlo più facilmente. Di seguito due diverse versioni di personas canvas:

  • La versione disegnata e utilizzata da noi di Spazio S.P.IN: Qui potete scaricare il Canvas Personas in italiano che vi aiuterà a definire le caratteristiche del vostro cliente tipo.
  • La versione di canvas personas di Design a Better Business .

personas canvas italiano

Analisi S.W.O.T.

L’ analisi SWOT è in realtà spesso una delle componenti del business plan. Si tratta di una matrice che consente di identificare e analizzare i fattori interni ed esterni che possono (o potrebbero) avere un impatto (positivo o negativo) sulla realizzazione del tuo progetto. L’analisi SWOT, pertanto, è un fondamentale strumento di decision-making e di pianificazione strategica, di cui ci serviamo per valutare cosa accade nel mercato in cui un’impresa opera, per capire quali possono essere i punti di forza (Strenghts) e di debolezza del business (Weaknesses), oltre che per valutare quali sono (o possono essere) le opportunità (Opportunities) o le minacce (Threats) offerte dal mercato.

Mind Maps (Mappe mentali)

Una delle più comuni barriere comunicative che si incontra in un progetto è la spiegazione di concetti e processi più o meno complessi: è cosa molto comune, in tali casi, non recepire (o non riuscire a trasmettere) alcuni passaggi importanti o non riuscire a comunicare efficacemente le connessioni fra diversi punti . L’utilizzo di una mappa mentale è il modo migliore per riuscire a superare questo ostacolo, in quanto consente di condividere concetti complessi in maniera semplice , con un linguaggio universale e comprensibile: ciò aiuta a sviluppare concretamente – e in tutti i suoi passaggi – un’idea. Speriamo che questi strumenti per start-up alternativi al Business Plan possano servirti a far maggiore chiarezza sulla tua idea di impresa!

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